26, 27.5, 29 pollici. E adesso cosa facciamo?

Mòlle

Biker imperialis
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le 29 sono un pò come l'abs tempo fa...prima era un optional, ora se non c'è, col piffero che la compri un auto...no?!?

per quel poco che ricordo dai tempi di ragioneria so che il mercato è formato dall'incontro di domanda e offerta, compito del marketing è indirizzare la domanda e onestamente io non vedo tutta questa richiesta di diametri alternativi al 26 visto che, come diceva marco in apertura, tutta questa diversificazione in questi tempi di crisi non fa certo bene ad un utente che si trova ad acquistare ricambi diversi per bici diverse.

E' vero, specy quest'anno ha puntato molto sul 29, ma non posso (e mi rifuto di) comprare una 29 solo perché altrimenti corro il rischio di vedere la 26" eccessivamente deprezzata nel tempo, sono anni che esistono le 29 e mi pare che niente abbia soppiantato niente ma, semmai, affiancato aumentando il ventaglio di scelte e di possibilità di personalizzazione del mezzo a mio modo di vedere, adesso c'è il 27.5? Meglio! una scelta in più! Anzi, più scelte ci sono meno si corre il rischio di veder scomparire uno standard.

Ragazzi non è una guerra di religione dove l'infedele deve morire, dove ne rimarrà soltanto uno, si parla di componentistica di biciclette e sù! ;-)
 

Mauriziopong

Biker popularis
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Mi sembra che prima di tutto questa vittoria del formato 27,5 possa in qualche modo far capire che cmq la ruota più grande rispetto alla 26 apporta dei vantaggi. Adesso dire che siccome ha vinto di un niente la gara davanti ad una 29 fra tantissime, poi con in sella uno Shurter, che non è l'ultimo arrivato e capire improvvisamente che le 29 sono passate mi sembra vagamente utopistico. Credo che anche le 29 rispetto alle 26 ancora non hanno definito la loro supremazia in gare di coppa, che sono tutte diverse come caratteristiche, e che rappresentano davvero uno spaccato ridicolo del mondo della mtb. Della 29 ho apprezzato tutte le solite caratteristiche che vengono descritte, e l'esigenza di quell'extra rilancio e rapidità delle 26 non ce l'ho proprio nell' utilizzo che ne faccio.
Detto questo che le 27,5 sono il futuro secondo me è una gran ca...ta!
 
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7thSky

Biker tremendus
30/4/08
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Mòlle;5471209 ha scritto:
per quel poco che ricordo dai tempi di ragioneria so che il mercato è formato dall'incontro di domanda e offerta, compito del marketing è indirizzare la domanda e onestamente io non vedo tutta questa richiesta di diametri alternativi al 26 visto che, come diceva marco in apertura, tutta questa diversificazione in questi tempi di crisi non fa certo bene ad un utente che si trova ad acquistare ricambi diversi per bici diverse.

E' vero, specy quest'anno ha puntato molto sul 29, ma non posso (e mi rifuto di) comprare una 29 solo perché altrimenti corro il rischio di vedere la 26" eccessivamente deprezzata nel tempo, sono anni che esistono le 29 e mi pare che niente abbia soppiantato niente ma, semmai, affiancato aumentando il ventaglio di scelte e di possibilità di personalizzazione del mezzo a mio modo di vedere, adesso c'è il 27.5? Meglio! una scelta in più! Anzi, più scelte ci sono meno si corre il rischio di veder scomparire uno standard.

Ragazzi non è una guerra di religione dove l'infedele deve morire, dove ne rimarrà soltanto uno, si parla di componentistica di biciclette e sù! ;-)

No ma infatti, condivido tutto quello che dici, però è innegabile che ciò che facciamo è solo frutto del marketing che pilota sempre le nostre azioni.

se è vero che il marketing nasce per creare il giusto equilibrio tra domanda ed offerta, il nucleo dello stesso ha sempre avuto il fine di partorire la necessità ove prima non esisteva!

Nei "mille" corsi di vendita e marketing fatti, oltre a molta aria fritta, ricordo la frase un un trainer olandese che iniziava ogni suo "seminario" dicendo che un bravo venditore è colui che sa vendere un frigrifero ad un eschimese...questo solo per dire che in soldoni, noi non abbiamo bisogno di un nuovo standard, noi non abbiamo bisogno di standard, me il mercato decide cosa sia meglio per noi...e noi acquistiamo con la mera illusioni di farlo liberamente!

si guardi solo al cambio, il 3x9 per esempio...e di quanto sia sdoganato ora il 3x10 od il 2x10...se oggi volessi scegliere, lo potrei fare davvero libero da ogni influenza del mercato?!?io non credo proprio...
 

lorenz58

Biker novus
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melzo
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Da non molto sono possessore di una Jamis Dakar da 27,5 e ne sono entusiasta. Agressiva e precisa in discesa e buona pedalatrice, grip eccellente. Direi che mi ritrovo in linea con il test di Mtb Action.
Ho potuto fare un buon confronto con l'altra mia bici che è una 29 Specialized Epic Comp forse più corsaiola. Tenete conto che prima della Dakar avevo una Giant Trans X da 26( grande bici ).Speriamo di poter vedere a breve qualche colosso impegnato in un serio progetto 27,5. Ciao a tutti
 

Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
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si guardi solo al cambio, il 3x9 per esempio...e di quanto sia sdoganato ora il 3x10 od il 2x10...se oggi volessi scegliere, lo potrei fare davvero libero da ogni influenza del mercato?!?io non credo proprio...


un cambio lo vedo bene diverso da un diverso standard di ruote (che comporta nella maggior parte dei casi telaio e forcella dedicati), io continuo ad usare il 9v, ovviamente fino a che troverò i ricambi, poi mi adeguerò ma solo per mancanza di scelta. Che poi questa scelta sia dettata dal marketing è innegabile, ma diciamo che terrò duro fino alla fine. ;-)

Il discorso ruote comunque è ben diverso, un conto sono i materiali di consumo dove tu come produttore puoi sentirti abbastanza libero di dire " da domani si usa questo" perché comunque un cambio si usura, così come i freni o i movimenti centrali, ben diverso è dire "da domani il vostro bel telaio in carbonio da 2000 e passa euro non serve più a niente" sarebbe una scelta suicida e il mercato raramente lo è.
 

sembola

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...è innegabile che ciò che facciamo è solo frutto del marketing che pilota sempre le nostre azioni.
E allora non si spiega come certi prodotti vengano accettati ed altri rifiutati dal mercato. Se fosse così basterebbe il marketing per avere successo, ma così non è. Forse è un'affermazione un tantino iperbolica...:spetteguless:

Nei "mille" corsi di vendita e marketing fatti, oltre a molta aria fritta, ricordo la frase un un trainer olandese che iniziava ogni suo "seminario" dicendo che un bravo venditore è colui che sa vendere un frigorifero ad un eschimese...
Li vorrei vedere, certi "espertoni", a vendere davvero i frigoriferi agli esquimesi. Di nuovo, occhio a non confondere l'effettiva utilità del marketing con delle favolette che servono soprattutto a giustificare certi stipendi.

Che il marketing funzioni non ci sono dubbi: magari sarebbe il caso di ricordare che stiamo parlando di tutte quelle funzioni aziendali che servono ad ideare e commercializzare un prodotto, e non solo della pubblicità come tanti credono.

E comunque ribadisco che è quantomeno curioso che l'argomento del "marketing che ci costringe a comprare" venga tirato fuori a fasi alterne, non come una critica al sistema industriale e commerciale della nostra società ma come una clava da dare in testa al "nemico" di turno.
 
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Mòlle

Biker imperialis
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E comunque ribadisco che è quantomeno curioso che l'argomento del "marketing che ci costringe a comprare" venga tirato fuori a fasi alterne, non come una critica al sistema industriale e commerciale della nostra società ma come una clava da dare in testa al "nemico" di turno.


Era ora che mi venissi a dare una mano! :rosik:

Non ho ben capito il passaggio della clava. :nunsacci:
 

Teech

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acquisto oggi una specy 26 a 2100, oppure ne acquisto una 29 a 2300...vista l'evoluzione del mercato, è ormai chiaro che se non dalle 29, dalle 27.5 il diametro 26 verrà messo in ombra, tant'è che oggi la rivendibilità delle stesse avviene solo per mezzo di svendite abnormi in materia di usato...ed allora per logica di mercato dico che forse ha poco senso investire già di per se in qualcosa che si svaluta molto, ma lo è ancor di più se lo fai nei confronti di un oggetto che il mercato sta forzatamente cercando di mettere out facendomi ritrovare si, con un gioiello tecnologico, che però devo svendere perchè altrimenti rimarrebbe un gioiello solo per me...

In questo passaggio noto un ragionamento "figlio del marketing", uno di quei ragionamenti che sono influenzati, che io non condivido (ma rispetto, sia chiaro).

La MTB è. per la maggior parte di noi, un mezzo ludico, utilizzato per un hobby, e come tale superfluo ed opzionale (non nascondiamoci dietro ad un dito)... Il fine ultimo per il quale acquistiamo una MTB è per soddisfare un istinto superfluo... Almeno, io la vedo così... Mi piace andare in MTB, ma se non avessi le capacità per farlo farei altro (magari trekking per esempio).
Ora, in quest'ottica, quando acquisto una MTB cerco qualcosa che soddisfi questo mio istinto ovviamente all'interno di un budget che mi sono concesso (da cui purtroppo in molti non possiamo prescindere)... Non mi preoccupo di quando rivenderò la MTB perchè non è un elemento utile a soddisfare le mie esigenze: io acquisto una MTB per usarla in determinati ambiti e non in ottica di rivenderla perchè non sono un commerciante di MTB(e questo è solo un esempio)... Un po' come il peso della MTB: per le mie esigenze non importa se pesa 14Kg o 13.5Kg, per altri, invece può essere un elemento fondamentale.
Queste differenze fanno si che il diametro delle ruote, per alcuni, siano un fattore inutile da valutare o addirittura che considerino ruote più grandi una caratteristica contraria alle proprie esigenze, ed è sacrosanto...
Ma quello che mi chiedo è: perchè le esigenze di chi non è interessato a diametri di ruote diversi devono limitare il ventaglio di scelta di chi invece è interessato? L'omologazione e la standardizzazione mi pare più deleteria (infatti non esistono standard come dicevo nella prima pagina di questo thread).

Tornando all'esempio: una 26" da 2100 contro una 29" da 2300... Bene, quando le vendi dopo un anno la prima la puoi proporre a 1500 e la seconda a 1800? (così, a spanne tanto per dire delle cifre) La differenza, in termini di costo (prezzo di acquisto-ricavo) è di 100... E' il prezzo per aver soddisfatto le proprie esigenze, nulla di più e nulla di meno, soprattutto considerando che queste esigenze non sono primarie ma semplicemente frivole.

Quello che leggo in alcuni post è che il mercato della MTB deve omologarsi alle esigenze del singolo (quasi fosse detentore della verità assoluta) demonizzando i produttori che propongono alternative (e sottolineo la parola ALTERNATIVE non sostituzioni)... Tutto ciò che è alternativo è marketing (in senso dispregiativo oltretutto, manco fosse una parolaccia da censurare)... Se poi le esigenze rientrano in queste alternative si viene tacciati in modo quasi offensivo (vedi lunghi e ciclici discorsi sulle front da enduro piuttosto che ragazzi che scelgono percorsi meno convenzionali o proprio contro chi ama le 29") dimostrando che il marketing ha fatto "un ottimo lavoro di omologazione"...
Ma solo a me (e a Mòlle) sembra assurdo tutto ciò?
 

Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
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che te frega
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Ma solo a me (e a Mòlle) sembra assurdo tutto ciò?

Evidentemente siamo gli unici che a fine mese devono fare i conti con le bollette, ragion per cui ce ne sbattiamo delle mode e mettiamo al primo posto il divertimento e il contenimento dei costi più che avere qualcosa al passo coi tempi (non voglio dire alla moda sennò mi cazziano ;-) ). :celopiùg:
 

sembola

Moderatur cartesiano
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una nera e l'altra pure
Mòlle;5471392 ha scritto:
Non ho ben capito il passaggio della clava. :nunsacci:
Una cosa è ragionare sulla spinta al consumo nella societa in cui viviamo, una cosa è usare il marketing come capro espiatorio solo nei confronti dei prodotti che non ci interessano.

Ma solo a me (e a Mòlle) sembra assurdo tutto ciò?
Più che assurdo è un ragionamento distorto.
Ma d'altra parte in Italì il rigore a favore è sempre sacrosanto, e quello contro sempre comprato :-(
 
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Alessandro Notari

Biker ultra
28/10/08
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posseggo una 29 da 6 mesi e ne sono entusiasta,dopo vent'anni di 26,ho potuto seguire l'evoluzione della mtb dai catilever e i puntapiedi all'ultima flash carbon di 8 Kg.Ebbene vi dico che le 29 sono l'evoluzione più eclatante ed entusiasmante che abbia mai visto,provato e posseduto.Forse perchè ho indovinato subito quella con la geometria giusta,ma mi spiace che molti ne parlano male non avendone mai provato una, ma basandosi solo sull'aggravio di peso sulle ruote. Un commento sulle 27,5: inutile via di mezzo.

Scusa eh, ma dopo il tuo pistolotto iniziale pensavo che fossi uno con le idee un pò più aperte, e invece alla fine te ne esci con un "Inutile via di mezzo"!!! ma almeno l'hai provata???
 

7thSky

Biker tremendus
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Sia chiaro io non faccio guerra a nessun formato ma dico che, il marketing è il motore di ciò che facciamo, che esso ovviamente non è infallibile ma se, in piena crisi, c'è gente che si mette in fila per un ipad nuovo, significa che, tale filosofia sa portarci ad estremi a volte ridicoli...

il mio discorso basato sulla rivendibilità non è dettato dal fatto che quando compro penso subito a quando rivendo ma dal fatto che se io oggi, fossi senza bici, mi troverei in seria difficoltà nello scegliere in tale fascia di prezzo una 26, sapendo che chi fa marketing p semplicemnte chi sta dall'altra parte del bacone (sivende, produttori ecc ecc) è ovvio che spinga in una direzione diversa da quella delle 26, per ovvi motivi di fatturato...ma anche perchè, tornando da questa parte del bancone, mi si fa percepire che, nello scegliere una 26 oggi, è come se scegliessi un auto euro 3...che senso avrebbe?!? moltissimo senso se la penso dal lato economico ed utile del veicolo, nessuno se la penso dal lato marketing...lo scegliere davvero, se mai si potesse fare, sta nel poter fare una e l'altra cosa ma, se vedo che, il favorire uno standard, mette in ombra il resto, è ovvio che io stia subendo il marketing...

in un listino da 10 modelli dei quali 8 sono 29 e solo 2 sono 26, è intrinseco il messaggio che ci narra quanto quel colosso, voglia abbandonare l'innovazione in campo 26 a puro appannaggio delle 29...così facendo non mi costringi a far nulla sia chiaro ma è altresì vero che, mi prendo quella fetta di mercato che prima stava in bilico sul cosa scegliere!!!

lo faranno coi motori ibridi, con le bici, con il telefono e bla bla bla...a nessuno serviva un i-phone, eppure oggi, molti di noi, hanno un tablet, uno smartphone ecc ecc...

Detto questo, io il 10 del mese ringrazio di avere un lavoro e non sperpero il denaro dietro alle novità ed alle mode, però obbiettivamente parlando, mi sento frenato per esempio ad acquistare oggi un set di ruote 26 da 5/600 euro a fronte di un mercato che potrebbe farmi ritrovare di punto in bianco con un mezzo obsoleto e svalutato del 70% dal giorno alla notte!

Questo ripeto, non perchè io pensi alla rivendita ma perchè oggi le bici hanno un valore abnorme, specie per chi come me, ha investito più di uno stipendio...
 

Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
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Sia chiaro io non faccio guerra a nessun formato ma dico che, il marketing è il motore di ciò che facciamo, che esso ovviamente non è infallibile ma se, in piena crisi, c'è gente che si mette in fila per un ipad nuovo, significa che, tale filosofia sa portarci ad estremi a volte ridicoli...

il mio discorso basato sulla rivendibilità non è dettato dal fatto che quando compro penso subito a quando rivendo ma dal fatto che se io oggi, fossi senza bici, mi troverei in seria difficoltà nello scegliere in tale fascia di prezzo una 26, sapendo che chi fa marketing p semplicemnte chi sta dall'altra parte del bacone (sivende, produttori ecc ecc) è ovvio che spinga in una direzione diversa da quella delle 26, per ovvi motivi di fatturato...ma anche perchè, tornando da questa parte del bancone, mi si fa percepire che, nello scegliere una 26 oggi, è come se scegliessi un auto euro 3...che senso avrebbe?!? moltissimo senso se la penso dal lato economico ed utile del veicolo, nessuno se la penso dal lato marketing...lo scegliere davvero, se mai si potesse fare, sta nel poter fare una e l'altra cosa ma, se vedo che, il favorire uno standard, mette in ombra il resto, è ovvio che io stia subendo il marketing...

in un listino da 10 modelli dei quali 8 sono 29 e solo 2 sono 26, è intrinseco il messaggio che ci narra quanto quel colosso, voglia abbandonare l'innovazione in campo 26 a puro appannaggio delle 29...così facendo non mi costringi a far nulla sia chiaro ma è altresì vero che, mi prendo quella fetta di mercato che prima stava in bilico sul cosa scegliere!!!

lo faranno coi motori ibridi, con le bici, con il telefono e bla bla bla...a nessuno serviva un i-phone, eppure oggi, molti di noi, hanno un tablet, uno smartphone ecc ecc...

Detto questo, io il 10 del mese ringrazio di avere un lavoro e non sperpero il denaro dietro alle novità ed alle mode, però obbiettivamente parlando, mi sento frenato per esempio ad acquistare oggi un set di ruote 26 da 5/600 euro a fronte di un mercato che potrebbe farmi ritrovare di punto in bianco con un mezzo obsoleto e svalutato del 70% dal giorno alla notte!

Questo ripeto, non perchè io pensi alla rivendita ma perchè oggi le bici hanno un valore abnorme, specie per chi come me, ha investito più di uno stipendio...

Continui a portarmi esempi basati su prodotti tecnologici e continuo ad essere in disaccordo. La bici è (come idea di fondo) uguale a sé stessa da almeno un secolo, 29, 27.5, 26.... alla fine sono ruote che girano comandate da due pedali, non è auspicabile che il mercato delle 26" crolli da un giorno all'altro (per quale motivo poi?) per cui se oggi compri un buon set di ruote tra qualche anno dovrai sostituirlo comunque, sia che esistano ancora le 26 o meno quindi non capisco dove stia il problema. La tenuta del valore? Ma come, prima mi dici che fai sacrifici per comprare una bici (in cui investi più di uno stipendio) e poi te ne esci con un discorso tipico di chi cambia la bici ogni anno (e pertanto, si presume, senza tanti problemi economici a cui pensare)? C'è qualcosa che mi sfugge, aiutami a capire.:nunsacci:
 
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tommi nason

Biker poeticus
26/8/03
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Pisa
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Gas29 full rigid
Scusate ma non ho il tempo di leggermi tutto il thread, anche se me ne sono scorso un bel po'...

ma qualcuno qui ha citato la ricerca e sviluppo? perché, sia che provenga dal garage di casa sia che arrivi dalle grandi aziende, direi che è alla base di tante, quasi tutte le migliorie apportate in molti campi della tecnica e tecnologia per cui non capisco come si possa criticare la scelta di provare nuove soluzioni, fra l'altro in questo caso portata avanti dai più grandi marchi e dagli atleti migliori.

E' chiaro che tale ricerca debba essere accompagnata da prove sul campo, che spesso vengono condotte, attraverso il marketing, anche sulla pelle (e sui soldi) degli utenti comuni ma non crediate che le aziende non si prendano rischi in tutta questa operazione.

Non abbiate troppa paura del marketing, ci vuole del tempo ma sarà poi effettivamente la gente a determinare il successo di alcune soluzioni piuttosto che altre, oppure a mostrare come ci sia bisogno dell'una come dell'altra possibilità per soddisfare tutte le esigenze.
Chiaramente questo processo farà qualche vittima, non tutti faranno la scelta giusta al primo colpo e ci rimetteranno dei soldi, sia dal lato di chi compra che di chi produce ma cerchiamo prima di fare una scelta consapevole e poi di non incolpare altri per i nostri errori (dopotutto sbagliando si impara e a volte si ha il vantaggio di una visione migliore di altri).

Quello delle MTB è un settore che è diventato talmente vasto e variopinto che, per come la vedo io, tutto questo può solo andare a vantaggio di chi ama questo mezzo, in tutte le sue forme.
 

dns76

Biker forumensus
20/4/09
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Sia chiaro io non faccio guerra a nessun formato ma dico che, il marketing è il motore di ciò che facciamo, che esso ovviamente non è infallibile ma se, in piena crisi, c'è gente che si mette in fila per un ipad nuovo, significa che, tale filosofia sa portarci ad estremi a volte ridicoli...

il mio discorso basato sulla rivendibilità non è dettato dal fatto che quando compro penso subito a quando rivendo ma dal fatto che se io oggi, fossi senza bici, mi troverei in seria difficoltà nello scegliere in tale fascia di prezzo una 26, sapendo che chi fa marketing p semplicemnte chi sta dall'altra parte del bacone (sivende, produttori ecc ecc) è ovvio che spinga in una direzione diversa da quella delle 26, per ovvi motivi di fatturato...ma anche perchè, tornando da questa parte del bancone, mi si fa percepire che, nello scegliere una 26 oggi, è come se scegliessi un auto euro 3...che senso avrebbe?!? moltissimo senso se la penso dal lato economico ed utile del veicolo, nessuno se la penso dal lato marketing...lo scegliere davvero, se mai si potesse fare, sta nel poter fare una e l'altra cosa ma, se vedo che, il favorire uno standard, mette in ombra il resto, è ovvio che io stia subendo il marketing...

in un listino da 10 modelli dei quali 8 sono 29 e solo 2 sono 26, è intrinseco il messaggio che ci narra quanto quel colosso, voglia abbandonare l'innovazione in campo 26 a puro appannaggio delle 29...così facendo non mi costringi a far nulla sia chiaro ma è altresì vero che, mi prendo quella fetta di mercato che prima stava in bilico sul cosa scegliere!!!

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Detto questo, io il 10 del mese ringrazio di avere un lavoro e non sperpero il denaro dietro alle novità ed alle mode, però obbiettivamente parlando, mi sento frenato per esempio ad acquistare oggi un set di ruote 26 da 5/600 euro a fronte di un mercato che potrebbe farmi ritrovare di punto in bianco con un mezzo obsoleto e svalutato del 70% dal giorno alla notte!

Questo ripeto, non perchè io pensi alla rivendita ma perchè oggi le bici hanno un valore abnorme, specie per chi come me, ha investito più di uno stipendio...

Tirare im ballo il listino di quel grosso colosso non ha molto senso, in quanto rispecchia le scelte commerciali di un importatore locale e non quelle della produzione globale della ditta stessa.
 

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