UAM Tossici a Ronta

andrea66 ha scritto:

questa perchè non la proponi come foto del giorno?

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messa
votate,votate,votate

domani Corniolo ultima spiaggia in quanto da domenica l'inverno farà sul serio. Giro stavolta più tranquillo con due discese e due salite e circa 1000 metri di dislivello. Per chi vuole ci si trova alle 9,00 a santa sofia o alle 8,00 a umbertide.

adesienti:
stefanoscott
pablo
cico
naldone
altri ?

Ieri la bella combriccola di wild biker Stefanoscott, Cico, Naldone e Stefano si sono ritrovati a Corniolo per affrontare la discesa di Palazzo Giovanetti. In realtà tra i wild bikers c’era anche Pablo che però ha preferito farsi il giro a piedi invece che in bici (ha scordato il piffero a casa )
Lasciate le auto alla sbarra sotto San Paolo in alpe c’è da fare pochissima salita fino ad arrivare all’imbocco del 233 ma scaldarsi un poco prima della discesa è sicuramente meglio che farla subito a freddo. Giusto il tempo di scattare qualche foto ai caprioli che indisturbati stazionano li


e siamo subito all’imbocco del 233 che dovremo percorrere solo per un pochissimo tratto per poi imboccare il sentiero freeride che ci porterà a palazzo giovannetti.
Qui naldone e stefano appena imboccato il sentiero


Il sentiero rispetto a quando lo avevo fatto due mesi fa grazie al fatto che è inverno con la vegetazione molto spoglia è ben visibile anche se la bufera di vento e acqua del giorno prima ha lasciato il segno con tantissimo rami e alberi caduti ma la sorpresa più grande è quella della spolverata di neve nel tratto in ombra

Cico pur di non scendere di sella fa il contorsionista in uno di questi


la prima parte scorre a mezza costa con continui sali scendi nel bosco




fino ad arrivare alla frana che in confronto quella di pietrapazza è una passaggiata


dopo la frana comincia la discesa vera e propria che alterna tratti di cresta a tratti nel bosco sempre impegnativi e con diversi passaggi tecnici con il valore aggiunto dei rami da saltare

cico in slalom speciale tra i faggi


l’intenzione di oggi era di fare il sentiero in versione fedele alla mappa e cioè passando per case val della villa cosa che l’altra volta non avevamo fatto tagliando nel bosco e prendendo un altro sentiero. Il problema è che per arrivare li bisogna risalire e parecchio (circa 150 metri di dislivello) e tutto rigorosamente a spinta e in più con parecchi parti esposte dove bisogna fare molta attenzione


poi invece il sentiero lascia il posto ai calanchi e l’ultimo tratto per arrivare alla casa è molto divertente con dei bei ripidoni




alternati a tratti tra le rocce








Dopo la casa ci immettiamo in un tratto che se pulito sarebbe veramente da se…ga. Tutta una serie di tornantini strettissimi che portano al guado del fiume peccato che il sentiero è molto sporco con tanti tronchi in mezzo. Guadato il fiume ci rimmettiamo nel tratto più tecnico che io già avevo fatto l’altra volta: gradoni di roccia a go go in un contesto da favola che ci porteranno fin proprio dentro palazzo giovannetti e stavolta senza smacchiare come facemmo l’altra volta.




A questo punto ci aspetta la sgroppata del giorno con il ‘crostino’ del sentiero della libertà che un sentiero così poteva essere fatto solo dagli alpini , anche se i panorami smorzano un po la fatica




sarà per la fatica della salita ma si cominicano a vedere delle strane ombre lunghe


il tempo stringe e c’è giusto il tempo per cico e naldone di vedere l’altro imbocco dall’alto del sentiero che abbiamo fatto oggi


e siamo subito nel 283 che a causa dell’ora tarda e del rischio di dover dormire all’aggiaggio nel bosco decidiamo di affrontare nel percorso classico segnato cai e non fare la variante freeride. Il sentiero nella parte alta è pieno di rami in mezzo e scivolosissimo a causa del tappeto di foglie che in alcuni punti arrivano fin sopra il mozzo delle ruote
naldone nuota tra le foglie




ma il contesto intorno è molto bello e poi con le ombre della sera è reso ancora più suggestivo


a buco a buco rientriamo sulla forestale giusto in tempo senza dove accendere le luci


ma la cascata merita una sosta prima di tornare vero cico ?






e anche per stavolta è tutto
tutte le foto qui:
http://img823.imageshack.us/slideshow/webplayer.php?id=sam6314.jpg

domani uscita a sorpresa (nel senso che non si sa dove si va di preciso ) in romagna.
giro tranquillo post feste smaltipanettone con due discese e sicuro recupero auto.

presenti:
stefanoscott
andrea66
crispo
pablo
cico
baccoba
brunetta ?
altri ?

ritrovo per noi umbri alle 7 al solito bar di umbertide per gli stranieri alle 8 a bagno di romagna o san piero o santa sofia a seconda del giro.
più tardi ulteriori aggiornamenti

Blackmouse78 ha scritto:

Io invece mi sono ricordato che domani lavoro, mondo porcello!!!
Divertitevi gente, sarà x la prox!!

o-oo-o

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grande paolone tieniti libero per sabato dai

Prima uscita dell’anno e subito giro impegnativo a Premilcuore con tre discese e tre salite e 1700 di dislivello con vento a bestia e pioggerella alla fine con fortunale fortunatamente quando eravamo oramai alle macchine (una mia ruota benché fosse in terra è letteralmente volata a 100 metri di distanza).
Si parte dalla braccina e subito il crostino della salita fino all’arvognolo (gli alpini con le loro salite ci fanno sputare sangue)
Sul crinale il vento ci sposta ma con fatica arriviamo ugualmente monte ritoio




Prima discesa sentiero cai 307
Qui l’mbocco


affacciati sul balcone


e ora la sagra dei tornantini con il fondo bagnatissimo stile holidays on ice


pablo beccato in nose press perfetto




da far girare la testa




e per di più in un contesto da favola


eccoci arrivati


si risale al finestrone con grossi problemi di tenuta di strada a causa della tempesta di vento


in cima un po di neve superstite a rendere il paesaggio più consono con il periodo


seconda discesa sentiero cai 311 che abbiamo fatto nella versione riportata dalla carta e cioè da monte moggio (che è anche la parte più bella) mentre la nuova versione non passa più da monte moggio ma taglia subito dopo il finestrone

a destra il baratro


vale a dire questo


un crinale da esplorare


altro frana trail


la parte più suggestiva prima di rientrare nel nuovo sentiero








un po di tecnico non guasta mai


ritornati a premilcuore risaliamo al passo del manzo per andare a fare il cucco ma visto l’ora oramai tarda e onde evitare di accendere le luci ripieghiamo sul pistino (anche perché sta arrivando un’autentica bufera di acqua e vento) che è sempre una signora discesa soprattutto nelle condizioni saponate di bagnato umido in cui l’abbiamo trovata noi.
E anche per stavolta è tutto

tutte le foto qui:
http://img403.imageshack.us/slideshow/webplayer.php?id=sam6519.jpg