Lettera di diffida che scivola in claim di marketing per poi ricomporsi in avvocatese... sembra che abbiano fatto scrivere il legale approfittando per farsi pubblicare una pubblicità. che meraviglia.
Bright su Pinkbike
- Creatore Discussione marco
- Data di inizio
Non ho visto l'articolo dove parlando della Bright ma da quello che si legge nella lettera Bright non ha mai mandato una forcella da testare a loro.
Praticamente hanno trovato difetti a qualcosa mai provato un po' come avviene in questa discussione
stai giudicando senza aver letto l'articolo quindi fai la stessa cosa per cui li stai criticando...Non ho visto l'articolo dove parlando della Bright ma da quello che si legge nella lettera Bright non ha mai mandato una forcella da testare a loro.
Praticamente hanno trovato difetti a qualcosa mai provato un po' come avviene in questa discussione
Assolutamente lecito, per quanto ne so.Non ho visto l'articolo dove parlando della Bright ma da quello che si legge nella lettera Bright non ha mai mandato una forcella da testare a loro.
Praticamente hanno trovato difetti a qualcosa mai provato un po' come avviene in questa discussione
Ed eventualmente facile da smontare con argomentazioni tecniche.
Gli avvocati usati in questo modo sono solo uno strumento di minaccia
dall'articolo:
"Abbiamo parlato di forcella a steli rovesciati nel nostro recente articolo sulla nuova bici che utilizzerà Juri Ragnoli.
Si tratta della forcella Bright F929 modello XCO.
Prendendo spunto da questa tipologia di forcella ci è sembrata una buona idea fare un piccolo punto tecnico sulle masse sospese e non sospese di un mezzo meccanico."
Dopodiche non c'è più nessun riferimento alla Bright e si parla genericamente delle forcelle a steli rovesciati, delle masse non sospese, criticità e vantaggi a livello teorico.
Il problema di bright è che manda a provare le forcelle solo a chi vogliono loro (che è lecito) o a tester improvvisati (ma con un discreto seguito su youtube). @marco hai provato a chiederne una in prova?Non ho visto l'articolo dove parlando della Bright ma da quello che si legge nella lettera Bright non ha mai mandato una forcella da testare a loro.
Praticamente hanno trovato difetti a qualcosa mai provato un po' come avviene in questa discussione
a meno che, dopo aver ricevuto la lettera, non abbiano tolto dall'articolo i riferimenti a bright... non credo che l'avvocato è impazzito e ha scritto in una lettera di diffida cose non corrispondenti al vero.
inoltre, se hanno ritenuto di doverla pubblicare, come richiesto dall'avvocato, molto probabilmente è perchè hanno riconosciuto di essere in difetto anche loro, o no?
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ymarti
Biker delirius tremens
- 16/9/03
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beh ma nell'articolo c'è scritto che
La forcella
La forcella è una Bright F929 modello XCO, una forcella a steli rovesciati dove ad essere una massa non sospesa sono gli steli e non i foderi.
Questa forcella è molto rigida costruita per filare veloci e avere il feeling esatto di cosa sta succedendo sotto la ruota anteriore.
Inoltre, questo tipo di forcella lavora a SAG 0 e quindi è come se avesse circa 2 cm in più di escursione con conseguente meno chiusura dell’angolo di sterzo. Questo per affrontare le sezioni tecniche è un vantaggio non da poco.
Un pò come dire: il mio c@2zo è sempre duro quindi è come se avesse 20 centimetri in più in tiro...VANTAGGIO NON DA POCO...
La forcella
La forcella è una Bright F929 modello XCO, una forcella a steli rovesciati dove ad essere una massa non sospesa sono gli steli e non i foderi.
Questa forcella è molto rigida costruita per filare veloci e avere il feeling esatto di cosa sta succedendo sotto la ruota anteriore.
Inoltre, questo tipo di forcella lavora a SAG 0 e quindi è come se avesse circa 2 cm in più di escursione con conseguente meno chiusura dell’angolo di sterzo. Questo per affrontare le sezioni tecniche è un vantaggio non da poco.
Un pò come dire: il mio c@2zo è sempre duro quindi è come se avesse 20 centimetri in più in tiro...VANTAGGIO NON DA POCO...
Se volevano parlare a livello teorico generale non avrebbero dovuto menzionare nessun marchio a meno di aver la forcella in mano e testarla realmente
hai letto o no? si ricollegano ad un articolo precedente (dove elogiavano la bright) per avere lo spunto a questa ''pillola'' tecnica... vai a leggerlo e ti rendi conto.
le riviste serie pubblicano lettere di questo genere anche senza minacce di querele ridicole... Sulle pubblicazioni di auto e moto sono all'ordine del giorno ma mai e poi mai con questi toni.
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Il tema vero secondo è la professioniltà dei tester.
intendo dire che questo è un mondo totalmente deprofessionalizzato, in cui i tester delle varie riviste non hanno nessuna particolare qualifica (non eiste un attestato, master o diploma di tester); la gran parte dei tester credo non sia nemmeno iscritta come giornalista (pubblicista o professionista) e nemmeno ha competenze ingegneristiche qualificate.
Dunque credo che nella maggior parte dei casi si tratti di gente che testa prodotti ed esprime opinioni sulla semplice base della propria esperienza, perchè va in bici da anni e ha provato molti prodotti diversi e perchè partecipa alle presentazioni ufficiali dei prodotti dove gli ingegneri che li hanno progettati spiegano loro le cose che poi scrivono pari pari nelle review. Basta questo a rendere una recensione di un prodotto attendibile? Secondo me no, visto che capita anche che si giudichi un prodotto dalla simpatia o antipatia del proprietario.
Poi c'è che le riviste, soprattutto quelle online, vivono grazie alle pubblicità dei marchi che producono quegli stessi prodotti che poi loro testano; è lecito aspettarsi che i marchi che spendono di più in pubblicità molto probabilmmnte vedranno recensioni positive dei propri prodotti a scapito dei concorrenti.
Insomma, io personalmente prendo sempre con cautela le recensioni, siano positive o negative, Diversamente quando invece si tratta di dati oggettivi, difetti conclamati di un prodotto testimoniati diffusamente dagli utilizzatori (vedi difetti dei freni sram, delle cartucce race day, ecc...)
intendo dire che questo è un mondo totalmente deprofessionalizzato, in cui i tester delle varie riviste non hanno nessuna particolare qualifica (non eiste un attestato, master o diploma di tester); la gran parte dei tester credo non sia nemmeno iscritta come giornalista (pubblicista o professionista) e nemmeno ha competenze ingegneristiche qualificate.
Dunque credo che nella maggior parte dei casi si tratti di gente che testa prodotti ed esprime opinioni sulla semplice base della propria esperienza, perchè va in bici da anni e ha provato molti prodotti diversi e perchè partecipa alle presentazioni ufficiali dei prodotti dove gli ingegneri che li hanno progettati spiegano loro le cose che poi scrivono pari pari nelle review. Basta questo a rendere una recensione di un prodotto attendibile? Secondo me no, visto che capita anche che si giudichi un prodotto dalla simpatia o antipatia del proprietario.
Poi c'è che le riviste, soprattutto quelle online, vivono grazie alle pubblicità dei marchi che producono quegli stessi prodotti che poi loro testano; è lecito aspettarsi che i marchi che spendono di più in pubblicità molto probabilmmnte vedranno recensioni positive dei propri prodotti a scapito dei concorrenti.
Insomma, io personalmente prendo sempre con cautela le recensioni, siano positive o negative, Diversamente quando invece si tratta di dati oggettivi, difetti conclamati di un prodotto testimoniati diffusamente dagli utilizzatori (vedi difetti dei freni sram, delle cartucce race day, ecc...)
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è stato evidentememnte tagliato... non avrebbero mica pubblicato una lettera di diffida di un pinco pallo anonimo
quindi la serietà di una rivista si giudica dal grado di masochismo con cui pubblica le lettere di qualcuno che la accusa di aver fatto male il proprio lavoro, diffamato prodotti ecc, anche se non è vero? cioè la rivista seria è quella che accetta - a prescindere - che la serietà del suo lavoro sia messa anche falsamente in discussione e pubblicandolo anche ... mah