Oggi bel giro con Dario sul monte Manos, partenza presto da Vobarno, salita al Cavallino in un lampo, per riscaldarci, poi si prosegue sul Manos, praticamente tutto in sella, anche in single speed, tranne gli ultimi 2 tornanti, anche a causa del ghiaccio. C'è il sole, una brezza fresca non ci permette di stare fermi per troppo tempo. Sgranocchiata una mela proseguiamo. La discesa dal Manos è ripida, poi si pedala sul bel traverso per il passo Vesta. Discesa nella prima parte godibilissima per il fondo pieno di foglie, ma compatto e praticamente privo di pietre. Poi un tratto costellato di massi di tutte le dimensioni e forme... un bel tribolare con le bici rigide. A Bollone ammiriamo il bel paesino, un'oasi di pace. Si prosegue per Capovalle: stupendo il traverso che percorsi la prima volta, sempre in single speed, con Gigi e company in un giro verso il Tombea. Buco a causa di una spina, cambio la camera e riparto. Dario è andato avanti, quasi alla fine del sentiero lo incontro intento a salire, non vedendomi si era preoccupato. Terminato il sentiero e lo sterrato, si riprende l'asfalto, dopo Capovalle, al passo, veloce discesa e risalita al Santuario di Rio Secco, con tratti ripidi che mi fanno tremare le gambe. Di nuovo al Cavallino ci si ferma per una Radler, bbona! Veloce discesa fino alla Chiesa, che frèt, e poi sentiero su crinale. In uno strappato in salita perdo la pedalata, cincischio, mi impasto, cerco di aggrapparmi, non mi sgancio, ruzzolo. Appoggiando la mano in malo modo mi faccio male al pollice, dolore intenso ma sopportabile. Ritorno a pedalare. La discesa dura poco, ma è carina. Ritornati su asfalto velocemente scendiamo alle macchine. Breve visita in negozio da Vito, giusto in tempo per svegliare la Vale dal suo pisolo, e poi ritorno a casa nella fetida nebbia cremonese.
Domani, dito permettendo si pedala ancora.