Lo farai tradendo il vero spirito dell`andare in bicicletta che nasce come mezzo di locomozione a propulsione esclusivamente umana.
Supponiamo che sia vero. Basta ammettere che la bici elettrica è un oggetto diverso, con uno spirito diverso e che nasce come mezzo di locomozione a propulsione assistita. Dov'è il problema?
Dato per assodato il fatto che non sono motori a "inquinamento zero" ma che fino a quando non funzioneranno a energia prodotta da fonti rinnovabili e saranno alimentate da accumulatori completamente riciclabili dovremmo limitarci a parlare di motori a "inquinamento indiretto"
Sono d'accordissimo, ma da qualche parte l'energia si fa anche con acqua, sole, vento, magari biomasse...
Ho l'impressione che il problema sia molto profondo, ma ho anche l'impressione che sia sempre meno inquinante un motore elettrico che uno termico.
...assimilare la sospensione ad una sorta di "condensatore" immagazzinante energia meccanica ma niente più.
Si, ma
1) l'energia meccanica non ce la metti comunque tu
2) non è quello il concetto delle sospensioni, non servono ad immagazzinare energia.
Il concetto è che le sospensioni aiutano a tenere la ruota a terra, a mantenere la linea che si desidera, ad assorbire colpi che altrimenti dovrebbero assorbire i nostri arti
facendo fatica. E' un surplus rispetto alla macchina biologica uomo/donna. Anche la bici rigida e pura lo è, altrimenti non sarebbe stata inventata.
E se invece veramente le bici elettriche immagazzinassero energia meccanica, ad esempio recuperandola in frenata o in discesa (eventualmente immagazzinandola in una ideale molla, se è l'elettronica a dare fastidio), allora non violerebbero il concetto di bici?
Sono d'accordissimo con chi invece dice "a me piace meritarmi la salita, altrimenti mi sembra di imbrogliare". La penso anch'io così, ma non pretendo che valga per tutti, facendone una questione di principio.