Condivido la tua posizione (anche se ogni tanto, come sciatore, gli impianti li prendo, ehm...). O meglio condivido la tua visione. Il CAI dovrebbe sviluppare questo approccio alla montagna. come dovrebbe sviluppare il cicloescursionismo piuttosto che il freeride con risalita meccanica.
Però distinguiamo:
- Ciò che il CAI si propone come missione
- Ciò che il CAI accetta/tollera perchè esistente/acquisito o utile per la montagna, sebbene non affine alla sua missione
- Ciò che il CAI non accetta e non tollera perchè contro il rispetto della montagna (e non contro la sua missione educativa/visione)
Se qualcuno fa pubblicità agli impianti di risalita, non vedo dove sia lo scandalo. Il 90% delle sezioni li usa per le sue gite invervali. Possono essere utili alla montagna (generano ricchezza, aiutano a bloccare lo spopolamento delle valli). Se esistenti (e utili) sono un elemento acquisito e storico delle montagne, rappresentano un modello di sviluppo che ha comunque avuto il pregio di far avvicinare alle nostre vette a migliaia di persone.
Gli impianti di risalita hanno aspetti negativi, ma non trinceriamoci dietro posizioni di rifiuto aprioristico che ricordano quelle che tanto biasimiamo nella SAT.
Impianti nuovi: no, oppure con criterio in cambio di azioni compensative. Rinnovi, si con criterio. Uso consapevole, si. Abuso, no. Non vi sembra accettabile?
E poi suvvia, è pubblicità.... Se avessero pubblicizzato il Bike Park di Whistler Mountain saremmo insorti in questo modo? Eppure è la stessa cosa.