Non ho visto il tracciato, ma se come suppongo è in senso est-ovest (o viceversa), l'attraversamento della Valtellina sarebbe un macello, a meno di non volerlo ridurre ad una pedalata sul fondovalle. Bomiese e Livignasco a parte, le valli laterali sono molto incassate e quasi prive di collegamenti fattibili in mtb. Il discorso vale sia per il versante retico che per quello orobico.
Beh, da quel che si capisce dal comunicato il percorso in Valle d'Aosta (i cui sentieri ben conosco) sembra essere molto più ostico di quel che sarebbe potuto essere un percorso Orobico sul versante bergamasco. Insomma sembra che si pedali in Svizzera quanto, se non di più, che in Lombardia e nel Veneto messi assieme, due regioni simbolo del ciclismo e dell'alpinismo.
Sono convinto che per la sua tipicità, la MTB qualche volta (non sempre!) richieda percorsi di più bassa quota, più prealpini, rispetto al trekking.
Insomma avrei piuttosto premiato provincie come BG, LC, CO, VA rispetto a tanti km svizzeri, tenendo il percorso "più basso" nel settore delle alpi centrali.
Se l'iniziativa fosse stata un "PedalaAlpi", niente da obiettare sul dare enfasi a percorsi multinazionali. Ma un PedalaItalia mi sembrava un'occasione per far scoprire le nostre montagne e premiare col suo passaggio aree dove è nato il nostro movimento della MTB.
Comunque a parte questa osservazione, complimenti per la splendida iniziativa!