Ieri Pimo Marzo si è svolto a Maser di fronte alla favolosa Villa Barbaro del Palladio il TesT Ride 2009 dei fratelli Scavezzon.dove si potevano provare le ultime novità di marchi prestigiosi come Cannondale, GT, Trek, Gary Fisher, Santa Cruz, Yeti, Merlin,Litespeed, Rocky Mountain, Ibis, Turner e dulcisinfundo Niner. E stata percio una ghiotta occasione per me e per altri sei amici patiti fino al midollo di xc race, di poter provare i nuovi modelli. E così mentre loro si aggiravano per i vari stand io subito mi fiondavo nello stand di Nainer dove guarda un po un certo sig. Davide stava allestendo una meravigliosa 729 con guarnitura in carbonio BB30 della Cannondale, Fox da 80 mm, freni Avid Juice,ruote Arch 355 con coperture Karma da 1.9, Thomson per pipa e tubo sella, comandi e tutto il resto X0, montata cioè al TOP. Sbrigato pertanto le procedure burocratiche con Moresco per il ritiro, sono partito subito con il gruppetto che nel frattempo aveva ritirato una Paragon una Gt Zaskar in carbonio. Non abbiamo seguito il percorso tracciato per la prova ma ci siamo diretti subito verso il passo del Mostacin per poi ridiscendere in costa fino ad Asolo con discesa su scalinata e ritorno a Maser. Or bene veniamo alle sensazioni suscitate nel gruppo, in quanto cè stato un continuo interscambio di bici. Innanzi tutto prima di salire sopra si vuole testare il peso: visto le dimensioni ci si aspetta un peso elevato come infatti lo era quello della Paragon, ma se invece poi si provava ad alzare la 729 si rimaneva sbalorditi: una piuma. Sicuramente questo era anche il motivo perché arrampicava da paura era un piacere spingerla e non si provava nessuna fatica ulteriore a rilanciarla nei continui scatti. Con la Paragon era invece tutto il contrario la sensazione era quella di fare molta più fatica ed i rilanci costavano un sacco di fiato. La Gary però con le ruote Botranger da 2.2 era in discesa un vero rullo compressore: sembrava di essere su un binario non cèra nessuna correzione da fare col manubrio. La 729 mostrava qui i sui limiti dovuti sicuramente alla copertura: lanteriore tendeva sempre a sfuggire e questo instillava una sensazione di minor sicurezza anche perché la velocità con cui si scende è fotonica. Anche nel single trek la Seven si è dimostrata agilissima, era solo la larghezza del manubrio che qualche volta impattava con la vegetazione. Per concludere: di sicuro due gran bici, la Seven di gran classe per il telaio e lallestimento una vera xc race che può far salire di livello gli agonisti medi, la Paragon, penalizzata di sicuro dal problema ruote, può essere utilizzata come una bici performante e tutto fare. Il fascino del titanio ha però fatto breccia in diversi cuori e se il prezzo della 729 è quello che si vociferava nel gruppo, .la cosa è fatta, altrimenti non ci resta che aspettare Interbike dove si spera ci saranno novità in casa Niner. A proposito era bello sentire il signor Mauro che con una pazienza da buon Missionario spiegava chiunque si avvicinasse allo stand, il vantaggio delle ruote grandi
Grazie a te per essere venuto ed è stato davvero un piacere conoscerti di persona! Solo una cosa. La 729 era montata con un banalissimo X9, non con un X0, solo che i bagliori del titanio probabilmente hanno ingannato più di uno creando il miraggio del gruppo X0: infatti anche un'altra persona dopo il test mi ha detto... certo che questo X0 non ha nulla da invidiare a un
XTR!
A parte questo le gomme (karma 1,90) effettivamente erano poco adatte a 'spianare' la discesa. Come geometria il telaio non avrebbe problemi a difendersi egregiamente anche in discesa. Certo della 729 quello che è piaciuto è la risposta che non faceva rimpiangere per niente le migliori 26, neppure in accelerazione e reattività.
Ci sarebbe voluto un test più lungo, però una cosa la posso dire. Quella bici (una di quelle con la fila d'attesa più lunga dell'evento, e questo per una 29er è già un miracolo) è stata provata anche da gente ben sopra gli 80 kg che a sentire come commentavano le prestazioni in discesa si erano completamente dimenticati che sotto il sedere avevano due ruopte tubeless da 1360 grammi la coppia.
Per la cronaca a fine giornata (la bici non è praticamente mai stata ferma dalle 10,30 dino alle 15,30) le ruote erano ancora centrate perfettamente.
Saranno care, ma Notubes sa davvero come montare bene delle ruote iperleggere.
A proposito, hanno fatto una gran scena anche le Industry9, anche quelle da 29 e con cerchi Notubes. Un pò meno tirate delle Notubes ufficiali ma con un a qualità di mozzi e di raggi spaziale.