Caro ClimBiker,
intanto un giorno potremmo incontrarci e berci una birra insieme visto che io tutti i giorni sono a Tortoreto
, anche perché dai confronti personali e da differenti idee si cresce insieme.
Allora io ho vissuto la storia della MTB nel cai da anni quando provai ad orgnaizzare nella mia sezione le prime uscite in MTB quando la Bici da Montagna era ancora rigida (si vedevano le primissime front) e le varie associazioni extracai non esistevano ancora. Risultato? la sede centrale emana tramite lo scarpone un comunicato in cui ribadisce che la Mountain Bike NON rientra nelle attività CAI e che NON è coperta da assicurazione e quindi a tutti gli effetti NON può essere proposta ai soci.
Bene cosa è accaduto? si è creato un vuoto che molte ASD hanno coperto e ora lavorano sul territorio molto meglio di noi.
Noi abbiamo discusso anni, ci siamo battuti con la SAT, si fa di tutto e cosa accade? a Pesaro durante il convegno nazionale della TAM i "saggi" dicono che la MTB è dannosa per il territorio tanto quanto una moto o un Quad (prova a cercare gli atti del convegno e vedrai) questa genialata viene di nuovo proposta sulla scarpone, cosa accade che se non sei un biker (quanto è brutto questo termine) convinto che il CAI si possa cambiare e che sia giusto rimanere nel CAI mandi tutti a "cacare" (passami il termine) e te ne vai in una ASD.
Ora chiariamo una cosa è vero che le ASD sono teoricamente "agonistiche" ma se guardi bene e con attenzione sono invece associazioni che non avendo un riferimento e un modo di organizzarsi e soprattutto "assicurarsi" hanno trovato un vuoto legislativo e si sono create le ASDche in realtà non sono agonisti ma persone che amano andare in bici a passeggio (poi ci sono anche quelle strettamente corsaiole). Molto probabilmente queste persone se il CAI l'avesse permesso 15 anni fa avrebbero fatto lo stesso nel CAI anche perché spesso sono persone che sono o erano all'interno delle varie sezioni.
Quindi il primo punto era fare accettare la MTB come attività del CAI e su questo i ragazzi del convengo LPV sono stati bravissimi, peccato che grazie a chi "comanda" questa associazione ci sono voluti 20 anni se non di più di discussioni.
Come sempre ricordiamoci csa è accaduto per l'arrampicata in falesia, il CAI ha detto no è nata la FASI ha coperto il vuoto che c'era e il CAI ha perso immagine, soci, ecc.
Poi non capisco perché nella MTB il CAI si oppone alle gare e poi organizza gare di scialpinismo, organizzava gare di corsa in montagna ecc. o si è coerenti e si fa quello che hanno fatto le associazioni di lingua tedesca uscendo dall'UIAA perché contrarie a qualsiasi forma di competizione in montagna o si è coerenti nell'altro verso e si accetta tutto. Che divverenza c'é tra una gara di scialpinismo e una di superenduro ad esempio?
Uso degli impianti se vado a scalare il corno piccolo prendo la seggiovia se decido di scendere uno dei valloni sotto l'impiato di campo imperatore devo salire a pedali... insomma o si è coerenti SEMPRE o si fa una figura meschina.
Difficoltà tecniche, perché non posso andare in posti tecnicamete difficili in fin dei conti in alpinismo si fa, altrimenti non avrebbe senso una volta trovata la via logica di salita cercarne altre più difficili.
Discorso Bikepark, premesso che io non ci sono mai andato e non so se mai ci andrò (probabilmente come cresce mio figlio lo farò), io non capisco il problema se ci vuoi andare ci vai altrimenti no. Io non ci organizzerei un'escursione del CAI ma un corso molto probabilmente si, è un po' come la falesia i rischi sono "controllati", prima di portare uno su una via di roccia in montagna lo porti in falesia, prima di fare escursioni difficili lo porti in bikepark. semplice? o no?
Che tipo di MTB si deve fare nel CAI? non lo so io ti dico quella che faccio io o che mi piacerebbe fare, poi non tutti sono favorevoli ma iocredo che ci sia spazio per tutti, la MTB si è evoluta quello che oggi chiamamo ALL Mountain (che più si avvicina a mio parere allo spirito del CAI) una volta forse era al limite del Freeride come difficoltà. Secondo me nel CAI posso convivere varie anime la MTB non è fatta di un solo modo di andare ma credo che l'unica reale cosa che deve accumunarci tutti è che la MTB NON è il fine ma il mezzo. Poi se io preferisoco la discesa alla salita o viceversa è un discorso diverso, ma il fine resta la scoperta dei luoghi, il piacere di stare in montagna senza guardare il cronometro il cardiofrequenzimentro o la difficoltà tecnica pura.
Ecco di che "guerra" parlo quella della coerenza all'interno di un'associazione che ha molto da dare ma ha anche molto da apprendere, nonostante il suo abbondante secolo di vita il CAI ha ancora da imparare soprattutto ha da imparare che i tempi cambiamo, che le attività in montagna che una volta erano "scientifiche" poi di ricchi turisti inglesi ora sono alla portata di tutti ma le persone ora vogliono anhce divertisi per andare in montagna spesso non è necessario alzarsi alle 5:00 e mettere pesanti scarponi di cuoio ma ti puoi svegliare alle 10 andare a fare una semplice passeggiata con le
scarpe da tennis (non metto i sandali altrimenti mi picchiano) certo se vuoi salire sul bianco devi arrivarci correttamente preparato. Ma guarda con attenzione quali gite sociali portano grandi numeri.
Spero di non averti tediato, e mi scuso con tutti se il mio pensiero non è chiaro.
Un chiarimento dovuto questa è la mia visione o almeno in parte ed è quella che porto avanti all'interno del gruppo di lavoro del CAI, poi ci sono molte altre visioni
tutte giuste e ben accette.
Ciao
Gianluca