Credo che fare MTB sia un'altra cosa. Il divertimento non è rischiare la vita o se va bene rischiare la salute, soprattutto in compagnia, tenendo conto che poi si rovinerebbe la giornata anche a chi deve soccorrere, e organizzarsi al meglio per gestire l'eventuale "incidente".
L'estate scorsa ho visto la stessa cosa fatta al lago di Molveno da tre Austriaci"guarda caso....", su un sentiero dove a piedi dovevo tenere bene stretti per mani i miei bimbi per la stettoia di alcuni punti e lo strapiombo delle paretti sotto.
Credo che anche nel modo di dare INFORMAZIONE, dovrebbe essere rimarcata la estrema pericolosità di queste "bravate", e scusate il termine, ma rende bene, cercando, con parole dai toni forti, di disincentivare chi pensa di emulare queste cose, ricordiamoci che possiamo essere bravi finb che vogliamo, ma basta una banale scivolata, causata da un sasso che fa derapare la ruota posteriore e la frittata è bella che fatta, penso che abbiamo visto tutti spesso cadute causate da situazioni accidendali, non sempre calcolate.
Il mio semplice giudizio non vuole catechizzare la situazione, ma vuole sensibilizzare tutti noi biker, al miglior uso possibile del nostro amato "ferro", sapendo che a casa abbiamo gente che ci aspetta e che sarebbe sciocco mettere in seria difficoltà causa la nostra "leggerezza" o ancor peggio "stupidita'" nell'affrontare le situazioni di puro divertimento.
Chiudo dicendo che il mio pensiero nasce da una esperienza generale di MTB che va dal xc, alla dh, e ora all'enduro classico, e a 42 anni suonati, dopo aver visto diverse situazioni piu' o meno devastanti, in termini di cadute e conseguenti infortuni, posso serenamente dire che la percentuale maggiore è data dalla spesso troppa incoscenza dell'individuo, legata ad altrettanta accidentalità...teniamo conto che la prima la possiamo gestire ed evitare, mentre la seconda...
buone pedalate a tutti.