tra l'altro bella la bici che si porta dietro
lo si capisce dalle foto che è attrezzata per essere usata con scarponi da roccia e ramponi.
riassumendo:
arriverà sulla cima? Può tranquillamente essere, se il tempo il girono dell'ultima ascesa è buono ci può arrivare su chiunque non abbia esperienze di alpinismo ma sia fisicamente preparato e sia riuscito ad arrivare al campo 4 senza farsi abbattere da vomito, tosse, emicranie o edema polmonari ( tutti problemi che potrebbero spingerlo a desistere già al secondo campo base ).
si porterà la bici in spalla? può anche essere, non peserà molto di più di uno
zaino con l'attrezzatura personale ( che a quel punto, avendo lui la bici in spalla, gli dovrà portare uno sherpa, e allora che senso ha? tanto valeva dare direttamente la bici allo sherpa ma se lo fai lo sponsor non paga )
saltellerà sulla cima ( tantopiù senza ossigeno )? non credo proprio. Forse, e dico forse, farà un saltino simbolico, poi se ne starà lì mezz'ora a compensare, e poi tornerà giù.
Non dico che non sia comunque un impresa, chiunque arrivi in cima all'everest merita rispetto a prescindere, però è innegabile che tutta la baracconata della bicicletta è un chiaro espediente per tirar su soldi, non c'è una componente sportiva ne alpinistica alle spalle che la giustifichi, e se fosse andato sull'everest in qualità di persona normale e non di personaggio brumotti ( cosa che lo costringe a portarsi la bici ) non se lo sarebbe cagato nessuno e non avrebbe trovato gli sponsor pronti a finanziargli l'impresa. Poi per cosa? per finire nel libro dei guinness, a fianco della donna con le unghie più lunghe del mondo e del tizio che si mette in bocca più scorpioni vivi? Grande utilità.
non credo ci voglia un genio per capirlo.
p.s.
per chi è completamente all'oscuro sia di cosa significhi scalare un 8000 sia dell'aspetto delle spedizioni commerciali sull'everest la lettura del libro aria sottile, anche se di 15 anni fa, è comunque altamente consigliata.