dei dentelli tipo movimento centrale, non credo servano, perché non è una rotazione differenziale che va contrastata, quanto una flessione laterale. Certamente aiuterebbe.
Allungare la biella ha sicuramente portato ad una maggiore deformabilità che ha richiesto un incremento delle dimensioni dell'infulcro principale. L'eccentrico non dico che sia completamente inutile, ma un perno coassiale (cavo) di pari diametro ciccio avrebbe cmq permesso una stessa rigidezza. La questione del coassiale o meno mi pare una velleità che punta a risparmiare 3 grammi di materiale e qualche Nm di coppia di serraggio.
Ma questa è pura scettica ignoranza.
Io, che come è noto sono l'ultimo dei pirla, avrei fatto le due biellette con già integrato una parte del perno, cioé con il tubolare del perno attaccato alla biella di sx che entra nel tubolare della biella di dx. Superfici di contatto grecate tra i due tubolari e connessioni a taglio con vitine da tirare dall'interno (nello spazio cavo del tubolare).
Mi son spiegato male.
Immaginate che l'infulcro sia costituito da due profili tubolari passanti, uno dentro l'altro, molto sottili, saldati (o forgiati insieme, poi fresati) a una bielletta ciascuno. Ad esempio:
- tubolare attaccato alla bielletta dx di diametro esterno di 40mm con superficie liscia (a contatto con i cuscinetti) e diametro interno 35/37mm con scanalature longitudinali ogni 5°, lungo le generatrici (come una greca chiusa, cioé 36 dentelli larghi 5° a passo 10°)
- tubolare attaccato alla bielletta sx di diametro esterno di 35/37mm con le identiche scanalature dell'interno del tubolare precedente, ma spostate di 5°, in modo da far combaciare le superfici senza disallineare le biellette; e diametro interno di 32mm.
Si avrebbe una grande rigidezza del nodo, avendo anche le bielle "integrate".
L'unico movimento "parassita" consentito è quelloche consente di sfilare (e montare) le due parti, che però possono essere bloccate da piccolissime vitine che lavorano a taglio da posizionare a 45° (rispetto al piano in cui si muove la biella) all'interno della cavita del perno tubolare. Queste impediscono lo sfilamento dei due tubolari concentrici con queste connessioni a taglio estremamente semplici, la cui cappia di serraggio è modestissima.
credo che non si sia capito nulla.
Lo disegnerò.
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Si vede che ho uan gran voglia di lavorare oggi, n'è?
...e ci sono scritte cose sensate...
E così anche tante altre cose che vadano oltre agli angoli ed al baricentro. Ci focalizziamo su questi numeri dimenticandoci che poi noi percepiamo il comportamento dell'insieme, non di mezzo grado in più o in meno. 
, quindi ben venga il perno con il foro decentrato 
)
erano numeri sparati a caso..... riprovo con questi che almeno sono primi e non me li puoi semplificare: 241:59 vs 251:67 
preferisco la sx "vecchia" e comunque rimango decisamente abBULLITtato..
