26, 27.5, 29 pollici. E adesso cosa facciamo?

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Teech

Biker ciceronis
25/8/04
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Zola Predosa (Bo)
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Sia chiaro io non faccio guerra a nessun formato ma dico che, il marketing è il motore di ciò che facciamo, che esso ovviamente non è infallibile ma se, in piena crisi, c'è gente che si mette in fila per un ipad nuovo, significa che, tale filosofia sa portarci ad estremi a volte ridicoli...

il mio discorso basato sulla rivendibilità non è dettato dal fatto che quando compro penso subito a quando rivendo ma dal fatto che se io oggi, fossi senza bici, mi troverei in seria difficoltà nello scegliere in tale fascia di prezzo una 26, sapendo che chi fa marketing p semplicemnte chi sta dall'altra parte del bacone (sivende, produttori ecc ecc) è ovvio che spinga in una direzione diversa da quella delle 26, per ovvi motivi di fatturato...ma anche perchè, tornando da questa parte del bancone, mi si fa percepire che, nello scegliere una 26 oggi, è come se scegliessi un auto euro 3...che senso avrebbe?!? moltissimo senso se la penso dal lato economico ed utile del veicolo, nessuno se la penso dal lato marketing...lo scegliere davvero, se mai si potesse fare, sta nel poter fare una e l'altra cosa ma, se vedo che, il favorire uno standard, mette in ombra il resto, è ovvio che io stia subendo il marketing...

in un listino da 10 modelli dei quali 8 sono 29 e solo 2 sono 26, è intrinseco il messaggio che ci narra quanto quel colosso, voglia abbandonare l'innovazione in campo 26 a puro appannaggio delle 29...così facendo non mi costringi a far nulla sia chiaro ma è altresì vero che, mi prendo quella fetta di mercato che prima stava in bilico sul cosa scegliere!!!

lo faranno coi motori ibridi, con le bici, con il telefono e bla bla bla...a nessuno serviva un i-phone, eppure oggi, molti di noi, hanno un tablet, uno smartphone ecc ecc...

Detto questo, io il 10 del mese ringrazio di avere un lavoro e non sperpero il denaro dietro alle novità ed alle mode, però obbiettivamente parlando, mi sento frenato per esempio ad acquistare oggi un set di ruote 26 da 5/600 euro a fronte di un mercato che potrebbe farmi ritrovare di punto in bianco con un mezzo obsoleto e svalutato del 70% dal giorno alla notte!

Questo ripeto, non perchè io pensi alla rivendita ma perchè oggi le bici hanno un valore abnorme, specie per chi come me, ha investito più di uno stipendio...

Ripeto, rispetto il tuo punto di vista che è contrario al mio, anche perchè sei uno dei pochi che l'ha argomentato (senza "assolutismi").
Vorrei però porre l'attenzione sul passaggio che ho evidenziato: scegliere non significa avere la botte piena e la moglie ubriaca (per metterla in termini populistici), altrimenti non ci sarebbe necessità di scegliere. Forse è questo il concetto di base che tiene in piedi questa diatriba.
Il compito del marketing (o meglio della pubblicità) è far credere di avere tutto, mentre, per fare un acquisto oculato è dovere dell'acquirente smentire questo fatto e consapevolmente orientarsi verso le proprie esigenze dando priorità (ovviamente diverse da soggetto a soggetto)... In questo modo si decreta il successo di un prodotto e si porta il marketing verso la qualità del prodotto... Tu parli di cataloghi, ma se io acquirente conosco le mie esigenze e non trovo nei cataloghi ciò che mi soddisfa cercherò altrove (produttori esteri, artigiani, piccole imprese, ecc...): ma in quanti conoscono le proprie esigenze? Il marketing gli ha detto 26" per 15 anni ed ora sono convinti che la loro esigenza sia 26" senza mettersi in discussione e quindi senza la consapevolezza delle proprie esigenze.
Nel nostro contesto sociale è quasi utopistico ma la MTB, oggi, è già di per se un'alternativa al normale contesto sociale.
 
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tommi nason

Biker poeticus
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Bravo Tommi, la questione è proprio questa. Troppo facile comperare senza pensarci troppo e poi dare la colpa al marketing...:il-saggi:

Già... comunque questi alla fine son tutti discorsi... e bisogna andarci in bicicletta!

e poi lo sforzo di scrivere qui lo faccio giusto per vedere se becco qualche reputazione positiva :hahaha::smile::smile::smile:
 

Federico62

Biker poeticus
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Per chi la usa anche la ruota da 27,5 è una "miglioria di prodotto efficace". Chi decide cosa è "moda e marketing" e cosa è "efficace"? :nunsacci:

Senza contare il non trascurabile dettaglio che qualsiasi prodotto, anche il più "efficace", senza marketing non si vende.

Perchè il marketing, ci piaccia o no, funziona. Altrimenti nessuno pagherebbe dei giovanotti per girare in tondo su un circuito facendo a chi arriva prima ;-)


@Serpecora: sto ancora contorcendomi dalle risate :smile:

Il marketing funziona perché è studiato appositamente...poi dalla fantasia della pubblicità c'è chi ne rimane galvanizzato ed acquista il prodotto :smile:

RImango un Talebano anch'io... preferisco la 26 ;-) poi...se un domani non ci sarà più la 26...e c'è il 27,5...ovviamente...non sarà marketing, ma se uno va in bici...non può metterci la ruota quadrata :smile:
 

7thSky

Biker tremendus
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dove la vedi la tipicità di chi cambia bici ogni anno?!? se così fosse non mi farei mille pippe per un set di ruote...dico solo che fino a due anni fa, comprare un set di MAVIC SLR aveva un senso che ad oggi, per me, si è di molto ridimensionato; questo perchè se due anni fa, pensavo che spendere dalle 5 alle 800 euro per un set, fosse una follia che mi sarei concesso (qualora fossi riuscito a mettere i soldini nel maialino), oggi credo che quel budget, preferirei gestirlo per un eventuale nuovo cavallo...proprio perchè la bici, non la cambio per sfizio ogni anno, ma la sudo ogni giorno al lavoro ed ad oggi, la bici che ho (del 2009) mi fa ancora divertire molto...solo mi chiedo il senso di spendere per esempio 700 euro per dei cerchi performanti quando, la bici in toto non li vale più!
 

7thSky

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Ripeto, rispetto il tuo punto di vista che è contrario al mio, anche perchè sei uno dei pochi che l'ha argomentato (senza "assolutismi").
Vorrei però porre l'attenzione sul passaggio che ho evidenziato: scegliere non significa avere la botte piena e la moglie ubriaca (per metterla in termini populistici), altrimenti non ci sarebbe necessità di scegliere. Forse è questo il concetto di base che tiene in piedi questa diatriba.
Il compito del marketing (o meglio della pubblicità) è far credere di avere tutto, mentre, per fare un acquisto oculato è dovere dell'acquirente smentire questo fatto e consapevolmente orientarsi verso le proprie esigenze dando priorità (ovviamente diverse da soggetto a soggetto)... In questo modo si decreta il successo di un prodotto e si porta il marketing verso la qualità del prodotto... Tu parli di cataloghi, ma se io acquirente conosco le mie esigenze e non trovo nei cataloghi ciò che mi soddisfa cercherò altrove (produttori esteri, artigiani, piccole imprese, ecc...): ma in quanti conoscono le proprie esigenze? Il marketing gli ha detto 26" per 15 anni ed ora sono convinti che la loro esigenza sia 26" senza mettersi in discussione e quindi senza la consapevolezza delle proprie esigenze.
Nel nostro contesto sociale è quasi utopistico ma la MTB, oggi, è già di per se un'alternativa al normale contesto sociale.

...di assoluto ormai non c'è nulla! concordo con quello che dici sull'oculatezza previa ad un acquisto, peccato che secondo me, il 70% del mercato sia ignorante di fronte a ciò! :medita:
 

sembola

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Il marketing funziona perché è studiato appositamente...poi dalla fantasia della pubblicità c'è chi ne rimane galvanizzato ed acquista il prodotto :smile:
Su questo non ci piove.
Ma ti ripeto la domanda: in base a cosa si può stabilire che il prodotto pubblicizzato ed acquistato è "solo moda e marketing" o è invece una "miglioria di prodotto efficace"? :nunsacci:
Che facciamo, consideriamo moda quello che usano "gli altri" ed a noi non interessa, e come "efficace" quello che usiamo noi? Noi siamo gli unici che ci capiamo, e "gli altri" dei boccaloni decerebrati? :nunsacci:
 

7thSky

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comprare una 29 è una semplice scelta libera di mercato...il marketing però, potrebbe farmi pensare che pedalare su di una 29 sia migliore del farlo su di una 26...un marketing selvaggio invece mi rende cieco di fronte al fatto che con le 26 posso ancora farci tutto quello che voglio
 

Mòlle

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che te frega
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solo mi chiedo il senso di spendere per esempio 700 euro per dei cerchi performanti quando, la bici in toto non li vale più!

un marketing selvaggio invece mi rende cieco di fronte al fatto che con le 26 posso ancora farci tutto quello che voglio

mi pare tu ti sia risposto da solo, se la bici funziona e il telaio è sano personalmente me ne strafrego del valore di mercato, ci metto sù una bella coppia di ruote e via a pedalare.

Per inciso 800 euro per un set di ruote non lo spenderei MAI, se gironzoli un pò sul web scopri che ti puoi fare delle assemblate che come peso e prestazioni non hanno nulla da invidiare alle blasonate pur costando la metà. ;-)
 

sembola

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comprare una 29 è una semplice scelta libera di mercato...il marketing però, potrebbe farmi pensare che pedalare su di una 29 sia migliore del farlo su di una 26...un marketing selvaggio invece mi rende cieco di fronte al fatto che con le 26 posso ancora farci tutto quello che voglio
Perdonami, ma se uno crede a tutto quello che la pubblicità dice allora è giusto che venga separato dai suoi denari. Del resto l'ha detto anche Galbraith, anche se si riferiva ad un contesto un po' diverso.
Lo ripeto, che il marketing funzioni non ci piove. Ma rifiuto la logica di abbandonarvisi e poi di lamentarsene...
 

7thSky

Biker tremendus
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Mòlle;5471782 ha scritto:
mi pare tu ti sia risposto da solo, se la bici funziona e il telaio è sano personalmente me ne strafrego del valore di mercato, ci metto sù una bella coppia di ruote e via a pedalare.

Per inciso 800 euro per un set di ruote non lo spenderei MAI, se gironzoli un pò sul web scopri che ti puoi fare delle assemblate che come peso e prestazioni non hanno nulla da invidiare alle blasonate pur costando la metà. ;-)

lo so lo so, a Senago, 5Km da casa mia, con 400 eurozzi porti a casa ruote da 1400gr la coppia...:omertà:
 

Happykiller

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ok ok...
cmq Burry STANDER è arrivato dietro a questa 27,5" con solo 11 secondi di ritardo su una Specy da 29". Insomma... non è che questo "nuovo standard" sia un così strepitoso... 11 secondi sono un distacco ridicolo in XC! Sono il 2 per mille della durata della gara!
 

dns76

Biker forumensus
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ok ok...
cmq Burry STANDER è arrivato dietro a questa 27,5" con solo 11 secondi di ritardo su una Specy da 29". Insomma... non è che questo "nuovo standard" sia un così strepitoso... 11 secondi sono un distacco ridicolo in XC! Sono il 2 per mille della durata della gara!


Guardacaso lo stesso distacco (in termine di tempi) che lo scorso anno si publicizzava tra 29 e 26.... :spetteguless:


Liberamente preso dal suo sito Sauserwind.com nella pagina Diario del 16/01/2011. Si tratta di un brutale test fra 29 e 26 uphill e downhill....
Le sue sensazioni valgono più di qualsiasi


Specialized Epic 29er vs 26er

The big wheels made me go faster, both up and downhill!

The most recognizable performance point has been, how much more energy I saved towards the end of my runs, and as a result of this I was faster in both ways. I stayed focussed, sharp and had more energy left. At the beginning of the uphill run the 29er felt more like a big fish in the water. Never thought I am going to beat the 26er time, because the 26er felt so light and explosive. It took off like a race horse, but calmed down after mid way, and had to concentrate more.

After I have beaten the 26er uphill time with the big wheels I thought I am going make a even bigger time difference in the downhill. But I made two, three bigger mistakes at the beginning, plus the dh run is shorter, so when the real advantage of the big wheels came into play, I was already at the finish line.

In theory the big wheels have a different angle to tackle the obstacles and roll better over it, plus I definitely have the feeling that you ride „inside“ the bike due the big wheels. I think this are the key points which made me go faster on our rough testing track.

I have also tested both bikes on a super steep, long rocky uphill, with two walking sections. The 29er made me climb more of it, because I had better balance and grip and control.

I am totally convinced to race the Epic 29er for rocky, tough marathon races such as the Cape-Epic, or Roc d‘Azur.
For Cross-Country races with all the sprinting and accelerating out off the saddle, I will choose my Epic 26er. Because it is a little bit stiffer and lighter.
Cross Country is such a racing specific discipline where every gram counts, plus the tracks normally are not as rocky as the trail I was testing on. But for general public, the big wheels are absolutely the way to go. You will get a totally new riding experience, which is comfortable, fast and smooth.

(a great video of our testing day to follow soon!)


Facts and figures of our testing day:

26er in Uphill
Time: 19.21
Heart Rate Max: 168 Average: 162

29er in Uphill
Time: 19.10
Hear Rate: Max: 171 Average: 164

26er in Downhill
time: 15.02
Hear Rate: Max: 165 Average: 156

29er in Downhill
Time: 14.50
Heart Rate: Max: 167 Average: 157

Weight:
26er 9.1kg / 29er 9.8kg (standard setups)

Tires:
26er Renegade 1.9 / 29er Renegade 1.95

Tire pressure:
front & rear 27psi

Shock Pressure:
26er fork 50psi, shock 150psi / 29er fork 60psi bottom and 90psi top, shock 150psi

Track:
5km singe trail, 220m elevation difference, rocky, rooty, sandy, smooth, tight and fast corners


da qui: [URL]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=184716&page=3[/URL]

Vuol dire che le 27.5 sono più veloci delle 26 di 22 secondi? :smile:

In ogni caso a quei livelli conta arrivare primo, non importa di quanto.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
L'anno scorso Kulhavy ha sbancato perchè era il più in forma, non certo perchè usasse una 29.

E in Sudafrica Schurter ha vinto per il medesimo motivo, perchè era il più forte, non certo per la 27,5" che aveva sotto al culo. E anche se replicasse nel 2012 l'impresa di JK del 2011, aggiungendoci anche le Olimpiadi (sulle quali credo avremo delle sorprese) non cambierebbe nulla: non è certo la bici che fa vincere le gare, sebbene sia quello che reparti marketing e talebani vari cercano di farci credere.
 

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