h. 8:15
Tanto sonno, poche certezze: non so chi ci sarebbe stato alla partenza, non avevo ancora deciso il percorso, il cielo appariva grigio, cadeva qualche goccia di pioggia.
L'unica cosa di cui ero sicuro era la presenza di Luca (Luc7a) che mi aveva assicurato che ci sarebbe stato, alle 8:30.
E infatti, uscito di casa con un po' di anticipo per scaldar le gambe, incontro nell'ordine Turo, Jambo e Giuseppe; bene, con Luca saremo in 5!
Luca tarda ma lo capiamo, è giovane lui, il sabato esce e fa tardi, ci avviamo decidendo che andremo verso monte, passando davanti a casa di Luca che si unirà a noi.
h. 12:00
Il cellulare suona: arriva un messaggio, "scusa per la mia non presenza ma non ho sentito la sveglia", il numero che lo spedisce corrisponde a quello di Luca.
Puntualizzo:
1 - non ha sentito la sveglia
2 - non ha sentito gli urli sotto la finestra
3 - non ha sentito il campanello
4 - non ha sentito i sassi tirati contro le persiane
5 - non ha sentito il cellulare
nel frattempo
Ormai è chiaro a tutti: eravamo solo in quettro; deciso la destinazione: le brecciate attorno a MAcerata Feltria.
Saliamo dalla strada di Valditeva, scendiamo per Ca'Antonio e risaliamo verso la Castellina, il cielo è grigio, non piove, la temperatura tiepida, il vento un poco fastidioso.
Ariviamo in vista di MAcerata Feltria, scegliamo di scendere dalla pineta e dalla sterrata verso il mulino, le ginestre, schiacciate dal peso della neve dei giorni scorsi, invadono la strada, il fondo è buono, la discesa ripida e veloce. Attraversiamo la provinciale e risaliamo sulla brecciata che la settimana scorsa abbiamo abbandonato per la presenza di neve. La salita è ripida, molto ripida; arriviamo sul crinale e ci dirigiamo verso Santa Lucia. Qui un conciliabolo per decidere il da farsi: scegliamo di proseguire sulla brecciata, destinazione Pietrarubbia. Scendiamo veloci fino al fondovalle, risaliamo verso Serra di Piastra dove un gentile vecchietto disseta alcuna di noi, proseguiamo per Petrelle e poi per Pietrafagnana, solo un auto ci supera, la strada prosegue tra i calanchi, sempre affascinanti da osservare, arrivati sfilacciati al GPM, vediamo il versante sud del Carpegna, con la neve ormai quasi completamente sciolta. Arriviamo all'asfaltata e tranquillamente rientriamo al punto di partenza.
La bellezza dei luoghi attraversati, le belle carrarecce e le brecciate comode e tranquille ci invitano a scambiarci una promessa: presto torneremo, probabilmente già ad aprile, con un giro in senso inverso, per goderci di nuovo una domenica in mezzo a questi splendidi posti, così vicino a casa, che alcuni di noi non avevano mai visto.