kabar
Biker marathonensis
stirner ha scritto:
Non è ci siamo incontrati?
Se hai incrociato un gruppo di 40 persone io ero una di quelle!:-?
stirner ha scritto:Salve,
sabato ho fatto la discesa del Fargno e, visto lo stato, domenica ho riaperto il sentiero che passa sotto le Fraonare ora la discesa è perfetta:
fargno -panico - sentiero delle fraonare - la madonnella - castelfantellino -cimitero di ussita - ussita. Dal cimitero si scende proprio davanti all' ingresso e si sbuca davanti al cinema.
Ciao
Max
kabar ha scritto:Non è ci siamo incontrati?
Se hai incrociato un gruppo di 40 persone io ero una di quelle!:-?
stirner ha scritto:Poco dopo la sorgente devi prendere a sx per una capannina dal tetto molto spiovente. In breve la carrareccia in leggera salita si stringe ed entra nella faggeta. Lì vedrai il mio lavoro
Segui sempre il sentiero sino a ritornare allo stradone, prendi a sx e tieni sempre la strada principale sino ad una bella maestà che ti ritroverai a sx. Qui devi prendere lo stradino che scende a dx (dalla parte opposta della maestà), c'è una sorta di protezione per non far passare moto ed animali. Scendi sino ad un gruppo di case, uno stradone che prenderai in discesa per poche decine di metri sino a trovarti una deviazione a dx protetta con una sbarra di metallo. Quest'ultimo sentiero ti porta dritta a Castelfantellino, qui prosegui dritta per la strada principale sino all'asfalto, vai avanti in salita (pochi metri...) ed aggiri il cimitero. In corrispondenza della fontanella scendi dritta (gradino) o eviti a dx. Passi davanti una casetta e scendi per un sentiero tecnico e divertente sino ad Ussita: si sbuca proprio dietro al cinema!!
Se unisci questo percorso alla discesa dalla forcella dell'Angagnola avrai un dislivello di oltre 1100mt coperto quasi completamente su single track!!
Ciao
Max
kabar ha scritto:Non è ci siamo incontrati?
Se hai incrociato un gruppo di 40 persone io ero una di quelle!:-?
WilLupo ha scritto:40 PERSONE?!?!?!
Quelle "faccine" segnificano che erano "professioniste" del sado-maso?WilLupo ha scritto:
M.Alto, vicino ad Avezzano (ma non è del gruppo del Velino, è di fronte)
ho capito. c'erano anche due alternative, entrambe + faticose e visto che il giro è lungo, avete fatto il percorso + facile.kabar ha scritto:Allora ho controllato la cartine e il giro è questo:
prima di Montefortino abbiamo girato per Piedivalle ma poco prima abbiamo preso a dx per Capovalle-Casalicchio e Garulla seguendo l'Anello dei Sibillini.
Da qui la carrozzabile per Pintura di Bolognola.
Il tutto condito da un soffocante caldo.
Alla faccia del c....zzo! Io per trovare qualcuno disposto a fare giri di escursionismo in montagna devo penare chissà quanto..... tutti XCisti al mio paese, la maggior parte dei quali non si schiodano dai soliti giretti lì intorno con pranzo a casa, se no le moglikabar ha scritto:39 per la verità, 36 noi (2 donne) più 3 locals.
In salita eravamo spalmati su alcuni kilometri.:-?
lumerennù ha scritto:Alla faccia del c....zzo! Io per trovare qualcuno disposto a fare giri di escursionismo in montagna devo penare chissà quanto..... tutti XCisti al mio paese, la maggior parte dei quali non si schiodano dai soliti giretti lì intorno con pranzo a casa, se no le mogli
lumerennù ha scritto:Quelle "faccine" segnificano che erano "professioniste" del sado-maso?
La salita del m. alto si fa anche pedalando?
Eh Eh, sono ancora abbastanza giovincello da apprezzare tutte le "bellezze della natura"..... d'altra parte le "curve" e i "dossi" sono molto apprezzati nella discesa......WilLupo ha scritto:No, le sculacciate sono perchè tu ti interessi più alle bagnanti che alla discesa
bello, peccato sia troppo distante, ci vorrebbe un'altra spedizione stile raduno di Magliano...WilLupo ha scritto:Dunque, sì, la salita se po' fa' pedalando... un pò lunga ma penso che con una bici "quasi normale" non ci siano problemi. Dislivello totale superiore ai 1100 metri, considerando un pò di saliscendi.
Non ho controllato i km di asfalto, si tratta di una strada molto tranquilla (a parte l'attraversamento di un paesetto) e di sicuro piacevole da pedalare... anche se ripida. Poi inizia lo sterrato che è per la maggior parte pianeggante, con qualche discesa e risalita. Infine il tratto a spinta.... breve ma ripido, faticoso
Si può tagliare il breve pezzo finale fino in vetta.
Secondo me, specialmente con le bici pesanti, vale la pena fare comunque il riporto fino alla fine dell'asfalto (Prati S.Elia) e da lì pedalare. Noi eravamo partiti troppo tardi da casa e abbiamo tagliato pure un pò dello sterrato, anche perchè si trattava di una esplorazione, quindi era indispensabile avere un minimo di margine.
lumerennù ha scritto:bello, peccato sia troppo distante, ci vorrebbe un'altra spedizione stile raduno di Magliano...
lo so, però ci vogliono 3 ore di macchina.... la odio!!!! tutti i giorni casa/ancona.... voglio il teletrasporto!!!!!!!!! non come quello di star trek ma come quello di terminator...... che fa apparire le donnine nude...... eh eh slurpWilLupo ha scritto:La spedizione la potresti fare anche senza raduno... ti assicuro che merita ... e magari un mini-raduno lo famo pure: a cena da Martino ci siamo andati!!!
lumerennù ha scritto:lo so, però ci vogliono 3 ore di macchina.... la odio!!!! tutti i giorni casa/ancona.... voglio il teletrasporto!!!!!!!!! non come quello di star trek ma come quello di terminator...... che fa apparire le donnine nude...... eh eh slurpnon te preoccupà germà, non sò diventato maniaco....
WilLupo ha scritto:40 persone su un giro del genere... pazzesco eh?!?
Già mi ero stupita molto dei Sorci di Pesaro... ma questi non si regolano proprio
kabar ha scritto:Beh, dai per una volta all'anno riusciamo a compattare la compagnia.
Durante l'anno anche noi siamo dispersi in gruppettini o solitari causa impegni, lavoro e famiglia.
kabar ha scritto:E' il territorio dove pedali che crea il tipo di biker.
Da noi c'è molto agonismo e quindi quando usciamo sono sempre battaglie con un conseguente discreto livello di preparazione.
Quando però, una volta all'anno, facciamo l'uscita in blocco, prevale lo spirito di compagnia e si cerca di stare tutti in gruppo.
lumerennù ha scritto:il passo del redentore non lo conosco, il rif. zilioli si trova sotto il vettore. è un rifugetto (non gestito) che, a causa dell'inciviltà della gente che lo riempiva sempre di monnezza, è chiuso (le chiavi vanno chieste mi sembra al sottostante rif. dell'ANA). solo il locale invernale (spesso maleodorante e sporco) rimane aperto. Non c'è acqua (il trocco si trova, se non ricordo male, circa 100 mt. di dislivello + sotto), quindi serve solo come riparo in caso di maltempo o x chi vuol provare l'ebrezza di dormire in quota. Molto meglio scendere a forca di presta ed alloggiare al rifugio (gestito) dell'ANA.
Sono rimasto un pò indietro.... non lo sapevo! Ci ho dormito solo una volta, a quei tempi (1986) era sempre aperto. Grazie per la precisazione.Ingchiu ha scritto:
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