Più che perduti ci siamo ritrovati si ma in un mare di spini e rovi
Purtroppo l'incuria di questi sentieri è pressocchè totale se si escludono quelli classici che tra l'altro vengono ripuliti soprattutto dai trialisti grazie ai raduni che organizzano, peccato veramente perchè il posto avrebbe dei potenziali enormi
Ma tantè bisogna farsene una ragione la fregatura è stata solo che per colpa della smacchiata che ci ha portato via quasi 2 ore abbiamo dovuto tagliare il giro e non siamo potuti andare al Savucco come da programma.
Comunque il giro è stato pur sempre eccezionale con giornata da incorniciare e sentieri anche troppo asciutti e anzi speriamo che piova un po
Partiti da Ponte d'Arli ci dirigiamo su per la solita forestale fino a Sala
ma per la salita incontro un local
che mi mette in guardia sul giro che intendiamo fare
arrivati in cima lo spetaccolo dei roccioni è sempre un piacere da ammirare
E poi Piandelloro il must della zona e a ragione perchè è proprio eccezionale con il suo mix di gradoni da scendere
o saltare
[VIDEO=5171]Piandelloro1[/VIDEO]
ops ma che fa questo ha sbagliato verso ?
alternati a tratti flow e ripidi da paura
[VIDEO=5172]Piandelloro2[/VIDEO]
[VIDEO=5173]Piandelloro3[/VIDEO]
e infine con la parte finale che è un vero e proprio tripudio di rocce
qui Nico con una sequenza completa del bel passaggio prima del guado finale
e il funambolico passaggio di Diego peccato che il video non renda ma vi posso garantire che ha fatto proprio un capolavoro
[VIDEO=5174]Piandelloro4[/VIDEO]
Terminata la discesa e ubricati di rocce
c'è da smaltire la sbornia e a questo ci pensa la lunga e dura risalita fino a Rocchetta prima e Agore poi
acqua Rocchetta
Agore
e da qui cominciano le dolenti noti
da Agore infatti prendiamo il 401 e fino al 1° guado del fosso di Agore tutto bene, ma da li in poi una tragedia greca
, a parte la frana iniziale
che alla fine si rivelerà il male minore il sentiero è completamente abbandonato, pieno di rovi e spini che in alcuni punti creano delle barriere insuperabili tanto che dobbiamo trovare delle vie alternative per passare, peccato davvero. Dopo la lunga smacchiata e tanto tempo perso che ci costringe ad abortire il giro originario che prevedeva di risalire al Monte Savucco riusciamo comunque a raggiungere le grotte del Petrienno
e fortunatamente da li in poi in sentiero ritorna sentiero
e possiamo così ritornare alla nostra prima occupazione
Per finire il giro non ci rimane che buttarci sulle Cocoscie
dove Nico ci salta su
[VIDEO=5175]cocoscia1[/VIDEO]
ma anche con un passaggio Brumotti style, uno dei passaggi più belli che ho mai visti fare in bike
[VIDEO=5176]cocoscia2[/VIDEO]
e dopo questo non ci possono essere altre parole, anche per stavolta è proprio tutto
tutte le foto qui:
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