è il momento buono per cambiarla!! vai da un elettricista(tipo teleritz qua sotto casa mia) e prendine una da 20w e non te ne pentirai
The Group! Lo spassoso biciclettare...PARTE 3
- Creatore Discussione Domingosh
- Data di inizio
- Stato
è il momento buono per cambiarla!! vai da un elettricista(tipo teleritz qua sotto casa mia) e prendine una da 20w e non te ne pentirai
Domenica noi andiamo qua:ritrovo ore 9.00 all'uscita autostrada di Cagnes sur mer
Partenza: Pont du Loup mt. 197
Arrivo: Pont du Loup
Km giro totali: circa 30
Altezza max raggiunta: Plateau de Cavillore mt 1070
Difficoltà salita : BC
Difficoltà discesa: OCE (per la Chemin du paradis)
Cartine: IGN 3643 ET – 3642 ET
Parcheggiata l’auto a Pont sur Loup, si prende subito la strada asfaltata in salita (D6) che percorre le Gorge du Loup, dove pochi km dopo e una galleria troviamo la Cascade de Courmes. Arriviamo sempre in asfalto in salita ad un primo incrocio del ponte di Bramafan e giriamo a sinistra seguendo per Gourdon (D3).
Si continua a salire fino ad un secondo incrocio, dove giriamo a destra e seguiamo le indicazioni per Cipiéres (D603). Si segue la strada sempre asfaltata fino ad arrivare ad un ponticello dove sulla nostra sinistra troviamo un incrocio con palina n°164. Da qui la strada diventa pian piano sterrata con pendenze che diventano sempre più impegnative e nelle ultime rampe ci sarà da divertirsi a restare in sella.
Si arriva così, passando per le paline n° 162 e 163 (purtroppo distrutte o con indicazioni mancanti...) al Plateau de Cavillore alla quota massima del nostro giro, dove ci saranno delle prime discesine divertenti. Si arriva all’attacco della prima discesa dove merita sicuramente una sosta per ammirare la costa sullo sfondo e il bel Borgo medievale di Gourdon (mt. 740) sotto di noi, che raggiungeremo in discesa sul vecchio sentiero che parte subito tecnico diventando poi fondo smosso e tornanti. Alla fine di questo sentiero, si arriva sulla strada asfaltata D12 che sale a Caussol e si segue dritto sempre per sentiero alla palina che indica per Chapelle St. Michelle poi, ad un’altro incrocio, a sinistra. Si scende su strada asfaltata che si segue prima a sinistra, poi dritto in discesa, arrivando alla rotonda di Gourdon, dove possiamo fare sosta ai diversi Bar e Creperie del piccolo Borgo e per una breve visita del paese.
Da qui inizierà il sentiero della Chemin du Paradis.
“Allacciate le cinture di sicurezza,”si ritorna all’entrata del Paese, dove ci sono le Toilette pubbliche e si segue la palina con indicazione per Pont du Loup.
Il sentiero è tutto a gradoni naturali di roccia a volte molto alti e con tornanti stretti a volte anche esposti. Ci vuole una buona tecnica di guida per restare in sella. Il primo pezzo è sicuramente il più difficoltoso, l’altezza dei gradini e le curve molto strette rendono “OCE” questo bel sentiero.
C’è da fare attenzione ai pedoni che percorrono La Chemin.. di Domenica sono più numerosi.
Si arriva alla conduttura dell’acquedotto, e si segue a sinistra tenendo sempre per Pont du Loup.
Man mano che si scende, la percorribilità diventa più facile, pur restando sempre tecnico e a gradoni.
Si potrà vedere, nell’ultimissimo pezzo, come doveva essere il sentiero una volta, tutto lastricato e piatto.
Arrivati all’asfalto siamo già nell’abitato di Pont du Loup, si gira a sinistra e si rientra alla macchina.
PONT DU LOUP – PLATEAU DE CAVILLORE - GOURDON – CHEMIN DU PARADIS – PONT DU LOUP.
Partenza: Pont du Loup mt. 197
Arrivo: Pont du Loup
Km giro totali: circa 30
Altezza max raggiunta: Plateau de Cavillore mt 1070
Difficoltà salita : BC
Difficoltà discesa: OCE (per la Chemin du paradis)
Cartine: IGN 3643 ET – 3642 ET
Parcheggiata l’auto a Pont sur Loup, si prende subito la strada asfaltata in salita (D6) che percorre le Gorge du Loup, dove pochi km dopo e una galleria troviamo la Cascade de Courmes. Arriviamo sempre in asfalto in salita ad un primo incrocio del ponte di Bramafan e giriamo a sinistra seguendo per Gourdon (D3).
Si continua a salire fino ad un secondo incrocio, dove giriamo a destra e seguiamo le indicazioni per Cipiéres (D603). Si segue la strada sempre asfaltata fino ad arrivare ad un ponticello dove sulla nostra sinistra troviamo un incrocio con palina n°164. Da qui la strada diventa pian piano sterrata con pendenze che diventano sempre più impegnative e nelle ultime rampe ci sarà da divertirsi a restare in sella.
Si arriva così, passando per le paline n° 162 e 163 (purtroppo distrutte o con indicazioni mancanti...) al Plateau de Cavillore alla quota massima del nostro giro, dove ci saranno delle prime discesine divertenti. Si arriva all’attacco della prima discesa dove merita sicuramente una sosta per ammirare la costa sullo sfondo e il bel Borgo medievale di Gourdon (mt. 740) sotto di noi, che raggiungeremo in discesa sul vecchio sentiero che parte subito tecnico diventando poi fondo smosso e tornanti. Alla fine di questo sentiero, si arriva sulla strada asfaltata D12 che sale a Caussol e si segue dritto sempre per sentiero alla palina che indica per Chapelle St. Michelle poi, ad un’altro incrocio, a sinistra. Si scende su strada asfaltata che si segue prima a sinistra, poi dritto in discesa, arrivando alla rotonda di Gourdon, dove possiamo fare sosta ai diversi Bar e Creperie del piccolo Borgo e per una breve visita del paese.
Da qui inizierà il sentiero della Chemin du Paradis.
“Allacciate le cinture di sicurezza,”si ritorna all’entrata del Paese, dove ci sono le Toilette pubbliche e si segue la palina con indicazione per Pont du Loup.
Il sentiero è tutto a gradoni naturali di roccia a volte molto alti e con tornanti stretti a volte anche esposti. Ci vuole una buona tecnica di guida per restare in sella. Il primo pezzo è sicuramente il più difficoltoso, l’altezza dei gradini e le curve molto strette rendono “OCE” questo bel sentiero.
C’è da fare attenzione ai pedoni che percorrono La Chemin.. di Domenica sono più numerosi.
Si arriva alla conduttura dell’acquedotto, e si segue a sinistra tenendo sempre per Pont du Loup.
Man mano che si scende, la percorribilità diventa più facile, pur restando sempre tecnico e a gradoni.
Si potrà vedere, nell’ultimissimo pezzo, come doveva essere il sentiero una volta, tutto lastricato e piatto.
Arrivati all’asfalto siamo già nell’abitato di Pont du Loup, si gira a sinistra e si rientra alla macchina.
Gia` provato, se riesci a staccare il vetrino dimmi come hai fatto...
Comunque alla fine ho scoperto che la lampadina era intera, quello fulminato era il circuito di controllo.
La batteria non regge i 20W. Magari la lampada si accende e fa anche una bella luce, ma:
1 - non vorrei che si fondesse la plastica
2 - secondo me fai fuori in poco tempo la batteria
no nel mio caso è proprio il faretto... o per lo meno... se è andato il circuito non lo so, di sicuro il faretto è andato... la parte posteriore bianca da cui escono i due elettrodi si sta sbriciolando e la lampadina dentro balla...
Anche la mia fa cosi`... da circa un anno e continua a funzionare!
Per verificare prendi la lampadina e fai contatto con gli elettrodi sul connettore della batteria. Se non si accende neppure cosi` allora e` la lampadina, altrimenti e` il circuito.
riprovo stasera... ieri ho smontato proprio tutto il corpo di plastica con i circuiti e ci ho spruzzato su il ravvivante per contatti e poi ha ripreso a funzionare ma dopo tot si spegneva da solo...
be la batteria dura esattamente la metà di quello che durerebbe se usassi solo il faretto da 10w, se invece vuoi spendere un pò di più ci sono faretti dicroici da 20w che invece che tirare 4/5 Ah(come quelli normali), ne tirano 2,5/3 e di conseguenza la perdita di autonomia non è poi così rilevante
per la plastica del faretto effettvamente potrebbe sciogliersi
cmq molto probabilmente il problema del faretto di beer non sta nella lampadina ma nel circuito dell'interruttore, è proprio la pecca di quel modello li. Si era rotto anche a me l'hanno scorso (modello uguale al tuo), e chiedendo un pò informazioni mi avevano detto che era abbastanza "tipico", e che quel cosino che ci sarebbe stato da cambiare era piuttosto introvabile(l'ho cercato in diversi posti ben forniti e tutti mi hanno detto che era effettivamente introvabile), avevo quindi tolto quel ciruitino dentro e collegato direttamente i cavi ai poli della lampadina(perdendo però l'utilizzo dell'interruttore)
poi mio zio(il vero proprietario dell'impianto) è andato dal suo negoziane che glieli ha cambiati con il modello "nuovo" che appunto dentro non ha nulla, ma ci sono direttamente i cavi collegati al faretto
visto le scarse adesioni serali probabilmente vado in bici con leonardo, rimango in attesa di decisioni varieDovrei confermare un impegno, per stasera cosa avete deciso?
Per quanto ne so, ma non ho verificato di persona, la batteria del Sigma non riesce a "sparare" 20W. Se ci metti una lampadina con maggiore efficienza, che fa luce "come se fosse" da 20W, ma poi consuma meno potenza... allora il tutto sta in piedi. Inoltre questa lampadina, se la termodinamica non e` un'opinione, dovrebbe anche scaldare meno e quindi non ci dovrebbero esserci problemi con la plastica.
Inoltre nelle mie reminescenze di chimica/elettrotecnica c'e` il fatto che cicli di carica/scarica troppo veloci non fanno esattamente bene alle batterie. Quindi, ammesso che lo regga, una scarica a velocita` doppia rispetto a quanto previsto (anzi, al 133% perche` c'e` anche il faretto da 5W) non dovrebbe contribuire all'allungamento della vita della batteria.
P.S: stasera non ci sono.
Porti anche me che sto imparando ad andare in bici?
PS: ma l'avatar è la tua clavicola mal concia?
e quindi stasera non c'è nessuno? io se non c'è nessuno vado fino alla madda scendo sul 5 poi risalgo e vado a fare tornantini nel parco più 11... parto più presto così non porto le luci... visto che manco mi funzionano!
Ancora con ste curve e pieghe!?!
Dai che un giorno insegnerai anche a me
(stai usando lo scrondo, giusto?)
Ancora con ste curve e pieghe!?!
Dai che un giorno insegnerai anche a me
no veramente stasera vado con la front! lo scrondo l'ho pedalato solo una volta e sinceramente preferisco evitare di ripetere l'esperienza
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