Mi fa sorridere chi dice che chi è più esperto dovrebbe essere in grado di capire cosa fanno quelli che vengono dietro.....
L'uscita del sabato, e parlo per me come per tutti quelli che conosco e frequento, non è un lavoro nè l'occasione per fare soldi, ma solo il mio momento di divertimento settimanale e non vedo perchè debbo sacrificare questo mio divertimento per cercare di capire se quello che viene dietro è in grado o no di farlo.......
bella discussione, peccato che io possa interagire solo adesso.
ognuno vuole divertirsi, io stesso non esco con gente che non sia circa allo stesso livello. non ho voglia di fumarmi il divertimento essendo costretto ad andare troppo forte o troppo piano *pero'* se mi trovo con qualcuno di impreparato lo seguo anche a costo di rinunciare al passaggione trialistico. per come la vedo io si tratta di un senso di responsabilita' che esula dalle leggi o dal "deve imparare da solo" o dal "all'epoca non mi hanno aiutato".
anche perche' se capita qualcosa di brutto le conseguenze dolorose ti segnano anche se ritieni di non avere responsabilita' specifiche.
chi non segue i consigli o e' troppo lento/veloce la prossima volta non gira piu' col sottoscritto su percorsi che possano mettere in difficolta' una delle due parti.
ripeto che non significa uscire sempre da soli, solo che quando si gira in compagnia il percorso deve essere adeguato alla preparazione /senso di responsabilita' del piu' debole. non e' una legge ma la trovo ragionevole.
talvolta non ci saranno le condizioni, vorra' dire che il troppo lento/troppo veloce/troppo spericolato non partecipera' . la minaccia di rimanere a casa da soli imho puo' far mettere la cognizione a diversa gente.
a me fanno ridere ed odio i giri in cui ognuno prosegue col suo passo e si formano micro gruppetti, li trovo assurdi ed antisociali al max. se ho voglia di andare con gli altri mi adeguo, altrimenti vado per i fatti miei alla mia velocita'.
In definitiva quindi operiamo la giusta selezione prima di combinare le nostre uscite, ma non con riferimento alle capacità ciclistiche, ma con esclusivo riferimento alle capacità mentali ed alla provata maturità........
qui secondo me sbagli. sai benissimo che anche i piu' esperti tendono a forzare se davanti hanno uno che va di piu'. le condizioni reali non sono sempre quelle del "se non sono sicuro al 100% scendo a piedi". te lo dice uno che quando gira da solo si fa il 99.9 dei passaggi che fa quando e' in compagnia. non il 100% perche' la sboronata ogni tanto scappa anche ai piu' posati/fifoni.
se trovi quello che in compagnia fa il 10% in piu' , e ce ne sono, i rischi aumentano.
se oltre tutto, come dici, i piu' bravi stanno davanti viene a mancare oltre al controllo visuale anche la pedalata in gruppo. e' un po come se io e peat dovessimo scendere dal san giorgio. probabilmente io non mi diverterei a prendere qualche rischio in piu' e neppure lui ad aspettarmi ogni 500 metri. avrebbe molto senso?