Come socio CAI mi arriva regolarmente "Lo Scarpone", siccome mi arriva gratis un'occhiata gliela do'...vi tralascio in quale stanza lo leggo e facendo che cosa.
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pero' ogni tanto mi viene la voglia di cestinarlo direttamente senza nemmeno sfogliarlo.
Pero' ogni tanto appaiono certe "perle di saggezza" che fanno girare i marroni non solo a me che sono un socio "sui generis" ma anche e sopprattutto a chi ha fatto e continua a fare molto in ambito CAI. Mi e' arrivato un mail da Riki (presidente del gruppo MTB Vulkan della sezione "Alpina delle Giulie" del CAI (per chi non lo sa qui da noi a TS c'e' anche la sezione CAI XXX Ottobre) che col suo benestare ve lo posto "per conoscenza".
Poi ci si mette daccordo per come andare in Via Petrella a farci sentire
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VULKANCOMUNIKAT del 6/11
Cari Vulkan
come accennato ieri sera sullo Scarpone compaiono sempre più spesso lettere contro la mountain bike che la redazione appoggia deliberatamente.
Mi ha fatto girare le balle e ne ho parlato col Gruppo Lavoro per il cicloesc.
Ho detto loro che se non si fa qualcosa avrei scritto io un due parole a questi signori. Loro mi hanno risposto che è arrivato il momento di inondare la redazione con dure lettere di risposta.
Io ho caricato il tubo lanciasiluri numero 1, ho cercato la sede di via petrella nel periscopio e appena avuta nel mirino , con il pollicione , ho premuto INVIO. Mi dispiace ma mi è venuto spontaneo. Non so le conseguenze ma..
i me ga fato girar i coioni!
ostiamadona!!
qua soto el testo
Spett.le Redazione
sto seguendo l'acceso e penoso dibattito in corso nella POSTA DELLO SCARPONE che viene intenzionalmente tenuto su toni alti contro la mountain bike e la corsa in montagna. E' evidente che queste persone non sanno di cosa si sta parlando e probabilmente non hanno mai fatto una gita in bici. Probabilmente non sanno nenche usarla e quindi si accaniscono contro questo mezzo.
Ma quello che mi ha sorpreso e che la redazione stessa risponda sugli stessi toni. E questo non è accettabile, perchè nemmeno voi avete capito di cosa si tratta. E non avete nemmeno idea di che responsabilità avete. A causa di un dibattito simile , per esempio , il CAI potrebbe perdere una marea di soci perchè gli appassionati di montagna usano sempre di più questo mezzo e quello che non avete capito che noi siamo prima di tutto alpinisti , grottisti *, escursionisti. Comunque frequentatori della montagna in tutte le sue specialità. Non avete la più pallida idea di quanti soci che hanno contribuito a rendere il sodalizio così grande in questo momento si stanno occupando di mountain bike, gente che ha fatto più di un ottomila, che ha esplorato i maggiori abissi del mondo ,che hanno rafforzato il soccorso alpino eccetera.
E voi vi permettete di usare la parola tolleranza ? Ma volete che veniamo in migliaia in via petrella a occuparvi la redazione?
Ma cosa pensate , di avere a che fare con ragazzini che pedalano in impennata per le via del quartiere?
Concludo con parole semplici semplici.
Io sono Riccardo Segarich socio CAI di vecchia data, fondatore e conduttore del Gruppo Vulkan MTB della Società Alpina delle Giulie che ha al suo interno quindici gruppi separati. Insieme all'altra sezione di Trieste , l'Associazione XXX ottobre, facciamo quasi 5000 soci e moltissimi vanno in bici. Nel nostro gruppo abbiamo delegati regionali del soccorso , capigruppo di altre specialità , scrittori di
guide escursionistiche eccetera.
E voi li trattate con sufficenza? Massima attenzione
Riccardo Segarich SAG Trieste
* speleologi