C'è chi tiene la macchina ferma in garage TUTTA la settimana ,si muove solo in bici per andare al lavoro, ma comunque pensa che istituire un limite 30km/h generalizzato su una così grande varietà di strade e situazioni sia comunque una cagata pazzesca.
Non riduciamo tutto alla solita polarizzazione di quelli "illuminati" contro i "beceri reazionari".
Sembra sempre di sentire Gaber...
E' sbagliato nel merito e nel metodo.
Nel merito, perchè se l'intento è disincentivare l'uso dell'auto privata per il commuting, allora devi disincentivare l'uso dell'auto, non inventarti capziosi balzelli e ostacoli per ottenere quel particolare effetto in modo indiretto. La "domanda" è estremamente rigida. Puoi mettere anche 15km/h, ma se una non ha alternative per andare da A a B, continuerà a prendere l'auto. Le hai solo reso la vita difficile. Devi lavorare sull'offerta. Metropolitana di superficie, tram, parcheggi di interscambio. Solo che costano soldi e hanno un ritorno, in termini di consenso, di anni. Sia mai che sia l'amministrazione successiva a prendersi il merito.
Nel metodo, perchè se l'intento è ridurre gli incidenti e gli esiti degli stessi, non lo risolvi mettendo un "OCCHIO VAI PIANO E' PERICOLOSO" su
tutte le strade, perchè se le strade sono
TUTTE pericolose, allora non lo è nessuna. In ambito industriale, se parliamo di sicurezza, la pratica di mettere cartelli "attenzione" a buffo, ovunque, è largamente dimostrata come fallace. Ma non solo, anche in ambito outdoor. I comprensori sciistici che mettono "divieto fuoripista pericolo valanghe" da dicembre ad aprile, indipendentemente dalle condizioni, sono stati sanzionati.
Nello specifico, la strada che è stata riportata qui, metterla a 30km/h, è una stronzata colossale. Piena visibilità per centinaia di metri, zero intersezioni a raso, zero attraversamenti. Non li rispetterà nessuno. E se qualcuno lo farà, paradossalmente potrebbe creare più pericolo che altro. Mettere lo stesso limite qui e nell'attraversamento di una zona residenziale, è sbagliato e finisce col ridurre l'efficacia anche del secondo limite.