Vecchio birbante! Mi conosci bene tu!
Ma dimentichi qualche variabile fondamentale...:
1) La variabile
risveglio: anche in condizioni di terreno ideale e di clima paradisiaco,
Anto-"il fenomeno"-bike potrebbe arrendersi per un risveglio svogliato e insofferente ad ogni minima difficoltà. In tal caso potrebbe avviarsi vestito di tutto punto e in assetto "da viaggio in bici" per poi rientrare dopo pochi km come se ne avesse fatti 150.
2) La variabile
dolorini del ciclista: anche in condizioni di terreno ideale e di clima paradisiaco ,
Anto-"il fenomeno"-bike potrebbe arrendersi per un dolorino al ginocchio sinistro, suo antico
tallone d'Achille, o per i doloretti da umido di una vecchia frattura costale, o per l'infiammazione alla spalla destra storicamente causati dai postumi di una vecchia lussazione o perchè la sera prima si è annegato nel Chianti e violente emicranie sconvolgono il suo equilibrio mentale già poco stabile.
3) La viariabile
forma: "
Anto-"il fenomeno"-bike non è mai in forma". Questo è un assunto, è legge, è un teorema incontestabile! Pertanto anche in condizioni di terreno ideale e di clima paradisiaco,
Anto-"il fenomeno"-bike potrebbe arrendersi quando si accorge che il gruppetto in partenza è composto da pedalatori "alla morte" mentre lui è l'unica pippaccia. La cosa lo demoralizza, lo demotiva, lo abbatte lo fa sentire solo nell'universo e durante l'attesa lo spinge a pregare in silenzio affinchè compaia miracolosamente la figura rassicurante di qualche pippaccia persa(vedi MASTI, Barney...). Se ciò non avviene, la ritirata dopo la prima salita, coda fra le gambe, è sicura come lo
sguaraus quando mangi cozze avariate!