Come ha scritto lui stesso nel suo comunicato, ha sbagliato a non preoccuparsi del principio attivo contenuto nella pomata, considerato dopante, ed ora ne paga le conseguenze.
Non è mennemo sbagliato aver usato quella pomata (se un farmaco serve, va usato, dietro prescrizione), ma in questo caso l’errore è stato quello di non aver rispettato i tempi di sospensione, per far si che il giorno della gara il principio attivo fosse ormai sparito. È cosi che funziona nel mondo del cavallo sportivo per esempio (ho lavorato nell’antidoping per 8 anni), dove viene considerato dopante qualsiasi principio attivo, a qualsiasi concentrazione (con qualche eccezione). Di concentrazioni infatti dovremmo parlare, perché il quanto è presente una determinata molecole alle volte fa la differenza, e siamo tutti d’accordo (spero) che uno steroide contenuto in una pomata non ti fa vincere una speciale