VIA VANDELLI

iuppareppa

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secco ha scritto:
credo non ci siano problemi nemmeno nel versante modenese, comunque aspettiamo la conferma di iuppa....

sono disponibile anche in quei periodi, basta saperlo "un po" prima, per organizzarmi a lavoro!

Eh, mi ricordo di un tragico (ma bellissimo come ricordo) primo maggio in cui mi sono fato il tratto S. Pellegrino- Bassa del Saltello in mezzo a 20 cm di neve. Che fatica, ma che bello... Tornati più in basso (Passo 100 Croci) cominciò a piovere :shock: :???:
Era il lontano 1997, che bello...
Questo per dire che per maggio dipende.
A settembre potrei esserci prima purtroppo no: Ho un pò di cosette da fare con l'Associazione tipo lo Sbarella, Il Rallie matildico...
Ciò non toglie che possiate farlo anche senza di me: se a Maio va bene gli insegno la "parte emiliana"
.
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
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Ciao a Tutti :D
Mi sono beccato un virus (io non il computer) e allora ne ho approfittato per studiarmi la Vandelli dal versante emiliano.
Allora.
Pur potendo partire da Modena direi che la parte più interessante comincia da Sassuolo. Infatti a primavera sarà pronta la ciclabile sul Secchia, ma mi sembra poco off-road e allunga di circa 18 chilometri la prima tappa di per se già molto lunga. Quindi partenza da Sassuolo (dal Palazzo Ducale) e poi via tra stradine secondarie e carreggiate. Ho trovato il modo di evitare la Statale Giardini, ma questo comporta di tagliare fuori la cittadina di Pavullo e il Castello di Montecuccoli. A questo taglio si contrappone un percorso su strade secondarie prive di traffico e che consente comunque di fuggire allo scempio industriale della zona di S. Antonio (con annesso traffico) e di gustare una parte ancora intatta dell'Appennino pre-industriale. Altre varianti al tracciato originario sono previste presso il Passo delle radici. Questo sempre per evitare le statali e riscoprire quell'ambiente che doveva presentarsi agli occhi dei viaggiatori del secolo 19° secolo. Direi che circa a metà del secondo giorno dovremmo essere a S. Pellegrino. Ora tocca ai conoscitori del tratto toscano esprimersi.
Per quanto riguarda me devo soltanto perlustrare tre punti sul versante emiliano dove ho trovato le varianti all'asfalto e poi per me il tracciato è definito.
Purtroppo io non sarà della partita se non a settembre... Nel caso vi muoviate prima posso istruire qualcuno per farvi da guida. Se non un Emiliano vi manderò il materiale appena lo avrò pronto. Ci vuole un cartografo, però...
.
 

Renzo ®

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La parte toscana non è molto difficile da interpretare:
Da S.Pellegrino in Alpe il percorso originale passerebbe attraverso la famosa strada del Giro d'Italia che purtroppo è asfaltata.
Quindi ci sono due possibilità di varianti:
Sterrata fino a Sillico (813 mt di dislivello in discesa) e poi giu per asfalto direttamente a Castelnuovo di Garfagnana
Altrimenti, proseguire più a sud fino alla Bassa del Saltello, Rifugio Vetricia e scendere a Renaio. Questo 2° tratto è più lungo ed offre maggior dislivello sterrato in discesa, il difetto è che sfocia a valle di Castelnuovo, che va raggiunto con 4/5 km di statale
Comunque è un problema che possiamo risolvere lì per lì, anche se io proporrei il secondo.
Per il pernottamento potrebbe esssere valido l'Albergo le Alpi a Vagli di Sotto che è un punto tappa del Garfagnana Trekking
Vagli potrebbe essre raggiunto via asfalto, via Poggio oppure attraverso Sillicano e Careggine su strade per gran parte sterrate
Non ho però mai percorso queste ultime e non conosco il grado di difficoltà
Dipende anche quanto tempo ci è occorso per arrivare a Castelnuovo, anche qui possiamo decidere sul da farsi (cmq mi informerò meglio su questa variante sterrata- se lo facciamo a Settembre non è detto che in agosto possa provare parte di questo tracciato)
l'ultimo giorno è il più corto in terminoi kmetrici, ma più impegnativo dal punto di vista tecnico, non ci si può sbagliare: sentiero n°35 (credo) fino a Resceto! :???:
 

iuppareppa

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Renzo ha scritto:
La parte toscana non è molto difficile da interpretare:
Da S.Pellegrino in Alpe il percorso originale passerebbe attraverso la famosa strada del Giro d'Italia che purtroppo è asfaltata.
Quindi ci sono due possibilità di varianti:
Sterrata fino a Sillico (813 mt di dislivello in discesa) e poi giu per asfalto direttamente a Castelnuovo di Garfagnana
Altrimenti, proseguire più a sud fino alla Bassa del Saltello, Rifugio Vetricia e scendere a Renaio. Questo 2° tratto è più lungo ed offre maggior dislivello sterrato in discesa, il difetto è che sfocia a valle di Castelnuovo, che va raggiunto con 4/5 km di statale
Comunque è un problema che possiamo risolvere lì per lì, anche se io proporrei il secondo.
Per il pernottamento potrebbe esssere valido l'Albergo le Alpi a Vagli di Sotto che è un punto tappa del Garfagnana Trekking
Vagli potrebbe essre raggiunto via asfalto, via Poggio oppure attraverso Sillicano e Careggine su strade per gran parte sterrate
Non ho però mai percorso queste ultime e non conosco il grado di difficoltà
Dipende anche quanto tempo ci è occorso per arrivare a Castelnuovo, anche qui possiamo decidere sul da farsi (cmq mi informerò meglio su questa variante sterrata- se lo facciamo a Settembre non è detto che in agosto possa provare parte di questo tracciato)
l'ultimo giorno è il più corto in terminoi kmetrici, ma più impegnativo dal punto di vista tecnico, non ci si può sbagliare: sentiero n°35 (credo) fino a Resceto! :???:
I mi ei libroni storici mi dicono che i luoghi toccati dalla Strada sono Pieve Fosciana; Castelnuovo , Poggio e Vagli. Non ho ancora visionato la parte toscana, ma mi è sembrato che il Garfagnana trekking sia abbastanzain linea con il percorso. Per quanto riguarda il valico dell'Appennino c'è da considerare che avverrebbe a mezza giornata dalla fine del giornoquindi occorre verificare i tempi di percorrenza per non trovarsi ancora in giro mentre fa notte.
La prima tappa è forse una delle più lunghe ma non eccessivamente impegnative dal punto di vista altimetrico. La seconda fino al passo prevede solo un paio di impennate. Da quello che mi risulta la parte toscana è quella meno "asfaltata": credo che ci siano varie alternative. L'unico problema è verificare i tempi di percorrenza. Secondo me la bestia nera di tutto il giro è proprio la salita (e la discesa) al Tambura l'ultimo giorno.
.
 

Renzo ®

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iuppareppa ha scritto:
Renzo ha scritto:
quote]
I mi ei libroni storici mi dicono che i luoghi toccati dalla Strada sono Pieve Fosciana; Castelnuovo , Poggio e Vagli. Non ho ancora visionato la parte toscana, ma mi è sembrato che il Garfagnana trekking sia abbastanzain linea con il percorso. Per quanto riguarda il valico dell'Appennino c'è da considerare che avverrebbe a mezza giornata dalla fine del giornoquindi occorre verificare i tempi di percorrenza per non trovarsi ancora in giro mentre fa notte.
La prima tappa è forse una delle più lunghe ma non eccessivamente impegnative dal punto di vista altimetrico. La seconda fino al passo prevede solo un paio di impennate. Da quello che mi risulta la parte toscana è quella meno "asfaltata": credo che ci siano varie alternative. L'unico problema è verificare i tempi di percorrenza. Secondo me la bestia nera di tutto il giro è proprio la salita (e la discesa) al Tambura l'ultimo giorno.
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Concordo al 100%. La Tambura è il vero ostacolo per le bikes. Ti dirò che la prima volta che l'ho fatta a piedi in discesa mi è venuta un'infiammazione al ginocchio e sono dovuto andare dal fisioterapista! :???:
Comunque, come ti dicevo nel precedente, toccando Pieve Fosciana e Poggio, passeremo per i tracciati asfaltati, perchè in sostanza la Vandelli Garfagnina è asfaltata da S.Pellegrino in Alpe fino ad Arnetola (Vagli di Sopra). A questo avevo proposto la variante sterrata in discesa fino a Castelnuovo. Il tratto Castelnuovo -Vagli invece, lo percorrerei per asfalto, via Poggio, sul tracciato original, altrimenti rischiamo di far tardi e poi a quel momento penso che saremo veramente stanchi!
 

iuppareppa

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@ Renzo
Penso che tu abbia ragione: non si tratta della solita escursione di un giorno... Dobbiamo tenere i margini di sicurezza per considerare imprevisti che possano attardare il gruppo. Il tambura non so in che condizioni sia: ho sentito dire che di recente quel tratto della strada è stato sistemato. Premetto che non ci sono mai stato fino a la' ma dalle foto che ho sotto mano quel tratto sembra più adatto a un trekking a piedi che ad un escursione in MTB... Però sa di impresa come ai primi tempi della MTb in Italia !!! :D
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secco

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iuppareppa ha scritto:
@ Renzo
Penso che tu abbia ragione: non si tratta della solita escursione di un giorno... Dobbiamo tenere i margini di sicurezza per considerare imprevisti che possano attardare il gruppo. Il tambura non so in che condizioni sia: ho sentito dire che di recente quel tratto della strada è stato sistemato. Premetto che non ci sono mai stato fino a la' ma dalle foto che ho sotto mano quel tratto sembra più adatto a un trekking a piedi che ad un escursione in MTB... Però sa di impresa come ai primi tempi della MTb in Italia !!! :D
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Ti posso dire che è duro anche a piedi, ci sono dei gradoni che risulteranno molto impegnativi anche in discesa.
Come ho già detto appena il clima me lo permette vado, percorro, fotografo e faccio un bel resoconto.
Io partirò da Resceto, salgo il tambura (spingendo per la maggior parte del percorso), sendo dall'altro lato e a quel punto torno indietro e percorro il tratto che faremo noi.
 

iuppareppa

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secco ha scritto:
iuppareppa ha scritto:
@ Renzo
Penso che tu abbia ragione: non si tratta della solita escursione di un giorno... Dobbiamo tenere i margini di sicurezza per considerare imprevisti che possano attardare il gruppo. Il tambura non so in che condizioni sia: ho sentito dire che di recente quel tratto della strada è stato sistemato. Premetto che non ci sono mai stato fino a la' ma dalle foto che ho sotto mano quel tratto sembra più adatto a un trekking a piedi che ad un escursione in MTB... Però sa di impresa come ai primi tempi della MTb in Italia !!! :D
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Ti posso dire che è duro anche a piedi, ci sono dei gradoni che risulteranno molto impegnativi anche in discesa.
Come ho già detto appena il clima me lo permette vado, percorro, fotografo e faccio un bel resoconto.
Io partirò da Resceto, salgo il tambura (spingendo per la maggior parte del percorso), sendo dall'altro lato e a quel punto torno indietro e percorro il tratto che faremo noi.

Dato il carattere montuoso della zona non sarebbe male tenere nota dei tempi di percorrenza e dell'esistenza di ripari: che troveremo molte Osterie dove ripararci in caso di acquazzoni :?
Mi risulta che ci siamo anche delle varianti della strada: quando sarà il momento dimmi qualcosa che vedo di documentarti e farti avere il materiale :-o
 

bob

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secco ha scritto:
...
Io partirò da Resceto, salgo il tambura (spingendo per la maggior parte del percorso), sendo dall'altro lato e a quel punto torno indietro e percorro il tratto che faremo noi.

secco, se ce da spingere, sai che puoi trovare adepti :smile:
 

Renzo ®

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Ti posso dire che è duro anche a piedi, ci sono dei gradoni che risulteranno molto impegnativi anche in discesa.
Come ho già detto appena il clima me lo permette vado, percorro, fotografo e faccio un bel resoconto.
Io partirò da Resceto, salgo il tambura (spingendo per la maggior parte del percorso), sendo dall'altro lato e a quel punto torno indietro e percorro il tratto che faremo noi.[/quote]


Ma che l'hai sognato stanotte????
Se yu arrivi al Rifugio Conti è già grassa!!! :-?
 

Renzo ®

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iuppareppa ha scritto:
@ Renzo
Penso che tu abbia ragione: non si tratta della solita escursione di un giorno... Dobbiamo tenere i margini di sicurezza per considerare imprevisti che possano attardare il gruppo. Il tambura non so in che condizioni sia: ho sentito dire che di recente quel tratto della strada è stato sistemato. Premetto che non ci sono mai stato fino a la' ma dalle foto che ho sotto mano quel tratto sembra più adatto a un trekking a piedi che ad un escursione in MTB... Però sa di impresa come ai primi tempi della MTb in Italia !!! :D
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Infatti, la salita al Passo della Tambura sa di impresa, più che di escursione, anche se quando siamo arrivati al valico il peggio ha ancora da venire!!! La Discesa! Sono 1250 mt di dislivello in quasi 6 km.
Il tracciato è stato recentemente ristrutturato, in pratica è quasi un selciato di 6 km. Il problema è la pendenza costante e l'esposizione, nel senso che non è "conveniente" uscire di strada

Per i ripari: a Formignacola, poco dopo Arnetola, c'è una Cappelletta (Marginetta), prima del passo c'è una Grotta, dopo il Passo c'è il rifugio CAI Nello Conti, ancora più a valle un'altra Marginetta

Tempi di percorrenza?? Alti :???:
Quando capiterò a Firenze comprerò il libro Garfagnana in MTB dove credo di poter trovare notizie interessanti, altrimenti scriverò ad un certo [email protected] che pare ne sppia abbastanza di quei luoghi
 

iuppareppa

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Penso che tu abbia ragione: non si tratta della solita escursione di un giorno... Dobbiamo tenere i margini di sicurezza per considerare imprevisti che possano attardare il gruppo. Il tambura non so in che condizioni sia: ho sentito dire che di recente quel tratto della strada è stato sistemato. Premetto che non ci sono mai stato fino a la' ma dalle foto che ho sotto mano quel tratto sembra più adatto a un trekking a piedi che ad un escursione in MTB... Però sa di impresa come ai primi tempi della MTb in Italia !!! :D
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Infatti, la salita al Passo della Tambura sa di impresa, più che di escursione, anche se quando siamo arrivati al valico il peggio ha ancora da venire!!! La Discesa! Sono 1250 mt di dislivello in quasi 6 km.
Il tracciato è stato recentemente ristrutturato, in pratica è quasi un selciato di 6 km. Il problema è la pendenza costante e l'esposizione, nel senso che non è "conveniente" uscire di strada

Per i ripari: a Formignacola, poco dopo Arnetola, c'è una Cappelletta (Marginetta), prima del passo c'è una Grotta, dopo il Passo c'è il rifugio CAI Nello Conti, ancora più a valle un'altra Marginetta

Tempi di percorrenza?? Alti :???:
Quando capiterò a Firenze comprerò il libro Garfagnana in MTB dove credo di poter trovare notizie interessanti, altrimenti scriverò ad un certo [email protected] che pare ne sppia abbastanza di quei luoghi

Quella e-mail non mi è nuova... E' il Pazzo di Lucca. Si credo che potrebbe dare notizie utili. Temiamo conto che il valico della Tambura è all'ultimo giorno. Il giorno precedente si Valica a S. Pellegrino in Alpe verso le 13.00. Occorre avvicinarsi il più possibile il giorno precedente.
 

iuppareppa

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Ciao a tutti :D
Proprio ieri ho finito di verificare la parte che da Sassuolo arriva alle prime colline.
Ad un tratto mi sono travato su un tratto in salita con ben 3 possibilità:
- La strada Vandelli che si presentava come una traccia tra i campi abbastanza "fangosa" nella parte iniziale e poi che intersecava diverse volte l'asfalto.
- La strada asfaltata che intersecava il tracciato originale.
- Una carreggiabile bella tosta con un fondo neanche tanto rovinato che poi intercettava il tracciato originale sulla dorsale senza mai intersecare l'asfalto fino alla confluenza con tracciato della Vandelli.
Consirerando che la prima tappa è lunga: voi preferireste stare il più possibile aderenti al tracciato originale; risparmiare un pò d'energie utilizzando qualche tratto asfaltato; utilizzare una variante più off-road?
 

bob

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31/10/02
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il problema per me è la fattibilità del percorso in generale, da cui la principale preoccupazione sul risparmio di energie... ma se metto da parte questa "paura" direi - bitume + off road.
 

iuppareppa

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secco ha scritto:
anche per me la terza va bene.

P.S ieri sul tambura è morto un alpinista che è sgusciato sul ghiaccio.

Questo incoraggia parecchio... :(
Beh, se non altro noi non dovremmo trovarlo in chiaccio
Allorami pare di capire che le preferenze vadano tra il risparmio di energie ma soprattutto all'evitare l'orrido bitume...
 

iuppareppa

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Tempi di percorrenza?? Alti :???:
Quando capiterò a Firenze comprerò il libro Garfagnana in MTB dove credo di poter trovare notizie interessanti, altrimenti scriverò ad un certo [email protected] che pare ne sppia abbastanza di quei luoghi

L'ho contattato io e questa è stata la sua risposta:
"La scorsa domenica ero proprio
a passo Tambura con ramponi e piccozza. Al passo Tambura, dove passava la
Vandelli, si arriva dalla val d'Arnetola (sopra Vagli). La salita dovrebbe
essere pedalabile per il 60-70%. L'ultimo tratto e' impossibile. Dal passo a
Resceto ci sono un paio di tratti in cui bisogna scendere fino al bivio
col rifugio Conti, poi apri la manetta del gas e vai tranquillo fino alla
West Coast."


Quindi diciamo che la prima tappa è bella lunga.
La seconda è sorse la meno impegnativa (anche se si ha alle spalle una bella giornata di pedale).
La terza è quela da pianificare meglio im modo da non trovarsi a corto di benzina o esposti a temporali o accidenti vari...
Forza toscani che qua in Emilia siamo quasi operativi :D
.
 

Renzo ®

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Il punto più alto dove poter pernottare è all'Albergo Le Alpi a Vagli di sotto
(posto tappa Apuane Trekking) Il percorso da lì fino alla salita vera e propria è piuttosto breve e non impegnativa (metà è asfalto)
Direi che per il tratto Apuano non è che ci siano da pianificare troppe cose, il tragitto e il pernottamento sono obbligati!
 

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