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Scritto Giovedì 20 maggio 2021 alle 14:59
Parco Curone: il consiglio fa chiarezza su restrizioni e divieti in tema di fruibilità
Le modifiche apportate al regolamento sulla fruizione del parco,
approvate prima dal consiglio di gestione e poi dalla comunità del Parco del Curone, hanno sollevato rimostranze e lamentele soprattutto da parte dei bikers che si sono visti limitare, a loro dire, in maniera particolarmente restrittiva le aree del polmone verde ai piedi della collina di Montevecchia.
Per fare chiarezza e per meglio spiegare le ragioni di questa scelta nonchè le effettive restrizioni adottate, il consiglio ha deciso di predisporre un comunicato con un quadro sintetico del regolamento e dei punti divenuti bersaglio e oggetto di critiche.
Doverosi chiarimenti
Facciamo seguito agli articoli relativi al Piano della fruizione del Parco e ai successivi e numerosi interventi, apparsi sulla stampa e sui social media, per evidenziare alcune questioni nel merito. Lunedì 10 maggio la Comunità del Parco, partecipata dai Sindaci dei 10 Comuni soci, si è riunita e ha approvato all’unanimità le modifiche al Regolamento sulla Fruizione, già in precedenza unanimemente approvate da questo Consiglio di Gestione. Il Regolamento, che contiene le norme per una fruizione corretta e sostenibile del Parco, richiedeva un aggiornamento per rispondere in modo più adeguato al sempre maggiore sovraccarico antropico che ha interessato il Parco negli ultimi anni e ad alcune modifiche delle normative intercorse negli ultimi anni. Tra le modifiche discusse, sono state approvate anche quelle inerenti la conduzione dei cani e le limitazioni al transito di biciclette e cavalli, già presenti nella precedente versione. La pubblicazione sui media della sintesi delle decisioni prese nel corso della riunione sui due temi, ha scatenato una serie di polemiche, a volte con contenuti offensivi e con interpretazioni fantasiose.
Cerchiamo di fare chiarezza riportando di seguito gli articoli del Regolamento nella nuova versione.
ART. 2 - LIMITI AL TRANSITO DELLE BICICLETTE E CAVALLI
1. Il transito di biciclette, anche a pedalata assistita, e cavalli non deve costituire pericolo per la pubblica incolumità, danno al patrimonio pubblico o privato o all’ambiente naturale; i cavalli devono essere condotti esclusivamente al passo, le biciclette devono essere condotte con prudenza e con velocità adeguata al contesto; in ogni caso non devono arrecare pericolo ai pedoni, ai quali deve sempre essere riconosciuta la precedenza.
2. L’Ente parco, con atto del Consiglio di Gestione, individua i percorsi, le modalità e gli orari nei quali è consentito il transito di biciclette e cavalli e provvede a darne comunicazione tramite apposita segnaletica, tramite
pubblicazione sul sito dell’Ente (
www.parcocurone.it) nonché altro materiale informativo. L’individuazione dei sentieri è oggetto di periodica revisione da parte del Consiglio di Gestione.
3. È sempre vietato il transito e la sosta di biciclette e cavalli nei prati e nei fondi con colture in atto ed in generale al di fuori della viabilità ordinaria e dei sentieri.
4. Il transito di biciclette e cavalli fra il tramonto e l’alba è consentito solo sulla viabilità ordinaria. Questo articolo semplicemente rafforza il concetto che l’utilizzo delle biciclette deve avvenire all’interno di percorsi che dovranno essere individuati dall’Ente e in seguito approvati dal Consiglio di Gestione.
L’articolo non penalizza la fruizione da parte dei ciclisti, ma rafforza le misure dissuasive verso i comportamenti incivili da parte di coloro che percorrono in bicicletta i sentieri vietati (anche ad alta velocità) con totale noncuranza
per l’incolumità dei pedoni, da parte di coloro che praticano il downhill, da parte di coloro che aprono nuovi sentieri su terreni privati, allestendo anche trampolini e piattaforme abusive.
Il cambiamento rispetto alla precedente versione è semplice, prima esistevano sentieri vietati al transito di biciclette e cavalli, ora il transito sarà consentito sui percorsi autorizzati.
Una volta definita la nuova mappa dei percorsi autorizzati, il Consiglio del Parco si renderà disponibile a qualsiasi confronto civile con le associazioni e i gruppi sportivi.
Con l’aggiornamento delle disposizioni per la fruizione si vuole quindi cercare una soluzione per situazioni di effettiva criticità e, attraverso un’ampia gamma di azioni, assicurare la possibilità di fruire il territorio in modo consapevole, in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente.
Il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone è un bene comune da tutelare, un ambiente dove la naturalità deve essere protetta e la fruizione deve avvenire nel rispetto della natura e delle persone, un ambito dove occorre sempre cercare il difficile equilibrio tra la prioritaria tutela dell’ambiente e della fauna e le necessità e i diritti dei fruitori e degli operatori economici.
Il Consiglio di Gestione
Marco Molgora Presidente
Alberto Bassani Consigliere
Emilio Colombo Consigliere
Giuseppe Sardi Consigliere
Fabio Tamandi Consigliere