Caro Mauro, quando sabato mattina ti ho visto trafficare con i faretti della cucina ed il nastro americano mi sono posto una serie di interrogativi ai quali non sono riuscito a rendere un'equa e razionale risposta.
Ed è in verità ciò che sto apprezzando del disomogeneo universo endurance, dove l'artigianalità delle soluzioni e l'approccio
naïf induce a riflettere sul valore del "primitivismo ciclistico" promosso dalla scuola di pensiero che impera e pervade il mondo di chi pratica gare di durata.
Ed è proprio per questo che l'aspetto agonistico passa davvero in secondo piano e si concentra laddove insiste l'individuo e la sua personalità, trasmutando l'immagine stereotipata e "barocca" dell'atleta in quella ben più interessante di "personaggio".
In questo contesto, a mio avviso, assurge a ben più elevata considerazione chi con spontaneità riesce a manifestare
-consentitemi- fors'anche a "confessare" la propria natura.
Una sorta di
camera caritatis dove si pratica una curiosa "terapia di gruppo" dai risvolti davvero imprevedibili.
In sintesi, l'autopercezione dell'individuo affrancata dal protocollo dei
modelli vincenti supera piè pari la schiavitù della prestazione, ricollocando ciascheduno al centro della propria realtà.
O quantomeno, così mi pare.
Diablo, tutta mia la responsabilità per l'aver preso sottogamba la question notturna (quei fari a Cremona eran sufficienti, ma lì...) , ma ci han messo una bella mano un manipolo di stron... (biiiiip) ai quali mi son rivolto i gg precedenti.
Certo, ridursi all'ultimo non è cosa buona e giusta, l'ho pagata cara (da sbruffone dico che me la potevo giocare alla grande) e in onestà, senza nulla toglier agli altri ragazzi del "mio" podio, son felice per davèro che sia salito Marco sul gradino + alto, quel Marco che la pensava uguale sui miei faretti, quel Marco che a bordo strada a un paio d'ore dal via mi rabboccava di mastice le gommazze nuove nuove.
Questo a darti la misura dello spessor umano di Yodone e del disastro che sono quando si va sul tecnico (ciclisticamente parlando ho una certa avversione)...
...a chiuder il cerchio (taaaaac, battuta) ti dico che su quella bici "uscita" di scatola pochi gg prima e assettata come la desideravo (scomoda e vicinissima alle misure della mia bdc), ci son salito solo il mercoledì dopo pranzo e che i "peli" delle gomme li ho levati proprio sui sentieri di Finale...
Nonostante ciò...
Vabbè, la stagione è lunga, con un po' di fortuna le soddisfazioni arriveranno e le "cappelle" servon a rimaner in sella + motivato (certo, passato lo scoramento - con una erre :-DD). Ricordo poi che io sarei alla 3a 24h della mia vita, una in Val Rendena dove le luci non servono, una a Cremona dove non fan testo... (e dove ho comunque rotto un forcellino, mannaggiallasfiga !!)
Il tuo "personaggio" dandosi una mazzuolata sulle balle alla maniera "naif" del Tafazzi ti saluta e mo' cerca un paio di luci che le fans non posso continuare a deluderle (allegato):-PPP