Riesumiamo il topic con un nuovo giro, parzialmente descritto quì:
http://www.bike-board.net/community/forum/showthread.php?t=41667&page=10 nel tratto frontignano-capanna ghezzi.
Ora, invece di andare a castelluccio, dalla capanna ghezzi siamo andati verso dx dove, al limitare del bosco, parte il sentiero che in un batter d'occhio ci porta alla fonte di S. Lorenzo dalla quale, per stradone carrozzabile, arriviamo al valico Madonna della Cona. Decidiamo quindi di salire quasi in vetta al monte Lieto, per il sentiero che taglia il suo fianco dx (rispetto al nostro punto di osservazione): per una mulattiera andiamo sopra lo stazzo delle pecore ed iniziamo a pedalare in piano/lieve salita.... ma il sentiero era più in alto.... azz.... ci siamo sbagliati! A spinta su ripido prato riguadagnamo il sentiero giusto che seguiamo, quasi sempre a spinta, fino alla cresta poco sotto la vetta. Cavalli allo stato brado, pecore e... un branco di escursionisti di mezz'età, che ci guardavano meravigliati! Arrivati alla cresta, iniziamo a scendere per sentiero veloce, con qualche curva, fino al limitare del bosco: ad un cippo di confine, giriamo a sx, poi piano perchè prima di una radura bisogna individuare un altro sentiero poco evidente (segni CAI) che, invertendo la direzione, ci riporta più o meno sulla verticale del cippo. Davanti a noi, tracce di Jeep conducono in vetta ad un cucuzzolo, mentre segni CAI lo aggirano sul suo versante sx: non seguirli, vanno bene a piedi ma non in bici!!!! Noi andiamo sul cucuzzolo e poi giù per il ripido prato fino al limitare del bosco, tenendosi leggermente sulla sx, dove dobbiamo individuare un sentiero che arriva da sx (ancora segni CAI, forse è quello di prima). Inizia la parte dura , perchè il sentiero è ingombro di sassi e pietre, che mettono a dura prova le nostre forcelle da 80/115..... inoltre rami secchi sono sempre in agguato, pronti ad infilarsi tra i raggi ed il cambio.... Comunque, tenendosi sulla traccia principale, si arriva a Rapegna; noi questa volta abbiamo esplorato una variante, sicuramente più bella del tratto finale, che consente di arrivare a Nocelleto, ma per ora non la descrivo in quanto abbiamo fatto vari tentativi, per cui non ricordando a memoria punti di riferimento certi, è meglio rinviare alla prossima escursione la relazione.
Naturalmente alla fine è d'obbigo una sosta l rist. "Il Navigante" di Nocelleto :magna: :magna: :magna: :magna: :magna:
Ovviamente, auto da recupero a Cstel S. Angelo sul Nera.
Complessivamente è un giro duro (almeno x me...), il dislivello complessivo non è tantissimo (ad occhio saranno almeno 1000 mt o poco più) ma il terreno, specialmente sulle creste, non è rilassante, si spinge parecchio, ma il panorama ed i circa 1700 mt. di discesa ripagano della fatica della salita.
http://www.bike-board.net/community/forum/showthread.php?t=41667&page=10 nel tratto frontignano-capanna ghezzi.
Ora, invece di andare a castelluccio, dalla capanna ghezzi siamo andati verso dx dove, al limitare del bosco, parte il sentiero che in un batter d'occhio ci porta alla fonte di S. Lorenzo dalla quale, per stradone carrozzabile, arriviamo al valico Madonna della Cona. Decidiamo quindi di salire quasi in vetta al monte Lieto, per il sentiero che taglia il suo fianco dx (rispetto al nostro punto di osservazione): per una mulattiera andiamo sopra lo stazzo delle pecore ed iniziamo a pedalare in piano/lieve salita.... ma il sentiero era più in alto.... azz.... ci siamo sbagliati! A spinta su ripido prato riguadagnamo il sentiero giusto che seguiamo, quasi sempre a spinta, fino alla cresta poco sotto la vetta. Cavalli allo stato brado, pecore e... un branco di escursionisti di mezz'età, che ci guardavano meravigliati! Arrivati alla cresta, iniziamo a scendere per sentiero veloce, con qualche curva, fino al limitare del bosco: ad un cippo di confine, giriamo a sx, poi piano perchè prima di una radura bisogna individuare un altro sentiero poco evidente (segni CAI) che, invertendo la direzione, ci riporta più o meno sulla verticale del cippo. Davanti a noi, tracce di Jeep conducono in vetta ad un cucuzzolo, mentre segni CAI lo aggirano sul suo versante sx: non seguirli, vanno bene a piedi ma non in bici!!!! Noi andiamo sul cucuzzolo e poi giù per il ripido prato fino al limitare del bosco, tenendosi leggermente sulla sx, dove dobbiamo individuare un sentiero che arriva da sx (ancora segni CAI, forse è quello di prima). Inizia la parte dura , perchè il sentiero è ingombro di sassi e pietre, che mettono a dura prova le nostre forcelle da 80/115..... inoltre rami secchi sono sempre in agguato, pronti ad infilarsi tra i raggi ed il cambio.... Comunque, tenendosi sulla traccia principale, si arriva a Rapegna; noi questa volta abbiamo esplorato una variante, sicuramente più bella del tratto finale, che consente di arrivare a Nocelleto, ma per ora non la descrivo in quanto abbiamo fatto vari tentativi, per cui non ricordando a memoria punti di riferimento certi, è meglio rinviare alla prossima escursione la relazione.
Naturalmente alla fine è d'obbigo una sosta l rist. "Il Navigante" di Nocelleto :magna: :magna: :magna: :magna: :magna:
Ovviamente, auto da recupero a Cstel S. Angelo sul Nera.
Complessivamente è un giro duro (almeno x me...), il dislivello complessivo non è tantissimo (ad occhio saranno almeno 1000 mt o poco più) ma il terreno, specialmente sulle creste, non è rilassante, si spinge parecchio, ma il panorama ed i circa 1700 mt. di discesa ripagano della fatica della salita.