per ora la glory dh che in salita va meglio nonostante i 2 kg in più di telaio ed i 64mm in più di escursione
per la prossima stagione non si sa..vediamo chi offre di più
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- Creatore Discussione anima.salva
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per ora la glory dh che in salita va meglio nonostante i 2 kg in più di telaio ed i 64mm in più di escursione
per la prossima stagione non si sa..vediamo chi offre di più
si, ok svitando i perni, fino a li ci ero arrivato... ma una volta che ho svitato le 2 brugole rimane tutto completamente bloccato...tu hai mai provato a smontarlo??
hero sei un mito!
quando c'è da sputtanare qualcuno o qualcosa sei davvero insuperabile!
che non ti piacesse la meta l'avevo intuito già da mesi, però mi pare che stai esagerando (come sempre)
la reign è più corretto paragonarla alla meta 55, che è vero, è molto simile alla meta 6... esteticamente! meno escursione, un montaggio più leggero e geometrie differenti le rendono 2 bici diverse direi, come supreme racing e supreme dh, si somigliano ma sono diverse...
ci sono pagine e pagine nel topic GT che parlano delle doti in arrampicata di force e sanction, quando io al passaggio da sanction a meta 6 ho sentito solo benefici in salita.
merito sicuramente del propedal e di angoli e baricentro diversi che rendono la meta meno propensa ad impennare anche senza forcella abbassabile.
ora, credo che la meta 6 non possa assolutamente essere paragonata alla mojo hd visto che si parla di un telaio che pesa oltre 1 kg di meno! e costa quanto una meta 6 completa!
comunque io trovo la meta 6 molto più facile da guidare e da gestire rispetto alla hd, e personalmente non le scambierei, inoltre in pedalata con il suo propedal non ha nulla da invidiare alla maggior parte delle altre bici della sua categoria (la reign non ne fa parte)... tra l'altro proprio la reign l'ho sentita denigrare da molti...
ora è vero che senza propedal ci sono molte bici da enduro più o meno costose che si pedalano meglio della meta, ma a propedal inserito ed a parità di peso sfido chiunque a sentire la differenza tra una meta 6 e una nomad o mojo hd o sanction o covert o specy enduro ecc.
merito del propedal non della sospensione! però in salita chi è che non lo usa?
a mio giudizio che ho avuto la fortuna di provare varie concorrenti, la meta 6 è un'ottima bici per fare quello per cui è nata.
è ottima per le gare di superenduro classiche (finale non ne fa parte) ed è utilizzabile senza pensieri nei bikepark.
per il resto ci sono modelli migliori sia in casa Commençal che in altri marchi.
hero ti prego... il prossimo passo è pedalare un caballero anni '80 e dire che va meglio!
@itigitell: hai sfilato i perni? per ogni brugola c'è un perno che passa da parte a parte, quando le sviti devi sfilare i piccoli perni e così smonti tutti i leveraggi, poi per il carro ci sono le 2 brugole da 10mm che hanno lo stesso sistema di fissaggio come tutti i carri attuali.
per aiutarti a sfilare i perni svita i bulloni solo di qualche giro e poi spingi con un dito per farli sfilare, poi sviti del tutto e tiri via il perno, è semplice.
occhio poi a rimontare tutto nello stesso modo e occhio al serraggio.
grazie mille Bisso per aver preso a cuore la mia causa, si i perni li ho sfilati tuttie i leveraggi sono stati già tolti, ho svitato le 2 brugole da 10mm del carro ma rimane ancora vincolato...adesso cosa devo fare??
Grazie ancora
mi domando perché tu mi abbia dato una valutazione negativa...comunque...se rimane bloccato è perché il perno grippa sui cuscinetti...a parer mio,in fabbrica,oltre ad aver montato cuscinetti scadenti(quelli della mia erano tutti inchiodati dopo nemmeno 10 mesi) hanno fatto economia anche sul grasso.
vai di svitol e poi pulisci tutto.e dopo rimonta con del buon grasso
Cazzarola che mi sono perso stamattina... dovevo restare attaccato a questo 3d invece di andare ad agonizzare in salita con la meta..
Ora mi mangio un piatto di pasta al pesto, mi faccio passare il sorriso dalla faccia dopodichè faró un breve report dell'uscita di oggi... una delle prime uscite serie fatte con il catorcio...
Ora mi mangio un piatto di pasta al pesto, mi faccio passare il sorriso dalla faccia dopodichè faró un breve report dell'uscita di oggi... una delle prime uscite serie fatte con il catorcio...
hai capito proprio male..a me la meta piace,un po' corta,ma è una gran bici per pedalare piano i trasferimenti delle SE e volare in discesa.
non si impenna la meta?mi sa che devo farti vedere cosa vuol dire andare in salita...
il prezzo ed un chilo in meno,non fanno una bici più pedalabile.sono le geometrie ed il sistema della sospensione.
comunque ok,avete ragione...la meta 6,o 55 che sia,è un missile in salita(chissà però perché,sistemi di sospensione del genere,nell'xc non vengono usati,ne con propedal,ne con ammo bloccabile)
ce la giochiamo?...anche se parti avvantaggiatissimo, ti lascio il vantaggio!
quando vuoi.facciamoci il giro dell'enduro di finale
Cancellara è preoccupato che ti metti a fare anche le cronometro su strada!
sarebbe interessante vedere sulla carta,quanto pedala,dove pedala e come va in generale,chi fa del sarcasmo sulle mie uscite controcorrente.
Le tue uscite non sono controcorrente, nella qual cosa non ci sarebbe nulla di male. Sono invece delle sbruffonate, spesso maleducate ed irrispettose degli altri. Alla prossima vieni bannato, e questa volta definitivamente (quindi risparmiati eventuali messaggi privati piagnucolanti).
Allora, veniamo al giretto di oggi ed alle mie incontestabili sensazioni 
Il percorso, è caratterizzato da salite costanti non molto lunghe, su terreno reso disconnesso da pietre ballerine e radici. Per mio autolesionismo, ho usato gli spd. Le discese di suddetto percorso, sono scorrevoli, quasi prive di sponde, ma disseminate di giochini. Il fondo è compatto, a tratti quasi sabbioso, in altri tratti, disconnesso e smosso.
Ho affrontato le salite un po' con timore, non sono mai stato un amante degli spd e la convalescenza della spalla ancora non è finita. Morale un po' d'insicurezza c'è. La bici non sale da sola ovviamente, ma si lascia portare su con disinvoltura.
Il propedal da una grossa mano in quei tratti dove il terreno non è troppo disconnesso o sui tratti di asfalto dove la bici brilla per reattività (credo sia il propedal a fare tutto). Sui tratti "rotti", la via di mezzo data dal Fox Rp23 sarebbe stato l'ideale, visto che a propedal aperto il carro "succhia" buona parte della spinta data sui pedali; detto ciò, ho preferito continuare il giro affrontando tutte le salite con il propedal chiuso a scapito della comodità.
Ho notato, con "goia", che la bici rimane composta anche nelle rampe un po' più pendenti. La sensazione avuta, è stata quella di avvertire costantemente la ruota anteriore attaccata al terreno; ciò mi ha consentito di scegliere con sicurezza le traiettorie più pulite anche quando mi trovavo in mezzo a radici e pietre. Per la cronaca, il pollo, è riuscito a cadere quasi da fermo mentre affrontava un ostacolo; devo fare ancora pratica nello sganciare gli spd in emergenza.
Conclusione sulla salita: bici buona, la supercazzola che una DH si pedala meglio, stento a berla. Altresì va detto che ho provato di meglio. La Specy Enduro del 2008 che possedevo saliva meglio, anche se era terribilmente sbilanciata in avanti ed aveva l'escursione anteriore regolabile; ciò va detto.
Veniamo al discorso discesa; la Meta è un bisturi a tratti pericoloso. Non ti da confidenza ed il sistema ad aria non aiuta di certo a farlo. Se si pensa di usare questa bici per andare a fare le passeggiate, affrontando le discese in modo turistico, questa è la bici più inadatta che ci sia.
Il primo impatto è stato terrificante, quasi volevo buttarla. Nei primi metri (complice il lungo stop forzato di 2 mesi) sentivo sulle ginocchia anche gli aghi di pino. Sembrava di scendere sopra una bici di legno. Solo la Liryk faceva il suo. Ho capito però che non si poteva andare avanti così ed ho iniziato a guidare fregandomene del dolore alla spalla. A questo punto, la sorpresa. La Meta galleggia egregiamente su ogni tipo di terreno a patto di avere una buona velocità d'entrata. Devo dare ragione a chi sostiene che i 152mm sembrano molti di più. Non è però uno schiacciasassi, ogni errore si paga e la sensazione che ho avuto è quella di un overcraft che si sgonfia nel caso si sbagli traiettoria con conseguente frenata; qui il mezzo stenta un po' a riprendere velocità se si trova in tratti di percorso con fondo disconnesso.
In curva bisogna farcela un po' stare, nel senso che anche qui la bici richiede precisione e tecnica. Purtroppo, le mie condizioni ancora non mi permettono di essere aggressivo con l'avantreno ed inevitabilmente non potevo mantenere velocità sostenute durante tutto il percorso.
Coclusione sulla discesa: la Meta6 ha un anima racing, il rider attivo sulla guida (io non lo sono più di tanto) ne trarrà beneficio. E' una bici fatta per scendere a tutta. Ci vuole esperienza per guidare un mezzo così. Il neofita credo che non si possa trovare a su agio.
Conclusione generale: se mi piace o non mi piace, ancora non posso dirlo. Oggi, a tratti l'ho amata ed odiata. Non perdona, ma esaduisce altresì ogni tuo desiderio a patto di avere una tecnica di guida avanzata e molto reattiva. D'altronde, chi si affida a Commencal, da sempre è alla ricerca di un mezzo maneggevole e reattivo. Richiede tempo prima di trovare il giusto feeling; avrò la pazienza di un cowboy che cerca di domare il suo purosangue?
Cowboy e cavalli a parte, la bici è molto bilanciata e brutti scherzi non ne tira. E' sincera.
Due parole sui componenti che mi hanno stupito: la Liryk funziona! E' il modello base, ma tanto basta per divertirsi... ed è anche leggera.
Le Ardent, ora senza camera e montate sui Red Zone, fanno il loro; non ho sentito la necessità di avere più grip.
I Formula RX, ancora non li digerisco... proprio non mi piacciono; sono rumorosi (almeno i miei) e le leve scomode, almeno per me che ho sempre usato Avid.
Probabilmente sostituirò l'RP2 con un 23. Credo che sia un upgrading indispensabile in vista di lunghi giri primaverili.
Ciò è quanto...
Il percorso, è caratterizzato da salite costanti non molto lunghe, su terreno reso disconnesso da pietre ballerine e radici. Per mio autolesionismo, ho usato gli spd. Le discese di suddetto percorso, sono scorrevoli, quasi prive di sponde, ma disseminate di giochini. Il fondo è compatto, a tratti quasi sabbioso, in altri tratti, disconnesso e smosso.
Ho affrontato le salite un po' con timore, non sono mai stato un amante degli spd e la convalescenza della spalla ancora non è finita. Morale un po' d'insicurezza c'è. La bici non sale da sola ovviamente, ma si lascia portare su con disinvoltura.
Il propedal da una grossa mano in quei tratti dove il terreno non è troppo disconnesso o sui tratti di asfalto dove la bici brilla per reattività (credo sia il propedal a fare tutto). Sui tratti "rotti", la via di mezzo data dal Fox Rp23 sarebbe stato l'ideale, visto che a propedal aperto il carro "succhia" buona parte della spinta data sui pedali; detto ciò, ho preferito continuare il giro affrontando tutte le salite con il propedal chiuso a scapito della comodità.
Ho notato, con "goia", che la bici rimane composta anche nelle rampe un po' più pendenti. La sensazione avuta, è stata quella di avvertire costantemente la ruota anteriore attaccata al terreno; ciò mi ha consentito di scegliere con sicurezza le traiettorie più pulite anche quando mi trovavo in mezzo a radici e pietre. Per la cronaca, il pollo, è riuscito a cadere quasi da fermo mentre affrontava un ostacolo; devo fare ancora pratica nello sganciare gli spd in emergenza.
Conclusione sulla salita: bici buona, la supercazzola che una DH si pedala meglio, stento a berla. Altresì va detto che ho provato di meglio. La Specy Enduro del 2008 che possedevo saliva meglio, anche se era terribilmente sbilanciata in avanti ed aveva l'escursione anteriore regolabile; ciò va detto.
Veniamo al discorso discesa; la Meta è un bisturi a tratti pericoloso. Non ti da confidenza ed il sistema ad aria non aiuta di certo a farlo. Se si pensa di usare questa bici per andare a fare le passeggiate, affrontando le discese in modo turistico, questa è la bici più inadatta che ci sia.
Il primo impatto è stato terrificante, quasi volevo buttarla. Nei primi metri (complice il lungo stop forzato di 2 mesi) sentivo sulle ginocchia anche gli aghi di pino. Sembrava di scendere sopra una bici di legno. Solo la Liryk faceva il suo. Ho capito però che non si poteva andare avanti così ed ho iniziato a guidare fregandomene del dolore alla spalla. A questo punto, la sorpresa. La Meta galleggia egregiamente su ogni tipo di terreno a patto di avere una buona velocità d'entrata. Devo dare ragione a chi sostiene che i 152mm sembrano molti di più. Non è però uno schiacciasassi, ogni errore si paga e la sensazione che ho avuto è quella di un overcraft che si sgonfia nel caso si sbagli traiettoria con conseguente frenata; qui il mezzo stenta un po' a riprendere velocità se si trova in tratti di percorso con fondo disconnesso.
In curva bisogna farcela un po' stare, nel senso che anche qui la bici richiede precisione e tecnica. Purtroppo, le mie condizioni ancora non mi permettono di essere aggressivo con l'avantreno ed inevitabilmente non potevo mantenere velocità sostenute durante tutto il percorso.
Coclusione sulla discesa: la Meta6 ha un anima racing, il rider attivo sulla guida (io non lo sono più di tanto) ne trarrà beneficio. E' una bici fatta per scendere a tutta. Ci vuole esperienza per guidare un mezzo così. Il neofita credo che non si possa trovare a su agio.
Conclusione generale: se mi piace o non mi piace, ancora non posso dirlo. Oggi, a tratti l'ho amata ed odiata. Non perdona, ma esaduisce altresì ogni tuo desiderio a patto di avere una tecnica di guida avanzata e molto reattiva. D'altronde, chi si affida a Commencal, da sempre è alla ricerca di un mezzo maneggevole e reattivo. Richiede tempo prima di trovare il giusto feeling; avrò la pazienza di un cowboy che cerca di domare il suo purosangue?
Cowboy e cavalli a parte, la bici è molto bilanciata e brutti scherzi non ne tira. E' sincera.
Due parole sui componenti che mi hanno stupito: la Liryk funziona! E' il modello base, ma tanto basta per divertirsi... ed è anche leggera.
Le Ardent, ora senza camera e montate sui Red Zone, fanno il loro; non ho sentito la necessità di avere più grip.
I Formula RX, ancora non li digerisco... proprio non mi piacciono; sono rumorosi (almeno i miei) e le leve scomode, almeno per me che ho sempre usato Avid.
Probabilmente sostituirò l'RP2 con un 23. Credo che sia un upgrading indispensabile in vista di lunghi giri primaverili.
Ciò è quanto...
@upper: recensione interessante, il discorso rp2 vs. rp23 ci sta, cioè io in salita attivo il propedal sempre e comunque, ma effettivamente ci sono situazioni in cui non sarebbe sbagliato avere una via di mezzo, lo stesso vale per alcune PS delle superenduro, infatti in 2 PS di finale ho deciso di partire a propedal inserito.
per quanto riguarda la confidenza non so.... io quando ho preso la sanction ci ho messo un po' a tirar fuori il buono che c'era in lei cambiando pezzi e cambiando anche il modo di guidare, ma venivo da un genere di bici molto diverso.
poi passando alla meta mi sono trovato subito bene, mi sembrava più facile e agile (merito di interasse più corto e sterzo di poco più chiuso).
inoltre è più sensibile pur richiedendo meno sag...
così sembra che parlo male di GT, che alla fine è un'ottima bici, ma forse non sono stato in grado di apprezzarla in pieno.
con lei avevo un rapporto di amore/odio ma alla fine ci ho fatto di tutto.
oggi il rapporto di amore/odio ce l'ho solo con il joplin...
io onestamente con la sanction spesso usavo l'abbassamento della forcella per limitare l'impennamento in salita, con la meta non ho questo problema, però la posizione di guida è leggermente diversa e probabilmente con la meta si carica di più l'anteriore già in posizione neutra.
per quanto riguarda la confidenza non so.... io quando ho preso la sanction ci ho messo un po' a tirar fuori il buono che c'era in lei cambiando pezzi e cambiando anche il modo di guidare, ma venivo da un genere di bici molto diverso.
poi passando alla meta mi sono trovato subito bene, mi sembrava più facile e agile (merito di interasse più corto e sterzo di poco più chiuso).
inoltre è più sensibile pur richiedendo meno sag...
così sembra che parlo male di GT, che alla fine è un'ottima bici, ma forse non sono stato in grado di apprezzarla in pieno.
con lei avevo un rapporto di amore/odio ma alla fine ci ho fatto di tutto.
oggi il rapporto di amore/odio ce l'ho solo con il joplin...
io onestamente con la sanction spesso usavo l'abbassamento della forcella per limitare l'impennamento in salita, con la meta non ho questo problema, però la posizione di guida è leggermente diversa e probabilmente con la meta si carica di più l'anteriore già in posizione neutra.
Ho avuto una sola full prima di questa, la Prophet SL (direct shock) che leggi in firma, ma ne ho provate altre, di amici, in affitto o in prova, comprese alcune di quelle che dici. L'unica che non avevo mai provato era proprio la Meta, che ho comprato con una certa dose di incoscienza. Ma il monoshock lo conoscevo già bene e non mi ha mai creato problemi. E infatti mi ci sono subito trovato, ma non starò qua a prenderne le difese.
Ripeto, per me va bene.
- Stato