Dopo aver fatto la ricognizione, ora non resta che fare la gara.
Spero che vogliate onorarci della vostra presenza in veste di atleti. La gara rientra più o meno negli standard imposti da Superenduro, probabilmente anomala per la partenza direttamente in PS, i trasferimenti sono veri trasferimenti, ma la soddisfazione a chiudere l'anello alla fine vale più di ogni podio.
La gara è con se stessi, nel voler chiudere la gara, nel saper scendere di sella, nel dosare le prprie forze, perchè fino a che non giungi all'ultimo controllo orario in Piazza Vittorio emanuele, può accadere di tutto. E forse il bello è proprio questo, vivere un avventura in un tempo in cui è tutto programmato e informatizzato, fa la differenza la tua volontà e la tua determinazione.
Per noi è stato un grande sacrificio da dividere in tre, per 9 lunghi mesi.
Vi chiediamo di onorare questi sforzi fatti solo e unicamente (non ci mettiamo in tasca un euro, anzi troppi ne abbiamo spesi di tasca nostra) in nome della passione e poter offrire a tutti gli appassionati un prodotto nuovo in cui crediamo fortemente.
Un ritorno alle origini, dove il cronometro è solo un incentivo e l'evento il modo per poter dire "io c'ero".
Fare da spettatori va bene, ma per chi sa andare in bici (non devi essere un PRO), è uno stimolo in più.
Dopo tanti anni che faccio enduro e che partecipo alle gare, questa prima volta da organizzatore mi sta facendo apprezzare ancora di più il Superenduro e l'amore per la bici vissuta nella natura selvaggia...
Domenica scorsa ho passato 6 ore sotto la pioggia a fettucciare... parlavo con i cavalli, il fango ovunque come anche l'acqua, ma ho sognato vedendo su quei nastri di terra nera che abbiamo disegnato, le vostre
ruote e i vostri sorrisi.
Spero vogliate aiutarmi a fare un grande evento, che per certi versi è anche vostro...
Vi aspetto fiducioso. Non fate che sia tutta un illusione di un 50enne...
Vi posto il PROMO, magari può dare una scossa
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