AM, TRAIL, ESCURSIONISMO zona NO,BI,VB

lukino00

Biker ultra
23/5/06
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tra lago d'orta e lago maggiore
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Carraro Novekili pro
oggi mi vado a fare un giretto sul monte barro.... poi vediamo, se il mio collega ha ancora forza (è un profano dell'arte mtb) cerco di salire almeno un pezzo verso Gignese dalla dorsale del vergante (cappella del vago, ecc.) vedremo...
 

lukino00

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Carraro Novekili pro
come ti invidio!
hai fatto qualche foto?
io questa domenica dovrei assere su...ma con ragazza (e la sua decathlon) al seguito, per cui andrò di girettino tranquillo.

non ho le foto di oggi ma ho alcune foto di un altro giro fatto nella stessa zona...

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Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Sentinella
non c'è da morire col caldo di 'sti giorni? se non si pedala all'alba...

Ti consiglio un bel giro ultrapanoramico con bagno finale:
Borgomanero, Arola, sali per la Colma... a pochi km prima del passo, c'è una strada sterrata che sale a dx (se vuoi andarci ti darò indicazioni più precise, ma devo tornare a casa a guardar la cartina, non vorrei indirizzarti male), al primo bivio gira a sx, poi tieni la destra, sempre su strade ben battute, passando vicino ad un alpeggio abitato, in cui è buona norma chiedere conferma e consigli in loco sul percorso da seguire senza sbagliare. Più di una volta mi sono infognato in vicoli ciechi.
la salita è molto bella tra i boschi di faggi, a tratti un po' antipaticamente ripida, tanto ripida nei piccoli pezzi asfaltati. Da quando finisce la stradina asfaltata (con un bel fondo liscio), la sterrata prosegue con pendenze meno omicida, pur sorprendendoti ogni tanto con qualche breve strappo. Ai faggi si succedono le conifere e le ginestre in fiore. Gli scorci sui meandri più selvaggi della Valsesia sono splendidi. La temperatura si fa più mite e l'aria meno afosa quando ci si avvicina ai 1000m di quota. I profumi delle ginestre, di muschio e dei pini sono incantevoli.
Quando la salita sta per terminare dal lato ovest del monte si sbuca sul lato est, col primo sguardo sul lago d'Orta, vergante e mottarone.
L'ultimo tratto di questa salita è ha pendende umane e rincuoranti. Poi si perde brevemente quota (non farsi fregare dalla stanchezza e dal ghiaietto). Quando si giunge su una strada asfaltata, voltare a destra e riprendere la dolcissima salita che tra i pascoli porta all'Alpe Sacchi. Da quando si esce dal bosco, il sole che picchia darà un po' fastidio, ma la salita è davvero dolce.
[Se si vuole, si può proseguire per la strada (che torna sterrata) fino al passo che scende verso Quarna per un sentiero non ciclabile.
Credo sia meraviglioso scendere di lì e proseguire fino all'Alpe Camasca lungo una sterrata inaugurata l'anno scorso, passando sotto il monte Croce... ma questa è un'altra storia.]
Dall'Alpe Sacchi circa a 1300m di quota, dopo una doverosa sosta rigenerante, si può intraprendere una divertentissima discesa.
Ah, dimenticavo... all'alpe Sacchi si mangia bene, se ci si vuol fermare a pappare ;-) Da lì il panorama sul lago d'orta è grandioso.
Chiedendo consigli al ristorante sul percorso da prendere (destinazione laghetti di Nonio) si evita di dover ricordare le mie confuse spiegazioni :-|
Altrimenti da davanti all'alpeggio si scende per prati fino ad arrivare 100m più sotto a una sterrata malconcia e ripida che in breve entra nel bosco di faggi diventando sentiero veloce. Fikissimo.
Quando ritorna ad essere sterrata (stavolta più liscia) tenere la sx e proseguire sulla strada principale.
La discesa è infinita, con tante goduriose gobbe su cui saltare e tanti freschi guadi da attraversare a cannone.
L'ultimo tratto prima dei laghetti è una lastricata dissestata che spacca le braccia, ma sarai così contento da non farci troppo caso ;-)
Tornato sulla strada asfaltata che torna a San Maurizio, all'incrocio con indicazione Grassona, girare lì a sx e salire a Grassone. In cima alla salitella asfaltata girare a sx e subito a dx vicino a una chiesetta. Proseguendo per "selvaggi carrugi", la pendenza in discesa diventa sempre maggiore, e dopo i primi tratti cementati vicino agli orti, la mulattiera diventa più tecnica sull'antico lastricato.
Si arriva a Ronco, dove fare il bagno è proprio carino.
Poi il ritorno è facile: Pella, Lagna, Lido di Gozzano, ecc.
 

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Sentinella
Mi aiuti nella stesura di un poema epico nella terra incantata di Arvogno?

La mia slayer è ferma da 3 anni. Con solo un check up ogni ics mesi... con quel che ho speso per rimetterla a nuovo.. e visto che non me la compra nessuno con 'sta taglia L... credo proprio che dovrò farle girar le ruote sù per i monti...
un po' di enduro a lunga percorrenza s'ha da fare. :-)
 

185%

Aziende
enduro a lunga xcorrenza.... con stò caldo, la mia SUPERBA six è parcheggiata da diverse settimane, avrei anche voglia di usarla, coi lupi avevamo parlato di fare: meina-stresa asfalto a pedali, risalita con fuggivia e poi tutto un giro pedal- FR-disces, con rientro a Meina TUTTO fuoristrada.
Ma non abbiamo mai deciso il quando. Stò fine vado a riprendere la ex con gli sgrondi, la prox probabile Pila, magari quella dopo.
 

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Ti consiglio un bel giro ultrapanoramico con bagno finale:
Borgomanero, Arola, sali per la Colma... a pochi km prima del passo, c'è una strada sterrata che sale a dx (se vuoi andarci ti darò indicazioni più precise, ma devo tornare a casa a guardar la cartina, non vorrei indirizzarti male), al primo bivio gira a sx, poi tieni la destra, sempre su strade ben battute, passando vicino ad un alpeggio abitato, in cui è buona norma chiedere conferma e consigli in loco sul percorso da seguire senza sbagliare. Più di una volta mi sono infognato in vicoli ciechi.
la salita è molto bella tra i boschi di faggi, a tratti un po' antipaticamente ripida, tanto ripida nei piccoli pezzi asfaltati. Da quando finisce la stradina asfaltata (con un bel fondo liscio), la sterrata prosegue con pendenze meno omicida, pur sorprendendoti ogni tanto con qualche breve strappo. Ai faggi si succedono le conifere e le ginestre in fiore. Gli scorci sui meandri più selvaggi della Valsesia sono splendidi. La temperatura si fa più mite e l'aria meno afosa quando ci si avvicina ai 1000m di quota. I profumi delle ginestre, di muschio e dei pini sono incantevoli.
Quando la salita sta per terminare dal lato ovest del monte si sbuca sul lato est, col primo sguardo sul lago d'Orta, vergante e mottarone.
L'ultimo tratto di questa salita è ha pendende umane e rincuoranti. Poi si perde brevemente quota (non farsi fregare dalla stanchezza e dal ghiaietto). Quando si giunge su una strada asfaltata, voltare a destra e riprendere la dolcissima salita che tra i pascoli porta all'Alpe Sacchi. Da quando si esce dal bosco, il sole che picchia darà un po' fastidio, ma la salita è davvero dolce.
[Se si vuole, si può proseguire per la strada (che torna sterrata) fino al passo che scende verso Quarna per un sentiero non ciclabile.
Credo sia meraviglioso scendere di lì e proseguire fino all'Alpe Camasca lungo una sterrata inaugurata l'anno scorso, passando sotto il monte Croce... ma questa è un'altra storia.]
Dall'Alpe Sacchi circa a 1300m di quota, dopo una doverosa sosta rigenerante, si può intraprendere una divertentissima discesa.
Ah, dimenticavo... all'alpe Sacchi si mangia bene, se ci si vuol fermare a pappare ;-) Da lì il panorama sul lago d'orta è grandioso.
Chiedendo consigli al ristorante sul percorso da prendere (destinazione laghetti di Nonio) si evita di dover ricordare le mie confuse spiegazioni :-|
Altrimenti da davanti all'alpeggio si scende per prati fino ad arrivare 100m più sotto a una sterrata malconcia e ripida che in breve entra nel bosco di faggi diventando sentiero veloce. Fikissimo.
Quando ritorna ad essere sterrata (stavolta più liscia) tenere la sx e proseguire sulla strada principale.
La discesa è infinita, con tante goduriose gobbe su cui saltare e tanti freschi guadi da attraversare a cannone.
L'ultimo tratto prima dei laghetti è una lastricata dissestata che spacca le braccia, ma sarai così contento da non farci troppo caso ;-)
Tornato sulla strada asfaltata che torna a San Maurizio, all'incrocio con indicazione Grassona, girare lì a sx e salire a Grassone. In cima alla salitella asfaltata girare a sx e subito a dx vicino a una chiesetta. Proseguendo per "selvaggi carrugi", la pendenza in discesa diventa sempre maggiore, e dopo i primi tratti cementati vicino agli orti, la mulattiera diventa più tecnica sull'antico lastricato.
Si arriva a Ronco, dove fare il bagno è proprio carino.
Poi il ritorno è facile: Pella, Lagna, Lido di Gozzano, ecc.

sembra un gran bel giro... comunque sul monte barro si pedala bene anche a 40° visto che è copertissimo da fitta vegetazione...
 

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vista del lago maggiore dall'alto dell'uscita del sentiero a nebbiuno

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stessa roba

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la cappella del vago

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sempre a nebbiuno

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cappella del vago

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sentieri veramente ben'indicati dalla comunità montana dei due laghi

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sentiero a cassano, dopo pecorino

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altro pezzo di sentiero

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sempre belle indicazioni dei sentieri

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vista di ameno da cassano

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