Premessa: per fare delle valutazioni corrette occorrerebbe leggere l'articolo originale e non solo la spiegazione della rivista. Per esempio dubito che un ricercatore abbia usato il kg come unità di misura al posto del Newton...
Se consideriamo la pedivella come una leva, il braccio della leva della potenza x forza motrice = braccio di leva della corona x forza della catena. Considerando che la pedivella da strada "standard" è da 170 e che un 52 ha un raggio di circa 105mm, abbiamo che 0,17 x 14 = 0,105 x tiro catena, vale a dire un tiro catena di 22.6 N; se consideriamo che i pedali sono due il conto torna (22,6 x 2 = 45,2)
O forse no.
Mi spiego meglio: a parità di forza espressa sui pedali (i soliti 14N per pedale, per non dover rifare tutti i conti), con il 52 avremo una catena che "tira" per circa 45N, con un 26 (raggio dimezzato) una forza raddoppiata = 90N.
Ma questa forza sarà applicata alla ruota
con un braccio a sua volta dimezzato rispetto al caso precedente (pignone da 13 invece che da 26). Insomma, il tiro catena è doppio ma applicato alla ruota con una leva dimezzata produce
la stessa forza motrice alla ruota.