Dopo 4 giorni (partendo da casa in bici) per Rifugi....finalmente siamo tornati!
Sabato mattina, io e Vittorio, siamo andati a lavorare in bici...e verso metà mattina, Dario e Perse ci hanno fatto la gradita sorpresa di venirci a trovare.
Così a mezzogiorno siamo partiti assieme verso la ValSabbia-1° tappa: Rifugio Amici Miei.
Devo dirvi però una cosa: Vittorio, Dario e Perse si sa che vanno forte!
Così...dopo averli costantemente inseguiti su e giù fino quasi a Gavardo...ad una discesa veloce li ho persi! Loro hanno girato a sx ed io ho proseguito dritta.
In fondo mi sono accorta che non c'erano più!
Dopo un attimo di smarrimento...mi sono detta: " OHHHH, FINALMENTE SONO SOLA! Ora pedalo con fatica come voglio io" ed ho proseguito solitaria fino al Rifugio Amici Miei facendo dalla contentezza anche la salita di Vallio Terme con le Coste.
2° giorno: dal Rifugio Amici Miei di Paghera decidiamo di salire al Passo Croce anche se i local cacciatori ci avvertono che c'è tantissimo ghiaccio sul sentiero, arriveremo poi a Lavenone.
In paese vediamo un alimentari aperto e gli diamo l'assalto. Dopo la pausa panini, prendiamo la direzione Idro-Cavallino della Fobbia-Coccaveglie-Val Corpaglione-Valle delle Cartiere-Toscolano dove abbiamo preso il traghetto... PER UN PELO...che ci ha portato a Torri del Benaco e infine siamo saliti a S.Zeno della Montagna.
Ahhh, dimenticavo! A Toscolano abbiamo trovato Seby, in bici anche lui, che avrebbe poi proseguito il giro con noi fino alla fine.
Che contentezza rivederlo! Finalmente il ritmo di pedalata si ridimensiona!
Decido fin da subito che gli starò dietro e gli chiedo, salendo a S.Zeno, di "adottare" la sua classica andatura!
3° tappa- Rifugio Chierego-Monte Baldo.
Dopo una megacolazione al Bed and Brekfast IL ROSMARINO, dove abbiamo anche dormito, ci uniamo a Bobo, Laura e Beppe che ci accompagneranno per un bel pezzo per ritornare poi alle auto per un altro sentiero.
Il ghiaccio in questi giorni la fa da padrone sulla strada e noi, tra l'equilibrio e l'incoscienza, pedaliamo su tratti che sembrano veramente degli specchi di vetro!
Durante la salita, non si parla molto, si è troppo impegnati e concentrati ad evitare scivoloni.
Dopo aver salutato i ragazzi, noi cinque proseguiamo cercando di pedalare il più possibile su questa neve gelata finché ci tocca spingere la bici e spallarla poi fino al Rifugio Chierego.
La destinazione finalmente è raggiunta! Tiro un sospiro di sollievo, ordino una zuppa di orzotto, una radler media e poi mi siedo col mio piatto senza più guardare in faccia i miei amici.
Con la pancia piena, ora sono tornate le forze ed anche il buonumore.
Decido con Seby di salire fino alla Cima Costabella, mentre Dario, Perse e Vittorio rimangono attaccati alla panca vicino all stufa.
L'aria è tagliente. Ho addosso tre maglie, la giacca antineve, due paia di guanti, il berretto è sotto gli occhi, il paracollo è sopra il naso, ma l'aria penetra fischiando dentro nelle orecchie.
Il panorama è semplicemente stupefacente! Di una nitidezza da paura!
Il vento ha spazzato ogni striatura di nuvola e il cielo è terso come non mai!
Facciamo foto alle creste, al tramonto che si specchia nel lago di Garda, alle vallate, alla bandiera del Rifugio che sventola all'impazzata.
Arrivano altre persone che son salite a piedi, in tutto saremo una trentina per festeggiare tutti insieme questa ultima notte 2012.
Le ore passano, si chiacchera, si legge, si mangia e poi....crollo!
La stanchezza mi avvolge, non resisto, abbandono tutti senza dire niente, e decido di festeggiare queste ultime ore, da sola nel mio sacco a pelo nel letto a castello.
L'indomani, non mi sgriderà nessuno per fortuna, anche se in cuore mio so che li ho delusi e per questo mi dispiace molto.
E' il primo giorno del 2013. Ci prepariamo per partire e ritornare a casa.
Qualche nuvola comincia a far capolino.
La discesa dal Rifugio è una schioppettata di adrenalina sulla neve ghiacciata, bucata dagli scarponi degli escursonisti e in un attimo siamo in fondo col fiatone e tutti sudati!
Riprendiamo vecchi sentieri, vecchie ciclabili, strade rumorose.
Mi manca il silenzio della montagna. Mi manca lo spazio aperto.
Mi manca l'aria che mi brucia la faccia e mi fa piangere....sto tornando a casa....i ragazzi pedalano a buon passo...non penso più...guardo i raggi delle
ruote davanti a me che girano.
Però, ora che sono arrivata a casa, sono felice di tutto.
Quattro giorni intensi: le persone che amo, ridere insieme, la stanchezza per tutti, la cena uniti e divorare tutto, le strette di mano al momento dell'addio....e il magone che sale mentre li vedo allontanarsi..........
Buon 2013 a tutti voi da Elena.