Tecnica: tornantini KIUUUSIII

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Biker marathonensis
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bikocò;1213776 ha scritto:
mah io non ho mai visto cadere nessuno all'interno di un tornante :il rischio è proprio quello di volare all'esterno,soprattutto nei tratti esposti.Quando leggo certe affermazioni sarei proprio curiosi di vedervi in azione.

la mia impressione e' che in condizioni di cagarella si tende ad arretrare troppo e quindi l'anteriore scarico continua diritto verso l'esterno. quando capita la reazione tipica e' quella di frenare di piu' e di perdere l'anteriore: la bici finisce fuori all'esterno ed il pilota all'interno, mettendo tutti d'accordo :-)
in realta' sullo sconnesso puoi cadere anche all'interno: capita che una pietra rallenti/impunti la bici e che ti ritrovi con una "piega" eccessiva per la nuova velocita' (mancanza di forza centrifuga): ti sbilanci all'interno con la bici che "resta indietro" all'improvviso
 

Danybiker88

Redazione
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Il fattore peso troppo indietro è vero, pero molto spesso è l'unica soluzione. prendiamo un tornante come quello della foto di Davide 2: se non tieni il peso indietro, ti impunti di sicuro. Pero, portando il peso indietro, perdi aderenza all'anteriore e anche una manovra tipo il nose diventa difficile, poiche spostando il peso in avanti, la ruota anteriore scappa e ti ritrovi giù nel precipizio.

In quei casi (pietre fisse molto grosse) secondo me è utile lavorare molto modulando i freni:
-pinzata equilibrata prima della pietra (finchè la ruota anteriore si trova sulla sommità di essa)
-lasciare il freno anteriore quando la ruota ant. scende dalla pietra (in modo da non bloccarla)
-quando questa è sopra la pietra successiva (o su una zolla zolla di terra che sia abbastanza orizzontale e garantisca tenuta), si può pinzare con l'anteriore e portare il peso in avanti, dare il colpo di reni e girare la bici.
Bisogna fare in modo che quando si atterra col posteriore si arrivi su un punto in cui la ruota post sia abbastanza stabile (per esempio su un'altra roccia) poiche se si fanno male i calcoli, il posteriore scivola lateralmente e ci si ritrova per terra (e cadere su un terreno di questo tipo è estremamente doloroso).

Ritengo molto utile fermarsi in surplace quando si affrontano discese di questo tipo per studiare un attimo la linea da seguire (e pensare anche alle manovre che bisogna fare) e riposare anche braccia e gambe.
 

DiegHetto Fr

Biker urlandum
16/8/06
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brianza selvaggia
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...a parte che quello nella foto di davide2 non mi sembra un tornantino chiuuuuso....io comunque quando mi trovo in situazioni simili butto il peso dietro(ma non troppo), cerco di non sedermi troppo poi "gioco" con il freno davanti...bisogna conoscere o meglio capire "il punto di non ritorno" e cercare di arrivare al limite...sinceramente mi è capitato raramente(3 volte:mrgreen: ) di riuscire a fare ciò in una sola mossa, normalmente in 2 mosse di quelle sopra.....se il tornantino è su fondo instabile lo faccio in + mosse, spingendo sul manubrio con le braccia come per far affondare la forca e stando attento che la ruota non sottosterzi econ il culo "porto in giro" la ruota posteriore
 

albe64

Biker serius
1/2/07
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scusate ma voi usate tutti i flat?

io vi confesso che il mio ostacolo principale sul super-tecnico sono i piedi bloccati........

tant'è che pensavo di smontare le tacchette dalle scarpe prima della discesa e provare a rifare tutti i passaggi ostici a piedi liberi

voi come fate?
 

Danybiker88

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scusate ma voi usate tutti i flat?

io vi confesso che il mio ostacolo principale sul super-tecnico sono i piedi bloccati........

tant'è che pensavo di smontare le tacchette dalle scarpe prima della discesa e provare a rifare tutti i passaggi ostici a piedi liberi

voi come fate?

Io uso gli Spd. All'inizio avevo un sacco di problemi, ma dopo alcuni mesi mi sono abituato. Trovo che aiutino molto anche in discesa, in quanto ti permettono di controllare la bike in ogni situazione, essendo questa attaccata ai tuoi piedi. Dopo un po lo sgancio diventa automatico anche quando cadi e ti ritrovi per terra avendo sganciato i pedali in aria (e ti chiedi come cavolo hai fatto a sganciarti in 2 secondi). E solo questione di abitudine.
Ti consiglio di provare e riprovare finche non raggiungi la totale confidenza con i tacchetti (io ci ho impiegato più di sei mesi prima di essere completamente tranquillo in ogni situazione). Non lasciarti tentare dal mettere i pedali con lo sgancio da una sola parte o gli adattatori Shimano :wink:.
Poi fai tutto per gradi: non pretendere di scendere sentieri ipertecnici da subito. Comincia da quelli più scorrevoli e poi passa a quelli più "trialistici".
 

albe64

Biker serius
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Ti consiglio di provare e riprovare finche non raggiungi la totale confidenza con i tacchetti (io ci ho impiegato più di sei mesi prima di essere completamente tranquillo in ogni situazione). Non lasciarti tentare dal mettere i pedali con lo sgancio da una sola parte o gli adattatori Shimano :wink:.
Poi fai tutto per gradi: non pretendere di scendere sentieri ipertecnici da subito. Comincia da quelli più scorrevoli e poi passa a quelli più "trialistici".

grazie! In effetti avevo pensato la stessa cosa. :$$$:
E' che avendo tra le mie varie mete fisse la liguria (levanto), mi sono trovato piuttosto "impiccato" alla prima uscita ligure, :rock-it: dopo tanto bosco del chianti. Lì non c'è tanta via di mezzo, quando scendi s'incaxxa subito....... Ma terrò duro. Scusate l'OT
 

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