Una legge che discrimina i mtbikers purtroppo sì, c'è solo in Trentino.Purtroppo ste cose non succedono solo in Trentino
Una legge che discrimina i mtbikers purtroppo sì, c'è solo in Trentino.Purtroppo ste cose non succedono solo in Trentino
Ora, sono convinto che in SAT di soci amanti della mtb ce ne siano e tanti: perché non si sono dati da fare come quelli dell'LPV?
Giusto... e meno male che esistono: santi subito!@Max: io direi che la base pensa e fa correttamente, la dirigenza molte volte pensa male e realizza peggio (modo educato per dire fa c@22@te)....
poi ci sono i pochi dirigenti "illuminati" che riportano la voglia di fare e rimettono in carreggiata il CAI ....
Ciao
Secondo me in SAT (come in altre sezioni compresa la centrale) la storia si ripete: la base fa e la dirigenza pensa senza chiedere alla base
Ma il cai è poi un carrozzone così grande? da come ne parli sembra una di quelle processioni che quando partono gli ultimi il prete è già seduto all'oste.
A me pare piuttosto che certi dirigenti si assumano il ruolo solo per narcisismo: se non riesci a sfondare in politica prova nel cai, che tanto basta candidarsi per essere eletti. Poi quando si attaccano alla poltrona cominciano a parlarsi addosso giusto per far vedere che esistono e che hanno potere. La burocrazia è fatta dalle persone: se uno guarda solo alle carte spulcia anche le virgole, e perde di vista il fine vero dell'associazione.
Purtroppo manca lo "spirito di servizio": anzitutto nei confronti della montagna, poi verso i soci.
Mi autoquoto per esprimere la mia posizione tenuta in una recente discussione con un amico del CAI.
Io posso salire in sella per fare SPORT. L'obiettivo è confrontarsi con dei parametri prestazionali (miei o, in gara, di altri). Oppure per allenarmi e poi raggiungere questi parametri prestazionali. Se questo è lo spirito con cui pedalo trovo giusto che la FCI sia l'associazione di riferimento.
Io posso salire in sella per esplorare una città e paesi come turista. Faccio cicloturismo. (Forse) la mia associazione di riferimento è la FIAB.
Io posso salire in sella per esplorare (e godere) la montagna e la natura fuori dai percorsi del ciclismo tradizionale. Faccio cicloescursionismo. Posso fare riferimento al CAI, alla FIAB, al mio spirito libero ed anarchico di esploratore.
Io posso salire in sella per fare evoluzioni con la MTB ai limiti delle mie e sue capacità, per estremizzarne l'uso (trial, freeride, etc). Forse è sport (i parametri prestazionali non sono più cronometrici ma "stilistici"), forse è qualcos'altro. Non so a quale associazione far riferimento, probabilmente non si deve far riferimento al CAI, magari si deve insistere con la FCI perchè si dia una svegliata, se si ritiene (come io penso) che questo sia uno sport.
Nell'ambito di ogni nostra uscita in bici, magari per qualche secondo, su un drop o per scattare su una rampetta, alterniamo molti di questi approcci. Quasi sempre faccio in contemporanea sport ed escursionismo. E' il bello del ciclismo e della MTB. Poi ognuno avrà le sue predilezioni.
Ogni ciclista è libero di tirare fuori il mister Hide che meglio si addice a quel momento, a quel percorso, al suo umore del giorno. Se aderisce allo spirito CAI, prediligerà (ma non in maniera esclusiva) l'approccio escursionistico.
Sfido il CAI a dimostrarmi che tutto ciò non sia valido per le altre discipline istituzionali: qualunque tipo di pratica sciistica, escursionistica, alpinistica.
Sempre si fondono escursionismo, sport, turismo e pratica "estrema".
I SOLI limiti che il CAI deve imporsi nella pratica della MTB sono quelli del rispetto dell'ambiente naturale e dei diritti di tutti (TUTTI) i cittadini che fruiscono di questo ambiente.
Se il CAI pensa di voler porre delle barriere per distinguere quale sia il ciclismo di serie A o B, o peggio il ciclismo che ha diritto di essere praticato, esce dai suoi fini istituzionali.
Ma il CAI deve impegnarsi per promuovere quel ciclismo che ritiene consono al raggiungimento dei suoi fini. Penso che ciò si incarni col cicloescursionismo. Ma un conto è PROMUOVERE il cicloescursionismo. Un altro è vietare o STIGMATIZZARE ciò che è diverso.
Il commento della cariatide CAI che assisteva alla discussione: "Fosse per me noi non dovremmo nemmeno essere affiliati anche alla FISI. Ma senza lo sci alpino oggi in questa sede saremmo un terzo dei presenti. Se con la "muntabaic" portiamo gente in montagna strappandola ai centri commerciali, ben venga. Se portiamo ragazzi e bambini nel CAI, bene. Se poi un giorno questi qui impareranno come si va veramente in montagna, meglio ancora".
Vabbè, la bottiglia di vino era vuota, non garantisco che la posizione della cariatide rimarrà la stessa in condizioni di sobrietà, questo è peggio di un SATtino. Ma col dialogo e la tolleranza....
Bhe a livello nazionale ci hanno riconosciuto solo che ci hanno messo nella tana del nemico ovvero la Commissione Centrale Escursionismo e per ora abbiamo dei ruoli un pelo limitati.... ma ne verremo fuori con la testa alta perché saremo anzi siamo il primo movimento partito dal basso e non imposto
Bikers della SAT, se ci siete battete un colpo (non in testa ai vostri dirigenti, si intende !!!); qui si parla tanto di voi e sarebbe interessante ascoltare un vostro parere; a dire il vero, prima di partecipare a questo forum vedevo la SAT in maniera troppo idealistica, come "l'istituzione alpinistica per eccellenza"; ho ascoltato con molto piacere anche il famoso coro (son venuti perfino qui a Cosenza).
Ora li vedo con un'occhio più realistico; ma chiedere loro di discutere di mountain bike è proprio come chiedere al Vaticano di discutere di matrimoni fra --- ?
A chi interessa ci sono anche gruppi SAT che organizzano escursioni in MTB.
Presente eccomi...
In testa hai dirigenti SAT non ho nulla da battere ed è triste molto triste leggere sempre le solite cose. A chi interessa ci sono anche gruppi SAT che organizzano escursioni in MTB. La SAT è un'associazione, forse adesso come la definite voi vecchia di idee ristrette non pronta ad accettare le mtb etc..il nuovo fa paura. Ma la SAT è anche un'asociazione che ha fatto tanto e stà facendo tanto per le montagne trentine. Ovviamente lavorando su di esse si posso fare delle scelte non condivise da molti ma le scelte vengono non fatte per egoismo ma per il bene della montagna. Io sono per le mtb in montagna ma....c'è un ma e quello ci sarà sempre dettato dal modo di andare in mtb e dalla persona che la guida. Diciamo che il primo ma è quello che ha portato la SAT a fare scelte drastiche. Mi dispiace ma come ho già detto qualcuno doveva intervenire è intervenuta la SAT non sò con quali risultati e purtroppo è intervenuta in modo drastico.
Presente eccomi...
In testa hai dirigenti SAT non ho nulla da battere ed è triste molto triste leggere sempre le solite cose. A chi interessa ci sono anche gruppi SAT che organizzano escursioni in MTB. La SAT è un'associazione, forse adesso come la definite voi vecchia di idee ristrette non pronta ad accettare le mtb etc..il nuovo fa paura. Ma la SAT è anche un'asociazione che ha fatto tanto e stà facendo tanto per le montagne trentine. Ovviamente lavorando su di esse si posso fare delle scelte non condivise da molti ma le scelte vengono non fatte per egoismo ma per il bene della montagna. Io sono per le mtb in montagna ma....c'è un ma e quello ci sarà sempre dettato dal modo di andare in mtb e dalla persona che la guida. Diciamo che il primo ma è quello che ha portato la SAT a fare scelte drastiche. Mi dispiace ma come ho già detto qualcuno doveva intervenire è intervenuta la SAT non sò con quali risultati e purtroppo è intervenuta in modo drastico.
o andare in montagna a piedi perchè ci sono cretini che lasciano rifiuti e tagliano i sentieri.se la filosofia è quella del divieto perchè c'è chi conduce la bici in modo inappropriato, non dovremmo più circolare in auto perchè ci sono i pirati della strada o sciare in pista perchè ci sono gli imbecilli che travolgono gli altri sciatori o.......