CAI e MTB: il mio pensiero !

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Little Eagle

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"Buongiorno,

abbiamo tolto l'articolo a cui si riferisce il commento da Lei inviato,
effettivamente poco consono ai principi del CAI.

Grazie per la segnalazione, cordiali saluti.

Andrea Bianchi
Resp. progetto MountainBlog"

Capperi ma allora sono persone serie... non credevo di essere così convincente :il-saggi:

Ovviamente li ringrazierò...


Hanno risposto anche a me, più o meno con le stesse parole.
Mi tolgo il cappello di fronte alla capacità di autocritica e alla onestà intellettuale di Bianchi e della redazione di MountainBlog :hail:

Mi fa veramente piacere vedere che nel CAI ci sono persone serie, così come mi fa paicere constatare che le mie idee sono in linea con i principi del CAI.:saccio:

merito anche di questo topic, di chi l'ha iniziato :celopiùg: e chi lo sta alimentando o-o
 

bicincittacosenza

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cosenza
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Hanno risposto anche a me, più o meno con le stesse parole.
Mi tolgo il cappello di fronte alla capacità di autocritica e alla onestà intellettuale di Bianchi e della redazione di MountainBlog :hail:

Mi fa veramente piacere vedere che nel CAI ci sono persone serie, così come mi fa paicere constatare che le mie idee sono in linea con i principi del CAI.:saccio:

merito anche di questo topic, di chi l'ha iniziato :celopiùg: e chi lo sta alimentando o-o

Capacità di giudizio, spirito di autocritica, rispetto per le idee altrui; la voglia di imparare, di conoscere, di osservare, di discutere, senza irrigidirsi su posizioni preconcette, ci fa sentire liberi di pensare: penso che tutto ciò si possa identificare proprio nella libertà di pensiero, senza paure e condizionamenti.

Il comportamento del socio Bianchi penso faccia scuola e la dice lunga su quello che è, nella gran parte dei casi, lo spirito che anima il socio CAI: pensiero libero, come libero è il nostro procedere in montagna, nel rispetto della libertà altrui.

Amici, siete stati grandi, e grande si è dimostrato, nel comportamento, anche il moderatore di Mountainblog :prost:
 

maxgastone

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e grande si è dimostrato, nel comportamento, anche il moderatore di Mountainblog :prost:
Direi che essendo esposto in prima persona pubblicamente sia stato immenso il suo gesto... ci vorrebbe la stessa autocritica e la voglia di saper ascoltare gli altri anche dai vertici centrali e dell'organo tecnico interessato dal nostro movimento :il-saggi:
 

max63

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Condivido la tua posizione (anche se ogni tanto, come sciatore, gli impianti li prendo, ehm...). O meglio condivido la tua visione. Il CAI dovrebbe sviluppare questo approccio alla montagna. come dovrebbe sviluppare il cicloescursionismo piuttosto che il freeride con risalita meccanica.

Però distinguiamo:

  1. Ciò che il CAI si propone come missione
  2. Ciò che il CAI accetta/tollera perchè esistente/acquisito o utile per la montagna, sebbene non affine alla sua missione
  3. Ciò che il CAI non accetta e non tollera perchè contro il rispetto della montagna (e non contro la sua missione educativa/visione)

Se qualcuno fa pubblicità agli impianti di risalita, non vedo dove sia lo scandalo. Il 90% delle sezioni li usa per le sue gite invervali. Possono essere utili alla montagna (generano ricchezza, aiutano a bloccare lo spopolamento delle valli). Se esistenti (e utili) sono un elemento acquisito e storico delle montagne, rappresentano un modello di sviluppo che ha comunque avuto il pregio di far avvicinare alle nostre vette a migliaia di persone.
Gli impianti di risalita hanno aspetti negativi, ma non trinceriamoci dietro posizioni di rifiuto aprioristico che ricordano quelle che tanto biasimiamo nella SAT.

Impianti nuovi: no, oppure con criterio in cambio di azioni compensative. Rinnovi, si con criterio. Uso consapevole, si. Abuso, no. Non vi sembra accettabile?
E poi suvvia, è pubblicità.... Se avessero pubblicizzato il Bike Park di Whistler Mountain saremmo insorti in questo modo? Eppure è la stessa cosa.:nunsacci:

Nessuno condanna gli impianti di risalita (anche se sarebbe bello che rimuovessero quelli dismessi: che spettacolo penoso punta indren) ciò che non capisco è perchè è tollerabile utilizzarli per sciare e deprecabile per scendere in bici.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Nessuno condanna gli impianti di risalita (anche se sarebbe bello che rimuovessero quelli dismessi: che spettacolo penoso punta indren) ciò che non capisco è perchè è tollerabile utilizzarli per sciare e deprecabile per scendere in bici.

Perchè nel caso dello sci portano un sacco di soldi con tutto quel che ne segue e consegue. Non è un giudizio morale, sia chiaro, solo una constatazione, qui da me si dice "i soldi mandano anche l'acqua all' insù".
 

tato

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La tua riflessione è anche la mia. ...

Alineati e coperti su tutto... :celopiùg:

Quindi laddove le strutture esistono vanno conservate e anche migliorate, senza esagerare, con equilibrio. Il CAI non dovrebbe avere nulla in contrario (e questo vale per ogni struttura: spit, ferrate, rifugi, funivie...), se queste servono per maggior sicurezza e per favorire la frequentazione (o anche il reddito dei montanari - ma sono proprio montanari o piuttosto cittadini emigrati???)

Eh, magari un giorno riuscissi a essere io uno di quei cittadini che vanno a lavorare in montagna....
Anche se fossero cittadini emigrati non ci vedo niente di male. In un contesto di globalizzazione dove in Val d'Aosta i pastori in quota sono algerini e chi lavora nelle grotte delle fontine indiani, beh che poi il gestore del bar sia milanese è la normale conseguenza. Non penso che il cittadino che apre un'attività in montagna sia necessariamente un male. Potrebbe portare nuove idee nella valle, pur nel rispetto dell'identità culturale alpina (... ma esiste ancora?). Non dimentichiamo che spesso i più forti propugnatori delle istanze ecologiste e di conservazione dell'ambiente alpino sono cittadini. Il CAI è nato in città. L'UOEI è nato in città. Noi cittadini tocchiamo con mano (e respiriamo) tutti i giorni gli effetti del "progresso". Noi godiamo (per pochi giorni al mese) la gioia della montagna e rispetto ai montanari (rispetto ad alcuni montanari) siamo più sensibili su questi temi.
E' pur vero che in montagna non siamo "a casa nostra", come dicono i valligiani. Premesso che mi considero cittadino del mondo, se qualcuno venisse a "casa mia" perchè l'apprezza e volesse contribuire al suo sviluppo gli darei il benvenuto.
Ricordiamoci che i promotori o sostenitori di molte devastanti azioni di mercificazione della montagna sono stati i valligiani (magari con capitali cittadini). E spesso le uniche voci che si levavano in difesa della montagna arrivavano dalla città...
Pensa a come alcuni villaggi "occitani" siano risorti grazie all'interesse (economico, si, ma anche amore per il luogo) di cittadini torinesi o occitani di ritorno.


Ciò che contrasta con lo spirito CAI sono le strutture fini a se stesse: una pista di boardercross si può costruire anche in città, senza andare a disturbare la montagna. Che esista mi sta bene, che il CAI la sponsorizzi no.

Purtroppo mi rendo conto che ho sbagliato tutto: il cai (la sat) criminalizza il cicloescursionismo mentre promuove i luna park della neve...:cry::cry::cry:

Io sono convinto che il CAI abbia preso la strada giusta. Qualche deviazione ci sta, soprattutto quando legata ad una pratica "storica" e consolidata come lo sci alpino. Quando anche la MTB diverrà uno sport "storico" come lo sci alpino, allora vedremo di cattivo occhio anche una pubblicità su una rivista CAI del Bike Park di Pila? Finchè questa pubblicità rimane un'eccezione a me sta bene.
Però non posso combattere con una SAT usando la linea "Se accettate lo sci alpino allora perchè non la MTB"? Perchè altrimenti questo argomento lo potrebbe usare anche il sostenitore del quad o della motoslitta!

Ritengo che la strategia della "similitudine/contrapposizione" non paghi. Non invidio l'altro sport (che pure pratico!). Non voglio combatterlo. Voglio dignità e diritti per la MTB per quello che è.
Che poi a me uno snowpark che diffonde musica a manetta in un bosco a 1800m. non mi piaccia, è un'altra discorso! Lo affronto in un altro contesto, svincolato dal "problema" MTB.
 

max63

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Però non posso combattere con una SAT usando la linea "Se accettate lo sci alpino allora perchè non la MTB"? Perchè altrimenti questo argomento lo potrebbe usare anche il sostenitore del quad o della motoslitta!

Ritengo che la strategia della "similitudine/contrapposizione" non paghi. Non invidio l'altro sport (che pure pratico!). Non voglio combatterlo. Voglio dignità e diritti per la MTB per quello che è.
Che poi a me uno snowpark che diffonde musica a manetta in un bosco a 1800m. non mi piaccia, è un'altra discorso! Lo affronto in un altro contesto, svincolato dal "problema" MTB.

Direi che l'impatto di quad e motoslitta è diverso dalla bici.
 

tato

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Direi che l'impatto di quad e motoslitta è diverso dalla bici.

Appunto. E certi sbancamenti fatti su alcune piste da sci possono essere pure peggio di una moderata pratica del quad e della motoslitta!

Se devo difendere la MTB non devo farlo in contrapposizione a qualcosa. Se porto un messaggio: "MTB nel CAI come lo sci alpino (inteso come sci con risalita meccanica)" rischio di generare queste contrapposizioni:


  1. L'oppositore integralista risponde: lo sci alpino sta uscendo dal consesso degli sport compatibili con la missione CAI. Quindi perchè dovrebbe entrarci la MTB?
  2. L'oppositore tradizionalista dice: lo sci alpino fa parte ormai della cultura e della realtà alpina. Se dovesse diffondersi adesso lo ostacoleremmo come facciamo con la MTB. Ma ormai, "c'è" e lo tolleriamo. Ma non apriamo le porte ad altri nuovi sport "simili"
  3. L'appassionato sciatore (non biker) si contrappone alla MTB perchè si sente messo in discussione. Perdiamo un potenziale alleato.

Si deve dimostrare che la MTB è compatibile col CAI e la montagna. Se vogliamo mettere in discussione la compatibilità col CAI di certe pratiche sportive come lo sci alpino, facciamolo in un altro contesto, vestendo la camicia di flanella e non il caschetto da biker. Sono due "guerre" distinte.
 

max63

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19/4/06
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Appunto. E certi sbancamenti fatti su alcune piste da sci possono essere pure peggio di una moderata pratica del quad e della motoslitta!

Se devo difendere la MTB non devo farlo in contrapposizione a qualcosa. Se porto un messaggio: "MTB nel CAI come lo sci alpino (inteso come sci con risalita meccanica)" rischio di generare queste contrapposizioni:


  1. L'oppositore integralista risponde: lo sci alpino sta uscendo dal consesso degli sport compatibili con la missione CAI. Quindi perchè dovrebbe entrarci la MTB?
  2. L'oppositore tradizionalista dice: lo sci alpino fa parte ormai della cultura e della realtà alpina. Se dovesse diffondersi adesso lo ostacoleremmo come facciamo con la MTB. Ma ormai, "c'è" e lo tolleriamo. Ma non apriamo le porte ad altri nuovi sport "simili"
  3. L'appassionato sciatore (non biker) si contrappone alla MTB perchè si sente messo in discussione. Perdiamo un potenziale alleato.

Si deve dimostrare che la MTB è compatibile col CAI e la montagna. Se vogliamo mettere in discussione la compatibilità col CAI di certe pratiche sportive come lo sci alpino, facciamolo in un altro contesto, vestendo la camicia di flanella e non il caschetto da biker. Sono due "guerre" distinte.

L'oppositore integralista si sbaglia, tanto è vero che la polizza infortuni copre gli incidenti occorsi praticando lo sci alpino.
 

Little Eagle

Biker superis
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L'appassionato sciatore (non biker) si contrappone alla MTB perchè si sente messo in discussione. Perdiamo un potenziale alleato.

Si deve dimostrare che la MTB è compatibile col CAI e la montagna. Se vogliamo mettere in discussione la compatibilità col CAI di certe pratiche sportive come lo sci alpino, facciamolo in un altro contesto, vestendo la camicia di flanella e non il caschetto da biker. Sono due "guerre" distinte.

Saggia riflessione.... :medita: ..... molto equilibrata!!!
Quoto! :celopiùg:
 

tato

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L'oppositore integralista si sbaglia, tanto è vero che la polizza infortuni copre gli incidenti occorsi praticando lo sci alpino.

Perchè l'oppositore tradizionalista è preponderante!
O perchè la realpolitik del CAI tiene conto che in molte sezioni il totale annuale dei partecipanti alle gite sciistiche superano quello dei partecipanti alle gite escursionistiche....
La MTB non è lo sci. Noi non possiamo contare su una massa entusiasta di praticanti come lo sci alpino. E' uno sport di fatica, se ci va bene pareggiamo i praticanti dello sci di fondo.
Noi non faremo nei prossimi anni grandi numeri. Cresceremo lentamente.
E soprattutto non portiamo in montagna quei soldi che un discesista sborsa per un giornaliero.
Niente masse alle spalle e portafogli vuoti per i valligiani: la strada del cicloescursionismo è in salita. Come è giusto che sia.... giù la catena sul padellino, testa bassa e tanta pazienza!
 

maxgastone

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Ricordiamo che anche un battito d'ala di una farfalla può provocare uno tsunami o un tornado...

o come dice sun tzu:

Conosci il nemico, conosci te stesso, mai sarà in dubbio il risultato di 100 battaglie

Combatti con metodi ortodossi, vinci con metodi straordinari
 

tato

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Ricordiamo che anche un battito d'ala di una farfalla può provocare uno tsunami o un tornado...

o come dice sun tzu:

Conosci il nemico, conosci te stesso, mai sarà in dubbio il risultato di 100 battaglieCombatti con metodi ortodossi, vinci con metodi straordinari

Difatti, proprio perchè le armi sono strumenti di disgrazia, e certamente ripugnano agli esseri, colui che possiede la Via non se ne occupa. […]
Le armi sono strumenti di disgrazia, e non strumenti dell’uomo nobile. Egli se ne serve contro la sua inclinazione, e dà la precedenza alla calma e al riposo.
Anche se è vittorioso, non lo trova bello.
Se lo trovasse bello, avrebbe piacere a far morire gli uomini.
Ora, colui che si compiace di far morire gli uomini non può realizzare la sua volontà nel mondo.

Lao-Tzu “Tao Tè Ching” XXXI
 

Little Eagle

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Ci sono due modi per superare gli ostacoli: abbatterli o aggirarli. L'azione violenta ti sfianca e rischia di lasciare ferite insanabili, l'aggiramento è indolore ma rischia di essere troppo lungo.
Tuttavia si può demolire anche in modo indolore: gutta cavat lapidem!

Il guaio è che il nostro movimento è silenzioso. Non diamo nell'occhio perché non ariamo i sentieri e non ci troviamo i pedoni spiaccicati sugli occhiali quando andiamo in discesa. Solo quelli che fanno rumore attirano l'attenzione, ma in maniera negativa. Noi noi riusciamo ad attirarla nemmeno in maniera positiva.

Occorre mantenere questa linea di comportamento sul campo, ma cosa fare per avere maggiore visibilità? :nunsacci::nunsacci::nunsacci:
 

capataz

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Rocky Mountain Altitude Rally
In questi giorni sto buttando giù le linee guida del gruppo MTB per sottoporle al consiglio.
Visto che molte delle idee che ho rielaborato sono nate da questo "incubatore", un pò per ringraziarvi e un pò per chiedervi consigli/critiche vi annoierò incollandovele qui di seguito.
Credo che nel dibattito in corso "aggirare o abbattere" gli ostacoli io stia andando più nella prima direzione e spero che l'aggiramento cominci presto, almeno qui a Parma.....
Grazie ancora a tutti

Principi ispiratori e missione del gruppo MTB CAI

Il gruppo MTB CAI si riconosce pienamente nei valori contenuti nello statuto sezionale e nel codice di autoregolamentazione del cicloescursionista

Il gruppo ha per principi ispiratori fondanti:

1. la convinzione che la mountain bike costituisca un mezzo eco-compatibile per frequentare, conoscere e tutelare la montagna, in particolare la montagna parmense;

2. la convinzione che il CAI sia l’organismo idoneo a fornire occasione di aggregazione a livello provinciale per tutti gli appassionati di cicloescursionismo, con particolare attenzione ai soci, ed in alternativa alle federazioni sportive;

3. che il cicloescursionismo in mountain bike debba essere patrimonio culturale e parte integrante dell’attività del sodalizio al fine di fornire ai soci la possibilità di vivere la montagna in modo complementare agli altri servizi offerti dal CAI con la competenza, formazione tecnica e culturale e sicurezza caratteristiche del sodalizio stesso.

La missione del gruppo

1. Realizzare un programma escursionistico che abbia come punti qualificanti l'aggregazione, la conoscenza e il rispetto dei luoghi attraversati, al fine di contribuire alla loro tutela e valorizzazione;

2. Organizzare escursioni di adeguato livello tecnico per il maggior numero possibile di partecipanti, riservando però alcune uscite ad alto contenuto tecnico per offrire un prodotto appetibile anche ai cicloescursionisti più esperti.

3. Contribuire con i soggetti titolari (provincie, comunità montane, enti parco) alla manutenzione della rete sentieristica MTB realizzata sul territorio provinciale in questi anni.

4. Divenire il soggetto di riferimento a livello territoriale per rappresentare gli interessi del cicloescursionismo MTB al fine di diffonderne la conoscenza, tutelarne e promuoverne la pratica sul territorio nel pieno rispetto dell’ambiente e degli altri fruitori.

5. Contribuire, anche attraverso il coinvolgimento di altre sezioni, alla costituzione di un gruppo regionale MTB CAI al fine di rapprensentare gli interessi dei cicloescursionisti in ambito CAI nazionale;

6. Contribuire, anche con la collaborazione di altri gruppi, all’attivazione di corsi in ambito CAI per la formazione della figura di Accompagnatore Cicloescursionismo MTB;

7. Organizzare dei corsi di avvicinamento alla montagna tramite la MTB per ragazzi (13-18 anni) integrando o affiancando i programmi dell’Alpinismo Giovanile.
 

climbiker

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8/1/07
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Giulianova (TE)
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E quelli delle altre sezioni che fanno? :ronf: dormono?
prendete esempio, ragazzi :spetteguless:, prendete esempio...


Se volete sul sito http://nuke.slowbikeap.it/Home/tabid/36/Default.aspx c'è tutto quello che si fa dalle mie parti. Anche se abito nella provincia di Teramo, sono socio ad Ascoli Piceno per questioni di affinità. Dal prossimo anno anch'io farò parte dell'organico del gruppo. Se avete un po' di tempo registratevi, avrete modo di accedere nell'archivio per vedere come lavoriamo. Il gruppo è nato nel 2006 ma io ho iniziato ad andare con loro solo da quest'anno ed è stata una vera rivelazione. L'unico problema è che non riesco più ad andare a scalare.:i-want-t:
 

maxgastone

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Se volete sul sito http://nuke.slowbikeap.it/Home/tabid/36/Default.aspx c'è tutto quello che si fa dalle mie parti. Anche se abito nella provincia di Teramo, sono socio ad Ascoli Piceno per questioni di affinità. Dal prossimo anno anch'io farò parte dell'organico del gruppo.
Registrato... devo aver conosciuto qualcuno dei tuoi a Borzonasca... Sicuramente il coordinatore e una ragazza simpaticissima facente parte del gruppo :celopiùg:

Avanti così!
 

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