Umbria Enduro - FREERIDE - Cicloalpinismo

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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pablo

Biker serius
27/5/07
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SPOLETO (PG)
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Kristian forse mi sono spiegato male, cio' e' dovuto alla mia scarsa conoscenza dei termini tecnici che ruotano intorno al mondo delle bici con le ruote grasse, io intendevo zone dove ci sono passaggi come quelli riportati nelle foto dei post di Pablo,vedi sopra.
Invece volevo chiederti se le risalite a Parcobatteria sono complicate o molto lunghe da fare pedalando con la Reign visto che finora non ho trovato nessuno che mi accompagna
Ciao e grazie
Ps. in bocca a lupo per il weekand

Paolo ma a Parco Batteria basta che gli telefoni, ti prenoti e le risalite te le fai con il loro furgone, mi sembra vogliano € 15,00.
Questo è il numero di telefono: 3342984010, questo è l'indirizzo del loro sito: [url]http://www.parcobatteria.it[/URL] .
Se non ci sei mai stato ecco le indicazioni stradali:
uscire a Terni Est, indicazioni Terni e poi alla rotonda si va verso sinistra sempre per Terni, 150metri dopo il distributore AGIP svoltare a sinistra in via Vulcano, appena superato il ponte girare a sinistra in Strada della Romita e iniziare l’ascesa verso San Liberatore. Arrivati all’arco di S.Liberatore (è moolto stretto non consigliabile ai camper) oltrepassarlo e svoltare a destra e percorrere la stradina di sinistra in salita dove al termine di essa c’è il Parco Batteria. Parcheggiare i propri mezzi negli appositi spazi delimitati sulla sinistra (per chi sale).
Così ti fai un pò di discese in compagnia e senza ammazzarti a risalire.

Buon divertimento e soprattutto facci sapere come è andata la prova.
 

paoloantonio

Biker novus
31/8/11
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Spoleto
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Paolo ma a Parco Batteria basta che gli telefoni, ti prenoti e le risalite te le fai con il loro furgone, mi sembra vogliano € 15,00.
Questo è il numero di telefono: 3342984010, questo è l'indirizzo del loro sito: [url]http://www.parcobatteria.it[/URL] .
Se non ci sei mai stato ecco le indicazioni stradali:
uscire a Terni Est, indicazioni Terni e poi alla rotonda si va verso sinistra sempre per Terni, 150metri dopo il distributore AGIP svoltare a sinistra in via Vulcano, appena superato il ponte girare a sinistra in Strada della Romita e iniziare l’ascesa verso San Liberatore. Arrivati all’arco di S.Liberatore (è moolto stretto non consigliabile ai camper) oltrepassarlo e svoltare a destra e percorrere la stradina di sinistra in salita dove al termine di essa c’è il Parco Batteria. Parcheggiare i propri mezzi negli appositi spazi delimitati sulla sinistra (per chi sale).
Così ti fai un pò di discese in compagnia e senza ammazzarti a risalire.

Buon divertimento e soprattutto facci sapere come è andata la prova.

Ho chiamato ieri e dicono che visto che c'e' la manifestazione di Treja non ci sara' quasi nessuno, comunque io provo......
 

brizio

Biker superis
20/11/07
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Terni TR
www.parcobatteria.it
Ho chiamato ieri e dicono che visto che c'e' la manifestazione di Treja non ci sara' quasi nessuno, comunque io provo......

se vuoi risalire con noi domani si gira, c'è poca gente e il posto c'è, lascia perde la risalita a pedali che alla fine ti spari 1 discesa e 1 salita.
Per risalire a pedali dal punto dove si sale sul furgone, sono circa 5 km per la strada asfaltata (10/15min con il furgone, in bici?? non lo so ma dal mio punto di vista la strada è pendente assai...) c'è anche un sentiero a salire ma se nn conosci la zona è meglio di no.
Ci siamo sentiti telefonicamente, cmque se vuoi venire il furgone è su alle 9.00 di domattina, magari mandami 1sms di conferma. Ciao Fabrizio

risalite collestatte.jpg questo è il percorso del furgone
 

paoloantonio

Biker novus
31/8/11
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Spoleto
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se vuoi risalire con noi domani si gira, c'è poca gente e il posto c'è, lascia perde la risalita a pedali che alla fine ti spari 1 discesa e 1 salita.
Per risalire a pedali dal punto dove si sale sul furgone, sono circa 5 km per la strada asfaltata (10/15min con il furgone, in bici?? non lo so ma dal mio punto di vista la strada è pendente assai...) c'è anche un sentiero a salire ma se nn conosci la zona è meglio di no.
Ci siamo sentiti telefonicamente, cmque se vuoi venire il furgone è su alle 9.00 di domattina, magari mandami 1sms di conferma. Ciao Fabrizio

Vedi l'allegato 144797 questo è il percorso del furgone

Ciao Fabrizio , confermo per domattina, ti ho anche mandato un sms da " paoloantonio"
 

stefanoscott

Biker dantescus
6/5/10
4.704
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Castiglione del lago (PG)
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Giornata indimenticabile vissuta ieri in terra toscana con sconfinamento a Palazzuolo sul Senio dai due stakanovisti Stefanoscott e Pablo. Giro stratosferico sotto tutti i punti di vista con il super crinale di Lozzole a farla da padrone; una discesa che ti fa capire veramente quale è l'essenza della parola freeride con tantissime linee da poter seguire: si va dalla chicken line quasi sempre presente a sx a gradoni da più di un metro che per passarli in bici è obbligatorio saltarli (vero pablo :hahaha:) il tutto in un crinale lunghissimo e che vale la pena ogni tanto fermarsi e voltarsi indietro a guardare. Veniamo subito ai numeri: partiti alle 9.30 siamo tornati alla macchina alle 20.30 (dell'ora legale si intende :hahaha:) e abbiamo dovuto smontare le bici con i fari dell'auto puntati davanti. 11 ore di giro (di cui 1 ora per le foto :smile:) 2200 metri di dislivello e fatti tutti su discese impegnative, la parte più scorrevole del giro è stata la salita di asfalto da Palazzuolo al passo della sambuca) con un vento fortissimo contro in salita che se lo consideriamo ci fa lievitare il dislivello a 2500 metri :hahaha: ma che ci ha fatto tornare a casa appagati e soddisfatti come un bambino che riceve il regalo da babbo natale :hahaha:.
Partiti da Prato all'albero sopra il passo della colla ci dirigiamo su asfalto al passo della sambuca e arrivati in cima di fermiamo subito ad acquistare una cartolina del posto :smile:




la giornata è bella ma c'è un vento bestiale tanto che per fare la foto di rito bisogna tenersi stretti stretti per non cadere di sotto :hahaha:


o mettersi accovacciati :hahaha:


da qui ci immettiamo sul bel sentierino prima della croce a destra per andare a prendere la discesa di lozzole. Il sentiero è lastricato tanto che sembra una vecchia via romana




ed eccoci alla discesa di lozzole: secondo me la discesa più bella che si possa fare in mountain bike che batte anche quelle più belle della romagna.
Appena partiti ci porge subito il suo biglietto da visita :hahaha:


la discesa è un vero e proprio bike park al naturale anzi se uno doveva inventare una cosa del genere artificialmente penso che non ci sarebbe riuscito




una continua bevuta di passaggi tecnici da far ubriacare anche un astemio :smile:


il tutto immerso in uno scenario degno di un dipinto di Giotto










il crinale è lunghissimo e non lascia mai respiro








con passaggi molto cazzuti




alternati a tratti di crinale




e ripidoni che per farli in bici ti fanno andare contro le leggi della gravità :smile:




Arrivati alla chiesa di lozzole saliamo al prevaligo per andare a prendere il 685 nonchè prova PS2 della super enduro che ci porterà a Palazzuolo. Giusto il tempo di una foto


e poi giù su una discesa totalmente differente da quella di Lozzole; una discesa molto veloce e filante con solo piccoli tratti di sconnesso


Arrivati a Palazzuolo ci aspetta la lunga salita in asfalto che ci riporterà al passo della Sambuca. La salita pur essendo molto lunga non è molto penduta ma purtroppo per noi c'è un fortissimo vento contro che ad ogni raffica ci fa perdere dai 3 ai 4 km orari di velocità e considerando che salivano a 6-7 orari ogni folata praticamente ci faceva fermare :hahaha:.
Dalla sambuca andiamo a prendere la seconda discesa di giornata e cioè la val cavaliera prima e il 711 del rovigo e val dell'inferno dopo. La parte di discesa della val cavaliera non è molto tecnica ma è molto bella dal punto di vista paesaggistico sembra di stare in un bosco delle fiabe con tutti roccioni affioranti coperti da muschio ed edera






la parte invece del 711 che costeggia ilo torrente rovigo è esagerata con passaggi tecnici molto difficili e paretoni di roccia stile canyon americani (non per niente questi sentieri li chiamano anche i canyon di moscheta)




l'ambiente è selvaggio e isolato dal mondo




e il sentiero è un lunghissimo single track che costeggia il fiume rovigo fino a lastra


qui fortuna che c'era passato lo zio teddy a tagliare il rametto :smile:




ed eccoci a lastra




da qui risaliamo un poco per andare a prendere la valle dell'inferno che ci porterà a moscheta. Arriviamo a moscheta che sono più delle 19.00 di sera e ancora dobbiamo affrontare l'ultima salita per ritornare alla colla fortuna che nello zaino tengo sempre le luci :smile:
Infatti a metà salita nel bosco è praticamente buio ma alla fine questo non è male perchè ci fa vedere meno la fatica :smile::smile:


e anche per stavolta è tutto

tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/5726352025722204849
 

luca.67

Biker serius
16/2/09
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Terni
www.ruotalibera.info
Giornata indimenticabile vissuta ieri in terra toscana con sconfinamento a Palazzuolo sul Senio dai due stakanovisti Stefanoscott e Pablo. Giro stratosferico sotto tutti i punti di vista con il super crinale di Lozzole a farla da padrone; una discesa che ti fa capire veramente quale è l'essenza della parola freeride con tantissime linee da poter seguire: si va dalla chicken line quasi sempre presente a sx a gradoni da più di un metro che per passarli in bici è obbligatorio saltarli (vero pablo :hahaha:) il tutto in un crinale lunghissimo e che vale la pena ogni tanto fermarsi e voltarsi indietro a guardare. Veniamo subito ai numeri: partiti alle 9.30 siamo tornati alla macchina alle 20.30 (dell'ora legale si intende :hahaha:) e abbiamo dovuto smontare le bici con i fari dell'auto puntati davanti. 11 ore di giro (di cui 1 ora per le foto :smile:) 2200 metri di dislivello e fatti tutti su discese impegnative, la parte più scorrevole del giro è stata la salita di asfalto da Palazzuolo al passo della sambuca) con un vento fortissimo contro in salita che se lo consideriamo ci fa lievitare il dislivello a 2500 metri :hahaha: ma che ci ha fatto tornare a casa appagati e soddisfatti come un bambino che riceve il regalo da babbo natale :hahaha:.
Partiti da Prato all'albero sopra il passo della colla ci dirigiamo su asfalto al passo della sambuca e arrivati in cima di fermiamo subito ad acquistare una cartolina del posto :smile:




la giornata è bella ma c'è un vento bestiale tanto che per fare la foto di rito bisogna tenersi stretti stretti per non cadere di sotto :hahaha:


o mettersi accovacciati :hahaha:


da qui ci immettiamo sul bel sentierino prima della croce a destra per andare a prendere la discesa di lozzole. Il sentiero è lastricato tanto che sembra una vecchia via romana




ed eccoci alla discesa di lozzole: secondo me la discesa più bella che si possa fare in mountain bike che batte anche quelle più belle della romagna.
Appena partiti ci porge subito il suo biglietto da visita :hahaha:


la discesa è un vero e proprio bike park al naturale anzi se uno doveva inventare una cosa del genere artificialmente penso che non ci sarebbe riuscito




una continua bevuta di passaggi tecnici da far ubriacare anche un astemio :smile:


il tutto immerso in uno scenario degno di un dipinto di Giotto










il crinale è lunghissimo e non lascia mai respiro








con passaggi molto cazzuti




alternati a tratti di crinale




e ripidoni che per farli in bici ti fanno andare contro le leggi della gravità :smile:




Arrivati alla chiesa di lozzole saliamo al prevaligo per andare a prendere il 685 nonchè prova PS2 della super enduro che ci porterà a Palazzuolo. Giusto il tempo di una foto


e poi giù su una discesa totalmente differente da quella di Lozzole; una discesa molto veloce e filante con solo piccoli tratti di sconnesso


Arrivati a Palazzuolo ci aspetta la lunga salita in asfalto che ci riporterà al passo della Sambuca. La salita pur essendo molto lunga non è molto penduta ma purtroppo per noi c'è un fortissimo vento contro che ad ogni raffica ci fa perdere dai 3 ai 4 km orari di velocità e considerando che salivano a 6-7 orari ogni folata praticamente ci faceva fermare :hahaha:.
Dalla sambuca andiamo a prendere la seconda discesa di giornata e cioè la val cavaliera prima e il 711 del rovigo e val dell'inferno dopo. La parte di discesa della val cavaliera non è molto tecnica ma è molto bella dal punto di vista paesaggistico sembra di stare in un bosco delle fiabe con tutti roccioni affioranti coperti da muschio ed edera






la parte invece del 711 che costeggia ilo torrente rovigo è esagerata con passaggi tecnici molto difficili e paretoni di roccia stile canyon americani (non per niente questi sentieri li chiamano anche i canyon di moscheta)




l'ambiente è selvaggio e isolato dal mondo




e il sentiero è un lunghissimo single track che costeggia il fiume rovigo fino a lastra


qui fortuna che c'era passato lo zio teddy a tagliare il rametto :smile:




ed eccoci a lastra




da qui risaliamo un poco per andare a prendere la valle dell'inferno che ci porterà a moscheta. Arriviamo a moscheta che sono più delle 19.00 di sera e ancora dobbiamo affrontare l'ultima salita per ritornare alla colla fortuna che nello zaino tengo sempre le luci :smile:
Infatti a metà salita nel bosco è praticamente buio ma alla fine questo non è male perchè ci fa vedere meno la fatica :smile::smile:


e anche per stavolta è tutto

tutte le foto qui:
[url]https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/5726352025722204849[/URL]
quanto rosicooooooo !!!!!!!!!!! prima o poi me ce portate !!!!!!!! comunque siete dei grandi :}}}: Ciao Manlio a presto.
 

brizio

Biker superis
20/11/07
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Terni TR
www.parcobatteria.it
Giornata indimenticabile vissuta ieri in terra toscana con sconfinamento a Palazzuolo sul Senio dai due stakanovisti Stefanoscott e Pablo. Giro stratosferico sotto tutti i punti di vista con il super crinale di Lozzole a farla da padrone; una discesa che ti fa capire veramente quale è l'essenza della parola freeride con tantissime linee da poter seguire: si va dalla chicken line quasi sempre presente a sx a gradoni da più di un metro che per passarli in bici è obbligatorio saltarli (vero pablo :hahaha:) il tutto in un crinale lunghissimo e che vale la pena ogni tanto fermarsi e voltarsi indietro a guardare. Veniamo subito ai numeri: partiti alle 9.30 siamo tornati alla macchina alle 20.30 (dell'ora legale si intende :hahaha:) e abbiamo dovuto smontare le bici con i fari dell'auto puntati davanti. 11 ore di giro (di cui 1 ora per le foto :smile:) 2200 metri di dislivello e fatti tutti su discese impegnative, la parte più scorrevole del giro è stata la salita di asfalto da Palazzuolo al passo della sambuca) con un vento fortissimo contro in salita che se lo consideriamo ci fa lievitare il dislivello a 2500 metri :hahaha: ma che ci ha fatto tornare a casa appagati e soddisfatti come un bambino che riceve il regalo da babbo natale :hahaha:.
Partiti da Prato all'albero sopra il passo della colla ci dirigiamo su asfalto al passo della sambuca e arrivati in cima di fermiamo subito ad acquistare una cartolina del posto :smile:

Ke figata ragazzi!
 

naldone

Biker forumensus
27/4/11
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furlè
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Specy
Siete fantastici, bellissimo giro, la romagna che inc... non sbaglia
occhio Ste che una di queste volte finisci le batterie della macchina fotografica:smile:
 

jack11

Biker dantescus
1/3/10
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imola
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Giornata indimenticabile vissuta ieri in terra toscana con sconfinamento a Palazzuolo sul Senio dai due stakanovisti Stefanoscott e Pablo. Giro stratosferico sotto tutti i punti di vista con il super crinale di Lozzole a farla da padrone; una discesa che ti fa capire veramente quale è l'essenza della parola freeride con tantissime linee da poter seguire: si va dalla chicken line quasi sempre presente a sx a gradoni da più di un metro che per passarli in bici è obbligatorio saltarli (vero pablo :hahaha:) il tutto in un crinale lunghissimo e che vale la pena ogni tanto fermarsi e voltarsi indietro a guardare. Veniamo subito ai numeri: partiti alle 9.30 siamo tornati alla macchina alle 20.30 (dell'ora legale si intende :hahaha:) e abbiamo dovuto smontare le bici con i fari dell'auto puntati davanti. 11 ore di giro (di cui 1 ora per le foto :smile:) 2200 metri di dislivello e fatti tutti su discese impegnative, la parte più scorrevole del giro è stata la salita di asfalto da Palazzuolo al passo della sambuca) con un vento fortissimo contro in salita che se lo consideriamo ci fa lievitare il dislivello a 2500 metri :hahaha: ma che ci ha fatto tornare a casa appagati e soddisfatti come un bambino che riceve il regalo da babbo natale :hahaha:.
Partiti da Prato all'albero sopra il passo della colla ci dirigiamo su asfalto al passo della sambuca e arrivati in cima di fermiamo subito ad acquistare una cartolina del posto :smile:

http://img109.imageshack.us/i/sam8011.jpg/

la giornata è bella ma c'è un vento bestiale tanto che per fare la foto di rito bisogna tenersi stretti stretti per non cadere di sotto :hahaha:
http://img705.imageshack.us/i/sam7999.jpg/

o mettersi accovacciati :hahaha:
http://img7.imageshack.us/i/sam8009.jpg/

da qui ci immettiamo sul bel sentierino prima della croce a destra per andare a prendere la discesa di lozzole. Il sentiero è lastricato tanto che sembra una vecchia via romana
http://img535.imageshack.us/i/sam8021.jpg/

http://img685.imageshack.us/i/sam8026.jpg/

ed eccoci alla discesa di lozzole: secondo me la discesa più bella che si possa fare in mountain bike che batte anche quelle più belle della romagna.
Appena partiti ci porge subito il suo biglietto da visita :hahaha:
http://img338.imageshack.us/i/sam8032.jpg/

la discesa è un vero e proprio bike park al naturale anzi se uno doveva inventare una cosa del genere artificialmente penso che non ci sarebbe riuscito
http://img593.imageshack.us/i/sam8038.jpg/

http://img198.imageshack.us/i/sam8039.jpg/

una continua bevuta di passaggi tecnici da far ubriacare anche un astemio :smile:
http://img10.imageshack.us/i/sam8045.jpg/

il tutto immerso in uno scenario degno di un dipinto di Giotto
http://img213.imageshack.us/i/sam8049.jpg/

http://img214.imageshack.us/i/sam8053.jpg/

http://img16.imageshack.us/i/sam8054.jpg/

http://img337.imageshack.us/i/sam8055.jpg/

http://img715.imageshack.us/i/sam8058.jpg/

il crinale è lunghissimo e non lascia mai respiro
http://img171.imageshack.us/i/sam8059.jpg/

http://img718.imageshack.us/i/sam8065.jpg/

http://img190.imageshack.us/i/sam8069.jpg/

http://img684.imageshack.us/i/sam8073.jpg/

con passaggi molto cazzuti
http://img96.imageshack.us/i/sam8076.jpg/

http://img152.imageshack.us/i/sam8077.jpg/

alternati a tratti di crinale
http://img141.imageshack.us/i/sam8080.jpg/

http://img4.imageshack.us/i/sam8082.jpg/

e ripidoni che per farli in bici ti fanno andare contro le leggi della gravità :smile:
http://img684.imageshack.us/i/sam8085.jpg/

http://img263.imageshack.us/i/sam8086.jpg/

Arrivati alla chiesa di lozzole saliamo al prevaligo per andare a prendere il 685 nonchè prova PS2 della super enduro che ci porterà a Palazzuolo. Giusto il tempo di una foto
http://img84.imageshack.us/i/sam8093.jpg/

e poi giù su una discesa totalmente differente da quella di Lozzole; una discesa molto veloce e filante con solo piccoli tratti di sconnesso


Arrivati a Palazzuolo ci aspetta la lunga salita in asfalto che ci riporterà al passo della Sambuca. La salita pur essendo molto lunga non è molto penduta ma purtroppo per noi c'è un fortissimo vento contro che ad ogni raffica ci fa perdere dai 3 ai 4 km orari di velocità e considerando che salivano a 6-7 orari ogni folata praticamente ci faceva fermare :hahaha:.
Dalla sambuca andiamo a prendere la seconda discesa di giornata e cioè la val cavaliera prima e il 711 del rovigo e val dell'inferno dopo. La parte di discesa della val cavaliera non è molto tecnica ma è molto bella dal punto di vista paesaggistico sembra di stare in un bosco delle fiabe con tutti roccioni affioranti coperti da muschio ed edera
http://img43.imageshack.us/i/sam8101d.jpg/

http://img29.imageshack.us/i/sam8107.jpg/

http://img406.imageshack.us/i/sam8109.jpg/

la parte invece del 711 che costeggia ilo torrente rovigo è esagerata con passaggi tecnici molto difficili e paretoni di roccia stile canyon americani (non per niente questi sentieri li chiamano anche i canyon di moscheta)
http://img214.imageshack.us/i/sam8111.jpg/

http://img198.imageshack.us/i/sam8114.jpg/

l'ambiente è selvaggio e isolato dal mondo
http://img706.imageshack.us/i/sam8119.jpg/

http://img407.imageshack.us/i/sam8127.jpg/

e il sentiero è un lunghissimo single track che costeggia il fiume rovigo fino a lastra
http://img515.imageshack.us/i/sam8128.jpg/

qui fortuna che c'era passato lo zio teddy a tagliare il rametto :smile:
http://img40.imageshack.us/i/sam8131.jpg/

http://img848.imageshack.us/i/sam8133.jpg/

ed eccoci a lastra
http://img577.imageshack.us/i/sam8136.jpg/

http://img806.imageshack.us/i/sam8140.jpg/

da qui risaliamo un poco per andare a prendere la valle dell'inferno che ci porterà a moscheta. Arriviamo a moscheta che sono più delle 19.00 di sera e ancora dobbiamo affrontare l'ultima salita per ritornare alla colla fortuna che nello zaino tengo sempre le luci :smile:
Infatti a metà salita nel bosco è praticamente buio ma alla fine questo non è male perchè ci fa vedere meno la fatica :smile::smile:
http://img443.imageshack.us/i/sam8150d.jpg/

e anche per stavolta è tutto

tutte le foto qui:
[url]https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/5726352025722204849[/URL]

non so se ci hai fatto caso, ma nella parte alta di lozzole, prima della chiesa ci sono ogni tanto dei segni fatti a bomboletta rossa prima di alcuni sassi, sono segni che abbiamo fatto noi, per prendere i salti forti e nella giusta posizione alla prima volta senza fermarsi, ma alcuni sono veramente grossi!
ci vogliono bici come quelle che avevate voi, sotto un 160 lo vedevo difficoltoso fare quei salti, la prossima volta fateci caso e sfruttateli.
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
29/8/08
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Fugnò
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non so se ci hai fatto caso, ma nella parte alta di lozzole, prima della chiesa ci sono ogni tanto dei segni fatti a bomboletta rossa prima di alcuni sassi, sono segni che abbiamo fatto noi, per prendere i salti forti e nella giusta posizione alla prima volta senza fermarsi, ma alcuni sono veramente grossi!
ci vogliono bici come quelle che avevate voi, sotto un 160 lo vedevo difficoltoso fare quei salti, la prossima volta fateci caso e sfruttateli.
Non ne capisco l'utilità.....:nunsacci:
Invece che fare dei stupidi e inutili segnali x prendere i salti forti come dici tu, non sareebbe stato meglio impegare le energie a fare altro (vedi manutenzione?)...
 

stefanoscott

Biker dantescus
6/5/10
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Castiglione del lago (PG)
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non so se ci hai fatto caso, ma nella parte alta di lozzole, prima della chiesa ci sono ogni tanto dei segni fatti a bomboletta rossa prima di alcuni sassi, sono segni che abbiamo fatto noi, per prendere i salti forti e nella giusta posizione alla prima volta senza fermarsi, ma alcuni sono veramente grossi!
ci vogliono bici come quelle che avevate voi, sotto un 160 lo vedevo difficoltoso fare quei salti, la prossima volta fateci caso e sfruttateli.

quoto lo zio alla grande.
ce l'ho ha detto anche un biker che abbiamo incontrato alla fine della discesa della PS2 a palazzuolo e gli abbiamo risposto quello che ora dico a te. Il bello di lozzole secondo me sta nel fatto che si tratta proprio di un freeride che vuol dire che uno interpreta la discesa come gli pare e piace; se vuole fare un passaggio invece di un altro se vuole saltare o copiare è proprio questo il divertimento e il nostro spirito. Infatti io e Pablo l'abbiamo interpretato proprio così se uno passava da una parte l'altro passava dall'altra indipendentemente dalla difficoltà e dal tipo di passaggio ed era molto bello sia vedere che fare il passaggio. I segni secondo me sono utili solo quelli che segnalano il percorso (vedi segni bianco rossi CAI) per permettere anche a chi no ha il gps di poter seguire il sentiero per il resto non ne vedo proprio l'utilità.
ciauz
 

jack11

Biker dantescus
1/3/10
4.579
105
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30
imola
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pensate come volete, anche io all'inizio facevo così poi se sbagli linea deve magari scendere a piedi, a noi piace andare forte senza fermarci troppe volte ( ovviamente rispettando gli eventuali pedoni), se uno sa dove sono i salti per me si diverte di più poi ogniuno lo interpreta come vuole. per il discorso manutenzione sentieri, lo facciamo nella nostra valla, in particolare vicino a imola, dove abbiamo un pistino dove ci sono numerose linee e svariati salti paraboliche ecc.. create dal nulla, perciò non è che giriamo e basta ci sbattiamo anche a pulire. poi è bastato prendere dietro una volta una bomboletta( non l'ho fatto io quel lavoro ma un mio amico.
 

stefanoscott

Biker dantescus
6/5/10
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Siete fantastici, bellissimo giro, la romagna che inc... non sbaglia
occhio Ste che una di queste volte finisci le batterie della macchina fotografica:smile:

della macchina fotografica no ma dei cellulari si :arrabbiat:
siamo arrivati a moscheta e tutti e due i cellulari erano out ma il problema è che quello di Manlio funziona anche come GPS e fortuna che la risalita alla colla la conoscevo sennò sarebbero stati caxi ritrovare la strada e per di più al buoi :smile:
 

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