Parliamo di attrito
In generale l'attrito che svolgono le
ruote è attrito volvente, modellizzabile cioè con una forza che agisce dal terreno verso l'alto e spostata rispetto al punto di appoggio della ruota. Tale forza, (semplificando molto) moltiplicata per il braccio, cioè la distanza dall'asse ruota misurata perpendicolarmente alla forza, produce una coppia che tende a frenare la ruota.
L'attirito volvente è legato alla pressione: mi spiego meglio.
La forza che genera la coppia frenante di cui si parlava prima, è il risultato di una distribuzione di forze sulla superficie di contatto della gomma a terra. Da qui si capisce che:
1 - Più la pressione della gomma è alta, minore sarà la superficie di contatto e quindi minore anche la forza che si opporrà al moto
2 - Più la ruota verrà caricata, maggiore sarà la superficie d'appoggio e quindi l'attrito volvente
Prendiamo una bike con un peso di X kg caricato su di essa.
Se immaginiamo che la gomma schiacciandosi sotto il peso verticale abbia un comportamento lineare, il fatto che una certa percentuale di carico sia sulla ruota anteriore e una certa percentuale su quella posteriore a livello di resistenza globale non influisce.
Se consideriamo ora che la gomma davanti generalmente è meno scorrevole di quella posteriore sia per il disegno del battistrada sia per la mescola, un incremento di peso o di forza verticale all'anteriore potrebbe incrementare la resistenza all'avanzamento più di quanto non diminuisca la resistenza generata dalla perdita di carico sulla ruota posteriore.
In altre parole, il trasferimetno di carico dovuto all'abbassamento della forcella, per il tipo di gomme che si montano potrebbe influire negativametne sulla resistenza globale all'avanzamento.
A livello meccanico e semplificando molto funziona così.
Quello che questo ragionametno non considera è la biomeccanica del rider! In base a quanto osservo, mi viene da pensare che una posizione con più peso all'anteriore possa favorire la spinta sui pedali.
Pensiamo alle bici da corsa o anche solo alle bici da xc.
Certamente parte di questa posizione è dettata dall'aereodinamica, ma suppongo che parte di essa sia anche dettata da fattori di posizione corporea.
A mio avviso la minore fatica a tenere la bici dritta, un minor rischio di impennata fa si che globalmente ci si debba impegnare meno a certi aspetti della guida e permetta di concentrarsi di più sulla pedalata, riducendo quindi il lavoro totale del biker: a sostegno di questo basti pensare la differenza che si percepisce a percorrere in salita una strada asfaltata e una sterrata di pari pendenza.