Valconca e dintorni

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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luc7a

Biker infernalis
16/8/08
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Mercatino Conca
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Dopo 3 settimane finalmente sono tornato a pedalare una 40 di Km bitumosi e 1000 mt di dislivello.......ma quanta neve ce sul monte?!?! ci sono dei refne ad occhio che arriveranno al metro.
In alto cmq in fuoristadra e impossibile pedalare.......
 

apenseri

Moderatur....... chi, io?
20/6/08
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Valconca
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R.R. 9.2 (AM)
da Morciano ore 8,30 giro di San Gregorio durata 3 ore circa dislivello circa 800 mt

da Mercatino Conca ore 8,30 durata 4 ore circa, dislivello 1500 mt circa
Stamattina appuntamento di buo ora per il "1500" domenicale.
Alla partenza eravamo in 6, uno si è aggiunto poco dopo, un altro si è affiancato ma poi si è fatto suggestionare dal ritmo iniziale impresso dall'Ispettore, si è quindi defilato per un "giro tranquillo".
La truppa si è spinta verso sud, sfiorando Cerignano, salendo a Sassocorvaro e ridiscendendo alla diga. Abbiamo tentato una brecciata ma dopo poche centinaia di metri ci siamo accorti che non era passato lo spazzaneve ed abbiamo desistito.
Poi il parco dell monache (ancora assenti!) e la risalita versso laFaggiola; per concludere, la micidiale salita di Petorno e la veloce discesa fino a Mercatino.
Obiettivo 1500 non raggiunto per un centinaio di metri.
Sole splendido ed aria appen a fresca.
 
Stamattina appuntamento di buo ora per il "1500" domenicale.
Alla partenza eravamo in 6, uno si è aggiunto poco dopo, un altro si è affiancato ma poi si è fatto suggestionare dal ritmo iniziale impresso dall'Ispettore, si è quindi defilato per un "giro tranquillo".
La truppa si è spinta verso sud, sfiorando Cerignano, salendo a Sassocorvaro e ridiscendendo alla diga. Abbiamo tentato una brecciata ma dopo poche centinaia di metri ci siamo accorti che non era passato lo spazzaneve ed abbiamo desistito.
Poi il parco dell monache (ancora assenti!) e la risalita versso laFaggiola; per concludere, la micidiale salita di Petorno e la veloce discesa fino a Mercatino.
Obiettivo 1500 non raggiunto per un centinaio di metri.
Sole splendido ed aria appen a fresca.
Devo pubblicamente fare i complimenti a APENSERI per averci guidato in inedite stradine e stradelle verso Sassocorvaro dove ci siamo misurati, a suon di rapportacci, su' per la "salita di Cristian" , molto" tecnichino" il parco delle monache, sempre allenante la Faggiola, Petorno ha concluso il dislivello odierno, il rientro a Mercatino molto "vivace" . Auguri di guarigione a Busbiker il grande assente di oggi
 

apenseri

Moderatur....... chi, io?
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R.R. 9.2 (AM)
Devo pubblicamente fare i complimenti a APENSERI per averci guidato in inedite stradine e stradelle .........
Questo è niente: come vi ho detto stamattina, ci sono tanti bei percorsi in quella zona, appena il meteo favorevole lo permetterà ed i vostri impegni agonistici vi lasceranno liberi un'altra domenica vi ci accompagnerò molto volentieri.
........... Sassocorvaro dove ci siamo misurati, a suon di rapportacci, su' per la "salita di Cristian"
A dire il vero quella non è la salita di Cristian.
La salita di Cristian è quella che noi abbiamo affrontato in discesa e che ci ha portato alla diga.
 
Questo è niente: come vi ho detto stamattina, ci sono tanti bei percorsi in quella zona, appena il meteo favorevole lo permetterà ed i vostri impegni agonistici vi lasceranno liberi un'altra domenica vi ci accompagnerò molto volentieri.

A dire il vero quella non è la salita di Cristian.
La salita di Cristian è quella che noi abbiamo affrontato in discesa e che ci ha portato alla diga.

Secondo te, quale delle 2 è piu' difficile ?
 
Questo è niente: come vi ho detto stamattina, ci sono tanti bei percorsi in quella zona, appena il meteo favorevole lo permetterà ed i vostri impegni agonistici vi lasceranno liberi un'altra domenica vi ci accompagnerò molto volentieri.

A dire il vero quella non è la salita di Cristian.
La salita di Cristian è quella che noi abbiamo affrontato in discesa e che ci ha portato alla diga.

Quella della diga (Sentiero delle Coste) non l'ho mai fatta in salita.
Mi sembra sia bella tosta, di sicuro con fondo umido o bagnato, la ruota posteriore tenderà a slittare.
Qualcuno stamattina aveva il GPS ..... da lì non si riesce a vedere la pendenza delle due salite?
Domani gli chiedo le pendenze di entrambi...
 

apenseri

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Domattina partenza da Mercatino h. 8:30.
Chi si vuole aggregare si faccia sentire.
Destinazione per ora ignota: decideremo sul momento.
 

jpengiu

Biker popularis
Ieri mattina ho fatto il percorso del Ventena salendo dal santuario degli uccelli.
Lungo i tornanti della prima salita impegnativa (via San Teodoro) c'è una casa con un ampio terreno recintato con un maremmano libero di scorazzare all'interno della proprietà.
La staccionata è veramente bassa e il maremmano per saltarla non deve fare molta fatica.
Tutte le volte che arrivo li il cane, con forte istinto territoriale, incomincia a fare il cane e ad abbaiare ringhiando. (non ci sono tracce del padrone)

Seguendo il consiglio di un mio amico cinofilo, tutte le volte scendo dalla bici e mi faccio quel pezzo di strada a piedi.
Secondo lui se rimango in sella il cane la percepisce come una fuga e debolezza e aumenta il rischio che possa saltare la staccionata.

Ho purtroppo la fobia dei cani fin da da piccolo, quando sono stato morso da un pastore Tedesco (ovviamente la colpa era stata mia e non del cane).

Voi quando passate di li come vi comportate? Ci sono rischi se la salita la faccio in sella? :nunsacci:
 

apenseri

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R.R. 9.2 (AM)
h. 8:15
Tanto sonno, poche certezze: non so chi ci sarebbe stato alla partenza, non avevo ancora deciso il percorso, il cielo appariva grigio, cadeva qualche goccia di pioggia.
L'unica cosa di cui ero sicuro era la presenza di Luca (Luc7a) che mi aveva assicurato che ci sarebbe stato, alle 8:30.
E infatti, uscito di casa con un po' di anticipo per scaldar le gambe, incontro nell'ordine Turo, Jambo e Giuseppe; bene, con Luca saremo in 5!
Luca tarda ma lo capiamo, è giovane lui, il sabato esce e fa tardi, ci avviamo decidendo che andremo verso monte, passando davanti a casa di Luca che si unirà a noi.

h. 12:00
Il cellulare suona: arriva un messaggio, "scusa per la mia non presenza ma non ho sentito la sveglia", il numero che lo spedisce corrisponde a quello di Luca.
Puntualizzo:
1 - non ha sentito la sveglia
2 - non ha sentito gli urli sotto la finestra
3 - non ha sentito il campanello
4 - non ha sentito i sassi tirati contro le persiane
5 - non ha sentito il cellulare

nel frattempo
Ormai è chiaro a tutti: eravamo solo in quettro; deciso la destinazione: le brecciate attorno a MAcerata Feltria.
Saliamo dalla strada di Valditeva, scendiamo per Ca'Antonio e risaliamo verso la Castellina, il cielo è grigio, non piove, la temperatura tiepida, il vento un poco fastidioso.
Ariviamo in vista di MAcerata Feltria, scegliamo di scendere dalla pineta e dalla sterrata verso il mulino, le ginestre, schiacciate dal peso della neve dei giorni scorsi, invadono la strada, il fondo è buono, la discesa ripida e veloce. Attraversiamo la provinciale e risaliamo sulla brecciata che la settimana scorsa abbiamo abbandonato per la presenza di neve. La salita è ripida, molto ripida; arriviamo sul crinale e ci dirigiamo verso Santa Lucia. Qui un conciliabolo per decidere il da farsi: scegliamo di proseguire sulla brecciata, destinazione Pietrarubbia. Scendiamo veloci fino al fondovalle, risaliamo verso Serra di Piastra dove un gentile vecchietto disseta alcuna di noi, proseguiamo per Petrelle e poi per Pietrafagnana, solo un auto ci supera, la strada prosegue tra i calanchi, sempre affascinanti da osservare, arrivati sfilacciati al GPM, vediamo il versante sud del Carpegna, con la neve ormai quasi completamente sciolta. Arriviamo all'asfaltata e tranquillamente rientriamo al punto di partenza.
La bellezza dei luoghi attraversati, le belle carrarecce e le brecciate comode e tranquille ci invitano a scambiarci una promessa: presto torneremo, probabilmente già ad aprile, con un giro in senso inverso, per goderci di nuovo una domenica in mezzo a questi splendidi posti, così vicino a casa, che alcuni di noi non avevano mai visto.
 

luc7a

Biker infernalis
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h. 8:15
Tanto sonno, poche certezze: non so chi ci sarebbe stato alla partenza, non avevo ancora deciso il percorso, il cielo appariva grigio, cadeva qualche goccia di pioggia.
L'unica cosa di cui ero sicuro era la presenza di Luca (Luc7a) che mi aveva assicurato che ci sarebbe stato, alle 8:30.
E infatti, uscito di casa con un po' di anticipo per scaldar le gambe, incontro nell'ordine Turo, Jambo e Giuseppe; bene, con Luca saremo in 5!
Luca tarda ma lo capiamo, è giovane lui, il sabato esce e fa tardi, ci avviamo decidendo che andremo verso monte, passando davanti a casa di Luca che si unirà a noi.

h. 12:00
Il cellulare suona: arriva un messaggio, "scusa per la mia non presenza ma non ho sentito la sveglia", il numero che lo spedisce corrisponde a quello di Luca.
Puntualizzo:
1 - non ha sentito la sveglia
2 - non ha sentito gli urli sotto la finestra
3 - non ha sentito il campanello
4 - non ha sentito i sassi tirati contro le persiane
5 - non ha sentito il cellulare

nel frattempo
Ormai è chiaro a tutti: eravamo solo in quettro; deciso la destinazione: le brecciate attorno a MAcerata Feltria.
Saliamo dalla strada di Valditeva, scendiamo per Ca'Antonio e risaliamo verso la Castellina, il cielo è grigio, non piove, la temperatura tiepida, il vento un poco fastidioso.
Ariviamo in vista di MAcerata Feltria, scegliamo di scendere dalla pineta e dalla sterrata verso il mulino, le ginestre, schiacciate dal peso della neve dei giorni scorsi, invadono la strada, il fondo è buono, la discesa ripida e veloce. Attraversiamo la provinciale e risaliamo sulla brecciata che la settimana scorsa abbiamo abbandonato per la presenza di neve. La salita è ripida, molto ripida; arriviamo sul crinale e ci dirigiamo verso Santa Lucia. Qui un conciliabolo per decidere il da farsi: scegliamo di proseguire sulla brecciata, destinazione Pietrarubbia. Scendiamo veloci fino al fondovalle, risaliamo verso Serra di Piastra dove un gentile vecchietto disseta alcuna di noi, proseguiamo per Petrelle e poi per Pietrafagnana, solo un auto ci supera, la strada prosegue tra i calanchi, sempre affascinanti da osservare, arrivati sfilacciati al GPM, vediamo il versante sud del Carpegna, con la neve ormai quasi completamente sciolta. Arriviamo all'asfaltata e tranquillamente rientriamo al punto di partenza.
La bellezza dei luoghi attraversati, le belle carrarecce e le brecciate comode e tranquille ci invitano a scambiarci una promessa: presto torneremo, probabilmente già ad aprile, con un giro in senso inverso, per goderci di nuovo una domenica in mezzo a questi splendidi posti, così vicino a casa, che alcuni di noi non avevano mai visto.

hai suonato il campanello e pure i sassi.......dormivo proprio bene!!!
 
Ieri mattina ho fatto il percorso del Ventena salendo dal santuario degli uccelli.
Lungo i tornanti della prima salita impegnativa (via San Teodoro) c'è una casa con un ampio terreno recintato con un maremmano libero di scorazzare all'interno della proprietà.
La staccionata è veramente bassa e il maremmano per saltarla non deve fare molta fatica.
Tutte le volte che arrivo li il cane, con forte istinto territoriale, incomincia a fare il cane e ad abbaiare ringhiando. (non ci sono tracce del padrone)

Seguendo il consiglio di un mio amico cinofilo, tutte le volte scendo dalla bici e mi faccio quel pezzo di strada a piedi.
Secondo lui se rimango in sella il cane la percepisce come una fuga e debolezza e aumenta il rischio che possa saltare la staccionata.

Ho purtroppo la fobia dei cani fin da da piccolo, quando sono stato morso da un pastore Tedesco (ovviamente la colpa era stata mia e non del cane).

Voi quando passate di li come vi comportate? Ci sono rischi se la salita la faccio in sella? :nunsacci:
Anni fa la recinzione non esisteva e i cani li trovavamo sulla strada bianca poi dopo vari reclami al comune di Mondaino, il proprietario è stato "convinto" a mettere la rete per tutto il perimetro. Anche se sembra bassa , i cani non li abbiamo piu' visti fuori . E' una bella salita allenante.....il percorso continua verso Montebaiacane e prosegue per il castello di Cerreto, sempre in fuori strada (percorso della prov. di Rimini "Antiche strade di Montefiore" censito dall' A.S.D. San Clemente citta' del vino)
 

mitsui85

Biker popularis
Anni fa la recinzione non esisteva e i cani li trovavamo sulla strada bianca poi dopo vari reclami al comune di Mondaino, il proprietario è stato "convinto" a mettere la rete per tutto il perimetro. Anche se sembra bassa , i cani non li abbiamo piu' visti fuori . E' una bella salita allenante.....il percorso continua verso Montebaiacane e prosegue per il castello di Cerreto, sempre in fuori strada (percorso della prov. di Rimini "Antiche strade di Montefiore" censito dall' A.S.D. San Clemente citta' del vino)

per caso passa di fianco all'agriturismo san tiador ??
 
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