della serie meglio tardi che mai
resoconto dell'uscita di sabato scorso al Tiravento. Giro double face con il tiravento classico prima e con un'esplorazione nella valle del rabbi poi.
Unico denominatore comune: l'acqua presente veramente dappertutto, qui a fiumicello
e il verde quasi accecante
giornata partita male con pioggerella e nuvole
che ci ha costretto a fare gli straordinari sul tiravento soprattutto nella parte basse mentre il crinale era perfetto
tornati a Premilcuore ci dividiamo e mentre il resto della truppa va su per la valbura a fare il pistino io me ne vado solo soletto ad esplorare la valle del rabbi. Avevo già percorso la selvaggia valle del Rabbi e ne ero rimasto così ben impressionato che mi ero ripromesso di tornarci. E infatti non sono rimasto deluso anzi questa valle forse per il fatto che è percorsa da scarse vie di comunicazione e priva di strade e di centri abitati, è stata una delle ultime del territorio ad essere colonizzata e poi una delle prime a venire abbandonata e questa particolarità, ha contribuito ad una maggiore conservazione del territorio. Così risalendo prima il fosso delle piastrelle dal sentiero 339 e poi il fosso del forcone dal magnifico 305 mi sono immerso in quello che è a mio avviso uno degli angoli di natura più belli della zona.
il sentiero 305 è quasi tutto single track e sale dolcissimo costeggiando il fosso e con un fondo molto compatto e pulito risulta tutto pedalabile senza problemi
poi nella parte alta c'è da spingere un pochino ma poca roba anche perchè poi si ricollega allo stradone che porta ai tre faggi. Da li breve tratto su stradone fino a Poggio Usciaioli e poi ancora single track con lo 00 di poggio Citerna un crinale da urlo
da quassu si vede il mondo
ritornato sullo stradone altro breve trasferimento fino alla posa e all'imbocco del 14 e 14A
e qui la tentazione di scendere è molto forte
ma l'auto è tutta da un'altra parte e sono già le 16 quindi giro per il 329 che porta al rifugio Sassello. Il sentiero è flow ma l'ambiente è stupendo direi ancora più bello di quello che vidi nell'area Wildness di bagno con fossi che scendono dappertutto formando tante cascate naturali
il tutto in un silenzio quasi irreale rotto solo dal rumore dello scorrere dell'acqua
che non mi hanno rimpiangere per niente la mancanza di gradoni
uscito da questo bosco incantato arrivo al rifugio Sassello
da li stradone fino a imboccare il 303 che ancora in single track ma a spinta mi porta fino a poggio le Culle prima e Monte Pozzone poi dove mi aspettano i tornantini goduriosi che mi fanno arrivare al gorgolaio. Ripresa la strada per Premilcuore e non pago dell'indigestione di single track fatta finora dopo il cucco devio a destra per il 317 che mi ricordavo carino ma qui la sgradita sorpresa delle ruspe che hanno distrutto il sentiero e trasformato il tutto in un insulso stradone
e per giunta a tratti pieno di fango
e che da oggi ho cancellato per sempre dall'elenco dei sentieri della romagna per una volta posso dire meglio l'asfalto
E anche per stavolta è tutto