Il cielo è di un azzurro intenso. Infinito.
Ho disteso una coperta di lana sull'asfalto del mio piazzale e mi sono sdraiata.
Niki è corsa subito a leccarmi con quella sua linguetta rosa e calda.
E' un batuffolo nero, arruffato dal vento e dalla pioggia, con quattro zampette che sono sempre in movimento per correre dietro alle lucertole o agli uccellini che cercano di beccare le sue crocchette.
Mi lascio leccare e intanto guardo il cielo.
Neanche una nuvola. E' stupendo.
I raggi del sole mi scaldano la faccia e provo sensazioni di benessere e tranquillità.
Chiudo gli occhi: i ricordi dei giorni appena passati in bici con i BdB mi avvolgono in un attimo la mente.
Nel bosco di Archesane, verso il Monte Spino, il muschio ricopre la base dei tronchi e i sassi. E' formato da mille ciuffettini riuniti fra loro di un verde dalle molteplici sfumature.
All'apice del mantello muschiato, i fiorellini si allungano verso la luce e sembrano tanti fiaschetti di carta in cerca di umidità.
Mentre cerco di pedalare il più possibile su questo sentiero ripido e sconnesso, alzo gli occhi per guardare il bosco.
I rami sono spogliati dall'inverno e i licheni grigi aderiscono alla corteccia. Sembrano barbe di cuoio incollate per magia.
Tutto è silenzioso, il Signore Inverno ha fatto un ottimo lavoro.
Anche al Rifugio Valtrompia, in Pontogna, il soffio dell'Inverno ha creato una stupenda magia. Ha aggiunto la neve. E il ghiaccio.
Le ruote scricchiolano e slittano.
Cerco di mantenere l'equilibrio su questa tovaglia di neve e ghiaccio.
Sento il freddo pungente sulle guance e rido.
I miei occhi diventano azzurri come il cielo e sono felice.
Proseguo a piedi, trainando la bici con le borse, scivolo, mi rialzo e spingo di nuovo il tutto.
Il sole comincia a far capolino dietro i crinali delle montagne. Vuol dirmi che è meglio sbrigarsi prima che venga buio.
Sul terreno boscoso, dove la neve non ha potuto attaccare,tante nocciole rosicchiate indicano un via vai di scoiattoli. Chissà dove sono! Magari sono nascosti in qualche nido sotto le cortecce buche avvolti nelle loro codone morbide.
Il Rifugio spunta all'improvviso in una valletta innevata. E' come se all'improvviso la magia del giro fosse finita.
Ma non è così. Infatti il bello deve ancora venire.
Una doccia caldissima e profumata, stufa per far asciugare ogni cosa, pastasciutta mega porzione, secondo eccezionale, torta e
per finire....Bombardino!
I gestori del Rifugio (da 18 anni) ci hanno coccolato in tutto, sono persone eccezionali con un amore enorme per la montagna.
Alle ore 21,00 dormivo già in un letto a castello coloratissimo fucsia.
Pronta per ripartire il giorno dopo e dopo ancora.
In bici per sentieri, altre giornate memorabili con dei BdB speciali.
Ho disteso una coperta di lana sull'asfalto del mio piazzale e mi sono sdraiata.
Niki è corsa subito a leccarmi con quella sua linguetta rosa e calda.
E' un batuffolo nero, arruffato dal vento e dalla pioggia, con quattro zampette che sono sempre in movimento per correre dietro alle lucertole o agli uccellini che cercano di beccare le sue crocchette.
Mi lascio leccare e intanto guardo il cielo.
Neanche una nuvola. E' stupendo.
I raggi del sole mi scaldano la faccia e provo sensazioni di benessere e tranquillità.
Chiudo gli occhi: i ricordi dei giorni appena passati in bici con i BdB mi avvolgono in un attimo la mente.
Nel bosco di Archesane, verso il Monte Spino, il muschio ricopre la base dei tronchi e i sassi. E' formato da mille ciuffettini riuniti fra loro di un verde dalle molteplici sfumature.
All'apice del mantello muschiato, i fiorellini si allungano verso la luce e sembrano tanti fiaschetti di carta in cerca di umidità.
Mentre cerco di pedalare il più possibile su questo sentiero ripido e sconnesso, alzo gli occhi per guardare il bosco.
I rami sono spogliati dall'inverno e i licheni grigi aderiscono alla corteccia. Sembrano barbe di cuoio incollate per magia.
Tutto è silenzioso, il Signore Inverno ha fatto un ottimo lavoro.
Anche al Rifugio Valtrompia, in Pontogna, il soffio dell'Inverno ha creato una stupenda magia. Ha aggiunto la neve. E il ghiaccio.
Le ruote scricchiolano e slittano.
Cerco di mantenere l'equilibrio su questa tovaglia di neve e ghiaccio.
Sento il freddo pungente sulle guance e rido.
I miei occhi diventano azzurri come il cielo e sono felice.
Proseguo a piedi, trainando la bici con le borse, scivolo, mi rialzo e spingo di nuovo il tutto.
Il sole comincia a far capolino dietro i crinali delle montagne. Vuol dirmi che è meglio sbrigarsi prima che venga buio.
Sul terreno boscoso, dove la neve non ha potuto attaccare,tante nocciole rosicchiate indicano un via vai di scoiattoli. Chissà dove sono! Magari sono nascosti in qualche nido sotto le cortecce buche avvolti nelle loro codone morbide.
Il Rifugio spunta all'improvviso in una valletta innevata. E' come se all'improvviso la magia del giro fosse finita.
Ma non è così. Infatti il bello deve ancora venire.
Una doccia caldissima e profumata, stufa per far asciugare ogni cosa, pastasciutta mega porzione, secondo eccezionale, torta e
per finire....Bombardino!
I gestori del Rifugio (da 18 anni) ci hanno coccolato in tutto, sono persone eccezionali con un amore enorme per la montagna.
Alle ore 21,00 dormivo già in un letto a castello coloratissimo fucsia.
Pronta per ripartire il giorno dopo e dopo ancora.
In bici per sentieri, altre giornate memorabili con dei BdB speciali.