Val Comelico Marathon 2011 a.k.a. "La Pedalonga"

the.mtb.biker

Biker assatanatus
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Dopo la pausa 2010 torna la Pedalonga della Val Comelico, con un nuovo nome e un nuovo percorso di circa 70km e 2500m. disl., più lungo ma nel complesso decisamente meno tenico.

http://www.lapedalonga.it/

Qua i nuovi tracciati:

http://www.lapedalonga.it/Tracciati.html

Conoscendoli praticamente a memoria - sono di casa da quelle parti - posso dire che sono veramente dei signori percorsi.

Sopratuttto il marathon, primo salitone su asfalto fin sul panoramico Monte Zovo, poi discesa scorrevole all'inizio e più impegnativa alla fine.

La salita cattiva a Danta e la planata su Padola da non sottovalutare, quindi nel finale l'ascesa lunga ma pedalabile prima al Montecroce Comelico e poi a Malga Coltrondo e Rinfreddo.

Non c'è più la spettacolare Costa della Spina, al suo posto un Single track parallelo un po' più basso comunque da non sottovalutare.

L'ultima discesa (se confermata dalla mappa) è decisamente più semplice e veloce della precedente.

Poi sempre l'arrivo in salita a quel buco di Sega Digon, forse l'unica pecca di una gara molto interessante.

Non so se quel w-e potrò esserci, in ogni caso io ve la consiglio... ;-)
 

samuelgol

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Sapevo già da Natale delle novità che bollivano in pentola. Il percorso lo conosco sebbene non l'ho mai fatto tutto in una volta. Alcuni passaggi mi lascian perplesso, specie il passaggio dentro Santo Stefano...si tratterebbe di passare da parte a parte il paese(dal ponte verso Sappada, passare per la via principale, tagliare l'incrocio principale in centro paese, per dirigersi verso Danta passando davanti i VVFF per chi conosce il paese), non so sino a che punto sia possibile bloccarlo, specie l'incrocio principale, per il passaggio dei bikers. Rimpiango e molto il vecchio tracciato. Per allungarlo sarebbe bastato fare il Zovo, scendere in Visdende, risalire per Londo e il Palombino e scendere a Malga Melin, lasciando tutto il resto come era.
Ovviamente resta uno dei miei obiettivi di punta della stagione e se il buon Dio vuole, sarò certamente presente all'eventocon il mio compagno storico.
 

the.mtb.biker

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il passaggio dentro Santo Stefano...si tratterebbe di passare da parte a parte il paese(dal ponte verso Sappada, passare per la via principale, tagliare l'incrocio principale in centro paese, per dirigersi verso Danta passando davanti i VVFF per chi conosce il paese), non so sino a che punto sia possibile bloccarlo, specie l'incrocio principale, per il passaggio dei bikers.

è solo una mia ipotesi, ma volendo forse si riese a passare sotto il ponte stradale sul Piave, dovrebbe esserci un pezzo di argine percorribile a piedi, anche se un po' avventurosamente e a piedi... ma sono 10 metri non di più.

Rimpiango e molto il vecchio tracciato. Per allungarlo sarebbe bastato fare il Zovo, scendere in Visdende, risalire per Londo e il Palombino e scendere a Malga Melin, lasciando tutto il resto come era.
Ovviamente resta uno dei miei obiettivi di punta della stagione e se il buon Dio vuole, sarò certamente presente all'eventocon il mio compagno storico.

Secondo me hanno invece fatto la scelta giusta: i percorso vecchio era sì eccezionale, ma forse fin troppo isolato. Con ilpercorso nuovo invece si coinvolgono di più i vari paesi del comprensorio e la gara sarà sicuramente più sentita e seguita, sia per i locals che per i turisti. E volendo si riesce a seguire con molta più facilità spostandosi in auto...
 

samuelgol

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è solo una mia ipotesi, ma volendo forse si riese a passare sotto il ponte stradale sul Piave, dovrebbe esserci un pezzo di argine percorribile a piedi, anche se un po' avventurosamente e a piedi... ma sono 10 metri non di più........
al momento non c'è nulla e la vedo dura fare una passerella sul Piave perchè è troppo largo, oltre che a rischio piena. Come sono le cose adesso, si passa sopra il ponte stradale, si percorre via Udine, si attraversa l'incrocio principale e si va verso i VVFF. La cosa mi lascia molto, ma molto perplesso.
........Secondo me hanno invece fatto la scelta giusta: i percorso vecchio era sì eccezionale, ma forse fin troppo isolato. Con il percorso nuovo invece si coinvolgono di più i vari paesi del comprensorio e la gara sarà sicuramente più sentita e seguita, sia per i locals che per i turisti. E volendo si riesce a seguire con molta più facilità spostandosi in auto...
Il passaggio per i paesi lo lascerei volentieri alle gare su bitume.....se vado sulle Dolomiti e mi fai passare in mezzo alle case, e a fondovalle, mi sembra un controsenso. Poi io la gara la faccio a prescindere, anche se si impazziscono e ce la fanno fare tutta su bitume.....che comunque ce ne sarà parecchio.
 

Winterhawk

Biker grossissimus
Premesso che la zona è stupenda, il percorso del 2009, con il bellissimo sentiero in cresta sul monte Spina, mi aveva entusiasmato.
Sul nuovo mi esprimerò dopo averlo provato... Comunque mi avete messo curiosità... Se i sentieri sono all'altezza (nell'edizione precedente lo erano eccome) non posso mancare! :prost:
 

the.mtb.biker

Biker assatanatus
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Ieri ho provato il nuovo percorso… (pur conoscendolo praticamente già a memoria, una rinfrescata non fa di certo male… :mrgreen: ).

Premetto che ho seguito più o meno quella che è la traccia che si vede in una immagine sul sito della gara…. In linea di massima il percorso è questo anche se potrebbero esserci delle varianti (es.: discesa da Danta, attraversamento di Padola, ultima discesa).

Tecnicamente sarà anche più semplice del vecchio tracciato, ma decisamente più duro! Fino a Padola tutto ok, ma l’ultima salita è infinita e rognosa, con fondo a tratti difficile , diverse discesette e risalite, e continui cambi di pendenza anche accentuati.

Quanto al dislivello, 2500 è il dichiarato, ma si andrà sicuramente oltre i 2600 se non addirittura sui 2700 e oltre. 2750 potrebbe essere una buona stima.

Questa la traccia GPS che ho fatto ieri:
http://connect.garmin.com/activity/81552305

A ieri il percorso è tutto ciclabile a parte:
-qualche lingua di neve in cima al Monte Zovo (10m non di più… ci si passa sopra in bici senza problemi)
-dal passo Montecroce a Coltrondo: diversi brevi tratti di neve nelle zone d’ombra, sia in salita che in discesa. Quasi sempre sono riuscito a farle in bici, ma diverse volte son dovuto andare a piedi e si affondava fino al ginocchio.
-da Rinfreddo al GPM: alcuni tratti di neve aggirabili a piedi
-single track in quota:qui ci sono ancora alcuni piccoli nevai . sono tutti bypassabili a piedi ma verso la fine sono un po’ fastidiosi… ogni 20m in bici 2 a piedi… tutto un scendi e sali. La difficoltà non è tanto nell’andare a piedi, ma nel fatto che ci sono arrivato con oltre 60km nelle gambe…

Comunque, questo il percorso:

La prima salita al Monte Zovo è tutta asfaltata, pedalabile fino a Costa, poi molto ripida (sempre sopra il 10-12%) fino alla cima. Solo l’ultimo chilometro sterrato è un po’ più semplice.

Dopo alcuni brevi saliscendi, il discesone veloce prima sterrato con sassi e radici (niente di che cmq…), poi sterrato compatto, quindi asfalto. Sempre piuttosto ripido e con molti tornanti.

Nei pressi di Costalissoio l’ultima parte di discesa: non è difficilissima però il fondo è spesso sporco, sconnesso e – verso la fine - molto ripido, il che implica di prestare molta attenzione. Molta erba e diversi piccoli guadi.

Fino a S.Stefano falsopiano in discesa asfaltato su strada secondaria.

Seconda salita, verso Danta: era la seconda volta che la facevo, perché dopo averla fatta la prima volta non ci pensavo più a rifarla… :smile: invece pensavo peggio.
Praticamente prima parte molto ripida con un po’ di asfalto, poi spiana su sterrato e presenta diversi falsopiani. Nella parte centrale ci sono 2-3 rampe molto impegnative e cementate (io le ho fatte a piedi) e da qui in poi si alternano tratti pedalabili ad altri più difficili ma non impossibili.
Si arriva al centro ecologico e poi su asfalto si finisce la salita fino a Danta.

Da Danta si prende il percorso vita nel bosco: tutto pressoché pianeggiante e veloce, poi la discesa su Padola è un po’ più impegnativa: prima il taglio nel bosco tra radici e muschio e poi un tratto pianeggiante su strada bianca. Prima di S.Anna ho trovato dei segni blu spray “MTB”… probabilmente è il tracciato della gara: un sentiero nel bosco creato ex-novo che porta a dei prati, e da qui a Padola in un alternanza di sentieri tecnici e strade bianche. Si arriva alla via Crucis e si è in centro.

Pista ciclabile facile fino a Valgrande e poi l’ultima salita.

Fin qui ci sono arrivato bene, ma dopo… si salvi chi può!

La salita al Passo Montecroce si fa per la via più lunga ma meno ripida: di solito io faccio sempre l’altra (corta e ripida) perché si fa prima, ma da stanchi trovo questa della gara più semplice.
Praticamente dopo alcune rampe cementate la pendenza cala e si fa abbastanza dolce. Solo alcune rampe sono più ripide, ma per il resto sempre pedalabile. Verso la fine ci sono però alcuni tornanti cattivi…

Al Montecroce Comelico si arriva per il tratturo erboso… bello ma la bici sembra incollata per terra! :-(

Prossima destinazione: Coltrondo. La prima parte è la salita della Dolomiti Superbike per Nemes, poi deviazione a destra. Poco dopo la salita finisce e dopo una breve discesa iniziano degli sfiancanti saliscendi, e nel finale la salita di fa su fondo smosso (sassi, radici) con rampe impegnative. Ultimo km su asfalto e si arriva alla malga.

Fino a Malga Rinfreddo è semplice, qualche saliscendi/rampetta, e quindi iniziano i dolori… mancano 150m. di dislivello al GPM, tutti su un tratturo sassoso ciclabile ma… a tratti ripido e con 50km e oltre nelle gambe diventa impossibile. Tra le neve e la stanchezza l’ho fatto quasi tutto a piedi.

Infine… dal GPM inizia un bellissimo sentiero in costa, panoramico e a tratti tecnico, che corre senza grosse variazioni altimetriche sul fianco della montagna, parallelo alla famosa Costa della Spina degli altri anni. Il problema è che su questo sentiero la manutenzione è pari a ZERO (almeno ieri, ma negli altri periodi non è che cambi tanto…) quindi sconnesso, con sporco, rami, sassi, diversi guadi e piccoli acquitrini da guadare. Impossibile uscirne puliti… e quasi impossibile anche farlo tutto in bici: il sentiero presenta alcune discese ma anche alcune odiose e difficili risalite.

Arrivati ai prati di Malga… Campobon? (cmq qualcosa di simile…) inizia una larga forestale che in leggera discesa e qualche breve rampetta conduce alla fine della Costa della Spina: da qui inizia la discesa vera e propria, prima su sterrato abbastanza sconnesso e poi su asfalto (fin troppo veloce… ho rischiato un frontale con un’auto) fino a Casamazzagno.

Io mi son fermato qui perché arrivato a casa. Il percorso in realtà continuerebbe su ST-prato fino a Candide e poi giù fino a Gera per una strada bianca ripida e un po’ sconnessa (diversa dal ST degli altri anni). Resta solo un po’ di asfalto in piano e la salita finale all’arrivo.
 
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Ieri ho provato il nuovo percorso… (pur conoscendolo praticamente già a memoria, una rinfrescata non fa di certo male… :mrgreen: ).

Premetto che ho seguito più o meno quella che è la traccia che si vede in una immagine sul sito della gara…. In linea di massima il percorso è questo anche se potrebbero esserci delle varianti (es.: discesa da Danta, attraversamento di Padola, ultima discesa).

Tecnicamente sarà anche più semplice del vecchio tracciato, ma decisamente più duro! Fino a Padola tutto ok, ma l’ultima salita è infinita e rognosa, con fondo a tratti difficile , diverse discesette e risalite, e continui cambi di pendenza anche accentuati.

Quanto al dislivello, 2500 è il dichiarato, ma si andrà sicuramente oltre i 2600 se non addirittura sui 2700 e oltre. 2750 potrebbe essere una buona stima.

Questa la traccia GPS che ho fatto ieri:
[url]http://connect.garmin.com/activity/81552305[/URL]

A ieri il percorso è tutto ciclabile a parte:
-qualche lingua di neve in cima al Monte Zovo (10m non di più… ci si passa sopra in bici senza problemi)
-dal passo Montecroce a Coltrondo: diversi brevi tratti di neve nelle zone d’ombra, sia in salita che in discesa. Quasi sempre sono riuscito a farle in bici, ma diverse volte son dovuto andare a piedi e si affondava fino al ginocchio.
-da Rinfreddo al GPM: alcuni tratti di neve aggirabili a piedi
-single track in quota:qui ci sono ancora alcuni piccoli nevai . sono tutti bypassabili a piedi ma verso la fine sono un po’ fastidiosi… ogni 20m in bici 2 a piedi… tutto un scendi e sali. La difficoltà non è tanto nell’andare a piedi, ma nel fatto che ci sono arrivato con oltre 60km nelle gambe…

Comunque, questo il percorso:

La prima salita al Monte Zovo è tutta asfaltata, pedalabile fino a Costa, poi molto ripida (sempre sopra il 10-12%) fino alla cima. Solo l’ultimo chilometro sterrato è un po’ più semplice.

Dopo alcuni brevi saliscendi, il discesone veloce prima sterrato con sassi e radici (niente di che cmq…), poi sterrato compatto, quindi asfalto. Sempre piuttosto ripido e con molti tornanti.

Nei pressi di Costalissoio l’ultima parte di discesa: non è difficilissima però il fondo è spesso sporco, sconnesso e – verso la fine - molto ripido, il che implica di prestare molta attenzione. Molta erba e diversi piccoli guadi.

Fino a S.Stefano falsopiano in discesa asfaltato su strada secondaria.

Seconda salita, verso Danta: era la seconda volta che la facevo, perché dopo averla fatta la prima volta non ci pensavo più a rifarla… :smile: invece pensavo peggio.
Praticamente prima parte molto ripida con un po’ di asfalto, poi spiana su sterrato e presenta diversi falsopiani. Nella parte centrale ci sono 2-3 rampe molto impegnative e cementate (io le ho fatte a piedi) e da qui in poi si alternano tratti pedalabili ad altri più difficili ma non impossibili.
Si arriva al centro ecologico e poi su asfalto si finisce la salita fino a Danta.

Da Danta si prende il percorso vita nel bosco: tutto pressoché pianeggiante e veloce, poi la discesa su Padola è un po’ più impegnativa: prima il taglio nel bosco tra radici e muschio e poi un tratto pianeggiante su strada bianca. Prima di S.Anna ho trovato dei segni blu spray “MTB”… probabilmente è il tracciato della gara: un sentiero nel bosco creato ex-novo che porta a dei prati, e da qui a Padola in un alternanza di sentieri tecnici e strade bianche. Si arriva alla via Crucis e si è in centro.

Pista ciclabile facile fino a Valgrande e poi l’ultima salita.

Fin qui ci sono arrivato bene, ma dopo… si salvi chi può!

La salita al Passo Montecroce si fa per la via più lunga ma meno ripida: di solito io faccio sempre l’altra (corta e ripida) perché si fa prima, ma da stanchi trovo questa della gara più semplice.
Praticamente dopo alcune rampe cementate la pendenza cala e si fa abbastanza dolce. Solo alcune rampe sono più ripide, ma per il resto sempre pedalabile. Verso la fine ci sono però alcuni tornanti cattivi…

Al Montecroce Comelico si arriva per il tratturo erboso… bello ma la bici sembra incollata per terra! :-(

Prossima destinazione: Coltrondo. La prima parte è la salita della Dolomiti Superbike per Nemes, poi deviazione a destra. Poco dopo la salita finisce e dopo una breve discesa iniziano degli sfiancanti saliscendi, e nel finale la salita di fa su fondo smosso (sassi, radici) con rampe impegnative. Ultimo km su asfalto e si arriva alla malga.

Fino a Malga Rinfreddo è semplice, qualche saliscendi/rampetta, e quindi iniziano i dolori… mancano 150m. di dislivello al GPM, tutti su un tratturo sassoso ciclabile ma… a tratti ripido e con 50km e oltre nelle gambe diventa impossibile. Tra le neve e la stanchezza l’ho fatto quasi tutto a piedi.

Infine… dal GPM inizia un bellissimo sentiero in costa, panoramico e a tratti tecnico, che corre senza grosse variazioni altimetriche sul fianco della montagna, parallelo alla famosa Costa della Spina degli altri anni. Il problema è che su questo sentiero la manutenzione è pari a ZERO (almeno ieri, ma negli altri periodi non è che cambi tanto…) quindi sconnesso, con sporco, rami, sassi, diversi guadi e piccoli acquitrini da guadare. Impossibile uscirne puliti… e quasi impossibile anche farlo tutto in bici: il sentiero presenta alcune discese ma anche alcune odiose e difficili risalite.

Arrivati ai prati di Malga… Campobon? (cmq qualcosa di simile…) inizia una larga forestale che in leggera discesa e qualche breve rampetta conduce alla fine della Costa della Spina: da qui inizia la discesa vera e propria, prima su sterrato abbastanza sconnesso e poi su asfalto (fin troppo veloce… ho rischiato un frontale con un’auto) fino a Casamazzagno.

Io mi son fermato qui perché arrivato a casa. Il percorso in realtà continuerebbe su ST-prato fino a Candide e poi giù fino a Gera per una strada bianca ripida e un po’ sconnessa (diversa dal ST degli altri anni). Resta solo un po’ di asfalto in piano e la salita finale all’arrivo.


Dettagliatissimo come sempre!!!Quasi quasi potrebbero farti cittadino onorario!!!Mitico!!!
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
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Ieri ho provato il nuovo percorso… ....
Comunque, questo il percorso:
............
Fino a S.Stefano falsopiano in discesa asfaltato su strada secondaria. Da Campolongo a Santostefano non dovrebbe farsi l'asfaltata del camping, ma il sentiero che gli passa sopra a sinistra che è il percorso della Bajarde Bike, per poi sbucare in piazzetta e riprendere l'asfalto.
............Praticamente dopo alcune rampe cementate la pendenza cala e si fa abbastanza dolce. Solo alcune rampe sono più ripide, ma per il resto sempre pedalabile. Verso la fine ci sono però alcuni tornanti cattivi…cioè si sale dalla ramificazione a dx subito dopo il bivio per riprendere la strada del passo e quindi non si passa davanti alle terme per poi svoltare a dx dopo 500 mt dalle terme. Giusto?
.........
Arrivati ai prati di Malga… Campobon? Non so come si chiama, ma non è Campobon che quella è in Visdende (la seconda partendo da Pra Marino in senso orario) (cmq qualcosa di simile…) inizia una larga forestale che in leggera discesa e qualche breve rampetta conduce alla fine della Costa della Spina: da qui inizia la discesa vera e propria, prima su sterrato abbastanza sconnesso e poi su asfalto (fin troppo veloce… ho rischiato un frontale con un’auto) fino a Casamazzagno.
..............
In rosso una domanda e un paio di rettifiche. Concordo con te che sarà ben più dura sia per il molto maggiore kilometraggio, sia per il molto maggiore dislivello e sia perchè prima si aveva di fatto un unico salitone iniziale e una salitella finale, mentre ora salite e discese sono molto più alternate, così uno fa in tempo a freddarsi ben bene e inkiodarsi le zampette come i grandi. Riguardo a guadi, rami e quant'altro, è prevedibile che con lo scioglimento della neve residua e sperando nel caldo, il terreno si asciugherà parecchio e gli sarà data una almeno sommaria ripulita. Qualche variantina in ST è facile che la metteranno senza lasciare il percorso più ovvio che è quello che hai fatto tu (come ad esempio la strada del camping che come detto non ci sarà a vantaggio di quella boschiva soprastante).
Il mio compagno lo ha già provato tutto, io lo proverò con lui a giugno.
Così a spanne sarei contento di metterci meno di 5 ore. Il quanto meno dipenderà da svariati fattori :medita:
 

the.mtb.biker

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In rosso una domanda e un paio di rettifiche.

da valgrande si sale da dove dici te. in realtà si arriva alla casa della colonia, si attraversa il torrente e si svolta a destra passando davanti alle terme (sull'erba) e proseguendo un po' su asfalto. poi si svolta a sinistra iniziando a salire.

PS: confermo che la malga si chiama CAMPOBON.


Dettagliatissimo come sempre!!!Quasi quasi potrebbero farti cittadino onorario!!!Mitico!!!

si, ma solo da aprile a ottobre però!!!!:smile:


noooooooooo!!!!!!! Le mandrie del comelico non potrebbero sopportare un simile impatto...

oohh!!! pure qua arrivano gli ACARI!:hahaha:
 

samuelgol

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da valgrande si sale da dove dici te. in realtà si arriva alla casa della colonia, si attraversa il torrente e si svolta a destra passando davanti alle terme (sull'erba) e proseguendo un po' su asfalto. poi si svolta a sinistra iniziando a salire.

beh si, ovvio. Si farà la ciclabile di Valgrande che sbuca pressappoco dove han messo il 4 checkpoint dello Stoneman, si torna giù un pezzetto e poi svoltando a sx si va su.

PS: confermo che la malga si chiama CAMPOBON.

allora ce ne è due che si chiaman così....ma quella che dici tu non la conosco.....lo Spina basso l'ho fatto solo una volta anni fa.....per il resto già che ero in zona, ho sempre fatto la cresta sopra, sia in gara che in giri normali.
 

Winterhawk

Biker grossissimus
Grazie the.mtb.biker per la traccia! Mi piacerebbe provarla prima dellla gara.

Non avrei pensato che a questo punto della stagione già azzardassi un'esplorazione. Lunedì scorso ero in Carnia, ma non sono salito molto: in quota si vedeva ancora abbastanza neve, almeno sui versanti rivolti a nord, mentre gli altri parevano decisamente più praticabili (salendo però è facile trovare "sorprese" non distinguibili dal basso).
 

the.mtb.biker

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Grazie the.mtb.biker per la traccia! Mi piacerebbe provarla prima dellla gara.

Non avrei pensato che a questo punto della stagione già azzardassi un'esplorazione. Lunedì scorso ero in Carnia, ma non sono salito molto: in quota si vedeva ancora abbastanza neve, almeno sui versanti rivolti a nord, mentre gli altri parevano decisamente più praticabili (salendo però è facile trovare "sorprese" non distinguibili dal basso).

ehehehe... diciamo che ho rischiato, e più o meno mi è andata bene :-)
 

robber

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Quest'anno sono ancora in rodaggio con la nuova biga altrimenti la facevo, in compenso voglio farmi la stone man e il giro Comelico/Forcella Dignas/Obertilliach/Prato Drava/Comelico, dovrebbe essere sui 100 km più o meno.
 

samuelgol

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Quest'anno sono ancora in rodaggio con la nuova biga altrimenti la facevo, in compenso voglio farmi la stone man e il giro Comelico/Forcella Dignas/Obertilliach/Prato Drava/Comelico, dovrebbe essere sui 100 km più o meno.

L'ho fatto qualche anno fa partendo ed arrivando a Mare di San Pietro. Il contakm segnava 106. Era il mio precedente record in mtb, prima di fare lo Stoneman l'anno scorso ;-)
 

samuelgol

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Il 19 prossimo col mio compagno storico dovremmo, tempo permettendo, provare il percorso completo.....

@the.mtb.biker: sarò su dal 13 al 25......e poi ad agosto...avremo modo di girellare almeno una volta? :i-want-t:
 

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