La ASO non è una ASD, è una delle aziende più importanti del suo settore, non fa beneficenza ma business.
Ed il suo business è vendere ascolti, alle televisioni come agli sponsor. E vuole proteggere il suo business dal rischio reputazionale.
In che misura questa legittima aspirazione sia compatibile con lo sport e le sue regole è il nocciolo del problema.
La mia personale interpretazione è che la ASO non volesse in nessun modo Froome al Tour. Per evitare tra dieci anni un Armstrong-bis, per evitare i rischi di contestazioni in diretta mondiale (robe tipo il 1950), o per gli amici del complottismo per riportare un francese sul gradino più alto, le ipotesi sono diverse. A procedimento pendente potevano avere anche qualche ragione, ma non puoi farlo a dieci giorni dalla partenza in modo da impedirgli di presentare (e vincere) un ricorso, meno che mai puoi sostituirti ad altri organi dell'ordinamento sportivo. Non so se pensare che abbiano provato a mettere le mani avanti dopo aver saputo in anticipo dell'assoluzione o se invece la WADA abbia voluto chiarire chi fa che cosa...
Detto questo, e qui ci ricolleghiamo alla vicenda di cui al topic, io trovo piuttosto pericolosa e preoccupante questo montante consenso alle "maniere spiccie", senza guardare tanto per il sottile e calpestando le leggi ed i diritti. In questo ed ancor più in ambiti ben più seri.