CAI e MTB: il mio pensiero !

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
443
0
0
Western Alps
Visita sito
La vicenda della legge trentina con annesso zampino della SAT dimostra che il CAI, bene o male, può avere una voce in capitolo anche in merito alla mtb.
Quando una istituzione deve prendere delle decisioni, si rivolge a dei cosulenti tecnici. In Piemonte, ad esempio, per il disegno di legge sui rifugi alpini la Regione ha interpellato il CAI. Se e quando vorrà legiferare sui sentieri probabilmente si rivolgerà ancora al CAI. Il CAI è un interlocutore importante in certe Regioni, per questo deve essere presente con le commissioni mtb a livello locale.
Se in SAT ci fosse stato qualche socio amante della mtb, probabilmente la famigerata legge avrebbe avuto un testo diverso.
Ora, sono convinto che in SAT di soci amanti della mtb ce ne siano e tanti: perché non si sono dati da fare come quelli dell'LPV? Sono stati bloccati dai vertici o vivono nella bambagia in attesa che qualcuno li coccoli?
e poi dicono che i piemontesi sono i bogianèn :hahaha:
 

bicincittacosenza

Biker serius
3/2/08
260
0
0
62
cosenza
www.facebook.com
Ora, sono convinto che in SAT di soci amanti della mtb ce ne siano e tanti: perché non si sono dati da fare come quelli dell'LPV?

Bikers della SAT, se ci siete battete un colpo (non in testa ai vostri dirigenti, si intende !!!); qui si parla tanto di voi e sarebbe interessante ascoltare un vostro parere; a dire il vero, prima di partecipare a questo forum vedevo la SAT in maniera troppo idealistica, come "l'istituzione alpinistica per eccellenza"; ho ascoltato con molto piacere anche il famoso coro (son venuti perfino qui a Cosenza).

Ora li vedo con un'occhio più realistico; ma chiedere loro di discutere di mountain bike è proprio come chiedere al Vaticano di discutere di matrimoni fra --- ? :smile:
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
443
0
0
Western Alps
Visita sito
Secondo me in SAT (come in altre sezioni compresa la centrale) la storia si ripete: la base fa e la dirigenza pensa senza chiedere alla base

Ma il cai è poi un carrozzone così grande? da come ne parli sembra una di quelle processioni che quando partono gli ultimi il prete è già seduto all'oste.
A me pare piuttosto che certi dirigenti si assumano il ruolo solo per narcisismo: se non riesci a sfondare in politica prova nel cai, che tanto basta candidarsi per essere eletti. Poi quando si attaccano alla poltrona cominciano a parlarsi addosso giusto per far vedere che esistono e che hanno potere. La burocrazia è fatta dalle persone: se uno guarda solo alle carte spulcia anche le virgole, e perde di vista il fine vero dell'associazione.
Purtroppo manca lo "spirito di servizio": anzitutto nei confronti della montagna, poi verso i soci.
 

max63

Biker serius
19/4/06
111
0
0
tortona
Visita sito
Ma il cai è poi un carrozzone così grande? da come ne parli sembra una di quelle processioni che quando partono gli ultimi il prete è già seduto all'oste.
A me pare piuttosto che certi dirigenti si assumano il ruolo solo per narcisismo: se non riesci a sfondare in politica prova nel cai, che tanto basta candidarsi per essere eletti. Poi quando si attaccano alla poltrona cominciano a parlarsi addosso giusto per far vedere che esistono e che hanno potere. La burocrazia è fatta dalle persone: se uno guarda solo alle carte spulcia anche le virgole, e perde di vista il fine vero dell'associazione.
Purtroppo manca lo "spirito di servizio": anzitutto nei confronti della montagna, poi verso i soci.

beh se 305.000 soci ti sembrano pochi. probabilmente si potrebbe semplificare la gestione e il presidente generale ci sta provando. altro discorso il presunto narcisismo di alcuni dirigenti, ma come in tutti i consessi sono pochi quelli che si mettono al servizio della comunità per priviligiare i prorpi interessi, non necessariamente materiali. credo che la soluzione sia quella di lavorare all'interno delle sezioni, cercando di far capire che la mtb non è il demonio. venerdì sera ero a cena con teresio valsesia, ideatore di camminitalia la traversata dell'italia dalla sardegna a trieste, che mi faceva notare che la commissione escursionismo è nata all'inizio degli anni '90 e stiamo parlando di una attività già praticata da migliaia di soci cai e non di mtb con numeri ben diversi.
 

bicincittacosenza

Biker serius
3/2/08
260
0
0
62
cosenza
www.facebook.com
Mi autoquoto per esprimere la mia posizione tenuta in una recente discussione con un amico del CAI.

Io posso salire in sella per fare SPORT. L'obiettivo è confrontarsi con dei parametri prestazionali (miei o, in gara, di altri). Oppure per allenarmi e poi raggiungere questi parametri prestazionali. Se questo è lo spirito con cui pedalo trovo giusto che la FCI sia l'associazione di riferimento.

Io posso salire in sella per esplorare una città e paesi come turista. Faccio cicloturismo. (Forse) la mia associazione di riferimento è la FIAB.

Io posso salire in sella per esplorare (e godere) la montagna e la natura fuori dai percorsi del ciclismo tradizionale. Faccio cicloescursionismo. Posso fare riferimento al CAI, alla FIAB, al mio spirito libero ed anarchico di esploratore.

Io posso salire in sella per fare evoluzioni con la MTB ai limiti delle mie e sue capacità, per estremizzarne l'uso (trial, freeride, etc). Forse è sport (i parametri prestazionali non sono più cronometrici ma "stilistici"), forse è qualcos'altro. Non so a quale associazione far riferimento, probabilmente non si deve far riferimento al CAI, magari si deve insistere con la FCI perchè si dia una svegliata, se si ritiene (come io penso) che questo sia uno sport.

Nell'ambito di ogni nostra uscita in bici, magari per qualche secondo, su un drop o per scattare su una rampetta, alterniamo molti di questi approcci. Quasi sempre faccio in contemporanea sport ed escursionismo. E' il bello del ciclismo e della MTB. Poi ognuno avrà le sue predilezioni.
Ogni ciclista è libero di tirare fuori il mister Hide che meglio si addice a quel momento, a quel percorso, al suo umore del giorno. Se aderisce allo spirito CAI, prediligerà (ma non in maniera esclusiva) l'approccio escursionistico.

Sfido il CAI a dimostrarmi che tutto ciò non sia valido per le altre discipline istituzionali: qualunque tipo di pratica sciistica, escursionistica, alpinistica.
Sempre si fondono escursionismo, sport, turismo e pratica "estrema".

I SOLI limiti che il CAI deve imporsi nella pratica della MTB sono quelli del rispetto dell'ambiente naturale e dei diritti di tutti (TUTTI) i cittadini che fruiscono di questo ambiente.
Se il CAI pensa di voler porre delle barriere per distinguere quale sia il ciclismo di serie A o B, o peggio il ciclismo che ha diritto di essere praticato, esce dai suoi fini istituzionali.
Ma il CAI deve impegnarsi per promuovere quel ciclismo che ritiene consono al raggiungimento dei suoi fini. Penso che ciò si incarni col cicloescursionismo. Ma un conto è PROMUOVERE il cicloescursionismo. Un altro è vietare o STIGMATIZZARE ciò che è diverso.

Il commento della cariatide CAI che assisteva alla discussione: "Fosse per me noi non dovremmo nemmeno essere affiliati anche alla FISI. Ma senza lo sci alpino oggi in questa sede saremmo un terzo dei presenti. Se con la "muntabaic" portiamo gente in montagna strappandola ai centri commerciali, ben venga. Se portiamo ragazzi e bambini nel CAI, bene. Se poi un giorno questi qui impareranno come si va veramente in montagna, meglio ancora".
Vabbè, la bottiglia di vino era vuota, non garantisco che la posizione della cariatide rimarrà la stessa in condizioni di sobrietà, questo è peggio di un SATtino. Ma col dialogo e la tolleranza....

Quoto appieno questo post, dopo averlo letto attentamente; credo che le tue idee sia in piena linea con ciò che dovrebbe rappresentare il cicloescursionismo in ambito CAI, anche nel modo di esporle.
Condivido che il FR o anche il DH siano impliciti nel nostro procedere per sentieri, specie con i giovani, scegliendo spesso "al volo" la zona e le condizioni, in piena sicurezza propria e per gli altri, per sbizzarrirsi un pò senza danneggiare il sentiero ma soprattutto dando un risalto a certe discipline che vengono spesso troppo demonizzate; aggiungerei anche la possibilità di organizzare garette sociali.

Ma quel che conta, alla fine, è di contribuire (non costruire) a raggiungere il giusto rapporto tra l'uomo e la montagna attraverso conoscenza e passione: e questa, condivido che te, non è utopia. :celopiùg:
 

max63

Biker serius
19/4/06
111
0
0
tortona
Visita sito
scopo del cai è far conoscere la montagna, insegnare il rispetto per la natura e mettere in condizione i soci di frequentare l'ambiente alpino (la montagna in genere) in sicurezza, che si pratichi mtb, alpinismo, escursionismo, ecc. prima o poi il cicloescursionismo verrà riconosciuto a livello centrale, è inevitabile: mica possono far finta che non esista la commissione mtb lv o che il raduno nazionale di borzonasca, cui seguirà quello triestino, sia mai avvenuto (se no io quella domenica dove ero?)
ciao
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
Bhe a livello nazionale ci hanno riconosciuto solo che ci hanno messo nella tana del nemico ovvero la Commissione Centrale Escursionismo e per ora abbiamo dei ruoli un pelo limitati.... ma ne verremo fuori con la testa alta perché saremo anzi siamo il primo movimento partito dal basso e non imposto :-)
 

max63

Biker serius
19/4/06
111
0
0
tortona
Visita sito
Bhe a livello nazionale ci hanno riconosciuto solo che ci hanno messo nella tana del nemico ovvero la Commissione Centrale Escursionismo e per ora abbiamo dei ruoli un pelo limitati.... ma ne verremo fuori con la testa alta perché saremo anzi siamo il primo movimento partito dal basso e non imposto :-)

quoto....ma è solo questione di tempo e di avere moooolta pazienza.
 

601

Biker serius
1/6/05
135
0
0
Lago di Garda
Visita sito
Bikers della SAT, se ci siete battete un colpo (non in testa ai vostri dirigenti, si intende !!!); qui si parla tanto di voi e sarebbe interessante ascoltare un vostro parere; a dire il vero, prima di partecipare a questo forum vedevo la SAT in maniera troppo idealistica, come "l'istituzione alpinistica per eccellenza"; ho ascoltato con molto piacere anche il famoso coro (son venuti perfino qui a Cosenza).

Ora li vedo con un'occhio più realistico; ma chiedere loro di discutere di mountain bike è proprio come chiedere al Vaticano di discutere di matrimoni fra --- ? :smile:

Presente eccomi...
In testa hai dirigenti SAT non ho nulla da battere ed è triste molto triste leggere sempre le solite cose. A chi interessa ci sono anche gruppi SAT che organizzano escursioni in MTB. La SAT è un'associazione, forse adesso come la definite voi vecchia di idee ristrette non pronta ad accettare le mtb etc..il nuovo fa paura. Ma la SAT è anche un'asociazione che ha fatto tanto e stà facendo tanto per le montagne trentine. Ovviamente lavorando su di esse si posso fare delle scelte non condivise da molti ma le scelte vengono non fatte per egoismo ma per il bene della montagna. Io sono per le mtb in montagna ma....c'è un ma e quello ci sarà sempre dettato dal modo di andare in mtb e dalla persona che la guida. Diciamo che il primo ma è quello che ha portato la SAT a fare scelte drastiche. Mi dispiace ma come ho già detto qualcuno doveva intervenire è intervenuta la SAT non sò con quali risultati e purtroppo è intervenuta in modo drastico.
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
21.482
-48
0
56
Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
La cosa che incuriosisce è come mai la SAT non ha avuto la stessa mano pesante nei confronti dell'uso delle macchine sulle strade bianche e non parlo delle macchine dei malgari o dei rifugisti... parlo dei minipulman che portano festosi turisti alle malghe per mangiarsi la polentina agostana. Quando poi io passo con prole (anche in mtb) e devo prima respirare il puzzo dei gas ed evitare di rimanere schiacciato. Tutto questo a San Martino di Castrozza che mi risulti sia in Trentino... e questo è solo un esempio

Non parliamo poi degli impianti e delle piste perchè siamo già ot...

E non mi venite a dire che i sentieri sono nati per andare a piedi, sono nati per lavoro e per contrabbando, ah anche per la guerra... poi sono arrivati gli scarponi dei festanti vacanzieri ma mooolto più tardi...

Il tutto senza polemica ovviamente ma visto che si scrive ed è difficile far capire il proprio stato d'animo lo voglio precisare a scanso di equivoci...
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
443
0
0
Western Alps
Visita sito
A chi interessa ci sono anche gruppi SAT che organizzano escursioni in MTB.

Davvero?? è una grande notizia!
questo conferma che la testa agisce senza sapere cosa fa la base...
Ma non credo che i gruppi agiscano di nascosto, evidentemente hanno il beneplacito della presidenza.
Tu appartieni a uno di questi gruppi? nel qual caso sarebbe bello approfondire la posizione della SAT nei confronti della mtb: capisco che da un lato i "ma" abbiano spinto i soloni a chiusure (non solo mentali...), d'altro canto se invece c'è via libera alle attività nei gruppi vuol dire che il vento sta cambiando e un dialogo costruttivo diventa possibile.
 

bicincittacosenza

Biker serius
3/2/08
260
0
0
62
cosenza
www.facebook.com
Presente eccomi...
In testa hai dirigenti SAT non ho nulla da battere ed è triste molto triste leggere sempre le solite cose. A chi interessa ci sono anche gruppi SAT che organizzano escursioni in MTB. La SAT è un'associazione, forse adesso come la definite voi vecchia di idee ristrette non pronta ad accettare le mtb etc..il nuovo fa paura. Ma la SAT è anche un'asociazione che ha fatto tanto e stà facendo tanto per le montagne trentine. Ovviamente lavorando su di esse si posso fare delle scelte non condivise da molti ma le scelte vengono non fatte per egoismo ma per il bene della montagna. Io sono per le mtb in montagna ma....c'è un ma e quello ci sarà sempre dettato dal modo di andare in mtb e dalla persona che la guida. Diciamo che il primo ma è quello che ha portato la SAT a fare scelte drastiche. Mi dispiace ma come ho già detto qualcuno doveva intervenire è intervenuta la SAT non sò con quali risultati e purtroppo è intervenuta in modo drastico.

Benone 601,

mi fa davvero molto piacere che tu partecipi a questa interessantissima discussione !!!
Del resto, mtb a parte, considero la vostra associazione degna di grande ammirazione e rispetto.

Io scrivo da oltre 1200 km di distanza, da un luogo dello stivale dove la montagna non è stata vissuta attraverso le leggendarie nonchè epiche pagine che elevano Alpi e Dolomiti a veri scrigni di storia, tradizioni, cultura.

Questo è il luogo dove la montagna è stata sempre vista come un tesoro da sfruttare, un forziere di tutti e di nessuno, temuto per le belve e le intemperie, amato solo dai pochi che hanno osato sfidarne l'inaccessibilità e che rimasero incantati da tanta bellezza (vedi i viaggiatori-scrittori di fine '700 - inizi '900).

Oggi che anche qui si è cominciato a scoprire il fascino della montagna, noi siamo tra coloro che ne hanno scoperto il piacere di visitarne gli angoli più recessi in sella alla MTB.

Che dire: l'Italia è molto grande, ma soprattutto molto varia, ci sono situazioni estremamente dissimili tra loro; forse è proprio questo uno dei motivi di fascino che attirano tanti turisti, anche qui al sud; ritengo che il Club Alpino Italiano, in quanto associazione nazionale, debba tener conto di queste realtà; ma a tutto ciò dobbiamo pensarci noi: siamo solo noi che possiamo costruire un futuro dignitoso a questi angoli di territorio stupendi e quasi sempre deserti; sarà la dirigenza che si adeguerà, pian piano, alle nostre scelte !

Ecco perchè ritengo che sia utile il confronto a scala nazionale, tra realtà diverse, e, se ci facciamo caso, in questa discussione emergono tutte le realtà della penisola (forse mancano solo le isole).

Sto avendo modo di imparare tanto da questo forum, ma ci tengo a sentire anche l'opinione (degnissima) di un BIKER DELLA SAT, che, credo, non sia necessariamente "quello con la barba lunga, camicia a quadrettini e pantaloni di velluto alla zuava"; .....:spetteguless:e spero proprio che non ti impressioni troppo delle critiche che ti sentirai piovere !!!!

E mi farebbe davvero piacere se, dopo aver ascoltato il coro della SAT, si potesse pedalare in Sila assieme a voi amici trentini (che ne pensate di un bell'incontro la prossima estate ?) :celopiùg:

E state tranquilli, qui possiamo anche scendere a 100 km/h, tanto non travolgiamo nessuno !!!:smile:
 

max63

Biker serius
19/4/06
111
0
0
tortona
Visita sito
Presente eccomi...
In testa hai dirigenti SAT non ho nulla da battere ed è triste molto triste leggere sempre le solite cose. A chi interessa ci sono anche gruppi SAT che organizzano escursioni in MTB. La SAT è un'associazione, forse adesso come la definite voi vecchia di idee ristrette non pronta ad accettare le mtb etc..il nuovo fa paura. Ma la SAT è anche un'asociazione che ha fatto tanto e stà facendo tanto per le montagne trentine. Ovviamente lavorando su di esse si posso fare delle scelte non condivise da molti ma le scelte vengono non fatte per egoismo ma per il bene della montagna. Io sono per le mtb in montagna ma....c'è un ma e quello ci sarà sempre dettato dal modo di andare in mtb e dalla persona che la guida. Diciamo che il primo ma è quello che ha portato la SAT a fare scelte drastiche. Mi dispiace ma come ho già detto qualcuno doveva intervenire è intervenuta la SAT non sò con quali risultati e purtroppo è intervenuta in modo drastico.

se la filosofia è quella del divieto perchè c'è chi conduce la bici in modo inappropriato, non dovremmo più circolare in auto perchè ci sono i pirati della strada o sciare in pista perchè ci sono gli imbecilli che travolgono gli altri sciatori o.......
 

sembola

Moderatur cartesiano
Membro dello Staff
Moderatur
27/2/03
50.909
9.481
0
57
Siena
www.sembola.it
Bike
una nera e l'altra pure
se la filosofia è quella del divieto perchè c'è chi conduce la bici in modo inappropriato, non dovremmo più circolare in auto perchè ci sono i pirati della strada o sciare in pista perchè ci sono gli imbecilli che travolgono gli altri sciatori o.......
o andare in montagna a piedi perchè ci sono cretini che lasciano rifiuti e tagliano i sentieri. :il-saggi:
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo