29er e biomeccanica

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vaitus

Biker perfektus
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Bari
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Rallon - TCX - Lurcher - Tricross
Da circa un decennio ho perso la fede nella biomeccanica applicata alla mtb, per diverse ragioni:
1) "Biomeccanico che vai misura che trovi": tra i vari centri di "biomeccanica" c'è SEMPRE discrepanza, chi la vuole lunga, chi corta, chi alta e chi bassa, questo non depone a favore di una "verità scientifica", anzi crea varie tribù di piccoli fans di questo o quel centro biomeccanico.
2) formazione "stradistica" dei biomeccanici: concordo con chi dice che in mtb non si sta col sedere in sella per ore come su strada etc.
3) Mi piace provare di persona e credo nei coleotteri

quoto, basta alzarsi e addio misure scientifiche, e poi se veramente ci fosse una teoria o un centro biomeccanico depositario della verità assoluta tutti i campioni dovrebbero arrivare di li ;-)
 

mantis74

Biker popularis
20/12/07
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Savona
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Per via del fuso orario 'mio fratellone' mi ha anticipato......
effettivamente a 34 anni sentirsi chiamare fratellino fa un certo effetto. Fine OT

Beh, la Mantis non si tocca però da quando vado sulle 29 l'ho utilizzata giusto per un 'raduno vintage' e per prendermi un 'unta' in un altro giro da un amico 29ista.

In questo topic praticamente sono già stati evidenziati i concetti e teorie a favore delle 29 però proprio per una mia esperienza personale ci tenevo a rimarcare l'osservazione di Galadriel sul fatto che la posizione in sella varia molto meno nelle diverse andature, e questa è sicuramente un vantaggio proprio dal punto di vista puramente biomeccanico.

Infatti sfido qualsiasi centro biomeccanico a valutare la posizione in bici che si ha mentre si sta affrontando un tratto molto tecnico in salita, quando lo sforzo muscolare di tutto il corpo è al massimo ed allo stesso tempo si cerca di mantenere quella che si 'crede' la traiettoria ideale. Seduti sulla punta della sella tirando il manubrio verso se stessi ed allo stesso tempo cercando di mantenere la ruota davanti sul terreno e la ruota dietro con il giusto grip per scaricare la forza esercitata dai pedali...... che fatica!!!!

Ecco in questo momento la 29 da un vantaggio enorme! e sto parlando di salita eh?

• la tua posizione in bici è già di default più centrata e quindi la variazione è molto minore rispetto all'ideale della pianura (quella che dovrebbe essere la misurazione biomeccanica)... quindi meno sforzo fisico generale e trovare la giusta posizione perchè praticamente è quella che hai sempre. O meglio gli adattamenti rimangono ma sono meno estremi.
•• la ruota posteriore ha più grip.
••• il limite di ribaltamento è enormemente più spostato in avanti.
•••• la ruota anteriore tende allo stesso modo ad alzarsi meno e a superare con meno impuntamenti gli ostacoli che incontra.
••••• infine anche l'equilibrio è superiore per via del baricentro

Alla fine questa non è teoria perchè sono sensazioni che io ho provato e che tutti quelli con cui ho pututo girare mi hanno confermato.
Ragazzi concludo dicendo che per quanto mi riguarda io salgo con più facilità in punti che in passato dovevo davvero spremermi per riuscirci oppure facevo a pezzi ah dimenticavo e questo con una full considerata da 'Enduro'...

Un saluto a tutti!
 

The Advocate

Biker tremendus
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Non sono uno scienziato e pedalo per quel che sono capace, ma mi sembra ingeneroso banalizzare l'intervento di anna (di cui conosco la professionalità e la precisione) con argomenti puramente magnificativi delle prestazioni delle ventinove (Badate bene che ne ho una e mezza :smile:).

Badate, senza alcun intento polemico .....
01.gif
 

Wu Ming

Biker velocissimus
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Non sono uno scienziato e pedalo per quel che sono capace, ma mi sembra ingeneroso banalizzare l'intervento di anna (di cui conosco la professionalità e la precisione) con argomenti puramente magnificativi delle prestazioni delle ventinove (Badate bene che ne ho una e mezza :smile:).

Badate, senza alcun intento polemico .....
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Ciao, mi sembra che l'argomento del topic fosse "29 e biomeccanica", personalmente ho cercato di descrivere le mie sensazioni "biomeccaniche" sulla 29" ed ho spiegato perchè non credo che esista La Scienza Assoluta in questo campo.
Personalmente non conosco Anna, che certamente è atleta e professionista degna di stima, ma il suo intervento, non basato su esperienza diretta, non mi è sembrato molto utile.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Può darsi benissimo che biomeccanicamente la 29er sia "sbagliata", ma io ci pedalo meglio che con una 26 (almeno su una front). E questa pure è un' esperienza motivata, presentata da uno che va in mtb da 13 anni e che di certo non può essere additato come un fanatico delle 29er (chi segue questa sezione lo sa benissimo, vero Crop?;-))

Per la terza volta torno a dire che non c'è l'intenzione di banalizzare l'esperienza di nessuno. Però sarebbe il caso neppure di banalizzare la mia (nostra).
 

marcopelle75

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mariano comense
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Può darsi benissimo che biomeccanicamente la 29er sia "sbagliata", ma io ci pedalo meglio che con una 26 (almeno su una front). E questa pure è un' esperienza motivata, presentata da uno che va in mtb da 13 anni e che di certo non può essere additato come un fanatico delle 29er (chi segue questa sezione lo sa benissimo, vero Crop?;-))

Per la terza volta torno a dire che non c'è l'intenzione di banalizzare l'esperienza di nessuno. Però sarebbe il caso neppure di banalizzare la mia (nostra).

Solita educazione, schettezza e competenza...confermo che nessuno banalizza cio che Anna ha riportato pero' non si puo' certo paragonare agli interventi di chi una 29er la utilizza e che da una 26er proviene.
 

youbike

Biker serius
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Città del vino.
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Concordo con Sembola in pieno e cito anche un' affermazione di un mio prof dell'università: "non si diffonde ciò che è più ottimo ma ciò che è più adatto", quindi può benissimo essere che la 29 non abbia nulla di ottimo (nel senso di rendimenti geometrie o altro) ma se è più adatta al modo di pedalare di tanti persone benvenga.
Riguardo ad Anna trovo che le sue teorie nel corso della loro stesura in questo topic hanno spesso dimenticato di essere viste secondo altri fattori, che tipicamente aiutano ad estendere ciò che può sembrare un caso isolato ad una teoria applicabile in generale.
 

Crested B

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Crest ma tu non eri l'amante dell'acciaio:hahaha:? come mai hai deciso di farti la RIP?
dev'essere uno spettacolo vero?

Appena atterrato dagli States. Vado a dormire e domani vi dico quattro cose qu quello che ho visto negli States... e su quello che e' successo ;-)

Perche' la RIP? Proprio perche' sono un amante del'acciaio!!!!

Ora ti spiego. Ho avuto modo di provare la Jet e so che mi espongo a infinite critiche e che diventerò bersaglio di molti, ma devo onestamente dire che è la bici più fantastica che abbia mai guidato.
Sapete che non ho mai evitato di commentare positivamente prodotti non distribuiti da noi ma se devo essere obiettivo la JET e' davvero incredibile.
La RIP per uno che guida piu' 'cattivo' di me probabilmente è molto meglio della JET, resta pero' il fatto che adoro così tanto l'acciaio della mia MCR che proprio non me la sento di pensionarla.
Se avessi dovuto scegliere una bici unica avrei preso senza dubbio la JET, ma avendo già una HT in acciaio ha più senso affiancare la RIP che la JET.
Ecco quindi la mia sceta di farmi una RIP dato che non ho intenzione di privarmi della Hardtail in acciaio che già possiedo.

:-)
 

The Advocate

Biker tremendus
18/5/06
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Naviglio City
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Può darsi benissimo che biomeccanicamente la 29er sia "sbagliata", ma io ci pedalo meglio che con una 26 (almeno su una front). E questa pure è un' esperienza motivata, presentata da uno che va in mtb da 13 anni e che di certo non può essere additato come un fanatico delle 29er (chi segue questa sezione lo sa benissimo, vero Crop?;-))

Per la terza volta torno a dire che non c'è l'intenzione di banalizzare l'esperienza di nessuno. Però sarebbe il caso neppure di banalizzare la mia (nostra).

Sembola,spero non ti riferisca a me, lo sai che seguo sempre i tuoi consigli (oltre che le tue tracce)!

Ciao
 

cencio

Biker immensus
30/10/02
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Leghorn
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Concordo con Sembola in pieno e cito anche un' affermazione di un mio prof dell'università: "non si diffonde ciò che è più ottimo ma ciò che è più adatto", quindi può benissimo essere che la 29 non abbia nulla di ottimo (nel senso di rendimenti geometrie o altro) ma se è più adatta al modo di pedalare di tanti persone benvenga.
Riguardo ad Anna trovo che le sue teorie nel corso della loro stesura in questo topic hanno spesso dimenticato di essere viste secondo altri fattori, che tipicamente aiutano ad estendere ciò che può sembrare un caso isolato ad una teoria applicabile in generale.

Quoto!! Amo il "pensiero laterale" : quello che ai molti può sembrare assurdo...
E' necessario che qualcuno esca dalla via tracciata per esplorare il nuovo,
al di là dei dogmi e con il rischio di essere additato. Tutto ciò porta
all'anormale che può sfociare nella genialità.
 

CROPCIRCLE

<b>29er Taleban</b>
2/4/07
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TO
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Può darsi benissimo che biomeccanicamente la 29er sia "sbagliata", ma io ci pedalo meglio che con una 26 (almeno su una front). E questa pure è un' esperienza motivata, presentata da uno che va in mtb da 13 anni e che di certo non può essere additato come un fanatico delle 29er (chi segue questa sezione lo sa benissimo, vero Crop?;-))

Per la terza volta torno a dire che non c'è l'intenzione di banalizzare l'esperienza di nessuno. Però sarebbe il caso neppure di banalizzare la mia (nostra).

Concordo e dico non solo meglio ... ma MOLTO meglio. ;-)

Mi viene in mente un famoso detto sul calabrone, ovvero che secondo le più evolute teorie ingenieristiche aerospaziali, applicate ad un calaborone, per la sua morfologia, la sua dimensione e la ridotta apertura alare ... non potrebbe assolutamente volare !!! Eppure lo fa ! :mrgreen:

Mi sta bene la teoria, ma a volte la pratica è cosa ben diversa...

Io ho 40anni suonati e pedalo in MTB da quando sono uscite alla fine degli anni '80 ed essendo un grande appassionato di MTB modestamente posso dire che ne ho pedalate decinaia ... quindi penso che un minimo di competenza l'ho "maturata" e quindi ribadisco che da quando ho provato una 29er mi ci sono trovato così bene tanto che alla fine, a forza di parlarne più che positivamente su questo forum sono finito con l'essere tacciato di "fanatismo" (vero Sembola ? ;-)).

Per quanto riguarda la diffusione della 29er tra gli agonisti, è vero, non è così diffusa (per ora - concordo con quanto detto sopra: gli agonisti sono agli ordini degli sponsor), ma che dire allora di Antonello Masini che corre per Paduano che dopo aver provato, non vuole usare altro che la 29er con la quale ha vinto anche il campionato italiano ??? Se ne è parlato anche su questo forum, fate una ricerca.
 

Crested B

<b>Importatore Niner</b>
12/5/07
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Springfield
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la posizione molto più eretta e meno distesa sul telaio farà lavorare in modo diverso anche i glutei, si lavorerà molto anche con il gluteo superiore esterno, andando a modificare logicamente l'aspetto dello stesso, i fianchi si stringeranno notevolmente.

Leggo con interesse,anche se spesso comprendo poco e me ne scuso...
Non conosco il muscolo gluteo superiore esterno, ma il grande(azione di estensione della coscia rispetto all'art dell'anca), medio e piccolo(abducono la coscia a livello dell'art dell'anca e incinano lateralmene il bacino, a coscia "fissata")...cosa si intende per "i fianchi si stringeranno notevolmente?..."

Per migliorare la repirazione non era sufficiente acquistare un manubrio più largo? (il mio sembra un boma....)

La posizione più eretta del busto modifica il carico degli appoggi, generalmente il 60%sulla sella(ruota posteriore), il restante 40%sul manubrio e quindi sulla ruota anteriore: il peso del ciclista è spostato indietro,ottenendo cos' un aumento di spinta sui pedali,(70%posteriore, 30%anteriore),costringendolo altresì a trazionare continuamente con le mani sul manubrio e determinando un sovraccarico di lavoro a livello del collo e degli arti superiori, verificandosi inoltre un sovraccarico a livello del perineo con possibili sintomi all'apparato genito-urinario(come ben spiegato nekl libro "tecnopatie nel ciclismo di Zeno Zani").Per non parlare della possibile attivazione dei "trigger points", piccole aree di sensibilità posizionate in zone di tessuto muscolare e fasciale con grand irrorazione vascolare e nervosa.(non li auguro al mio peggior nemico...visto che ne ho sofferto quando facevo gare di ginnastica artistica)

Ecco il motivo principale per cui mi è stata assolutamente sconsigliata una 29, dall'alto dei miei 160 cm...eheheheheheh...dal centro Mapei- Castellanza.


Dall'altro lato ho potuto notare come all'estero nessun atleta straniero utilizzava questi mezzi, anzi no, due aussie che superavano di molto il metro e ottanta.
Rebecca Rush , e non solo lei.utilizzava una specialized non ancora presente in Italia con un piccolo ammortizzatore posto anteriormente, quasi invisibile, come nella Scott gambler, che e ha permesso, su un percorso molto tecnico e sconnesso di avere velocità, anche nella guida, impressionanti, come mi ha detto e confermato, dopo le mie domande.

Ciao Anna!
Torno da Interbike e come promesso dedico un pò di tempo in più a risponderti.
Nel frattempo la discussione si è sviluppata e ha preso in acuni post anche una piega poco simpatica.
Innanzi tutto ti chiedo scusa da parte della sezione 29er, di cui sono moderatore. Alcuni post effettivamente assomigliano a delle provocazioni lanciate sembra proprio con l'obiettivo 'e adesso vediamo cosa succede'.
Non è certamente questo l'obiettivo di questa sezione del forum che invece ha sempre cercato di essere costruttiva e moderata, grazie ala collaborazione di persone davvero competenti e moderate come Sembola, Yoda, Crop e decine di altre che ora non cito.
Abbiamo avuto modo di approfondire la conoscenza della tecnologia 29er più di molti altri e di 'metabolizzarne' le caratteristiche. Quello che a me infastidisce di più sono i pregiudizi e gli scetticismi che OGNI nuova tecnologia vive.
Cambiare è sempre doloroso ed esiste una naturale spinta a valorizzare sempre ciò che si conosce meglio.
Nulla di nuovo quindi e sono sicuro che appena le 29er non saranno più una novità toccherà a qualche nuova tendenza o tecnologia.
Ti ringrazio per la tua curiosità e per l'approccio costruttivo che hai avuto nei confronti della sezione. Molti tuoi colleghi, maschi o femmine che siano, non si degnano neppure di chiedere consigli o chiarimenti, semplicemente ignorano la novità o si limitano a pensare quello che qualche 'specialista' gli dice di pensare.
Il lavoro dell'agonista è un lavoro pesante e pieno di fatica: pochi desiderano accollarsi anche le scete tecniche come facciamo noi appassionati che vediamo la bicicletta come un puro oggetto di divertimento.
Chi non compete non sa cosa significhi abbinare dolore e sofferenze alla propria passione e le specialita' endurance e ultra endurance (come le 24 ore) sono per noi vissute come puro divertimento.
Credo che solo pochi sappiano cosa significhi pedalare mentre viene da piangere per il dolore la fatica o la frustrazione.
Innanzi tutto quindi grazie per aver scritto. Se lo hai fatto è per aprire un dialogo e credo di rappresentare l'opinione della maggioranza a dire che già questo è segno di una modestia e di una apertura mentale che molti tuoi colleghi non condividono.
 

Crested B

<b>Importatore Niner</b>
12/5/07
2.975
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Springfield
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La posizione più eretta del busto modifica il carico degli appoggi, generalmente il 60%sulla sella(ruota posteriore), il restante 40%sul manubrio e quindi sulla ruota anteriore: il peso del ciclista è spostato indietro,ottenendo cos' un aumento di spinta sui pedali,(70%posteriore, 30%anteriore),costringendolo altresì a trazionare continuamente con le mani sul manubrio e determinando un sovraccarico di lavoro a livello del collo e degli arti superiori, verificandosi inoltre un sovraccarico a livello del perineo con possibili sintomi all'apparato genito-urinario(come ben spiegato nekl libro "tecnopatie nel ciclismo di Zeno Zani").Per non parlare della possibile attivazione dei "trigger points", piccole aree di sensibilità posizionate in zone di tessuto muscolare e fasciale con grand irrorazione vascolare e nervosa.(non li auguro al mio peggior nemico...visto che ne ho sofferto quando facevo gare di ginnastica artistica)

Allora..la posizione della postura è un falso problema.
Infatti il problema esiste solo quando la posizione in sella e' diversa da quela delle 26, sempre ammesso che quella delle 26 sia quella ideale e non un compromesso nato anche da esigenze tecniche.
Le 29er hanno ruote di diametro maggiore alle 26 e questo può variale le quote geometriche SE la geometria del telaio non e' costruita con attenzione e il montaggio è eseguito come se la bici avesse le ruote da 26.
Il problema principale è relativo all'assetto anteriore perchè posteriormente non esistono vincoli che obblighino ad avere un'altezza sella diversa da una 26.
Proprio per questo le 29 di nuova generazione hanno tubi sterzo molto corti così da recuperare buona parte dell'altezza maggiore della ruota. Il resto della differenza di altezza può nella maggior parte dei casi essere recuperata con manubrio dritti e attacchi manubrio con angolazioni ridotte o negative.
Insomma, ci troviamo di pronte proprio allo stesso problema e alle stesse soluzioni utilizzate da Cannondale per adeguare l'altezza anteriore delle Lefty alle normali 26 come è stato fatto giustamente notare precedentemente in questa discussione.
Esistono pero' limiti a tutto e le 29 nelle misure piccole hanno molto meno spazio di recupero dell'altezza, soprattutto quando l'altezza anteriore è quella di un racer (quindi avantreno basso) e quando l'atleta ha una statura inferiore ai 165 cm, dove la lunghezza del tubo orizzontale delle misure S comporta l'utilizzo di un attacco particolarmente corto e quindi con poca capacità di ridurre l'altezza anche con angoli dello stesso attacco negativi.
Riassumendo, il problema postura esiste solo quando con una 29 non si può raggiungere la quota anteriore di una 26 e questo e' un problema assolutamente inesistente con taglia superiore a 175 mm, presente in casi limite tra i 175 e i 165 e più frequente al di sotto dei 165 mm.
Ma siamo SICURI che la posizione delle 26 sia l'ideale? In realta' la posizione è spesso fortemente vincolata da esigenze tecniche perche' la postura ideale è una cosa incredibilmente soggettiva mentre una posizione inclinata in avanti nelle 26 è necessaria per affrontare le salite senza spostare il baricentro dietro al perno del mozzo posteriore con conseguente impennata.
Nelle 29 questo problema è di molto ridotto, lasciando quindi all'altleta un arco di possibilità maggiori nella gestione della propria posizione.
La tua altezza Anna e' veramente al limite e io personalmente non sono certo che una 29er possa permetteri di mantenere una postura ideale nel caso questa sia particolarmente inclinata in avanti.
Lorenza Menapace ha una statura molto simile alla tua e alzando di qualche cm la sua posizione anteriore ha trovato una posizione più efficente della precendente, ma questo non garantisce che lo stesso avvenga nel tuo caso.
Il problema sarebbe comunque alleviabile con una bici su misura con un avantreno molto compatto mentre il tubo orizzontale probabilmente non potrebbe essere accorciato di molto a causa del rischio di un contatto della punta della scarpa con la ruota anteriore nelle curve.
Soluzione? Provare, rimettendo in discussione alcuni aspetti che istintivamente potrebbero sembrare delle costanti mentre ad una analisi più attenta si rivelano delle variabili.
Ricordiamo che le 29er hanno raggiunto la maturità da poco mentre le 2 ormai lo hanno fatto da lustri. Quest'anno le geometrie anteriori stanno ancora cambiando. Gli offset delle nuove forcelle 29er permettono angoli di sterzo più aperti e maneggevolezze ancora superiori, a tal punto da essere certe volte quasi eccessive, altro che bici poco manovrabili!
Nel tuo caso particolare ti consiglierei di dare un'occhiata alle Fisher perchè hanno una geometria anteriore particolare che concede angoli di sterzo più rilassati vincolandoti all'uso di una forcella particolare con offset ancora superiore. Se la tua posizione ideale fosse particolarmente inclinata in avanti e tu pensassi ad una 29er su misura ti consiglio di prendere spunto da queste geometrie e di usare una forcella con offset superiore ai 50 mm (Fox F29 speciale per Fisher).
Personalmente credo che il massimo lo potresti ottenere con una Crisp su misura in Titanio.

Ciao!
 

Crested B

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verificandosi inoltre un sovraccarico a livello del perineo con possibili sintomi all'apparato genito-urinario(come ben spiegato nekl libro "tecnopatie nel ciclismo di Zeno Zani").Per non parlare della possibile attivazione dei "trigger points", piccole aree di sensibilità posizionate in zone di tessuto muscolare e fasciale con grand irrorazione vascolare e nervosa.(non li auguro al mio peggior nemico...visto che ne ho sofferto quando facevo gare di ginnastica artistica)

Ecco il motivo princiaple per cui mi è stata assolutamente sconsigliata una 29, dall'alto dei miei 160 cm...eheheheheheh...dal centro Mapei- Castellanza.

Non ho dubbi che il centro Mapei abbia visto bene. Il loro lavoro e' quello di metterti in condizione di andare il più forte possibile con meno fastidi possibili.
Credo che il loro consiglio debba essere tenuto in grande considerazione quando si decide esattamente come procedere.
Ma...il centro Mapei sa quanto il grip di una 29 sia superiore a quello di una 26? E' stato tenuto in considerazione che si guadagna quasi 5 gradi in salita senza avere slittamenti della ruota posteriore e che si aumenta la tenuta in curva di quasi il 20%, che le vibrazioni trasferite al ciclista sono filtrate meglio di almeno il 10% e che la bici è più stabile e più semplice da condurre?

Spesso chi non è 'dentro' alle 29er sottovaluta gli aspetti positivi perche' non sono cosi' istintivi da visionare nella teoria.
E' come se un medico sconsigliasse un pilota di F1 di sdraiarsi nella posizione di guida perche' le vibrazioni trasmesse alla spina dorsare sono maggiori che in una posizione più naturale. Verissimo, ma credo sia necessario prima di decidere cosa fare prendere bene in considerazione anche i vantaggi prestazionali a cui è necessario rinunciare e la cui analisi probabilmente esce dal ruolo specifico.
 

sembola

Moderatur cartesiano
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Sembola,spero non ti riferisca a me, lo sai che seguo sempre i tuoi consigli (oltre che le tue tracce)!

Ciao

Assolutamente no! Era per chiarire che da parte mia (ma credo che altri si possano associare) non c'è e non c'è stata alcuna intenzione di sminuire o peggio svillaneggiare l'opera dei professionisti citati da Anna. Le mie sono obiezioni di metodo e nulla più. :prost: Se queste obiezioni hanno a volte assunto toni che sono stati percepiti come maleducati od offensivi, me ne scuso ma penso che i miei interventi non abbiano mai assunto tali toni.

Mi associo agli interventi di Crested, che esprimono in maniera molto più ampia e particolareggiata le "obiezioni di metodo" che anch'io ho avanzato.
 

Crested B

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Rebecca Rush , e non solo lei.utilizzava una specialized non ancora presente in Italia con un piccolo ammortizzatore posto anteriormente, quasi invisibile, come nella Scott gambler, che e ha permesso, su un percorso molto tecnico e sconnesso di avere velocità, anche nella guida, impressionanti, come mi ha detto e confermato, dopo le mie domande.

Tecnicamente esistono due modi diversi di evolvere.
Il primo, più comune e meno traumatico, è quello di effettuare continui e piccoli miglioramenti che rientrano nell'evoluzione naturale del prodotto.
Per esempio alleggerire il blocco motore di un'auto da corsa, passare da un reggisella in alluminio a uno in carbonio ecc...
Il secondo è adottare una tecnologia o un cambiamento comunque dirompente, con grandi differenze. Per esempio passare dagli aerei a elica a quelli a reazione, o passare dalle normali ruote da 26 a quelle da 700c (diametro dei modelli corsa), dal disco in vinile al CD, dalla fotografia a pellicola a quella digitale ecc...
Sempre, quando si tratta di cambiamenti del secondo tipo, si aprono discussioni tra i tradizionalisti che preferiscono 'andare sul sicuro' e i 'progressisti' che vedono nella nuova tecnologia il futuro.
Le nuove tecnologie hanno sempre grosse potenzialita' ma sono sempre all'inizio piuttosto 'grezze', mentre i sistemi ormai arrivati all'apice del loro sviluppo hanno potenzialità ben delineate e poco margine di miglioramento ma sono molto ottimizzate e sfruttano molto bene le loro caratteristiche.
Sembra strano, ma stare da una parte o dall'altra è piu' una questione di carattere che di reali prestazioni.
Le prime macchine fotografiche digitali reflex erano care e pochi le sapevano sfruttare e spesso i fotografi vecchio stile le snobbavano perchè con la loro esperienza facevano molto meglio con il vecchio sistema che padroneggiavano benissimo. I nuovi fotografi che non avevano esperienza col vecchio sistema invece fin da subito hanno ottenuto ottimi risultati perche' l'esperienza con il nuovo o il vecchio sistema era identica ,ovvero zero in tutti e due i casi.
Dopo tutte queste menate torniamo al punto per dire che e' assolutamente 'NORMALE' che chi ha imparato ad andare in MTB con le ruote da 26 si trovi sull'immediato più a casa sua con quello che ha sempre usato. Il problema di molti che usano le 29er all'inizio è che 'tirano i freni come se fosse una 26' sia in curva che in discesa e finchè non si accorgono che queste bici tengono molto di più mai ne sfrutteranno le caratteristiche positive.
Non c'e' da stupirsi che un atleta che sta in bici cinque giorni su sette per ore al giorno quando sale su una 29 si trovi a disagio. E' abituato ad essere un pezzo unico con la sua bici ed e' come allungare le gambe a una persona, all'inizio probabilmente inciamperà qualche volta.
Gli atleti poi, stranamente, non sempre sono dei tecnici e preferiscono andare sul sicuro per non rischiare le loro prestazioni (da cui dipende il loro futuro e il loro stipendio) con sistemi poco collaudati.
Insomma, difficile trovare persone più tradizionaliste e attaccate al passato degli agonisti perche' nella loro testa sono abituati a minimizzare i rischi e le incognite e a concentrarsi sulla prestazione 'sicura'.
Esistono eccezioni, come quegli atleti che provano a capire qualcosa di tecnica e si pongono domande differenti (e se Anna ha scritto su questo forum lei e' una di queste) e altre che riescono invece ad avere un approccio obiettivo senza farsi influenzare troppo da quello che dice la gente attorno. Lorenza Menapace e' una di queste. Lei aveva sentito parlare delle 29 e ne aveva sentito parlare MALE. Ma ha provato la bici e ha cercato di trarre una conclusione personale, con i risultati che tutti conosciamo e che gli danno merito per la grande obiettività e per la volontà di cambiare anche a costo di prendersi dei rischi e dei commenti negativi, che in questo ambiente dove la tradizione ha tanta importanza sono la regola.
Mi stupirei quindi se il mondo delle corse , anche in assenza di motivazioni commerciali legate alla sponsorizzazione che ha un suo peso notevolissimo, avesse adottato imemdiatamente una tecnologia così visivamente nuova e dirompente come le ruote col diametro delle bici da corsa sulle MTB.
Pensate a questo, nel salto in alto nel 1968 si presentò alle olimpiadi un tipo assolutamente ridicolo che saltava l'asticella come i gamberi: di schiena!!!
Si chiamava Dick Fosbury e tutti dicevano: ma se finora si saltava di pancia, dove vuole andare quello lì che adesso si inventa di saltare di schiena?
Come saltarono tutti alle olimpiadi quattro anni dopo lo potete immaginare.
A questo punto mi pare EVIDENTE che se una cosa è nuova pochi la usino. Altrimenti che novità sarebbe? Siamo all'inizio e questo standard avrà bisogno di circa due anni per essere accettato e metabolizzato. Saranno i vari atleti a capire SE e QUANDO questa tecnologia gli permetterà di avere prestazioni migliori ma, ancora una volta, è soprattutto questione di attitudine mentale alle novità.
 
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