Qualche post indietro chiedevo se, secondo il vostro parere, nel caso in cui fossero stati sprovvisti di videocamera avessero comunque effettuato il percorso. Non parto dal presupposto che per forza di cose non fossero alla loro prima avventura in quel tragitto, in quanto non ne abbiamo riscontro.
lo spunto di riflessione è interessante, sicuramente uno dei meno sterili letti sino ad ora, per come la vedo io...
però nella domanda è già inclusa la risposta, in maniera più o meno implicita....e qui sotto ce n'è la conferma.
Continuando il ragionamento vorrei anche aggiungere:
Ammettiamo che il percorso affrontato non fosse "provvisto" di enorme crepaccio alla destra dei ciclisti, ma (mantenendo inalterata la larghezza del sentiero) un semplice campo sullo stesso livello del terreno, quanti di noi qui nel forum sarebbero in grado di compiere quello stesso percorso? Beh direi un numero piuttosto sostanzioso, quindi potremmo tranquillamente affermare che se non fosse per quel tremendo burrone che costeggia tutto il sentiero, il video di per sè non offre nulla di sensazionale, se non appunto la suspance continua garantita (solo che, qui non si tratta di un film dove tutto è possibile, qui gli sbagli si pagano). Direi che in questo caso il limite tra bravura e imprudenza è molto sottile. Scommettiamo che, se non fosse stato per quella voragine il video non sarebbe nemmeno esistito?
il lmite tra bravura e imprudenza....tutti psicologi!
caso mai, la bravura sta proprio nel non cadere e nell'avere un controllo di fino del mezzo, sangue freddo, ecc, tali da impedire una caduta.
Ho un amico che fa sci ripido, disciplina in cui
una discesa viene valutata con tre sigle, una per l'ingaggio, una che sta per le difficoltà tecniche della discesa (pendenza, ecc.), un'altra che indica l'esposizione e, man mano che il grado cresce, le cadute sono meno tollerate...e non è difficlle se si sbaglia lasciarci la pelle.
La sua bravura nel fare certi canali molto esposti, a parità di ingaggio e difficoltà della discesa in sè, sta nell'avere un controllo dello sci, sangue freddo, concentrazione, 'fantasia', ecc superiori ad altri (oltre a tanto coraggio...o temerarietà, dipende dai punti di vista)...e non è uno che ha uno stile bello a vedersi...eppure io manco in salita con ramponi e picca e ben legato farei i canali che lui scende in sci.
Nella bici non è molto diverso, solo che le difficoltà vengoino valutate in maniera diversa, essendo pochi i percorsi in forte esposizione manca una scala apposita e anche le scale di valutazione delle difficoltà attuali sono abbastanza carenti, fatta salva la singletrack skala non a caso di vertridiana origine..
Questo per dire che il limite tra bravura e imprudenza di qualcuno molto spesso è differente da quello nostro, che non può valere come metro di giudizio.