Tech Corner La data di scadenza della bici e dei componenti

cbet

Biker cesareus
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Orbea Oiz 2020
Ciao a tutti.
Vado in MTB da 3 anni (lo so, sono pochi...), ma qualcosa mi pare di aver imparato/capito in questo tempo.
Tutti molto interessanti i discorsi su punti di rottura, "fatica" dei materiali, carbonio / allumino, etc, e moltissimi anche estremamente tecnici e approfonditi... ma secondo me il punto non è quello;
quello che conta (e mi sembra anche lo spirito dell'articolo) è COME e QUANTO si utilizza la propria MTB, nonchè il grado di "passione" che si ha nel farlo.
Ormai non è più come una volta, quando una bici durava 10, 20. 30 anni, erano in acciaio, non c'era tutta la tecnologica/componentistica di adesso, etc.
Una MTB moderna (intendo proprio da 4-5 anni a questa parte) è un concentrato di tecnologia, miniaturizzazione, ricerca nei materiali, tolleranze minime se non infinitesimali... tutte cose che richiedono assoluta cura nelle manutenzione e anche probabilmente hanno un ciclo di vita più breve.
Quindi si potrebbe certamente convenire che, se come detto nell'articolo uso 2-3 volte a settimana (che non è poco) la MTB, utilizzo trail/AM o magari enduro, metto "al lavoro" in miei componenti infinitamente di più che usare una XC su sterrato/ciclabili alla domenica... quindi i tempi descritti sono realistici, magari conservativi; ma il punto è un altro: un appassionato di auto, che la usa per lavoro, che fa 30-40.000 km/anno o più, cosa fa, la tiene 6 anni prima di venderla ? Se ne ha la possibilità, la cambia al massimo dopo 3
Se ho la "passione" (chiamatela scimmia, ok) per la MTB, dopo 3 anni di utilizzo intenso, non mi guardo attorno per vedere cosa c'è di nuovo ?

Ovvio, si parla sempre di spese importanti e bisogna potersele permettere, ma se uno ha la possibilità e la passione, penso che l'obsolescenza dei materiali non si ponga nemmeno come problema.
Facciamo l'esempio di una MTB "medio-alta" gamma, 5.000€: in tre anni, sono circa 138€/mese... per "alimentare" la propria passione, con tutti i benefici fisico/psichici che ne derivano.... beh non mi sembra una cifra assurda.
 

andy_g

Biker poeticus
27/4/06
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Giant Trance
Ciao a tutti.
Vado in MTB da 3 anni (lo so, sono pochi...), ma qualcosa mi pare di aver imparato/capito in questo tempo.
Tutti molto interessanti i discorsi su punti di rottura, "fatica" dei materiali, carbonio / allumino, etc, e moltissimi anche estremamente tecnici e approfonditi... ma secondo me il punto non è quello;
quello che conta (e mi sembra anche lo spirito dell'articolo) è COME e QUANTO si utilizza la propria MTB, nonchè il grado di "passione" che si ha nel farlo.
Ormai non è più come una volta, quando una bici durava 10, 20. 30 anni, erano in acciaio, non c'era tutta la tecnologica/componentistica di adesso, etc.
Una MTB moderna (intendo proprio da 4-5 anni a questa parte) è un concentrato di tecnologia, miniaturizzazione, ricerca nei materiali, tolleranze minime se non infinitesimali... tutte cose che richiedono assoluta cura nelle manutenzione e anche probabilmente hanno un ciclo di vita più breve.
Quindi si potrebbe certamente convenire che, se come detto nell'articolo uso 2-3 volte a settimana (che non è poco) la MTB, utilizzo trail/AM o magari enduro, metto "al lavoro" in miei componenti infinitamente di più che usare una XC su sterrato/ciclabili alla domenica... quindi i tempi descritti sono realistici, magari conservativi; ma il punto è un altro: un appassionato di auto, che la usa per lavoro, che fa 30-40.000 km/anno o più, cosa fa, la tiene 6 anni prima di venderla ? Se ne ha la possibilità, la cambia al massimo dopo 3
Se ho la "passione" (chiamatela scimmia, ok) per la MTB, dopo 3 anni di utilizzo intenso, non mi guardo attorno per vedere cosa c'è di nuovo ?

Ovvio, si parla sempre di spese importanti e bisogna potersele permettere, ma se uno ha la possibilità e la passione, penso che l'obsolescenza dei materiali non si ponga nemmeno come problema.
Facciamo l'esempio di una MTB "medio-alta" gamma, 5.000€: in tre anni, sono circa 138€/mese... per "alimentare" la propria passione, con tutti i benefici fisico/psichici che ne derivano.... beh non mi sembra una cifra assurda.
Hai sfiorato un punto fondamentale. Non è che dopo due o tre o cinque anni si spacca tutto, può succedere, ma non è la norma. Ho tenuto una MTB full AM per 11 anni e l'ho anche venduta, ovviamente a prezzo irrisorio e dopo averle cambiato quasi tutti i componenti, ma il telaio era ancora lì, e non dava segni di cedimento. Uno dei cerchi originali continuava a fare il suo lavoro come entrambi i mozzi, eppure il tutto aveva fatto più di 20000 chilometri. Ma il punto è un altro, quei componenti non avevano più le prestazioni di quando erano nuovi ed ero tranquillo perché il telaio e le parti strutturali li controllavo una volta al mese. Ma era la stessa bicicletta che avevo comprato molti anni prima? Decisamente no! A volte il cambio perdeva qualche colpo, la frenata era un po' più lunga e l'ammortizzatore un po' pigro, mentre la forcella era nuova e andava alla grande. Oggi quella bicicletta fa la citybike in altre mani e sono sicuro che andrà bene ancora a lungo, ma non è più quella che avevo comprato.
 
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rico

Biker popularis
27/2/06
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Tutti molto interessanti i discorsi su punti di rottura, "fatica" dei materiali, carbonio / allumino, etc, e moltissimi anche estremamente tecnici e approfonditi... ma secondo me il punto non è quello;
quello che conta (e mi sembra anche lo spirito dell'articolo) è COME e QUANTO si utilizza la propria MTB, nonchè il grado di "passione" che si ha nel farlo.
Ormai non è più come una volta, quando una bici durava 10, 20. 30 anni, erano in acciaio, non c'era tutta la tecnologica/componentistica di adesso, etc.
Una MTB moderna (intendo proprio da 4-5 anni a questa parte) è un concentrato di tecnologia, miniaturizzazione, ricerca nei materiali, tolleranze minime se non infinitesimali... tutte cose che richiedono assoluta cura nelle manutenzione e anche probabilmente hanno un ciclo di vita più breve.
Quindi si potrebbe certamente convenire che, se come detto nell'articolo uso 2-3 volte a settimana (che non è poco) la MTB, utilizzo trail/AM o magari enduro, metto "al lavoro" in miei componenti infinitamente di più che usare una XC su sterrato/ciclabili alla domenica... quindi i tempi descritti sono realistici, magari conservativi; ma il punto è un altro: un appassionato di auto, che la usa per lavoro, che fa 30-40.000 km/anno o più, cosa fa, la tiene 6 anni prima di venderla ? Se ne ha la possibilità, la cambia al massimo dopo 3
Se ho la "passione" (chiamatela scimmia, ok) per la MTB, dopo 3 anni di utilizzo intenso, non mi guardo attorno per vedere cosa c'è di nuovo ?

Ovvio, si parla sempre di spese importanti e bisogna potersele permettere, ma se uno ha la possibilità e la passione, penso che l'obsolescenza dei materiali non si ponga nemmeno come problema.
Facciamo l'esempio di una MTB "medio-alta" gamma, 5.000€: in tre anni, sono circa 138€/mese... per "alimentare" la propria passione, con tutti i benefici fisico/psichici che ne derivano.... beh non mi sembra una cifra assurda.

Con tutto il rispetto ma credo che tu debba farti ancora qualche anno di bici per capire certi concetti... Le bici attuali non credere che durino meno di quelle di 10 o più anni fa. Il motivo? Io che vengo dal mondo del DH ti posso garantire che le cannonate che vedevo 10 anni fa non le vedo più, pensa solo che i tracciati del mondiale (uno dei tanti esempi ma lo stesso vale per i bike park) li hanno NOTEVOLMENTE semplificati (ora sono delle autostrade a confronto di parecchi anni fa) e hanno ridotto (qui è stata una giusta scelta) i rischi legati ad alberi e ostacoli. Per cui le bici si sono sollecitate ma meno rispetto a parecchi anni fa, infatti bici spezzate ormai non se ne vedono praticamente più (per fortuna) a differenza di anni fa quando non era così raro vedere bici a pezzi... E poi quello che vedevo nei video vari quali New World disorder e company non li vedo più fare con le bici attuali... La manutenzione poi era come ora, la gente ci teneva alle bici ma eravamo solo più spericolati perché, sfortunatamente, il concetto di sicurezza non era come ora. Se le bici durano di meno è perché le case ogni anno pompano a più non posso per farti venir voglia di comprare la bici nuova e perché le rendono sempre più striminzite e tecnologiche, ma se uno la tratta bene vedi che ti dura parecchi anni. 15 anni fa le bici duravano solo perché erano dei cancelli, ma erano anche allo stesso tempo molto più stressate di ora avendo sospensioni che, confrontate con quelle attuali, erano ridicole. Ma erano anche meno evolute e quindi più spartane. Poi considera che nessuno di noi è un professionista, per cui il limite delle bici è molto più lontano di quello che credi.
Per il discorso soldi hai ragione, ma se uno ha la possibilità economica di comperarsi una bici nuova all'anno che cavolo gliene frega di quanto costa?! Evidentemente ha soldi da buttare per cui per lui manutenzione e il resto non contano... Il discorso è che la stragrande maggioranza di noi per poter risparmiare dei soldi impara, nel tempo, a smontarsi e a farsi la manutenzione a casa, perché purtroppo non sono uno di quelli che può permettersi la bici da 5000 euro, né oggi né tra 3 anni....
 

Danixele

Biker forumensus
29/7/15
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Liguria
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Una bici robusta e una vetusta.
E la mad***nna, se le "scadenze" fossero quelle avrei già abbandonato l'attività per l'impossibilità di mantenerla.
Io sicuramente giro meno di altri, diciamo 1/2 volte a settimana come media e sono molto attento alla manutenzione fai da te, ma ad esempio alla mia forcella dopo quasi 5 anni non ho manco cambiato i paraoli perchè funzionano ancora agregiamente e sono perfettamente a tenuta e questo nonostante abbia quelli nuovi di ricambio ed effettuo la manutenzione almeno 1 volta l'anno.

Poi per carità sicuramente chi la usa frequentemente la erode in breve tempo.

Secondo mè come indicato con 2 o 3 volte a settimana per un normale amatore buona parte delle "scadenze" sono grossomodo da raddoppiare.
 
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cbet

Biker cesareus
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Con tutto il rispetto ma credo che tu debba farti ancora qualche anno di bici per capire certi concetti... Le bici attuali non credere che durino meno di quelle di 10 o più anni fa. Il motivo? Io che vengo dal mondo del DH ti posso garantire che le cannonate che vedevo 10 anni fa non le vedo più, pensa solo che i tracciati del mondiale (uno dei tanti esempi ma lo stesso vale per i bike park) li hanno NOTEVOLMENTE semplificati (ora sono delle autostrade a confronto di parecchi anni fa) e hanno ridotto (qui è stata una giusta scelta) i rischi legati ad alberi e ostacoli. Per cui le bici si sono sollecitate ma meno rispetto a parecchi anni fa, infatti bici spezzate ormai non se ne vedono praticamente più (per fortuna) a differenza di anni fa quando non era così raro vedere bici a pezzi... E poi quello che vedevo nei video vari quali New World disorder e company non li vedo più fare con le bici attuali... La manutenzione poi era come ora, la gente ci teneva alle bici ma eravamo solo più spericolati perché, sfortunatamente, il concetto di sicurezza non era come ora. Se le bici durano di meno è perché le case ogni anno pompano a più non posso per farti venir voglia di comprare la bici nuova e perché le rendono sempre più striminzite e tecnologiche, ma se uno la tratta bene vedi che ti dura parecchi anni. 15 anni fa le bici duravano solo perché erano dei cancelli, ma erano anche allo stesso tempo molto più stressate di ora avendo sospensioni che, confrontate con quelle attuali, erano ridicole. Ma erano anche meno evolute e quindi più spartane. Poi considera che nessuno di noi è un professionista, per cui il limite delle bici è molto più lontano di quello che credi.
Per il discorso soldi hai ragione, ma se uno ha la possibilità economica di comperarsi una bici nuova all'anno che cavolo gliene frega di quanto costa?! Evidentemente ha soldi da buttare per cui per lui manutenzione e il resto non contano... Il discorso è che la stragrande maggioranza di noi per poter risparmiare dei soldi impara, nel tempo, a smontarsi e a farsi la manutenzione a casa, perché purtroppo non sono uno di quelli che può permettersi la bici da 5000 euro, né oggi né tra 3 anni....
grazie del punto di vista, sicuramente più "profondo" del mio, nel mondo DH che non mi appartiene e di cui non ho esperienza...
Nemmeno io ho speso 5k per la bici, ma molto meno e poi, pian piano, l'ho upgradata imparando, arrivando oggi ad avere una buona autosufficienza su tutte le normali manutenzioni .
E' anche vero che non si vedono i "campioni" nelle gare EWS o Redbull gravity usare bici con più di un anno (ma forse meno ?) di vita... penso nemmeno si azzarderebbero a scendere con una bici con 3 o più anni sulla schiena !

Sono d'accordo, se uno fa un'ottima manutenzione, cambia tutti i pezzi quando serve, etc, la bici dura molto di più (forse, dipende dall'utilizzo comunque), ma poi torniamo sempre allo stesso punto: dopo 3-4 anni di uso della bici, è proprio il "mercato" che ti spinge a cambiare il mezzo, qualunque esso sia (auto, moto, etc).... che sia giusto o sbagliato a me personalmente non interessa.
Se ho la possibilità, vendo la mia e ne prendo una nuova, altrimenti aspetto...
Ovviamente è il mio punto di vista !
 

Patrunne

Biker forumensus
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Carrara
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Stumpy!!!!!!
Il dimensionamento di un cerchione di un'automobile non è paragonabile a quello di un telaio ciclistico. Tantomeno il telaio di una moto. Lì c'è un motore che spinge. È lo stesso discorso di fondo che si applica agli impianti freno: come mai quelli delle bici sono così difficili da mettere a punto e spesso sono soggetti a rumori, fading e quant'altro? Su auto e moto mica accade... Un mezzo spinto a forza di gambe deve essere leggero, devi accettare dei compromessi progettuali, e ciò lo rende meno duraturo e sì, anche meno prono a sopportare qualche difetto sia progettuale che costruttivo. Certo è che è difficile parlare di difetto produttivo su un telaio che ha fatto magari 30000 km di fuoristrada.
Spero di aver interpretato male la tua risposta , sennò sembrerebbe che i telai delle moto siano pieni perché c'è il solito motore.
Una Panigale V4R viaggia oltre 220v per un peso inferiore ai 180kg.
Una R1 di venti anni fa si attesta a 135cv e 190kg.
Non credo che in Ducati siano arrivati ad un compromesso progettuale per vendere un mostro che si spezza in due dopo 2 anni
 
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marco-rr101

Biker novus
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Stumpjumper comp 650B
Per completezza di informazione, oltre alla presenza del cosiddetto ginocchio di fatica per l'alluminio (cosa che non accade nel caso dell'acciaio, per il quale è possibile parlare di vita infinita, ovvero 10^6 cicli) c'è il noto fenomeno del rilassamento. Un esempio: trave di alluminio (ovviamente) soggetta esclusivamente al peso proprio e appoggiata agli estremi, dopo un po' di tempo tenderà ad incurvarsi, cambiando quindi la geometria a causa del degradamento delle proprietà meccaniche.

Aspetto di fondamentale importanza sono poi le saldature, in quanto presentano sicuramente (a livello microscopico) dei "buchi" nella continuità del materiale: in queste zone di verificano (per ovvie questioni geometriche) stati di tensioni triassiali che portano quindi al propagarsi della cricca fino alla rottura.

Per farla in breve, occhio alle saldature e fare attenzione ai telai in alluminio e manubri dopo un po' di anni di uso... Per il resto si sostituisce a rottura od eccessiva usura (trasmissione, cuscinetti)
 

marco-rr101

Biker novus
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Stumpjumper comp 650B
Per completezza di informazione, oltre alla presenza del cosiddetto ginocchio di fatica per l'alluminio (cosa che non accade nel caso dell'acciaio, per il quale è possibile parlare di vita infinita, ovvero 10^6 cicli) c'è il noto fenomeno del rilassamento. Un esempio: trave di alluminio (ovviamente) soggetta esclusivamente al peso proprio e appoggiata agli estremi, dopo un po' di tempo tenderà ad incurvarsi, cambiando quindi la geometria a causa del degradamento delle proprietà meccaniche.

Aspetto di fondamentale importanza sono poi le saldature, in quanto presentano sicuramente (a livello microscopico) dei "buchi" nella continuità del materiale: in queste zone di verificano (per ovvie questioni geometriche) stati di tensioni triassiali che portano quindi al propagarsi della cricca fino alla rottura.

Per farla in breve, occhio alle saldature e fare attenzione ai telai in alluminio e manubri dopo un po' di anni di uso... Per il resto si sostituisce a rottura od eccessiva usura (trasmissione, cuscinetti)
 

albatros_la

Biker marathonensis
25/6/09
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Spero di aver interpretato male la tua risposta , sennò sembrerebbe che i telai delle moto siano pieni perché c'è il solito motore.
Una Panigale V4R viaggia oltre 220v per un peso inferiore ai 180kg.
Una R1 di venti anni fa si attesta a 135cv e 190kg.
Non credo che in Ducati siano arrivati ad un compromesso progettuale per vendere un mostro che si spezza in due dopo 2 anni
Non ho detto da nessuna parte che i telai delle moto sono fatti di tondini... Ho detto soltanto che nelle moto puoi permetterti di dimensionare un telaio in modo più robusto perché, al di là del fatto che deve sopportare sollecitazioni di gran lunga maggiori e per distanze superiori a quelle di una bici, c'è comunque un motore che spinge, quindi i kg in più che garantiscono durabilità li spinge un motore, non certo le gambe di un ciclista. Non significa che si fanno delle incudini, è chiaro: anche lì c'è una corsa alla leggerezza, ma meno estrema di quella di un telaio ciclistico (senza contare che in alcuni casi c'è pure il motore portante). Fare un paragone è pressoché impossibile, ed è ciò che volevo dire con il mio post precedente.
 

Resistenzio

Biker serius
5/2/18
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Civitavecchia
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ninerjetrdo29
abbiamo capito che non ti piace l'articolo/video, però sei ancora qui a commentarlo (grazie, aumenti le views).
Buona fortuna con la "garanzia a vita" quando il tuo telaio diventa obsoleto e non sarà più in produzione/magazzino. Puoi provare a spiegarlo con un grafico o una bella equazione a Santa Cruz quando ne avrai bisogno.
Non sarebbe interessante a questo punto, chiedere alle case che danno la garanzia a vita, cosa si intenda per loro?
 

saetta1980

Biker velocissimus
10/9/09
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Sicily
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Specialized Epic Evo Expert
Non sarebbe interessante a questo punto, chiedere alle case che danno la garanzia a vita, cosa si intenda per loro?
Tutte le case intendono la “ vita del telaio “ anche se non specificano mai quanto sia questa vita per loro .
Lo fanno per tutelarsi e perché dire garanzia a vita fa felice illusoriamente il cliente ;
Difatti spesso ( anche sul forum ) clienti che hanno acquistato bici nuove non di rado optano per marchi con garanzia a vita piuttosto di quelli che garantiscono 2/3/5 anni perché pensano di avere chissà quale vantaggio .
Come detto in post precedenti quando vedrò un telaio di 10 anni cambiato in garanzia mi rimangerò tutto .
Poi certo andando per vie legali magari la si spunta ....
 

mirc0

Biker cesareus
26/9/09
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.
Non sarebbe interessante a questo punto, chiedere alle case che danno la garanzia a vita, cosa si intenda per loro?
ci sono le condizioni di garanzia e sono ovviamente consultabili. In generale la garanzia a vita copre su difetti strutturali e solo il primo proprietario. Se dopo 10 anni un fodero cede (e non ci sono segni di botte, per i quali ti possono dire che hai preso una legnata e sono cavoli tuoi) ti possono benissimo rispondere che il telaio aveva superato la sua vita e quindi il cedimento non è dovuto a difetti.
In questo scenario si innestano una serie di variabili tra le quali la politica "non scritta" del costruttore, la valutazione soggettiva di chi prende in esame il caso, la forza commerciale del rivenditore, ...

queste sono le condizioni di specialized
 

marciapic

Biker popularis
Perdonate l' OT, ma vedere in copertina lo sceriffo muldox su una rose beefcake mi ha fatto ripensare al "periodo esplorativo" della mtb quando non c'erano ancora tracce gps e sulle alpi il grosso dei sentieri era ancora vergine o contava solo poche "ripetizioni". Ora mi sembra che quella fase si sia praticamente esaurita (per fortuna c'e' steve-U con i suoi epic! )... sara' che anche la voglia di esplorare aveva la data di scadenza? La butto li a @marco: sarebbe bello leggere un articolo (magari in versione filosofica del ser pecora) su quel periodo.
 

Patrunne

Biker forumensus
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Stumpy!!!!!!
Non ho detto da nessuna parte che i telai delle moto sono fatti di tondini... Ho detto soltanto che nelle moto puoi permetterti di dimensionare un telaio in modo più robusto perché, al di là del fatto che deve sopportare sollecitazioni di gran lunga maggiori e per distanze superiori a quelle di una bici, c'è comunque un motore che spinge, quindi i kg in più che garantiscono durabilità li spinge un motore, non certo le gambe di un ciclista. Non significa che si fanno delle incudini, è chiaro: anche lì c'è una corsa alla leggerezza, ma meno estrema di quella di un telaio ciclistico (senza contare che in alcuni casi c'è pure il motore portante). Fare un paragone è pressoché impossibile, ed è ciò che volevo dire con il mio post precedente.
Allora ho capito bene e tu male.
I telai delle moto sono sempre più leggeri ed i motori più potenti.
Indi il tuo discorso non cambia.
Le bici sono sempre più performanti come sospensioni , freni ed altro.
Le gambe dei ciclisti no, son sempre quelle.
Anzi con le moderne 12v ti fai molto meno il culo che con le vecchie 9v.
È l' utente medio ha sempre i componenti Top.....
Adesso c'è gente che sente flettere la 36 sull' asfalto e senza la 38 non va neppure a fare la spesa.
I componenti si logorano certamente, ma che i telai scadano dopo 2-5 anni la considero al pari di " non ce n'è covviddi"
 

mirc0

Biker cesareus
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Allora ho capito bene e tu male.
I telai delle moto sono sempre più leggeri ed i motori più potenti.
Indi il tuo discorso non cambia.
Le bici sono sempre più performanti come sospensioni , freni ed altro.
Le gambe dei ciclisti no, son sempre quelle.
Anzi con le moderne 12v ti fai molto meno il culo che con le vecchie 9v.
È l' utente medio ha sempre i componenti Top.....
Adesso c'è gente che sente flettere la 36 sull' asfalto e senza la 38 non va neppure a fare la spesa.
I componenti si logorano certamente, ma che i telai scadano dopo 2-5 anni la considero al pari di " non ce n'è covviddi"

che dopo 5 anni un telaio sia scaduto è un'estremizzazione e dipende sostanzialmente da quanto/come usato.

Che i componenti MTB siano più "al limite" credo sia un dato di fatto. Non mi risulta che telai moto siano così fragili in relazione al loro uso.
Rompere un telaio o avere i freni "in crisi" a 50 km/h è un po' diverso che gestirlo a 200 km/h.

se giri sui forum di MTB un po' di casi di telai spezzati (anche per cedimento e non per urto) ne trovi.... non so nel caso delle moto ma non credo.

Con questo si spiegano (in parte) l'aumento dei pesi nelle bici anche negli allestimenti top: sono diventate più performanti in discesa e quindi devono reggere forze in gioco più elevate, quindi componenti più robusti e quindi pesanti.

a livelli di calcolo mi risulta che i rapporti su una doppia fossero più o meno simili al mono (ragionando su 30 + 11/50 mono e 24/34 + 11/36... con la 11-40 si hanno rapporti più agili con la doppia, e pure con spaziatura più confortevole e coperta più ampia.... anche se la semplicità d'uso del mono è imbattibile secondo me)

Poi credo che se l'utente ha i componenti top non è medio ma top... mi risulta si vendano anche gli allestimenti medi e pure quelli base. Quantomeno in base a quello che vedo in giro io.
 
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Claudiop77

Biker forumensus
31/3/12
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Mondraker Raze Carbon custom , una Alutech Fanes 29 ed una Gravel Marin Nicasio +
sto paragone con le moto non sta ne in celo ne in terra, se mi paragoni una YetiSB150 da 10k devi paragonarmela alla Ducati Panigale, il discorso rotture i componenti delle Bike ci sta perchè hanno peso ridotto all'osso e chi le sfrutta bene in discesa le porta veramente al limite, e se fai un giro su siti di cross vedi telai criccati anche li ...
 

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