... eroi per caso, direi
... vista l'ora tarda siamo partiti a razzo per cercare di fermare la funivia, ma è proprio vero che nessuna buona azione rimane impunita
visto che :
A. l'orario di chiusura era alle 17.00 e non alle 16.30 come ci avevano detto al rifugio
B. la traccia che stavamo seguendo prevedeva il superamento in bici del valico e non la risalita tramite funivia
Quando ci siamo resi conto del tragico errore era troppo tardi per tornare indietro, quindi non c'è rimasta altra scelta che proseguire
Chiediamo informazioni ad un signore il quale ci dice che la strada è giusta e che superato il valico c'è una discesa piuttosto ripida che porta direttamente agli impianti "ma con quelle bici dovreste riuscire a farla". Vabbè, penso io, magari ha visto sempre e solo bici da passeggio, sarà una discesetta del cavolo, mi rincuoro e gli chiedo quanto manca. Sarebbe stato meglio non farlo ... "beh, la strada è lunga e ripida, siete appena partiti" ... come siamo appena partiti, abbiamo fatto 4/5 kilometri di salita ininterrotta!!! ... "beh, dipende da dove siete partiti, comunque da qui ci saranno tre quarti d'ora a piedi, ma con le bici vi ci vorrà più di un'ora". Vabbè, penso io, che ne sa, non è possibile che ci voglia più tempo in bici che a piedi.
Ricominciamo a salire sempre su asfalto, poi su sterrato leggero, la pendenza è costantemente sopra al 10% ma il fondo è buono. Ad un certo punto cominciano le rampe veramente dure ed il fondo diventa sdrucciolevole, mi riviene in mente il discorso dell'"informatore", me sa che c'aveva ragione lui
... la tigna non basta, l'andatura tenuta per fare in fretta m'ha prosciugato, mollo e continuo a piedi, Matteo rimane in bici ... "Francè, ma nun c'hai gnente, na barretta, un carbogel?" ... "A Mattè, na barretta ce l'ho, ma manco si la magnassi bevendo l'acqua de Lourdes, me farebbe rimontà in bici"
Troviamo altre persone, chiediamo ... "non manca molto, tra un pò la salita diventa più ripida (invece, fino a mo è stata na passeggiata
), poi spiana" e quello che stava con lui "beh, spiana, ritorna come adesso" era proprio quello che ci voleva per rincuorarsi
, si prosegue a piedi non senza difficoltà.
Ad un certo punto Matteo, che stava avanti, mi fa "Francè nun guardà sinno te fermi e lasci perde", alzo lo sguardo e mi vedo davanti un muro, si fa molta fatica a salire anche a piedi.
Incontro un simpatico figlio di p.............. che mi dice che la strada è ancora molto lunga, che si arriva a scollinare a circa 1.800 mt. e poi, tra salite e discese si arriva al valico sui 2.000 mt. per poi scendere per gli impianti. Una cazzata palese, ma in quel momento l'unico pensiero è stato scegliere una roccia su cui abbandonarmi ed aspettare dignitosamente la morte
Continuiamo fino al valico, 1.717 mt., dice il
garmin, rimontiamo in bici, io convinto del fatto che sarebbe cominciata una serie di salite e discese che ci avrebbero portato in quota, Matteo (che aveva chiesto ad un altro), convinto che stava cominciando la discesa. Vedere la strada sotto di noi mi fa l'effetto di un cocktail di carbogel, red bull, coca, caffeina e taurina. Abbassiamo la sella e ci buttiamo giù su una pietraia, si slitta da tutte le parti, lo strapiombo incombe, ma la strada è abbastanza larga. Veniamo giù bene, nonostante la fatta fino a quel momento, riuscendo a fare in bici anche le curve a gomito nonostante il prenderle male avrebbe significato ruzzolare a valle per parecchie decine di metri.
Vedo al fine della pietraia e mi rilasso, Matteo, invece, davanti a me, sta abbassando ulteriormente la sella. La cosa non mi quadra finche non giro lo sguardo ... inizia un tratto moltooo ripido su fondo infame, con un aderenza tale da farci rimpiangere la pietraia. Mi torna in mente, per la seconda volta l' "informatore", aveva di nuovo ragione lui, bisogna essere bravi tecnicamente per scendere da li, ed io non lo sono affatto.
Vabbè, si scende, con la bici sempre di traverso e la necessità di controsterzare continuamente per tenerla dritta, oltretutto avevo (per errore) i copertoni montati entrambi nel verso della scorrevolezza, e non essendo certo leggero, prendevo velocità piuttosto facilmente.
Finalmente arriviamo al tratto finale con pietraia leggera, una passeggiata, veniamo giù veloci e senza problemi. Alla fine della discesa incontriamo due escursionisti pedestri (lei moltoooooo carina), lui ci fa "complimenti!, non pensavo si potesse fare in bici" ... mi giro a guardare la discesa, vabbè, il tosty l'avrebbe fatta leggendo il giornale, ma per me, che sono scarsissimo, è stato un atto di puro eroismo
... poi Matteo mi fa "l'hai fatta tutta in bici, bravo" ... vabbè, allora proprio na passeggiata non era, ed a livello tecnico su una scala da 0 a 10, sono passato ad un 4 pieno
Ci ricongiungiamo a Ric, Alenadro ed Andrea, e torniamo alle auto, su strada.
Bella giornata, anche se molto faticosa per me sia sul piano fisico che su quello mentale, splendidi posti, la solita eccellente compagnia.
Grazie a tutti ragazzi, alla prossima o-o