Giro in technicolor sabato sull'appennino pistoiese, veramente un signor giro che il Tottero dopo averlo ideato ha pensato bene di solarlo e lasciare tutta a noi la grande goduria, mai come questa volta il detto ogni lasciata è persa risulta più azzeccato.
Va be come dice qualcunaltro peccato per chi non c'era noi ce lo siamo sbarbato tutto sebbene poi alla fine qualche variante l'abbiamo fatta, variante che non ha fatto altro che migliorare ancora di più il giro originale. Ma bando alle ciance e andiamo alla sostanza.
Partiti da Cutigliano con la funivia i tre stefani (ma non erano bistefani ?
) raggiungiamo la doganaccia e da li con il sentiero 6 che è quello che tutti i biker sognano quando partono per un giro ovvero un sentiero dolce che ti permetta di salire senza sforzi e che ti fa scaldare con calma e senza fiatone raggiungiamo il passo di Croce Arcana.
C'è una strana luce oggi molto particolare
e la tavolozza di colori che ci si presneta davanti agli occhi è di quelle che solo questo periodo dell'anno sa dare
Arrivati a Croce Arcana lo spettacolo si amplifica con la vista a 360° e sulla destra scorgiamo subito la prima meta di giornata nonchè Cima Coppi del giro il Monte Spigolino
mentre dall'altra parte il Cimone fa buona guardia
ci immettiamo quindi sullo 00 che di tutti gli 00 fatti questo è sicuramente tra i più belli e tra colli e valli
arriviamo alla base dello strappone finale per la cima da fare rigorosamente con la bici in spalla ma sarà anche l'unico tratto del giro dove
scarpinare
ma la fatica di questo tratto viene ben presto alleviata girandosi e guardando sotto di noi il rosso che avanza
l'oggetto indispensabile più che la bicicletta oggi comunque è questo
ma visto che ce la siamo portata dietro perchè non aprofittarne ?
anche perchè il crinale del 411 che scende dallo Spigolino e che dobbiamo fare è molto allettante
anche se la prima parte è molto ripida e tecnica ma i bistefani
se la cavano egregiamente
poi man mano che si scende il crinale diventa sempre più godurioso
ma l'apparenza inganna da sopra sembra liscio e invece da sotto è tutto un altro paio di maniche
ci sono anche le varianti tossiche
ma più si scende e più diventa rosso, spettacolo veramente
l'unico rilancio degno di nota, dobbiamo risalire lassù al Cinghio Sermidiano
questo tratto di sentiero è davvero incredbile, bello veramente
qui dice che non si pedala
e chi l'ha detto ? si pedala eccome provare per credere
ma che c'è lassù un lupo ?
no no è noi che dobbiamo andare al passo del lupo
dal crinale si passa al bosco e qui la libidine aumenta con un single track di quelli da leccarsi le orecchie
che alterna tratti super flow a roccette un po più tecniche
Cinghio Sermidiano
al passo del Lupo il 411 diventa 401 ma la musica non cambia e tutto il sentiero fino al lago di Pratignano ci fa godere come porci, solo l'ultimo tratto prima del Lago diventa stradone ma è ben poca cosa rispetto al lunghissimo single track fatto finora. Arriviamo così al Lago di Pratignano e il paesaggio qui cambia bruscamente diventando quasi bucolico
ed eccolo la quello che rimane del lago
dal lago invece di fare lo stradone decidiamo di continuare su sentiero anche se c'è da spingere un po ma oramai si sa la nostra è una malattia
e quindi prendiamo a dx il 401 verso Monte Serrasiccia
il sentiero a dire la verità è anche un po richiuso in alcuni punti ma lo spingismo è veramente poca roba perchè poi dall'Arsiccia
è tutta discesa fino a Monte Cappelbuso. Qui abbiamo il piacere di incontrare Fabio e un suo amico e ironia della sorte fanno il nostro stesso giro così possiamo finalmente conoscerci e fare un tratto insieme. Il 349 è un bel sentiero che si butta nella valle del Dardagna, flow nella parte iniziale e poi mediamente tecnico nel finale con diversi tornantini e qualche drop è insomma uno di quei sentieri che se l'avessi sotto casa una volta al mese ci andresti a rifarlo
Il sentiero però purtroppo finisce presto e giunti a Farnè ci attende uina lunghissima risalita fino al lago Scaffaiolo, sono 1200 mt di dislivello in un colpo solo. Su consiglio di Fabio evitiamo di prendere il 333 da Chiesina perchè ci porterebbe via tanto tenpo per nulla e quindi fino a Poggiolforato procediamo su asfalto. Poi da li riprendiamo il 333 fino a Madonna dell'Acero e qui dopo essere passati di corsa per evitare questi strani animali pericolosi
procediamo sul bel sentiero che costeggia il fiume e alterna anche tratti un po tecnici ma tutto pedalabile
e con qualche divagazione verso il fiume che merita alla stragrande
solo l'ultimo tratto fino a rimboccare il sentiero che va alle cascate è a spinta ma tra il fiume e il bosco siamo proprio in paradiso
Da Madonna dell'Acero purtroppo non ci resta che fare l'asfalto fino al Cavone
anche perchè il termpo comincia a stringere, ma salendo tò chi si vede il Corno alle Scale
al cavone
qualcuno ha bisogno di un po di
integratori al mirtillo per proseguire il giro
buonissimi fermatevi a prenderli dalla signora li fa proprio lei
e da li col 337 prima e 329 poi raggiungiamo la fine delle asperità e cioè il Lago Scaffaiolo
l'idea originale del giro era di scendere per il 4 ossia Le Roncole ma Stefano xche l'aveva già fatto ce l'aveva sconsigliato e quindi dal lago decidiamo di tornare verso la Croce Arcana tramite lo 00
e poi il gran finale con la discesa della pista da dh, noi abbiamo fatto la rossa e la nera e ci è piaciuta parecchio anche perchè non è un sentiero da dh vero e proprio ma più che altro da enduro
E anche per stavolta è tutto.
tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/6196613922976008657
e la traccia, appreofittatene e andate a fare questo giro che stramerita