News Pedone su pista per MTB fa cadere biker: condannato

sembola

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Mandami l'indirizzo, che mio figlio fatica sempre a trovare posti in cui allenarsi :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
OT La collinetta all' inzio mette un po' tenerezza, perchè ha un dislivello irrisorio. Poi però vendendo come è organizzato bisogna dire che hanno saputo lavorarci molto bene. D'altra parte quello hanno, i campionati su strada olandesi si son tenuti su un circuito che finiva al Col de Vam, una collina di 48 metri creata sopra ad una discarica, salita in pavè e decine di sentieri per mtb.
 

sembola

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Vi ricordate che un bike park, generalmente si trova sul pendio di una montagna? e che una sicurezza totale che non possa esserci nulla di pericoloso su di un trail è impossibile?
Boh, forse sono io che sono prima di tutto un frequentatore della montagna, e dopo un biker, ma in montagna la sicurezza la fa l'utilizzatore, non l'ambiente.
Per la quarta o quinta volta lo ripeto: nessuno pretende la "sicurezza assoluta".
 

fontafox

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Ti faccio un altro esempio. La mattina sei il primo a scendere dal trail. In un punto cieco dopo un ripido c è un albero caduto. Lo becchi in pieno, cadi e ti rompi il mignolo del piede.

Ora visto che tu capo del mondo e dell'universo hai pagato il biglietto ed ESIGI di avere tutte le garanzie di girare in sicurezza secondo il tuo ragionamento faresti partire una bella querelina contro il gestore del park......
Bello! Stupendo! Etico!
Poi magari si diffonde sta bella moda di querelare i bike park e spillargli dei soldi.. e questi gestori si trovano con 20/30 querele a stagione.. spettacolo! Viva lo sport all'aria aperta!


Io ci vedo due possibilità:

1) sui trail "bike only" prima di aprirli ogni mattina ci fai fare un giro a qualcuno che lavora per il comprensorio, e vedi che non ci siano alberi caduti nottetempo, cervi morti con le corna di traverso sul landing, frane, alieni et similia.

2) a chiunque compri un biglietto fai firmare una liberatoria con la quale tu utente ti assumi ogni responsabilità per varie ed eventuali. In molti park lo fanno già per tutelarsi.


Ovviamente questo non risolverebbe ogni problema, ma aiuterebbe per lo meno un po'.
 

sembola

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Io ci vedo due possibilità:

1) sui trail "bike only" prima di aprirli ogni mattina ci fai fare un giro a qualcuno che lavora per il comprensorio, e vedi che non ci siano alberi caduti nottetempo, cervi morti con le corna di traverso sul landing, frane, alieni et similia.

2) a chiunque compri un biglietto fai firmare una liberatoria con la quale tu utente ti assumi ogni responsabilità per varie ed eventuali. In molti park lo fanno già per tutelarsi.


Ovviamente questo non risolverebbe ogni problema, ma aiuterebbe per lo meno un po'.
All' Amiata (ma credo di averlo già scritto) quando stacchi il pass firmi un documento che tra le altre cose ti invita a visionare i salti ed i drop prima di farli per la prima volta. Non mi pare una cosa che richieda chissà quali risorse.

fermo restando che l'oggetto del contendere è altro.
 

Tronicox

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OT La collinetta all' inzio mette un po' tenerezza, perchè ha un dislivello irrisorio. Poi però vendendo come è organizzato bisogna dire che hanno saputo lavorarci molto bene. D'altra parte quello hanno, i campionati su strada olandesi si son tenuti su un circuito che finiva al Col de Vam, una collina di 48 metri creata sopra ad una discarica, salita in pavè e decine di sentieri per mtb.
OT Non ci siamo capiti, intendevo posti per tirare con l'arco :mrgreen: in estate i campi da calcio fanno fatica a darli per allenarsi.
 

sembola

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quindi non trovo scritto da nessuna parte che i gestori siano tenuti a garantire chissà quali condizioni di sicurezza o di tenere lontani pedoni o mucche o volpi..
come pensavo io le tue sono solo PRETESE.. ma la realtà delle cose è ben diversa..
La realtà delle cose è che i contratti di vendita non possono travalicare le leggi della Repubblica.

Hai presente quella classica dizione "sottoscrivendo si solleva da qualunque responsabilità" che c'è in tutti i moduli cartecei od online? Ecco, la "realtà delle cose" è che non vale l'inchiostro con cui è scritta. Chiedi ad un amico avvocato se non ci credi.
 

sembola

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OT Non ci siamo capiti, intendevo posti per tirare con l'arco :mrgreen: in estate i campi da calcio fanno fatica a darli per allenarsi.
Aaahhh ecco ...

Ma sono sicuro che non ci saranno problemi, vuoi mica che si metta a fare il "carabiniere" di fronte alle necessità di uno sport olimpico, no?
 
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Vi ricordate che un bike park, generalmente si trova sul pendio di una montagna? e che una sicurezza totale che non possa esserci nulla di pericoloso su di un trail è impossibile?
Boh, forse sono io che sono prima di tutto un frequentatore della montagna, e dopo un biker, ma in montagna la sicurezza la fa l'utilizzatore, non l'ambiente.
Beh, anche le piste da sci sono sul fianco di una montagna. :-) E le piste da sci non di rado, anche se ci sono diverse eccezioni a seconda delle zone e della situazione, sono un'area riservata agli sciatori in discesa. Escursionisti, ciaspolatori e scialpinisti non sono molto graditi.
Il bike park vuole essere la stessa cosa, più o meno. Solo che è arrivato dopo e deve quindi convivere con altre attività che si svolgevano da prima in quei luoghi, e deve quindi accettare compromessi diversi.

Ma fermo restando che di rischio zero in un'attività sportiva non se ne parla neppure se fatta al più becero e infimo livello amatoriale (e lo dice uno che a suo tempo è caduto dalla bici da fermo, che manco Biden :mrgreen:, e che ha provato per due volte la scocciante, irritante e umida esperienza del cedimento di un ponte di neve su un torrente), qui si tratta semplicemente di riportare su valori accettabili la tipologia di rischio attesa.
 
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Il modo in cui approcci un sentiero in un bike park non è quello con cui ne approcci uno in Appennino. Sui sentieri naturali non hai salti (quasi mai), se li ha non li hai "sicuri" (alberi sul landing...), non hai caratteristiche "artificiali" (curve raccordate etc), non puoi avere alcuna informazione sullo stato del terreno se non dopo esserci passato, e soprattutto non sai cosa puoi trovare dietro alla curva. Tutte queste problematiche fanno sì che a parità di "voglia di portare le ossa intere a casa", il limite su un sentiero naturale deve essere molto più basso rispetto ad un percorso in larga parte artificiale, manutenuto e riservato alle bici.
Se in bike park devo avere le stesse cautele che ho (giustamente, sia chiaro) in Appennino, che lo pago a fare il pass?



Mi sfugge perchè chi invoca che ognuno faccia il proprio dovere al meglio sarebbe un "carabiniere".
Detto questo, un bike park "a pago" è un'attività economica. Se non è sostenibile, al punto da non potersi permettere una manciata di cartelli, non può prendere scorciatoie a danno della sicurezza delle persone: nè di chi paga il pass nè soprattutto di chi non lo paga (il pedone che finisce per aria su un sentiero non tabellato avrebbe giustamente qualcosa da ridire).



Evidentemente sei disposto a barattare la possibilità di avere un bikepark purchessia vicino a casa con la sicurezza delle persone. Io la penso diversamente.
in park il biglietto lo pago per le risalite.. semplice.. cosa c'è dietro la curva non lo sai e non te lo può garantire nessuno ne in park ne in appennino.. ti faccio un semplice esempio.. se c'è un ragazzo caduto dopo una curva cieca.. o dopo un drop??? cosa facciamo? la mucchia delle persone??

l'unica situazione in cui sei tenuto a scendere come se fossi padrone del sentiero, come se non ci fosse un domani.. è LA GARA, in tutte le altre situazioni devi prestare attenzione
 

Tronicox

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Aaahhh ecco ...

Ma sono sicuro che non ci saranno problemi, vuoi mica che si metta a fare il "carabiniere" di fronte alle necessità di uno sport olimpico, no?
Sono stupito di come non ci siano regole stringenti per il trasporto e la detenzione di tutta la attrezzatura, a parte l'obbligo di portare l'arco smontato. Per il resto non ci sono norme, le frecce sono spaventose, e da 70 mt un arco di quelli la infilza una decina di cm nel paglione pressato. Una vera e propria arma...
Altro che famigliola a spasso nel bike park...
Per tornar in argomento, mi sembra la normalità che chi gestisce per profitto una attività, debba essere responsabile della sicurezza di chi si muove nella sua struttura. Se pago per girare nel park, mi aspetto che salvo imprevisti assurdi, non troverò gente sul tracciato. Se li trovo e mi faccio male e tu non hai specificato in maniera chiara che dal li non potevano passare, mi sembra il minimo che ti becchi una denuncia.
 
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in park il biglietto lo pago per le risalite...
Legalmente acquisti un servizio in cui la risalita è funzionale all' uso dei sentieri, tanto è vero che in certe località se non hai il pass non puoi accedere ai sentieri. In modo non diverso dallo sci alpino, che di certe problematiche ha un'esperienza pluridecennale e da un paio d'anni anche una legge in proposito.

Questo "in park", se poi usi la seggiovia per scendere su sentieri naturali è tutt'altra questione.




 
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in park il biglietto lo pago per le risalite.. semplice.. cosa c'è dietro la curva non lo sai e non te lo può garantire nessuno ne in park ne in appennino.. ti faccio un semplice esempio.. se c'è un ragazzo caduto dopo una curva cieca.. o dopo un drop??? cosa facciamo? la mucchia delle persone??

l'unica situazione in cui sei tenuto a scendere come se fossi padrone del sentiero, come se non ci fosse un domani.. è LA GARA, in tutte le altre situazioni devi prestare attenzione
Questo lo pensi tu, se paghi per fare una attività, il gestore della stessa si prende delle responsabilità civili e penali.
Mentre per gli imprevisti legati alla peculiarità della attività, esistono delle cose chiamate assicurazioni, sia per il gestore che per l'utente.
 
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Vi ricordate che un bike park, generalmente si trova sul pendio di una montagna? e che una sicurezza totale che non possa esserci nulla di pericoloso su di un trail è impossibile?
Boh, forse sono io che sono prima di tutto un frequentatore della montagna, e dopo un biker, ma in montagna la sicurezza la fa l'utilizzatore, non l'ambiente.

eppure mi sembra che il post fosse chiaro sul tipo di pericoli a cui mi riferivo (ci sono pure gli esempi) e che non si pretende sicurezza al 100% ma solo l'assenza di pericoli evitabili.
 
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Scocciante ed irritante lo comprendo, ma umida...:nunsacci::-|
Quando, cedendo il ponte di neve, finisci a bagno nel sottostante torrentello fin sopra le caviglie, garantisco che la situazione si fa umida. E date le temperature (del fondo innevato sicuramente, dell'aria dipende), anche un po' raggelante. :mrgreen:
Con le ciaspole agganciate che sprofondano nella melma, poi...:maremmac:
 
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Picola ma carattarastica...
la sicurezza in un bike park deriva dal fatto che non mi troverò un ramo ad altezza testa dietro una curva cieca, non che possano prevedere che un pirla ignora i divieti con tanto di cartello e risale un trail.
In paganella io ho trovato una volpe che mi ha attraversato il trail, cosa facciamo, chiediamo ai gestori di sterminarle, o ci facciamo erigere due bei muri ai bordi dei trail?
Sinceramente accetto volentieri il rischio che un pirla infranga i cartelli e divieti, piuttosto che girare in un bosco bardato di reti, paletti e quant'altro.
Questa mentalità del "pago quindi pretendo" sta rovinando tutto ormai.
Guarda che non è una " mentalità", pretendere se si paga...al di la dei rischi imprevedibili, alias volpi, gatti, rami ecc.( che ci sono ovunque, ma purtroppo inevitabili) i gestori si devono preoccupare di rendere le cose più sicure possibili, altrimenti che lo fanno pagare a fare un biglietto se nemmeno son capaci di tener un pedone fuori dalle piste che gestiscono?
 

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in park il biglietto lo pago per le risalite.. semplice.. cosa c'è dietro la curva non lo sai e non te lo può garantire nessuno ne in park ne in appennino.. ti faccio un semplice esempio.. se c'è un ragazzo caduto dopo una curva cieca.. o dopo un drop??? cosa facciamo? la mucchia delle persone??
ci sono i pericoli evitabili e quelli intrinseci di una certa attività. Quello che si richiede ai gestori è che non ci siano pedoni ''al pascolo'', tronchi caduti sull'atterraggio di un drop ecc. o perlomeno che si faccia il possibile per evitare queste situazioni.
Se quello davanti a te cade e lo prendi pieno quello che rischia sei tu non il gestore....
 

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Guarda che non è una " mentalità", pretendere se si paga...al di la dei rischi imprevedibili, alias volpi, gatti, rami ecc.( che ci sono ovunque, ma purtroppo inevitabili) i gestori si devono preoccupare di rendere le cose più sicure possibili, altrimenti che lo fanno pagare a fare un biglietto se nemmeno son capaci di tener un pedone fuori dalle piste che gestiscono?
Dalla tua risposta non sei uno che frequenta di park , il gestore ti fa pagare la risalita giornaliera poi non lo vedi per boschi a pattugliare i sentieri, a livigno per esempio se non ti schianti contro i pedoni che sono rari nei sentieri ti schianti contro le mucche e i cavalli…… lui mette i cartelli e si para il culo il resto sta a tutti
 
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