Devo ancora capire perchè 30 km di sci di fondo su pista battuta senza cronometro e cardio accesi, in mezzo a splendidi boschi, godendosi la montagna, debbano essere considerati indegni dell'accezione di fondo escursionismo. Io mi sono presentato ad un corso CAI di Fondo Escursionismo fuoripista con sci da Telemark e scarponi con gambaletto in plastica (ai tempi il resto era ancora in pelle). Ho rischiato di non essere accettato causa attrezzatura non compatibile con lo spirito della pratica CONSFE. Mah... forse perchè curvavo a telemark meglio di tutti gli istruttori della sezione....
Personalmente non mi porrei troppi problemi sui "confini" delle discipline CAI.
Se i confini sono basati su standard dell'attrezzatura sono sempre rapidamente superati dalla rapida evoluzione delle tecnologie al servizio dello sport (vedi Telemark vs. Fondo Escurionismo tradizionale dei primi anni '90).
Se i confini sono basati sul limite tecnico sono soggettivi e artificiosi. Nel CAI si discusse (e forse lo si fa ancora) dove mettere il confine tra Fondo Escursionistico e Sci Alpinismo. Come già detto il confine dettato dallo strumento fu rapidamente spazzato via dall'avvento del telemark. Si cercò di imporre un confine basato sulla pendenza e difficolta del percorso in salita o dall'uso di tecniche alpinistiche per alcuni passaggi. Discussioni sterili dal mio punto di vista, buone solo per struttura dei contenuti di un corso, non per imporre confini alla pratica.
Non si è freerider perchè si hanno 180mm di escursione invece che 130mm. Non si è freerider perchè si hanno i bragotti invece del lycra. Non si è freerider perchè si indossano le
protezioni.
Ma chi se ne frega se un biker sa droppare un muro o no. E con quale mezzo o abbigliamento lo fa.
Ma chi se ne frega se un biker un giorno fa XC, un'altro All Mountain ed il giorno dopo fa Freeride.
Nulla vieta che comunque pedali, comunque si abbigli, qualunque bici inforchi possa sempre essere CICLOESCURSIONISTA.
E' lo spirito che conta, quegli occhi con cui si guarda alla natura circostante mentre si pedala, NON COME si pedala.
Tornando a citare un motto caro ai telemarker: "Libera il tallone, libera la mente". Liberiamoci dagli stereotipi creati dalle direzioni marketing dei produttori di articoli sportivi e lasciamo che si pedali e si scii come ci pare, come ci aggrada in quel momento, pur sempre nel rispetto della natura e degli altri utenti della montagna. Sbeffeggiamo quegli articoli che si premurano di distinguere dove finisce l'All Mountain e dove inizia il Freeride e se il SuperXC sia degno di essere disciplina MTB.
Infine che il CAI prediliga le pratiche escursionistiche è giusto. Che ritenga siano la pratica esclusiva di un'associazione, mi sembra molto limitante.
Se una sezione, vuole creare dei gruppi che fanno ANCHE agonismo, associandosi anche a FISI, FCI e altre federazioni, non vedo perchè non si possa, se, comunque, la missione primaria della sezione rimane orientata all'escursionismo non agonistico.
Altrimenti torniamo alle camice di flanella.... Comunque le sezioni fanno quello che vogliono. La mia associa ad un'escursione sulle montagne a picco sul mare anche un bagno finale con tanto di snorkeling. Sarà sacrilegio togliersi gli scarponi per infilare le pinne?