Via Francigena In Mtb

-Ghiglio-

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www.fratellighigliani.it
Avviso a tutti i Pellegrini..!!!
Alla prossima francigena lasciate perdere il tratto che da Pavia porta a Po tremoli passando da Pavia,pericoloso e palloso..!passate piuttosto dalla Val Trebbia, ospitalità incredibile,posti luoghi e gente che fan la differenza..!scusate se nn scrivo molto ma sono con l'Iphone e provato da una serata con ragazzi di borgotaro..A presto Pelllllllegrini....!!!
 
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Avviso a tutti i Pellegrini..!!!
Alla prossima francigena lasciate perdere il tratto che da Pavia porta a Po tremoli passando da Pavia,pericoloso e palloso..!passate piuttosto dalla Val Trebbia, ospitalità incredibile,posti luoghi e gente che fan la differenza..!scusate se nn scrivo molto ma sono con l'Iphone e provato da una serata con ragazzi di borgotaro..A presto Pelllllllegrini....!!!

Quando rientri poi spiega bene bene la deviazione che hai fatto, così eventualmente la segnaliamo anche a chi ha redatto le guide.
Ma ascolta, i tratti erano segnalati come Via Francigena?
 

Glicerina

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In questi casi useresti una sola credenziale o una diversa tutti gli anni ?

Per quanto ne so io sul Cammino di Santiago puoi utilizzare un'unica credenziale anche se lo completi in anni diversi.
Non so sulla Via, ma penso valga la stessa regola.
Al massimo puoi provare a informarti presso la Confraternita di San Jacopo a Perugia.
Il sito è: http://www.confraternitadisanjacopo.it/

Ciao!
 

Glicerina

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Pensa che proprio stasera vado a casa loro.:celopiùg:

Veramente??

Se puoi e se loro possono prova a chiedere di inserire nella prossima edizione (nella sezione dove dormire di ogni tappa) anche l'elenco degli ostelli ad "assistenza povera" (quelli ad offerta per intenderci).
In modo tale che guida e sito ufficiale della Via siano allineati.

Ah!
Prima che me ne dimentichi: sul sito ufficiale della Via viene dato come Fontenivola/Sutri un ostello (Chiesa di San Giovanni) che in realtà si trova a Capranica (5 km abbondanti prima).
Lo so perchè l'abbiamo vissuta sulla nostra pelle: arriviamo a Fontenivola dopo un salitone, chiamiamo e ci sentiamo rispondere (anche in malo modo) che avremmo fatto prima ad andare direttamente a Roma piuttosto che a tornare indietro.
A quel punto eravamo di fronte all'Oasi di Pace delle Sorelle Francescane di Fontenivola e abbiamo dormito lì (20 euro) però vi risparmio i miei commenti prima di entrare..
 

Glicerina

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Ragazzi mi sono messo d'impegno e, come vi dicevo l'altro giorno, ho iniziato a scrivere il mio racconto della nostra Francigena.

Voglio portare avanti entrambi i progetti (libro Cammino + libro Francigena).

Per intanto vi riporto qui l'introduzione!
Spero vi piaccia!

Notte.

La stanza è buia, appena illuminata dalla luce azzurrognola del monitor del mio pc.

Il silenzio è interrotto dal picchiettare ritmico delle mie dita sulla tastiera.

Whizzy dorme sul divano, finalmente tranquilla.

Fino a pochi minuti fa miagolava e piangeva perchè voleva convincermi a lasciarle fare un giro supplementare nel cortile.

Adesso si muove come a voler trovare la posizione, quasi sospirando.



Laura stasera è stata qui.

Ha cucinato lei: gnocchi al gorgonzola preceduti da un antipasto misto con carciofini, insalata russa, pomodori secchi, feta greca e parmigiano.

Abbiamo bevuto birra, due bottiglie a testa.

Entrambi abbronzati da ciclisti, sereni e con la testa ancora vuota e rilassata tipica di quando sei appena tornato dalle vacanze e i problemi, i casini quotidiani, le preoccupazioni, l'ufficio e le bollette da pagare non ti hanno ancora dato il loro personalissimo bentornato.



Nerina è di là, in camera, avvolta da un telo bianco messo su per non fare sporcare il muro e per proteggerla dalla polvere.

La guardo da lontano, nella penombra: un po’ con orgoglio, un po’ con malinconia.

"Ragazza mia, quando ti manderò in pensione ne avrai da raccontare..."

Chiudo gli occhi, poi cerco la cartella contenente le foto del Cammino di due anni fa.

Le guardo e le sensazioni di allora si sovrappongono a quelle di oggi.

Panorami, colori, polvere, cielo, caldo, sete, mosche, zanzare, sassi, fame, fatica, meraviglia, emozione, silenzi carichi di significato, risate, salite, discese.



Un altro viaggio è diventato ricordo.

Fino a ieri era progetto, sere passate al telefonino per prenotare i vari ostelli, mail da scrivere in trepidante attesa di una risposta, pagine di una guida da leggere e rileggere, consigli chiesti agli amici del Forum, dettagli da pianificare, portapacchi da rimontare, pastiglie freno teoricamente da sostituire.



Oggi è negli occhi vivaci, felici e sempre in movimento di Suor Ginetta a Siena, nei piedi incerottati e doloranti di Alessandro a San Quirico D'Orcia, nei dolci offerti dal Sembola a Buonconvento, negli infiniti campi di girasole che facevano da sfondo allo svolazzare della bandana rossa di Laura, nelle domande mirate di Pietro a Viterbo, negli occhi tormentati, pensierosi, inquieti di Angelo a La Storta, nella serenità inscalfibile di Suor Casta, nelle nostre continue e profonde domande su fede e religione, nei panini con acciughe e pesto di Acquapendente.



"Ti rendi conto? Siamo arrivati a Roma in bici!"

Laura ed io ce lo siamo ripetuti almeno cento volte in treno durante il viaggio di ritorno.

Santiago 2009, Roma 2011.

In mezzo il drammatico giorno di Bilbao 2010 quando, all’inizio della terza tappa di un Cammino del Nord che si stava annunciando come meraviglioso, fummo costretti a rientrare a casa per cause di forza maggiore.



Volti, storie, incontri, sguardi.

Si chiude una nuova fetta di vita, si torna malinconicamente al quotidiano.

Ma la testa è già pronta e vaga ancora da qualche parte, pronta a una nuova avventura.

Potrebbe essere la Via della Plata in Spagna, un Safari bike in Sud Africa oppure chissà cos'altro.

Non mi preoccupo.



Questa Via Francigena mi ha insegnato una cosa: un viaggio non si organizza.



Un viaggio ti nasce dentro e inizia a chiamarti giorno dopo giorno fino a quando non ti ha completamente conquistato.

Magari te ne dimentichi per un pò, ma poi arriva il giorno in cui ti trovi seduto alla scrivania del tuo ufficio e, navigando distrattamente su internet, leggi un'anonima pagina dedicata ad un'avventura su due ruote.

Incuriosito ti sistemi meglio sulla sedia, ti avvicini al monitor per leggere con più attenzione, guardi fuori dalla finestra e poi inizi a fantasticare.

Lì nasce la fiammella, l'idea.

Capirai da solo se basterà un colpo di vento a farla spegnere oppure se dentro di te scoppierà un incendio che non smetterà di ardere fino a quando non ti sarai rimesso in marcia.
 
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Ragazzi mi sono messo d'impegno e, come vi dicevo l'altro giorno, ho iniziato a scrivere il mio racconto della nostra Francigena.

Voglio portare avanti entrambi i progetti (libro Cammino + libro Francigena).

Per intanto vi riporto qui l'introduzione!
Spero vi piaccia!

Notte.

La stanza è buia, appena illuminata dalla luce azzurrognola del monitor del mio pc.

Il silenzio è interrotto dal picchiettare ritmico delle mie dita sulla tastiera.

Whizzy dorme sul divano, finalmente tranquilla.

Fino a pochi minuti fa miagolava e piangeva perchè voleva convincermi a lasciarle fare un giro supplementare nel cortile.

Adesso si muove come a voler trovare la posizione, quasi sospirando.



Laura stasera è stata qui.

Ha cucinato lei: gnocchi al gorgonzola preceduti da un antipasto misto con carciofini, insalata russa, pomodori secchi, feta greca e parmigiano.

Abbiamo bevuto birra, due bottiglie a testa.

Entrambi abbronzati da ciclisti, sereni e con la testa ancora vuota e rilassata tipica di quando sei appena tornato dalle vacanze e i problemi, i casini quotidiani, le preoccupazioni, l'ufficio e le bollette da pagare non ti hanno ancora dato il loro personalissimo bentornato.



Nerina è di là, in camera, avvolta da un telo bianco messo su per non fare sporcare il muro e per proteggerla dalla polvere.

La guardo da lontano, nella penombra: un po’ con orgoglio, un po’ con malinconia.

"Ragazza mia, quando ti manderò in pensione ne avrai da raccontare..."

Chiudo gli occhi, poi cerco la cartella contenente le foto del Cammino di due anni fa.

Le guardo e le sensazioni di allora si sovrappongono a quelle di oggi.

Panorami, colori, polvere, cielo, caldo, sete, mosche, zanzare, sassi, fame, fatica, meraviglia, emozione, silenzi carichi di significato, risate, salite, discese.



Un altro viaggio è diventato ricordo.

Fino a ieri era progetto, sere passate al telefonino per prenotare i vari ostelli, mail da scrivere in trepidante attesa di una risposta, pagine di una guida da leggere e rileggere, consigli chiesti agli amici del Forum, dettagli da pianificare, portapacchi da rimontare, pastiglie freno teoricamente da sostituire.



Oggi è negli occhi vivaci, felici e sempre in movimento di Suor Ginetta a Siena, nei piedi incerottati e doloranti di Alessandro a San Quirico D'Orcia, nei dolci offerti dal Sembola a Buonconvento, negli infiniti campi di girasole che facevano da sfondo allo svolazzare della bandana rossa di Laura, nelle domande mirate di Pietro a Viterbo, negli occhi tormentati, pensierosi, inquieti di Angelo a La Storta, nella serenità inscalfibile di Suor Casta, nelle nostre continue e profonde domande su fede e religione, nei panini con acciughe e pesto di Acquapendente.



"Ti rendi conto? Siamo arrivati a Roma in bici!"

Laura ed io ce lo siamo ripetuti almeno cento volte in treno durante il viaggio di ritorno.

Santiago 2009, Roma 2011.

In mezzo il drammatico giorno di Bilbao 2010 quando, all’inizio della terza tappa di un Cammino del Nord che si stava annunciando come meraviglioso, fummo costretti a rientrare a casa per cause di forza maggiore.



Volti, storie, incontri, sguardi.

Si chiude una nuova fetta di vita, si torna malinconicamente al quotidiano.

Ma la testa è già pronta e vaga ancora da qualche parte, pronta a una nuova avventura.

Potrebbe essere la Via della Plata in Spagna, un Safari bike in Sud Africa oppure chissà cos'altro.

Non mi preoccupo.



Questa Via Francigena mi ha insegnato una cosa: un viaggio non si organizza.



Un viaggio ti nasce dentro e inizia a chiamarti giorno dopo giorno fino a quando non ti ha completamente conquistato.

Magari te ne dimentichi per un pò, ma poi arriva il giorno in cui ti trovi seduto alla scrivania del tuo ufficio e, navigando distrattamente su internet, leggi un'anonima pagina dedicata ad un'avventura su due ruote.

Incuriosito ti sistemi meglio sulla sedia, ti avvicini al monitor per leggere con più attenzione, guardi fuori dalla finestra e poi inizi a fantasticare.

Lì nasce la fiammella, l'idea.

Capirai da solo se basterà un colpo di vento a farla spegnere oppure se dentro di te scoppierà un incendio che non smetterà di ardere fino a quando non ti sarai rimesso in marcia.


Glice.........sei un GRANDE!!!:}}}:
 

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Per adesso mi accontento dell'introduzione,quando sara' il momento mi farebbe piacere legger l'intero libro.....

Oggi pomeriggio ho iniziato a scrivere il primo capitolo (me lo sono girato in bozza anche qui a casa così, appena finisco di caricare le foto sul sito mi porto un pò avanti).
Ci vorrà un pò (il mio problema è che voglio raccontare tutto, non ho il dono della sintesi) ma mi impegno ufficialmente a finirlo per quest'autunno!

Intanto grazie!
 

Glicerina

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scusa, ma Laura l'hai portata come "sherpa"? tu niente sacche? complimenti a tutti e due per l'impresa, ma soprattutto per la suspence che stai mantenendo sui tuoi racconti!!!!!!!

ma ti pare che dobbiamo aspettare l'autunno per sapere come e' andata?
:celopiùg:

:-)
In effetti Laura sto giro era più carica di me, ma aveva dietro anche pettine (che al sottoscritto, per pure ragioni di vezzo e NON per scelta non serve :-) ), beauty case con di tutto e di più dentro e poi chissà cos'altro...
Le sue borse sembravano il pozzo di San Patrizio: ne tirava sempre fuori qualcosa!! :smile:
Ero carico anche io, un pò di meno però. Avevo tenuto scariche le borse lasciando scarpe e materiale ciclistico nello zaino.
Peccato che al terzo giorno lo zaino abbia pensato di abbandonarmi definitivamente e che sia servito solo a portarmi dietro i materassini!!!
 

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Ciao!
Allora com'è andata ieri sera?

PS: stamattina mi è venuta in mente una cosa che in questi giorni mi sono sempre dimenticato di scrivere.
Se pensate di arrivare a Roma di Sabato o Domenica non potrete avere il "testimonio" (l'equivalente della Compostela rilasciata a Santiago) perchè, a differenza di quanto accade in Spagna, l'ufficio è chiuso (no comment!)
 

Glicerina

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Luca, l'itinerario cui ti riferisci è questo?

http://compostela.pellegrinando.it/sezioni.php?seid=4491
 

Miellino

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Ciao!
Allora com'è andata ieri sera?
Ieri sera è andato tutto molto bene mi hanno spiegato un sacco di cose e alla fine mi hanno consigliato ti non farlo come se fosse un pellegrinaggio visto che lo devo fare con due bambini hanno detto che è meglio cercare di dormire breakfast così saremo più comodi. Inoltre se lo farò sarà sicuramente a piedi perché ho scoperto che il bambino piccolo non può ancora stare nel carretto usato con la mountain-bike


Se pensate di arrivare a Roma di Sabato o Domenica non potrete avere il "testimonio" (l'equivalente della Compostela rilasciata a Santiago) perchè, a differenza di quanto accade in Spagna, l'ufficio è chiuso (no comment!)

a tal proposito mi sembra di ricordare che se lo avvisi due prima c'è un parroco che ti consegna comunque l'attestato
 
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