Sellaronda mtb hero 2011

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
3.212
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Bike
a
Allora da quel che ne so io… ero rimasto a quanto letto da qualche parte non ricordo neanche dove (forse su qualche volantino pubbliciatario):

Il percorso del SRH tocca sentieri in parte vietati perché o non regola con la legge provinciale o in proprietà private. In questi sentieri si può passare solo con la SRH (pagando) o accompagnati da guide autorizzate (pagando).

Tutti gli impianti di risalita sono adibiti al trasporto biciclette, ma alcuni di queste lo fanno solo se si è accompagnati da guide autorizzate (pagando ovviamente).

Quindi la conclusione è molto semplice: pagate e sarete accontentati. Ma solo le guide autorizzate, cioè quelle altoatesine (eh sì! Sembra che le guide venete di Arabba e dintorni non lo siano).

Ovviamente poi ognuno fa quello che meglio crede… ci vuole comunque sempre testa, rispetto ed educazione. Ed un po’ di umiltà… E anche furbizia.

Se si passa in proprietà private, salutare e chiedere il permesso…
Se si incontra qualche escursionista rallentare e lasciare la precedenza…
E nel malaugurato caso si venisse fermati dalla Forestale… certo si può anche scappare ma fanno presto a chiamare qualcuno a valle che vi aspetti. Meglio un po’ di umiltà - “ok ho sbagliato, continuo a piedi” (almeno finchè siete in vista)– e non penso ci scappi la multa… anche perché sarebbe pretesto per una cattiva pubblicità alla zona.

Poi ovviamente ci sono sempre – pure qui sul Forum - quelli che se ne fottono alla grande, ma si sa, la madre dei cretini è sempre incinta…. Speriamo solo si schiantino su per un pino scappando dalla forestale…:il-saggi:
 
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sembola

Moderatur cartesiano
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Siena
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una nera e l'altra pure
Ripeto: la legge provinciale del Trentino permette deroghe solo per specifici sentieri e/o per competizioni, non consente in nessun modo deroghe a guide.

Può darsi che l'organizzazione abbia chiesto la deroga per il percorso di gara, ma in questo caso o vale sempre (e quindi ci si può legittimamente andare da soli) o vale solo per la gara (e quindi di nuovo nessuno ci può andare fuori dalla gara).

Oppure qualcuno fa il furbo per guadagnarci sopra.
 
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teora

Biker poeticus
5/6/05
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rimini
siralexteora.blogspot.com
Racconto bellissimo! Complimenti per le doti da narratore e per le splendide foto: mi hai fatto passare una stupenda mezz'ora e, per la verità, se prima avevo un minimo dubbio di fare quest'escursione ora non ce l'ho più!! :celopiùg:
Però sono sempre più convinto, non me ne voglia nessuno, che sia un'altra cosa il gustarsi una cavalcata del genere lontano dal giorno della gara, senza assilli di rimanere senza compagni di squadra o di vedersi sorpassato da tutti perchè si decide di fermarsi per una foto, una barretta o peggio perchè sono sopraggiunti i crampi.
Ognuno ha il suo modo di vedere questo meraviglioso sport.

P.S. il mondo è piccolo: sono uno Sbubbiker anch'io!

ma come ho detto in precedenza, non sono un "agonizzante"! :smile::smile:


sbubby picasso ad casein te tirat fora.

ti do un consiglio quando vai su. esci a bolzano nord, all'uscita dell'autostrada prendi a dx, segui la strada per 4/5 km arrivi ad un paese dove c' è un bivio con una galleria, prendi a sx, fai la galleria sali per altri 2/3 km, sulla strada c'è un ristorante oramai meta degli sbubbikers, ci sono un paio di cameriere della rep. ceca, di cui una è una favola. Si mangia da dio e ottima birra, giorno consigliato il venerdi sera, c'è una festa che finisce solo quando se ne va l'ultima persona.

scusate off topic, ma visto che picasso è un mio discepolo , lo devo guidare in tutto quando va in trasferta.
 

bikersgiant

Biker grossissimus
sbubby picasso ad casein te tirat fora.

ti do un consiglio quando vai su. esci a bolzano nord, all'uscita dell'autostrada prendi a dx, segui la strada per 4/5 km arrivi ad un paese dove c' è un bivio con una galleria, prendi a sx, fai la galleria sali per altri 2/3 km, sulla strada c'è un ristorante oramai meta degli sbubbikers, ci sono un paio di cameriere della rep. ceca, di cui una è una favola. Si mangia da dio e ottima birra, giorno consigliato il venerdi sera, c'è una festa che finisce solo quando se ne va l'ultima persona.

scusate off topic, ma visto che picasso è un mio discepolo , lo devo guidare in tutto quando va in trasferta.

foto delle cameriere please :spetteguless:
 

bikersgiant

Biker grossissimus
:rosik::rosik:
Ma se non sei riuscito nemmeno a portare a termine quello che ti eri prefissato!! :°°(:

o-o :celopiùg: o-o :celopiùg:

E' tutta colpa di quel somaro con la motoscopa che dal Sourasass in poi non faceva altro che chiedermi se avevo intenzione di andare avanti, se ero consapevole ancora di quello che mi aspettava, che era tanto dura etc etc etc, già ero fuori di capoccia, quello mi ci ha mandato definitivamente, pensa che alle 15.00 ero convinto fossero le 18.00.
Il bello che quando su al Pordoi gli ho chiesto quanto fosse tosta e come fosse la Val Duron, lui mi ha risposto che non lo sapeva perchè non era di quelle parti, infatti poco dopo mi ha pure fatto sbagliare strada in discesa sto somaro che non è altro. Gli acciaccherei la testa. Fin li mi aveva inculcato sempre che sarebbe stata durissima, come se fosse stato espertissimo poi ha ammesso che dal Pordoi in poi non conosceva bene i posti, mannaggia a lui e chi ce l'ha messo :rosik::rosik:
Sicuramente non era dell'organizzazione ma era stato ingaggiato dal mio avversario Cicino, sicuramente è un ex agente del KGB altro che motoscopa, ripensandoci la faccia alla Ti Spiezzo in Due un pò ce l'aveva.
Tieni conto comunque che se la finivo mi dovevano dare il super premio.

-Affrontare una sfida come quella con solo 1200 km dall'inizio dell'anno sulle gambe
-Affrontare una sfida come quella con una giant in alluminio targata 1988 che pesa 3/4 kg più delle bici attuali, freni vbrake a posto del disco, forcella sid anteriore semifuoriuso
-Affrontare una sfida come quella con il rapporto più grande dietro 28 quando le bici attuali montano il 32 se non il 34, addirittura Righetto il nostro compagno di squadra aveva montato da solo il 36 (non so dove l'avesse trovato)

Insomma se arrivavo in fondo valeva doppio. Comunque per una cosa come il Sellaronda, prima di tutto serve la testa. A me quando ho cominciato a farmi prendere dalla malinconia per il fatto che alla prima divisione lungo/corto stavo nelle retrovie, e mi giravo sempre dietro per capire quanti ne avessi ancora dietro di me, pedalavo più che altro da solo, mentre gli altri il più delle volte erano in coppia (compagni di squadra) e ridevano e scherzavano etc etc etc, da li anche le gambe hanno cominciato a fare i capricci, più andavo avanti e più il morale scendeva sotto i tacchi. La testa è tutto in quei casi, devi essere pronto o meglio allenato a non mollare, a trovare spunti, a non ascoltare troppo le lamentele dei muscoli anche se devi capire bene i limiti che non devi superare per non andare in corto circuito anzitempo. Poi ovvio l'allenamento è fondamentale ma è direttamente proporzionale al risultato che vuoi raggiungere, con 1200 km sulle gambe come me e 5 kg di sovrappeso corporeo 78kg anzichè 73kg non è che non la finisci, ma chiaramente è una sofferenza, arrivi in fondo stremato, ma a volte da più soddisfazione questo che il traguardare in scioltezza il traguardo.
Se ci dovessi tornare mi concentrerei di più sulla pedalata, mi fermerei meno a fare foto, e mi girerei meno dietro a guardare chi c'è. Ogni volta che mi sono fermato a fare foto, quando ripartivo mi sentivo più fiacco, l'unico sollievo era per la schiena, soffro un pò di mal di schiena, e specie se vado a lungo in salita le mie 3 vertebre schiacciate si fanno sentire alla base della colonna vertebrale. E poi da ultimo nello zainetto metterei quello spray al peperoncino che si trova contro i borseggiatori, lo userei contro quello della motoscopa. :smile:
 

picasso70

Biker dantescus
6/10/07
4.687
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Montescudo (RN)
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:rosik::rosik:

E' tutta colpa di quel somaro con la motoscopa che dal Sourasass in poi non faceva altro che chiedermi se avevo intenzione di andare avanti, se ero consapevole ancora di quello che mi aspettava, che era tanto dura etc etc etc, già ero fuori di capoccia, quello mi ci ha mandato definitivamente, pensa che alle 15.00 ero convinto fossero le 18.00.
Il bello che quando su al Pordoi gli ho chiesto quanto fosse tosta e come fosse la Val Duron, lui mi ha risposto che non lo sapeva perchè non era di quelle parti, infatti poco dopo mi ha pure fatto sbagliare strada in discesa sto somaro che non è altro. Gli acciaccherei la testa. Fin li mi aveva inculcato sempre che sarebbe stata durissima, come se fosse stato espertissimo poi ha ammesso che dal Pordoi in poi non conosceva bene i posti, mannaggia a lui e chi ce l'ha messo :rosik::rosik:
Sicuramente non era dell'organizzazione ma era stato ingaggiato dal mio avversario Cicino, sicuramente è un ex agente del KGB altro che motoscopa, ripensandoci la faccia alla Ti Spiezzo in Due un pò ce l'aveva.
Tieni conto comunque che se la finivo mi dovevano dare il super premio.

-Affrontare una sfida come quella con solo 1200 km dall'inizio dell'anno sulle gambe
-Affrontare una sfida come quella con una giant in alluminio targata 1988 che pesa 3/4 kg più delle bici attuali, freni vbrake a posto del disco, forcella sid anteriore semifuoriuso
-Affrontare una sfida come quella con il rapporto più grande dietro 28 quando le bici attuali montano il 32 se non il 34, addirittura Righetto il nostro compagno di squadra aveva montato da solo il 36 (non so dove l'avesse trovato)

Insomma se arrivavo in fondo valeva doppio. Comunque per una cosa come il Sellaronda, prima di tutto serve la testa. A me quando ho cominciato a farmi prendere dalla malinconia per il fatto che alla prima divisione lungo/corto stavo nelle retrovie, e mi giravo sempre dietro per capire quanti ne avessi ancora dietro di me, pedalavo più che altro da solo, mentre gli altri il più delle volte erano in coppia (compagni di squadra) e ridevano e scherzavano etc etc etc, da li anche le gambe hanno cominciato a fare i capricci, più andavo avanti e più il morale scendeva sotto i tacchi. La testa è tutto in quei casi, devi essere pronto o meglio allenato a non mollare, a trovare spunti, a non ascoltare troppo le lamentele dei muscoli anche se devi capire bene i limiti che non devi superare per non andare in corto circuito anzitempo. Poi ovvio l'allenamento è fondamentale ma è direttamente proporzionale al risultato che vuoi raggiungere, con 1200 km sulle gambe come me e 5 kg di sovrappeso corporeo 78kg anzichè 73kg non è che non la finisci, ma chiaramente è una sofferenza, arrivi in fondo stremato, ma a volte da più soddisfazione questo che il traguardare in scioltezza il traguardo.
Se ci dovessi tornare mi concentrerei di più sulla pedalata, mi fermerei meno a fare foto, e mi girerei meno dietro a guardare chi c'è. Ogni volta che mi sono fermato a fare foto, quando ripartivo mi sentivo più fiacco, l'unico sollievo era per la schiena, soffro un pò di mal di schiena, e specie se vado a lungo in salita le mie 3 vertebre schiacciate si fanno sentire alla base della colonna vertebrale. E poi da ultimo nello zainetto metterei quello spray al peperoncino che si trova contro i borseggiatori, lo userei contro quello della motoscopa. :smile:

:smile::smile:Troppo forte!! :smile::smile:
Sinceramente sei da Prestigio solo per aver pensato di fare quest'impresa con un cancello del genere, con i rapporti inadatti e con poco allenamento.
Comunque ti garantisco che la Val Duron è veramente dura: io l'ho fatta a fine giugno partendo da Campitello e, aggirando il Sassolungo ho percorso parte della SRH (c'erano già i cartelli) per arrivare al Rif. Comici (dalla pista da sci, micidiale) e scendendo a Canazei dal Passo Sella e la Val Salei.
E' veramente dura arrivare al Rif. Micheluzzi, poi spiana fino alle rampe finali del Passo Duron, dopo è quasi tutta discesa, ma se a Canazei eri già un pò alla frutta, hai fatto bene a tornare indietro, avresti avuto gli incubi per un bel pò di tempo.
Comunque, complimenti ugualmente.
P.S.: leggendo il racconto, da come la descrivevi, sinceramente avrei puntato sul tuo arrivo trionfale a Selva, sarà per l'anno prossimo, ma cambia bici se non altro i rapporti!
 

bikersgiant

Biker grossissimus
:smile::smile:Troppo forte!! :smile::smile:
Sinceramente sei da Prestigio solo per aver pensato di fare quest'impresa con un cancello del genere, con i rapporti inadatti e con poco allenamento.
Comunque ti garantisco che la Val Duron è veramente dura: io l'ho fatta a fine giugno partendo da Campitello e, aggirando il Sassolungo ho percorso parte della SRH (c'erano già i cartelli) per arrivare al Rif. Comici (dalla pista da sci, micidiale) e scendendo a Canazei dal Passo Sella e la Val Salei.
E' veramente dura arrivare al Rif. Micheluzzi, poi spiana fino alle rampe finali del Passo Duron, dopo è quasi tutta discesa, ma se a Canazei eri già un pò alla frutta, hai fatto bene a tornare indietro, avresti avuto gli incubi per un bel pò di tempo.
Comunque, complimenti ugualmente.
P.S.: leggendo il racconto, da come la descrivevi, sinceramente avrei puntato sul tuo arrivo trionfale a Selva, sarà per l'anno prossimo, ma cambia bici se non altro i rapporti!

Guarda la bici non la cambio, semmai mi frulla per la testa di comprarne una nuova ma quella VINTAGE me la tengo porella, mi ha dato tantissime soddisfazioni, mai un lamento, ho affrontato un sacco di gran fondo alcune in condizioni estreme come la Dolomiti Superbike della famosa bufera di neve, o diverse edizioni della Gran Fondo del Brunello e Montalcino in mezzo al fango cretoso e temporali incredibili, mai mi ha lasciato a piedi, ho visto gente con bike da 3000 e più euro rompere il forcellino, il deragliatore etc etc etc, io mai nulla, al massimo forature. Ora ho scoperto che il 32 anteriore è spaccato, ma ancora cambia quindi la prossima gran fondo del Brunello la affronterò così
 

picasso70

Biker dantescus
6/10/07
4.687
5
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Montescudo (RN)
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Guarda la bici non la cambio, semmai mi frulla per la testa di comprarne una nuova ma quella VINTAGE me la tengo porella, mi ha dato tantissime soddisfazioni, mai un lamento, ho affrontato un sacco di gran fondo alcune in condizioni estreme come la Dolomiti Superbike della famosa bufera di neve, o diverse edizioni della Gran Fondo del Brunello e Montalcino in mezzo al fango cretoso e temporali incredibili, mai mi ha lasciato a piedi, ho visto gente con bike da 3000 e più euro rompere il forcellino, il deragliatore etc etc etc, io mai nulla, al massimo forature. Ora ho scoperto che il 32 anteriore è spaccato, ma ancora cambia quindi la prossima gran fondo del Brunello la affronterò così

Che dire: EROICO!!
 

wreck

Biker serius
26/5/09
167
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anywhere on trail...
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Mtb&road
Avete mai visto un biker farsi un giro da 3300 metri di dislivello con il sorriso, sempre e comunque? Quello ero io e questo è il racconto di un’esperienza magnifica, per chi leggerà…forse come tante altre, ma per me ha avuto un sapore unico.

In estate si lavora quindi no free time e per un biker è come darsi una martellata. Leggere di amici che fanno la DSB, Ironbike, giri sulle varie vette dolomitiche e tu sempre davanti al pc è tremendo ma quest’anno il tempo mi ha graziato.

E’ dallo scorso anno che mi intriga il SellarondaHero: 82 km x 4600mt di dislivello. I quattro passi offroad….solo a pensarci mi viene la pelle d’oca. Ma il tempo? Il 19/20 settembre ha nevicato! Ecco, ho pensato, tutto finito. Dove vai con brutto tempo, max 8/10 gradi, neve, fango…ecc ecc? E invece ecco l’estate che non finisce: guardo le previsioni (Selva x il 29.09 dava 18°). Evvai. Ho avuto la fortuna di trovare due amici, Icio e Ciuffo che avevano la stessa pazza idea. Non tanto per la lunghezza ma per il dislivello e il percorso che avevo letto essere durissimo soprattutto nella salita al Sourasass.

Intanto a metà settembre mi ero premunito del nuovo gps Garmin Edge800, mai avuto un navigatore prima…..in una settimana mi sono letto 2800 posts sul suo funzionamento (grazie Scratera e EcoEvo….e tutti gli altri), scarico mappe, tracce, faccio giri di prova e provo a seguire tracce di altri. La base c’è…..speremma!!
Vado sul sito SRH e scarico le tracce sia del 82 che del 56 km (non si sa mai), ma c’è qualcosa che non va. Allora tramite mail le ricevo dall’organizzazione della gara ma noto che in quella del 56km ci sono delle tracce nere in più…linee rette…boohh…che roba è? Non ho tempo, è martedì e mercoledì sera si parte. Carico tutto sul Garmin e via.

Alle 20.00 si parte e arrivo a Selva alle 00.30, bel garnì con la Signora che ci guarda sconsolata mentre portiamo le bici a nannina… Alle 9.15 siamo all’attacco della Dantecepies:13°, il profumo di montagna mi investe e mi fa venire i brividi. Comincio a ridere, a urlare… Guardo il panorama con Selva che dall’alto si allontana e posso dire: ce l’ho fatta. Sono in mtb in montagna, sulle Dolomiti!!

L’andatura è buona, si potrebbe aumentare ma io e Ciuffo abbiamo veramente pochi km nelle gambe, Icio invece è fuori categoria….è reduce dalla Ironbike, però ci aspetta e ci consiglia. Saliamo, saliamo e alla fine ecco il panorama che sognavo: da una parte valgardena e dall’altra la valbadia. Siamo sulla vetta del Dantercepies.

Ora scendiamo a tutta verso Corvara: troviamo un single-track coi fiocchi, una libidine allo stato puro seguito da un percorso in leggera pendenza da fare a manetta in mezzo al bosco. Non c’è nessuno, non abbiamo trovato un biker, un escursionista, insomma eravamo da soli. Arriviamo a Corvara e sosta banana. Saliamo in direzione Pralongià: lunga salita non particolarmente dura ma bellissimo panorama. Sosta foto di rito
e giù verso Arabba. Discesa veloce, bella, fresca….forse troppo, infatti salto l’avviso sul gps di tagliare a sx! Nooooo, ci troviamo al Golf Club Valbadia, molto più in basso del percorso. Litigo con il Garmin e facciamo una mulattiera (la 26?)per tornare in quota (su asfalto era troppo semplice…).
Insomma ad Arabba, sosta speck necessaria


Ora arriva il bello: il temuto Sourasass è il prossimo avversario. Incontriamo un vecchiettino simpatico che ci dice: “ alla Madonnina a destra e poi se avete benzina arriverete in cima…” Ah, grazie! E infatti, salita dura, sassi, i piedi a terra sono d’obbligo per noi, Icio con la 29” e le gambe che ha….non ha mai smesso di pedalare! Pazzesco. Il primo tratto al sole….ci vede per terra a strisciare.
Arriviamo a Portavescovo e troviamo due marmotte a parlottare e due stambecchi che giocano: un pezzo della difficile pista nera ci porta in un single track che costeggia la montagna verso il Pordoi.
Che spettacolo. E’ ora dello strudel: il tempo è bellissimo, caldo, guardiamo l’ora e…arghhhhh! Siamo in ritardo per il Duron! Ok, taglio per il Sella e a casina. Anzi un bel casino con la traccia del 56km ci manda in panne, allora scendiamo per una pista da sci verso il Lupo Bianco e poi una bella salita verso il Rifugio Valentini. Lunga, irta e con il fisico ormai a pezzi: la Città dei Sassi è una visione, ormai siamo al traguardo e Selva è lì!
Alla fine 71 km per 3300 di dislivello: abbiamo perso il Duron in compenso due errori di percorso ci hanno fatto macinare km extra…in ascesa ovvio!

Un’esperienza che porterò sempre con me, non vedo l’ora di ripeterla: adesso sono in pace con il mondo.

Grazie a Icio e Ciuffo.
 

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bikersgiant

Biker grossissimus
Complimenti ragazzi bel racconto, ma la salita dell'Ornella l'avete fatta? Sicuro che il tuo amico su quella non sia sceso? Anche Celestino il vincitore della SRH ha messo il piede in terra li. Comunque queste sono belle avventure, qui trovi la mia Sellaronda www.bikersgiant.blogspot.com
Avete mai visto un biker farsi un giro da 3300 metri di dislivello con il sorriso, sempre e comunque? Quello ero io e questo è il racconto di un’esperienza magnifica, per chi leggerà…forse come tante altre, ma per me ha avuto un sapore unico.

In estate si lavora quindi no free time e per un biker è come darsi una martellata. Leggere di amici che fanno la DSB, Ironbike, giri sulle varie vette dolomitiche e tu sempre davanti al pc è tremendo ma quest’anno il tempo mi ha graziato.

E’ dallo scorso anno che mi intriga il SellarondaHero: 82 km x 4600mt di dislivello. I quattro passi offroad….solo a pensarci mi viene la pelle d’oca. Ma il tempo? Il 19/20 settembre ha nevicato! Ecco, ho pensato, tutto finito. Dove vai con brutto tempo, max 8/10 gradi, neve, fango…ecc ecc? E invece ecco l’estate che non finisce: guardo le previsioni (Selva x il 29.09 dava 18°). Evvai. Ho avuto la fortuna di trovare due amici, Icio e Ciuffo che avevano la stessa pazza idea. Non tanto per la lunghezza ma per il dislivello e il percorso che avevo letto essere durissimo soprattutto nella salita al Sourasass.

Intanto a metà settembre mi ero premunito del nuovo gps Garmin Edge800, mai avuto un navigatore prima…..in una settimana mi sono letto 2800 posts sul suo funzionamento (grazie Scratera e EcoEvo….e tutti gli altri), scarico mappe, tracce, faccio giri di prova e provo a seguire tracce di altri. La base c’è…..speremma!!
Vado sul sito SRH e scarico le tracce sia del 82 che del 56 km (non si sa mai), ma c’è qualcosa che non va. Allora tramite mail le ricevo dall’organizzazione della gara ma noto che in quella del 56km ci sono delle tracce nere in più…linee rette…boohh…che roba è? Non ho tempo, è martedì e mercoledì sera si parte. Carico tutto sul Garmin e via.

Alle 20.00 si parte e arrivo a Selva alle 00.30, bel garnì con la Signora che ci guarda sconsolata mentre portiamo le bici a nannina… Alle 9.15 siamo all’attacco della Dantecepies:13°, il profumo di montagna mi investe e mi fa venire i brividi. Comincio a ridere, a urlare… Guardo il panorama con Selva che dall’alto si allontana e posso dire: ce l’ho fatta. Sono in mtb in montagna, sulle Dolomiti!!

L’andatura è buona, si potrebbe aumentare ma io e Ciuffo abbiamo veramente pochi km nelle gambe, Icio invece è fuori categoria….è reduce dalla Ironbike, però ci aspetta e ci consiglia. Saliamo, saliamo e alla fine ecco il panorama che sognavo: da una parte valgardena e dall’altra la valbadia. Siamo sulla vetta del Dantercepies.

Ora scendiamo a tutta verso Corvara: troviamo un single-track coi fiocchi, una libidine allo stato puro seguito da un percorso in leggera pendenza da fare a manetta in mezzo al bosco. Non c’è nessuno, non abbiamo trovato un biker, un escursionista, insomma eravamo da soli. Arriviamo a Corvara e sosta banana. Saliamo in direzione Pralongià: lunga salita non particolarmente dura ma bellissimo panorama. Sosta foto di rito
e giù verso Arabba. Discesa veloce, bella, fresca….forse troppo, infatti salto l’avviso sul gps di tagliare a sx! Nooooo, ci troviamo al Golf Club Valbadia, molto più in basso del percorso. Litigo con il Garmin e facciamo una mulattiera (la 26?)per tornare in quota (su asfalto era troppo semplice…).
Insomma ad Arabba, sosta speck necessaria


Ora arriva il bello: il temuto Sourasass è il prossimo avversario. Incontriamo un vecchiettino simpatico che ci dice: “ alla Madonnina a destra e poi se avete benzina arriverete in cima…” Ah, grazie! E infatti, salita dura, sassi, i piedi a terra sono d’obbligo per noi, Icio con la 29” e le gambe che ha….non ha mai smesso di pedalare! Pazzesco. Il primo tratto al sole….ci vede per terra a strisciare.
Arriviamo a Portavescovo e troviamo due marmotte a parlottare e due stambecchi che giocano: un pezzo della difficile pista nera ci porta in un single track che costeggia la montagna verso il Pordoi.
Che spettacolo. E’ ora dello strudel: il tempo è bellissimo, caldo, guardiamo l’ora e…arghhhhh! Siamo in ritardo per il Duron! Ok, taglio per il Sella e a casina. Anzi un bel casino con la traccia del 56km ci manda in panne, allora scendiamo per una pista da sci verso il Lupo Bianco e poi una bella salita verso il Rifugio Valentini. Lunga, irta e con il fisico ormai a pezzi: la Città dei Sassi è una visione, ormai siamo al traguardo e Selva è lì!
Alla fine 71 km per 3300 di dislivello: abbiamo perso il Duron in compenso due errori di percorso ci hanno fatto macinare km extra…in ascesa ovvio!

Un’esperienza che porterò sempre con me, non vedo l’ora di ripeterla: adesso sono in pace con il mondo.

Grazie a Icio e Ciuffo.
 

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Biker serius
26/5/09
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Complimenti ragazzi bel racconto, ma la salita dell'Ornella l'avete fatta? Sicuro che il tuo amico su quella non sia sceso? Anche Celestino il vincitore della SRH ha messo il piede in terra li. Comunque queste sono belle avventure, qui trovi la mia Sellaronda [url]www.bikersgiant.blogspot.com[/URL]

Sì, la tua avventura anzi le tue avventure sono sempre molto belle. Come i vincisgrassi de cingoli.

Sì, l'Ornelia (che io chiamo nel racconto salita al Sourasass...) è proprio quella dove abbiamo incontrato il vecchietto con bastone e la Madonnina! Il mio amico Icio è salito in bici in posti dove io facevo fatica a piedi. Sono rimasto allibito, non ci potevo credere. Ha una 29" e due gambe come tronchi: quindi ottimo grip e tecnica. Penso che in certi tratti abbia messo anche lui il piede a terra ovvio, forse perchè doveva aspettarci...ma il 95% l'ha fatta in bici. Chapeau!!!!
a proposito: anch'io gli ho urlato. Ma chi c.... sei, Celestino????
 

bikersgiant

Biker grossissimus
Sì, la tua avventura anzi le tue avventure sono sempre molto belle. Come i vincisgrassi de cingoli.

Sì, l'Ornelia (che io chiamo nel racconto salita al Sourasass...) è proprio quella dove abbiamo incontrato il vecchietto con bastone e la Madonnina! Il mio amico Icio è salito in bici in posti dove io facevo fatica a piedi. Sono rimasto allibito, non ci potevo credere. Ha una 29" e due gambe come tronchi: quindi ottimo grip e tecnica. Penso che in certi tratti abbia messo anche lui il piede a terra ovvio, forse perchè doveva aspettarci...ma il 95% l'ha fatta in bici. Chapeau!!!!
a proposito: anch'io gli ho urlato. Ma chi c.... sei, Celestino????

Perchè se guardi il tuo garmin, io ho un edge 705, in alcuni punti la pendenza è oltre il 30%, e un supermen da fresco può anche farla tutta in bici con un pò di fortuna perchè quando passiamo sopra i sassi rischi sempre con certe pendenze di perdere l'equilibrio e si sa che una volta messo il piede a terra in quei punti meglio spingere la bici finchè non si addolcisce. Per cui credo che sia difficile trovare uno che dopo 30 km riesca ancora a farla tutta pedalando. E' già difficile farlo da freschi figuriamoci dopo 30 km di quel percorso dove ti sei fatto il Dante, e il Pralongià che non sono caramelle. Io il Dante l'ho fatto con il 22 x 28 e non lo sapevo, solo all'arrivo uno mi ha detto ma scusa che cavolo di rapporto hai dietro? Devi sapere che la mia bici Giant in alluminio ormai Vintage ha un cambio Shimano XT/LX a 8 marce con il movimento centrale 22/32/42 e dietro la corona più grande 28 ah ah ah ah. Però la sella è una Smp Glider di qualche mese fà, quella non è Vintage ah ah ah:smile:
 

bikersgiant

Biker grossissimus
Sì, la tua avventura anzi le tue avventure sono sempre molto belle. Come i vincisgrassi de cingoli.

Sì, l'Ornelia (che io chiamo nel racconto salita al Sourasass...) è proprio quella dove abbiamo incontrato il vecchietto con bastone e la Madonnina! Il mio amico Icio è salito in bici in posti dove io facevo fatica a piedi. Sono rimasto allibito, non ci potevo credere. Ha una 29" e due gambe come tronchi: quindi ottimo grip e tecnica. Penso che in certi tratti abbia messo anche lui il piede a terra ovvio, forse perchè doveva aspettarci...ma il 95% l'ha fatta in bici. Chapeau!!!!
a proposito: anch'io gli ho urlato. Ma chi c.... sei, Celestino????

Comunque l'ultimo sabato di ottobre facciamo la Merennuccia Bike aperta a tutti dove all'arrivo offriamo panini ed affettati, l'anno scorso fu un bel giro, su facebook trovi la pagina dell'evento, vennero anche parecchi ragazzi di Rimini e Riccione, più precisamente gli Sbubbibikers con Teora e Achille in prima fila :smile:
 

picasso70

Biker dantescus
6/10/07
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Montescudo (RN)
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… Alle 9.15 siamo all’attacco della Dantecepies:13°, il profumo di montagna mi investe e mi fa venire i brividi. Comincio a ridere, a urlare… Guardo il panorama con Selva che dall’alto si allontana e posso dire: ce l’ho fatta. Sono in mtb in montagna, sulle Dolomiti!!

Ti capisco perfettamente perchè sono le stesse emozioni che ho provato a fine giugno quando sono andato e fare il Giro dei 5 rifugi di Cortina dopo anni e anni che ci pensavo ma senza mai riuscire ad allenarmi per farlo.
Comunque il giro del SRH è un progetto che ho per il prossimo anno, infatti è il motivo per cui scrivo su qesta discussione.
Certo, sarà un'impresa portarla a termine, sempre che ce la faccia :omertà:, il mio record di dislivello scalato in giornata è di 2.500 scarsi!!!
Non credo che siano i kilometri a darmi problemi, ma proprio l'altimetria!!!

P.S.: per caso c'eri anche tu al giro del 150' il 17/03/2011 a S.Piero in Bagno?
 

Classifica mensile dislivello positivo